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Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.

Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.

(Is.40,28)

LORETO:

IL BALUARDO MARIANO DELL’EUROPA CRISTIANA

IL DOLORE DI MARIA E LA DIFESA DALL’ISLAMIZZAZIONE

IL PIU’ BEL LIBRO CHE DIO CI HA DATO

GESU’ CHE SOFFRE E MUORE IN CROCE PER NOI

IN PREPARAZIONE AL GRANDE EVENTO DEL PELLEGRINAGGIO-INCONTRO “AGORA’ DEI GIOVANI ITALIANI”

CHE AVRA’ LUOGO A LORETO ALL’INIZIO DI SETTEMBRE 2007, CON LA PRESENZA DEL PAPA

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

LETTERA INFORMATIVA n°69

                                                 LA VOCE       

www.lavocecattolica.it

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va:
così è di chiunque è nato dallo Spirito

(Gv. 3,8)

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                                 (Paolo VI, 25 dicembre 1975)

 

Ancona

ANCON DORICA CIVITAS FIDEI

Giovedì, 21 settembre 2006

San Matteo, evangelista

Domenica, 22 settembre 2012

Domenica, 15 settembre 2012 dal “concepimento” di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dall’anno “reale” del Concepimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

25 MARZO 2006: 2012° ANNIVERSARIO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO

GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO

Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth a Loreto

intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6 a.C)

Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell’anno 748 di Roma (6 a.C.), al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.

Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.

RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL’ANNO 30

 

Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE CATTOLICA”", i cui testi sono pubblicati in modo permanente all’indirizzo Internet diretto www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm è un umile mezzo di informazione - simile a un Giornale Informatico - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32). San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio” (17 ottobre 1922). Poiché sta scritto: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28).

QUESTA LETTERA INFORMATIVA E’ POSTA SOTTO LA PROTEZIONE DI SAN CIRIACO E DEL BEATO GABRIELE FERRETTI, Patroni di Ancona

e del grande Pontefice il Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti), discendente del Beato Gabriele Ferretti

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

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TOTUS TUUS EGO SUM

 

LETTURA BIBLICA

 (Dalla Seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi, 6,1-18)

E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero; con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri; sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte; afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto! La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi, e il nostro cuore si è tutto aperto per voi. Non siete davvero allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo stretto. Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro cuore! Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d'impuro. E io vi accoglierò, e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente.

 

Nuova Iork, Le Torri Gemelle, 11 settembre 2001

In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo» (Lc.13,1-5).

 

GIOVANNI PAOLO II

(Roma, sabato 8 dicembre 2001)

NUBI OSCURE SI ADDENSANO ALL’ORIZZONTE DEL MONDO

Nubi oscure si addensano all’orizzonte del mondo. L’umanità, che ha salutato con speranza l’aurora del terzo millennio, sente ora incombere su di sé la minaccia di nuovi, sconvolgenti conflitti. E’ a rischio la pace nel mondo.

 

IL FUTURO DEL MONDO DIPENDE DALLA CONVERSIONE DEL MONDO

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio! Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova! Non disprezzare! Accogli la nostra umile fiducia e il nostro affidamento! Oh, quanto ci fa male tutto ciò che nella Chiesa e in ciascuno di noi si oppone alla santità e alla consacrazione! Quanto ci fa male che l’invito alla penitenza, alla conversione, alla preghiera, non abbia riscontrato quell’accoglienza, come doveva! Quanto ci fa male che molti partecipino così freddamente all’opera della Redenzione di Cristo! Che così insufficientemente si completi nella nostra carne “quello che manca ai patimenti di Cristo” (Col.1,24). Siano quindi benedette tutte le anime, che obbediscono alla chiamata dell’Eterno Amore! Siano benedetti coloro che, giorno dopo giorno, con inesausta generosità accolgono il tuo invito, o Madre, a fare quello che dice il tuo Gesù (cfr. Gv.2,5) e danno alla Chiesa e al mondo una serena testimonianza di vita ispirata al Vangelo. (Giovanni Paolo II, dall’Atto di Affidamento e Consacrazione alla Vergine, a Fatima, il 13 maggio 1982)

 

 “Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano”

(Prov.25,25)

DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

E IL VERBO SI FECE CARNE

NEL GREMBO DI MARIA

NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

TUTTI LA’ SONO NATI

“Il di Maria fu, in qualche modo, anche un detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)” (Giovanni Paolo II,  per il VII Centenario della Miracolosa Traslazione).

SE SARETE  QUELLO CHE DOVETE ESSERE METTERETE FUOCO IN TUTTO IL MONDO!

ROMA - XV Giornata Mondiale dei Giovani (15-20 agosto 2000)

 “La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

 

UN SEGNO DEL DOLORE DI MARIA

PER L’APOSTASIA DELL’OCCIDENTE DAL CRISTIANESIMO

E L’ESPANSIONE MUSULMANA IN EUROPA

Venerdì, 15 settembre 2006

MUORE ORIANA FALLACI

NELLA RICORRENZA DELLA CELEBRAZIONE DI MARIA SS.MA ADDOLORATA

 

di Magdi Allam - Tratto da “Il Corriere della Sera” del 16 settembre 2006

 

            Per quelle coincidenze apparentemente fortuite ma che racchiudono chissà come un segno del destino, la morte di Oriana ha coinciso con l’esplodere della nuova «guerra santa» islamica scatenata contro il Papa.

            Quasi una tragica testimonianza della veridicità della denuncia, sonora e inappellabile, dell'incompatibilità di questo islam e di questi musulmani con la civiltà e l'umanità dell' Occidente. Che Oriana aveva assunto come fede e missione da diffondere ovunque nel mondo nell'ultima fase della sua esistenza terrena profondamente segnata dal trauma dell'11 settembre, vissuto in prima persona dalla sua abitazione newyorkese. E che nel giorno dell' addio si conferma come un dato di fatto con cui, piaccia o meno, tutti noi dobbiamo fare i conti.

            E' come se una misteriosa giustizia trascendentale, lei che si professava atea di cultura cristiana, avesse voluto premiarla con un'onorificenza indelebile, riscattando in extremis il suo messaggio dalla pesante cappa di diffamazione e condanna sotto cui giaceva, per presentarcelo in una luce a tal punto fulgida, da disarmare e mettere fuori gioco tutti i suoi critici e oppositori.

            Perché oggi più che mai possiamo toccare con mano la realtà dell'Eurabia, contro cui si era lungamente spesa Oriana, ovvero di un'Europa a tal punto infiltrata e soggiogata dagli interessi e dall'avanzata degli estremisti islamici, da non essere più in grado di risollevarsi, di reagire, di affermare i propri valori e la propria identità collettiva.

            Perché oggi più che mai appare con grande evidenza la fragilità, per non dire l'inconsistenza, del mito dell'islam e dei musulmani «moderati», una realtà che evapora e si dissolve nel momento in cui i «duri e puri» suonano la chiamata alle armi per combattere il nemico dell'islam di turno, ora tocca a Benedetto XVI, compattando un fronte che nel suo apparente monolitismo non lascia spazio alcuno alla distinzione tra le posizioni degli uni e degli altri, legittimando la condanna indiscriminata dell'insieme dell'islam e dei musulmani.

            Una drastica conclusione a cui Oriana era pervenuta nella solitudine…

 

LA FORZA DELLA RAGIONE

“Vi sono momenti, nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo, un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre” (Oriana Fallaci).

 

LE INTIMIDAZIONI ISLAMICHE AL PAPA BENEDETTO XVI

E IL FAVOREGGIAMENTO ALL’ISLAMIZZAZIONE IN EUROPA

 

LA LEGGE  E’ UGUALE PER TUTTI?...

I PROCESSI IN CORSO

ORIANA FALLACI, ADEL SMITH, GIORGIO NICOLINI ED ALTRI

IL TRATTAMENTO RISERVATO AD ADEL SMITH PER LE OFFESE ALLA RELIGIONE CATTOLICA

E QUELLO OPPOSTO RISERVATO AD ORIANA FALLACI PER IL SUO LIBRO “LA FORZA DELLA RAGIONE”

IL PROCESSO AD ORIANA FALLACI

DAL QUOTIDIANO “LIBERO” DEL 13 GIUGNO 2006, pag.13

ALLA SBARRA LA SCRITTRICE INCRIMINATA PER IL SUO LIBRO “LA FORZA DELLA RAGIONE”

IL Pubblico Ministero CHE AVEVA CHIESTO L’ARCHIVIAZIONE SE NE VA

“HA OFFESO I MUSULMANI”: ORIANA FALLACI A PROCESSO

CASO FALLACI-SMITH

Prima Udienza

REATO DI PENSIERO: “Offesa alla religione islamica mediante vilipendio delle persone”,  è il reato di cui è imputata Oriana Fallaci, sotto processo a Bergamo dopo una querela presentata l’8 aprile 2004 dal musulmano Adel Smith.

LA FORZA DELLA RAGIONE: All’islamico non erano piaciute alcune frasi contenute nel libro della scrittrice toscana “La forza della ragione”. Il G.I.P. aveva respinto la richiesta di archiviazione del P.M. e ieri è cominciato il processo, senza l’imputata.

 

dal nostro inviato CRISTIANA LODI

 BERGAMO.

            Oriana Fallaci lo aveva detto chiaro: “A quel processo non andrò manco morta”. E ieri in aula non si è vista. L’udienza è cominciata senza l’imputata. C’era il suo libro con la copertina blu e le scritte color oro, La forza della ragione (un milione di copie soltanto in Italia), sul bancone del giudice Beatrice Riccardi; la donna che dovrà decidere se condannarla per il reato di “offesa alla religione islamica mediante vilipendio delle persone”. A invocare e provocare questo processo è stato Adel Smith, il musulmano italiano che nel 2002 aveva chiesto ai fratelli islamici di eliminare la grande scrittrice, in nome di Allah.

            All’uomo, noto alle cronache per avere vilipeso la religione cristiana (infinite volte) e definito il crocifisso un cadaverino ignudo che spaventa i bambini, prima di scaraventarlo da una finestra, non erano piaciute alcune frasi contenute nell’opera della “profetessa del declino”, come gli americani chiamano Oriana.

            Il Giudice per le Indagini Preliminari Armando Grasso, respinta la richiesta di archiviazione del caso, avanzata dal Pubblico Ministero Maria Cristina Rota, ha incriminato la Fallaci. L’ha mandata alla sbarra per quelle sue parole contro l’Europa islamizzata e contro l’Occidente che ha dimenticato la sua storia e abbandonato i valori che l’hanno reso grande in passato. Oriana, secondo l’accusa, avrebbe osato offendere una confessione religiosa col suo libro. Un reato di opinione. Non più punibile con il carcere, per fortuna. Com’era fino a pochi mesi fa. La legge 85 del 24 febbraio, pur non avendo depenalizzato i delitti contro le confessioni religiose, prevede unicamente la pena pecuniaria. Una multa che va da mille a cinquemila euro. Imputata assente con preavviso, dunque.

            E il suo accusatore Adel Smith? Pure lui ha dato forfait, nonostante avesse dichiarato che si sarebbe presentato. Nell’aula A del tribunale di Bergamo, in questa città ha sede lo stampatore del libro, c’era il difensore ma non il musulmano. Matteo Vicoli, agguerrito avvocato di Verona, ha chiesto al giudice la costituzione di parte civile dell’islamico. Secondo il legale “avrebbe subìto danni in quanto singolo cittadino professante la religione islamica; in quanto ministro di culto e anche come presidente della Unione musulmani d’Italia”. Quali siano questi danni, non è stato spiegato.

            In difesa della scrittrice, c’era l’avvocato Davide Mancasi, che ha sostituito Corso Bovio e Caterina Malavenda dell’ufficio legale della Rizzoli. “Nel libro, il musulmano Adel Smith non viene nemmeno citato, il suo nome non compare in nessun rigo. Come può ritenersi offeso? A questa stregua, qualunque persona potrebbe presentarsi in tribunale affermando di professare la religione di Allah e pretendere un risarcimento danni”, ha replicato la difesa.

            Il giudice deciderà nella prossima udienza, fissata per il 26 giugno, se accogliere le richieste di Vicoli e considerare Adel Smith parte offesa. Intanto la P.M. Rota, che voleva l’archiviazione del caso, si è ritirata dal processo. “Il G.I.P. ha respinto la richiesta e ordinato l’imputazione coatta della signora Fallaci. Ora la mia presenza potrebbe inficiare il procedimento. Lascio”, ha fatto sapere prima di andarsene dall’aula.

            La dottoressa aveva bene motivato la richiesta di chiusura: “Le espressioni usate nel libro, apparentemente dure e astiose verso popoli e religioni diversi da quelli occidentali, sono un espediente dialettico-letterario idoneo a manifestare un pensiero e una critica politica, religiosa e culturale”. Non solo, il magistrato aveva addirittura legittimato le frasi della scrittrice: “Sono una drammatica reazione culturale agli attentati dell’11 settembre 2001”. Niente da fare, Oriana alla gogna. Si torna in aula fra due settimane. Mentre lei dice: “Un processo che mira a creare un caso: condannare una persona nota per poterne condannare altre. E’ la prova che stiamo perdendo la libertà”.

IL TESTO ORIGINALE PUO’ ESSERE LETTO ALL’INDIRIZZO INTERNET

www.lavocecattolica.it/processo.oriana.fallaci.htm

 

BERGAMO, 26 giugno 2006. Ammessa costituzione parte civile di Adel Smith (ANSA) – E’ stato aggiornato al 18 dicembre il processo a Oriana Fallaci, accusata di vilipendio della religione islamica. La giornalista e scrittrice è imputata per 18 frasi contenute nel suo best-seller “LA FORZA DELLA RAGIONE”. Nell’udienza di oggi, seguita alla prima del 12 giugno scorso, il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile di Adel Smith, Presidente dell’Unione Musulmani d’Italia, dalla cui denuncia ha preso il via il procedimento.

 

I “PRECEDENTI” DEL 2003 CON ADEL SMITH

ove invece ai cattolici NON E’ STATA AMMESSA  la costituzione di parte civile

Copia della denuncia-querela presentata da gIORGIO NICOLINi

 

AL SIGNOR PROCURATORE

DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VERONA

DENUNCIA-QUERELA

            Io sottoscritto, GIORGIO NICOLINI, nato ad Ancona il 18 gennaio 1951, residente ad Ancona in Via Maggini, 230, presento una denuncia-querela contro Adel Smith (presidente dell’Unione Musulmani d’Italia) per offese alla Religione Cattolica ai sensi dell’art. 403 C.P. e per diffamazione ai sensi dell’art. 595 C.P., alla luce quest’ultimo della sentenza della Suprema Corte: “Le persone giuridiche e gli enti collettivi possono assumere la qualità di soggetti passivi dei delitti contro l’onore e non è preclusa la configurabilità di una concorrente offesa all’onore o alla reputazione delle singole persone che dell’ente fanno parte…” (Cass. Pen. Sez. V, 22 marzo 1988, n. 3756).

            Ho letto sul quotidiano “Libero”, in data 15 novembre 2002, un articolo intitolato “Insulti islamici in televisione, Verona insorge – Bufera per le parole del fondatore del “partito di Allah”: La Chiesa è un’associazione a delinquere”. Questa frase è stata più volte ripetuta pubblicamente durante una trasmissione a “Telenuovo” (emittente locale veronese) da Adel Smith, presidente dell’Unione Musulmani italiani.

            Questa frase è gravemente offensiva:

a) non solo del “Corpo Mistico di Cristo” (la Chiesa viene infatti considerata il Corpo Mistico di Gesù); 

b) per le migliaia di santi, di martiri, di missionari e di quanti si prodigano per il benessere spirituale e fisico del prossimo mediante l’assistenza medica, scolastica, sociale, spirituale (membri della Chiesa considerata “un’associazione a delinquere” da Adel Smith);

c) per tutte le gerarchie che la compongono;

d) per tutti gli onesti cittadini cattolici sparsi nel mondo che vi appartengono, i quali non compongono di certo un’associazione a delinquere;

e) anche per il Papa stesso che è il Vicario di Cristo.

            Ciò premesso, in qualità di cittadino cattolico, chiedo a codesta Autorità Giudiziaria di perseguire penalmente Adel Smith per la sua gravissima affermazione alla luce degli art. 403, 404 e 406  e 595 del C.P. e/o di altre norme non citate.

            Chiedo d’essere avvisato ai sensi dell’art. 408 C.P.P. nell’eventuale ipotesi di richiesta di archiviazione.

Distinti saluti.

GIORGIO NICOLINI

Ancona, 19 novembre 2002

 

LE “VERITA’” DEL PROCESSO CONTRO ADEL SMITH

(il 16 marzo 2003)

da un articolo del marzo 2003 di GIORGIO NICOLINI

 

      Essendo il diretto interessato, volevo dare delle informazioni più dettagliate sul processo contro Adel Smith celebrato a Verona il 16 marzo scorso.

    Il processo era stato avviato per una mia "denuncia-querela" presentata ad Ancona, ove risiedo, per le frasi pronunciate da Adel Smith in più occasioni, secondo il quale "la Chiesa è un'associazione a delinquere" e "il Papa è il capo di questa associazione a delinquere"; quindi, per deduzione, noi cattolici saremmo dei "delinquenti"... Quelle frasi e altre violavano degli articoli del Codice Penale, sia a riguardo del vilipendio della "religione Cattolica" (considerata ancora "religione di Stato"), sia a riguardo della "diffamazione".

La denuncia l'avevo presentata dietro invito del mio amico Dott. Arrigo Muscio di Brescia, Presidente dell’”Associazione Genitori Cattolici” di quella città, ed era stata accettata dalla Procura della Repubblica di Verona, convocandomi poi al processo (difeso dall'avv. AVANZI, di Verona), che, dopo due precedenti rinvii, è stato celebrato il 16 marzo scorso.

       L'Avv. AVANZI mi aveva informato che, in realtà, dal fascicolo in suo possesso, prelevato a mio nome, le denunce presentate contro Adel Smith sarebbero state fatte anche da altri cittadini, compreso Arrigo Muscio. Ma, stranamente, né Arrigo Muscio né gli altri denuncianti sono stati convocati, nonostante fossero “parte offesa”.  Io - che ero molto lontano da Verona - sono stato invece “stranamente” “scelto” come “l'unico” convocato per testimoniare contro Adel Smith.

    Allora ho avvisato il Dott. Arrigo Muscio, che si è presentato ugualmente all'Udienza del Tribunale di Verona (con il suo avvocato). Di norma, infatti, tutti i denuncianti avrebbero dovuto essere stati convocati a Verona per il processo, in qualità di “parti offese” e con la possibilità di costituirsi “parti civili”: ma ciò stranamente non è stato fatto... e ciò ha, di fatto, "agevolato" indubitabilmente Adel Smith, il quale si è trovato di fronte meno legali di “parte civile”.

    Il  processo ora è stato “canalizzato” sul binario della Corte Costituzionale, dal momento che  il Giudice ha accolto l'istanza del difensore di Smith e del Pubblico Ministero riguardo ad una presunta "illegittimità" dell'art. 403, per maggior penalizzazione nei confronti delle offese arrecate alla Religione Cattolica.

    In realtà, però, c'era anche il reato di "diffamazione" (la definizione di "delinquenti" a tutti i cattolici del mondo): ma su questo punto nessuno ha proceduto, nonostante l’espressa richiesta presente nella mia “denuncia-querela” ed in quella del Dott. Muscio.

    Così Adel Smith non ha subìto - per ora - nessuna condanna e l'art. 403, che punisce le offese contro la Religione Cattolica, è ora il vero "processato" dalla Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sull’incostituzionalità della norma in oggetto.

     Il Dott. Arrigo Muscio era uno dei "denuncianti" che doveva essere convocato come me (ma ciò non era avvenuto), e la sua imprevista presenza ha fatto mettere in luce le "contraddizioni" del processo. Nella circostanza, con il suo Avvocato, Muscio aveva anche richiesto di "costituirsi parte civile", per richiedere "i danni materiali e morali" per essere stato definito (io, lui e tutti noi cattolici) "dei delinquenti". Ma la sua richiesta è stata rifiutata, contro ogni logica "legale". (…)

    Giustamente Arrigo Muscio, abbandonando l'aula per protesta per l'assenza del Crocifisso, presente invece nelle altre aule in base ad una disposizione del Ministero, ha detto che proprio quel simbolo è l'emblema di un "giudizio ingiusto" patito da un innocente e monito per tutti i "giudizi ingiusti" della storia.

     “Me ne vado – ha detto Muscio – ricordando tuttavia anche il monito del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, primo magistrato italiano, in qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha difeso in più di un’occasione il valore del crocifisso”.

       Tornano qui davvero opportune le Parole ammonitrici della Sacra Scrittura: "non farai deviare il giudizio del povero, che si rivolge a te nel suo processo" (Es.23,6).  E anche Gesù disse con severità: "Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!» (Gv.7,24).

     Rivolgendosi ai “potenti” la Parola di Dio, nel libro della Sapienza, “avverte”: "La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi; poiché, pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge né vi siete comportati secondo il volere di Dio. Con terrore e rapidamente egli si ergerà contro di voi poiché un giudizio severo si compie contro coloro che stanno in alto. L'inferiore è meritevole di pietà, ma i potenti saranno esaminati con rigore. Il Signore di tutti non si ritira davanti a nessuno, non ha soggezione della grandezza, perché egli ha creato il piccolo e il grande e si cura ugualmente di tutti. Ma sui potenti sovrasta un'indagine rigorosa" (Sap. 6,3-8).

    Ma il Signore, con la sua Parola Divina, conforta tutti noi, “credenti” in Lui, perché: “Il Signore Dio ci vede dall'alto e in tutta verità ci dá conforto, precisamente come dichiarò Mosè nel canto della protesta: Egli si muoverà a compassione dei suoi servi” (2^Mac.7,6).

     Infatti sta scritto: "Il Signore sta assiso in eterno; erige per il giudizio il suo trono: giudicherà il mondo con giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli. Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro. Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore" (Salmo 9,8-11).

Prof. GIORGIO NICOLINI

Tel. 071.83552 – Cell. 339.6424332

Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it

 

Ulteriori approfondimenti collegandosi all'indirizzo Internet:

www.fuocovivo.org/SOCIETA/adelsmith.html

 

ASSOCIAZIONE GENITORI CATTOLICI
www.genitoricattolici.org

OGGETTO: UDIENZA PROCESSO CONTRO ADEL SMITH DEL 16 MARZO 2003

In data 16 marzo 2003, come preannunciato, si è svolta presso il Tribunale di Verona l’udienza per il processo contro Adel Smith. Resoconto.

1) Al sottoscritto, sia in qualità di scrittore cattolico sia nella veste di Presidente dell’Associazione Genitori Cattolici, non è stata consentita da parte del giudice la costituzione di parte civile.

2) Non è stato inserito anche il capo di imputazione per diffamazione relativo alla frase “La Chiesa Cattolica è un’associazione a delinquere” pronunciata da Adel Smith, come indicato nella mia denuncia-querela.

3) Nell’aula in cui si è tenuta l’udienza non era presente il Crocifisso, diversamente da altre aule d’udienza del medesimo tribunale. Notata l’assenza del Crocifisso (simbolo condiviso anche da quanti riconoscono in Gesù soltanto Colui che ha dato la sua vita per amore del genere umano; emblema di chi ha patito un ingiusto processo e monito affinché non si ripeta nei tribunali del mondo tale ignominia; personificazione di perfetta giustizia e di infinita misericordia) ho dichiarato al mio legale di Verona ed ai giornalisti presenti che me ne sarei andato dall’aula. Sollecitato dal mio legale affinché rimanessi per questioni procedurali fino alla pronuncia del giudice sull’ammissibilità di parte civile, mi sono allontanato subito dopo.

Lascio a quanti mi leggono (espressione di volontà popolare) il compito di giudicare. Cordiali saluti.

Il Presidente
Dott. Arrigo Muscio
www.muscio.it

 

L’ESITO PRESSO LA CORTE COSTITUZIONALE (dall'Ansa, 29 aprile 2005)

ROMA - Chi offende la Religione Cattolica va punito alla stessa stregua di chi insulta altri culti. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'articolo 403 del codice penale nella parte in cui stabilisce un trattamento sanzionatorio più severo (reclusione fino a 2 anni e da 1 a 3 anni) per le offese alla Religione Cattolica rispetto alla diminuzione della pena disposta dall'articolo 406 per le offese contro altri culti "ammessi" nello Stato Italiano. Il caso dinanzi alla Consulta è stato sollevato dal Tribunale di Verona nel corso di un processo a carico di Adel Smith, il sedicente Presidente dell'Unione Musulmani d'Italia che durante una trasmissione televisiva aveva usato parole ingiuriose nei confronti della Chiesa Cattolica, del Papa e del cardinal Biffi. Secondo il giudice veronese, il «più grave» trattamento sanzionatorio previsto per le offese alla Religione Cattolica determina «una inammissibile discriminazione nei confronti delle altre confessioni religiose»: norma che viola «gli articoli 3 e 8 della Costituzione che sanciscono, rispettivamente, i principi dell'eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge senza distinzione di religione e dell'eguale libertà di tutte le religioni davanti alla legge».

 

LA DIFESA DELLA CHIESA CATTOLICA

 

N.2062/03 R.G. TRIBUNALE

N. 11676/02 N.R.

TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI VERONA - SEZIONE PENALE

Verona, 28 febbraio 2006

Il Presidente della sezione penale, visti gli atti del processo a carico di SMITH ADEL, nato ad Alessandria d’Egitto (Egitto ) il 9 marzo 1960, residente ad Ofena (AQ), Largo San Pietro n.1; domicilio dichiarato; assistito dall’Avv. Ugo Fanuzzi, con studio in Pozzuoli-Napoli, via Napoli n.71; IMPUTATO del reato di cui all’art.403 co.1 e 2 C.P. per avere, durante un dibattito in una trasmissione televisiva sull’emittente privata “Telenuovo”, offeso la religione dello Stato mediante vilipendio di chi la professa, definendo la Chiesa Cattolica “una grande associazione a delinquere” e mediante vilipendio del Cardinale Biffi (Vescovo della Curia di Bologna) definito “miserabile” e del Sommo Pontefice indicato come “capo di questa istituzione che io definisco associazione a delinquere”. In Verona l’8 novembre 2002.

Persona offesa: NICOL1NI GIORGIO, nato ad Ancona il 18.1.1951, ivi residente via Maggini n.230; assistito dall’Avv. Nicola Avanzi del Foro di Verona.

Letta la sentenza emessa in data 18 aprile 2005 dalla Corte Costituzionale; letta l’ordinanza in data 28.9.2005 con la quale la Corte Suprema di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso proposto dall’imputato (rimessione ex artt.45 e ss. C.P.P.); ritenuto necessario fissare la data dell’udienza dibattimentale per la trattazione del processo; viste la tabelle dell’ufficio;

FISSA

l’udienza del giorno 22 SETTEMBRE 2006 ore 9.00, per la comparizione delle parti dinanzi al Tribunale di Verona in composizione Monocratica, giudice Federica Baccaglini, aula delle udienze penali secondo piano, via dello Zappatore n.1 (ex Caserma Mastino ), Verona. Manda alla cancelleria per la comunicazione del presente decreto al P.M. e la notificazione all’imputato, persona offesa e difensori.

Verona, 27 febbraio 2006

Il Presidente della Sezione Penale

 

DIFENDIAMO LA NOSTRA FEDE E LA CHIESA CATTOLICA

ANCHE DAVANTI AI TRIBUNALI

Il Card. Francis Arinze, Prefetto della “Congregazione per il Culto Divino”, ha dichiarato: “Esistono mezzi legali per far rispettare i diritti fondamentali. Quelli che bestemmiano Cristo, devono rispettare il nostro credo religioso; devono rispettare il nostro fondatore, Gesù Cristo” (Avvenire, 7/5/2006, p.26).

VESCOVI, PRETI, CATTOLICI !... DOVE SIETE?...

VERONA, 22 SETTEMBRE 2006 – RIPRESA DEL PROCESSO AD ADEL SMITH

NEL NUOVO PROCESSO AD ADEL SMITH SARA’ ALMENO APPLICATO

QUANTO DISPOSTO DI NUOVO DALLA CORTE COSTITUZIONALE

RIGUARDO ALLA PARITA’ DI TRATTAMENTO TRA LE RELIGIONI?...

 

Gesù a Nazareth

Si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me;  per questo mi ha consacrato con l'unzione,  e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,  per proclamare ai prigionieri la liberazione  e ai ciechi la vista;  per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. (Lc.4,16-19)

 

UN ANNO DI GRAZIA

Venerdì, 8 settembre 2006 – Sabato, 8 settembre 2007

 

Natanaele: “DA NAZARETH PUO’ MAI VENIRE QUALCOSA DI BUONO?...” (Gv.1,46)

Natanaele è poi divenuto l’Apostolo San Bartolomeo. Egli ricevette da Gesù il più bel elogio:

“Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità (Gv.1,47)

Chissà quante volte San Bartolomeo (Natanaele) avrà meditato nella sua vita all’errore inconsapevole di quella obiezione scettica rivolta a Filippo: “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?”…

Invece, da Nazareth è “venuto” “tutto il bene” per l’Umanità:

* da Nazareth è “venuta” all’esistenza la Vergine Maria, “concepita” Immacolata nella Santa Casa di Nazareth;

* da Nazareth è “venuta” alla luce la Vergine Maria, essendo ella nata nella stessa Santa Casa in cui fu concepita Immacolata;

* da Nazareth è “venuto” all’esistenza Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Salvatore degli uomini, incarnatosi per opera dello Spirito Santo nel seno verginale di Maria nella Santa Casa di Nazareth;

* la Santa Casa di Nazareth è “venuta”, infine, a Loreto, dopo varie “traslazioni miracolose” operate dagli angeli del Cielo, dopo essere stata “divelta dalle fondamenta” a Nazareth (secondo l’espressione usata dal Beato Pio IX), e così poter continuare dall’Europa e dall’Italia - quale “reliquia miracolosa” e luogo dell’Incarnazione - l’opera di salvezza di Maria e di Gesù per la Chiesa e per l’Umanità.

DA NAZARETH PERCIO’ E’ “VENUTA” LA SALVEZZA

E TUTTO CIO’ CHE DI BUONO DIO VOLEVA DONARE ALL’UMANITA’

Si potrebbe dire anche oggi, per chi sente parlare della Santa Casa di Loreto con scetticismo: “VIENI E VEDI” (Gv.1,46), e riascoltare fra quelle “Sante Pareti” le parole dell’angelo a Maria: “RALLEGRATI…”.

dal Sito Internet: www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

 

IN PREPARAZIONE AL GRANDE EVENTO DEL PELLEGRINAGGIO-INCONTRO “AGORA’ DEI GIOVANI ITALIANI”

CHE AVRA’ LUOGO A LORETO ALL’INIZIO DI SETTEMBRE 2007 CON LA PRESENZA DEL PAPA

 

ECCO ORA IL MOMENTO FAVOREVOLE

ECCO ORA IL GIORNO DELLA SALVEZZA

E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.

Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.

Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

(2^Cor.6,1-2)

 

UN ANNO DI GRAZIA

Venerdì, 8 settembre 2006 – Sabato, 8 settembre 2007

 

“Vi sono momenti, nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo, un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre” (Oriana Fallaci).

 

IN DIFESA DELLA NOSTRA FEDE cristiana

PERCHE’ NON POSSIAMO NON DIRCI “LAURETANI”…

POTREMMO ANCOR OGGI ESSERE “CRISTIANI”

SE NON CI FOSSE STATA LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO?...

Potremo nel futuro rimanere “cristiani”

se non ci sarà più la Santa Casa di Nazareth a Loreto?...

Non siamo “ingrati” alla Vergine Lauretana, dimenticando il ruolo “unitivo della cristianità” che ebbe durante il tempo dell’esilio avignonese (1305-1377) e dello scisma d’Occidente e per la vittoria di Lepanto del 7 ottobre 1571, che salvò l’Europa “cristiana” e l’intera cristianità… … e ora, quale Regina della Pace, appare a Mediugorie, unendo i luoghi delle “traslazioni miracolose” (Tersatto, Loreto, Ancona) a Mediugorie, in un unico progetto di Salvezza e di Pace per la Chiesa e l’Umanità

AIUTO DEI CRISTIANI, PREGA PER NOI

 

 

 

LA PREDICAZIONE DI MARIA SANTISSIMA

 

Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt. 28,18-20)

Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano (Mc.16,15-20).

“Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (At. 4,11-12).

 

            In questo periodo di grande confusione, di dialogo a tutti i costi e con chiunque (fuorché con quanti si richiamano ai valori evangelici nella loro genuinità ed eternità), conviene meditare con estrema attenzione sul comportamento della grande evangelizzatrice del XX Secolo: Maria Santissima. E' fuor di dubbio che lo Spirito Santo, il quale soffia dove vuole (Gv.3,8) (anche in contrasto con le intenzioni dei buonisti, dei cattocomunismi, dei cattobuddisti, dei cattomusulmani, ecc.), abbia incaricato la REGINA DEI PROFETI di evangelizzare e rievangelizzare l'umanità corrotta dalle seduzioni del principe di questo mondo.

            Esaminiamo quindi con attenzione le apparizioni di Mediugorie, che, per ammissione della Madonna stessa,  costituiscono la continuazione di Fatima. Non dobbiamo dimenticare l'importanza di tali apparizioni (due veggenti sono stati dichiarati beati da Giovanni Paolo II), mediante le quali il Signore ha voluto valorizzare la devozione al Cuore Immacolato di Maria. A Fatima la Madonna si è proclamata “Regina del Rosario” (preghiera giudicata monotona e ripetitiva da molti “modernisti” che si pongono in contrasto con il desiderio espresso da Maria Santissima in diverse apparizioni riguardo alla recita di tale orazione).

            Nel mese di giugno 1981 la Regina dell'Universo è apparsa in uno sperduto paesino di Mediugorie (Bosnia Erzegovina) a sette ragazzi (esaminati con le più moderne strumentazioni da diverse “squadre” scientifiche che hanno sentenziato ripetutamente la genuinità delle visioni e dello stato d'estasi dei veggenti). Tali apparizioni sono state accompagnate, a comprova della soprannaturalità delle medesime, da centinaia di guarigioni fisiche inspiegabili (documentate) e da milioni di conversioni (miracoli spirituali!). Faccio presente, per inciso, che in occasione del raduno internazionale dei giovani ho osservato centinaia di ragazzi e ragazze, provenienti da ogni parte del mondo, confessarsi fino a tarda serata. Una scena ovviamente inconsueta in molte nostre sociologiche parrocchie.

            Nel paesino delle apparizioni (che si trova a cavallo tra il mondo ateo-comunista, islamico, greco ortodosso e cattolico) la Madonna ha fatto conoscere al mondo, tramite i veggenti, gli stessi messaggi che si possono così sintetizzare:

1)      Pace con Dio, mediante la CONFESSIONE e l'osservanza della Sacra Scrittura, che dev'essere letta ogni giorno in famiglia.

2)      Preghiera incessante (soprattutto del SANTO ROSARIO) personale, familiare e di gruppo per ottenere la pace nei cuori, nelle famiglie e nel mondo; per ottenere le grazie spirituali e fisiche di cui abbiamo bisogno; per essere illuminati dallo Spirito Santo; per comprendere i piani di Dio ed il nostro compito; per poter amare maggiormente Dio; per la CONVERSIONE dei peccatori; per eliminare i mali che minacciano la Chiesa;  per neutralizzare l'opera nefasta di Satana (personaggio scomparso nella quasi totalità delle predicazioni “moderne”).

3)      Partecipazione frequente all'EUCARISTIA (fulcro e centro della Chiesa) per incontrare ed adorare Gesù vivo.

4 )      CONFESSIONE almeno mensile.

5)      DIGIUNO settimanale a pane e acqua e della televisione per meglio realizzare l'astensione dal peccato.

6)      Invito a vivere e diffondere i suoi messaggi nel mondo.

            La Madonna insiste sulla necessità della preghiera e dell'evangelizzazione verso tutti (Mc.16,15). Non effettua sottili distinzioni tra le varie RELIGIONI, consigliando comportamenti differenziati, ma, come Madre della Parola, rammenta il dovere (anche a Cardinali, Vescovi, Preti e Suore) di ammaestrare tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che Gesù ha comandato (Mt.28,19).

            La Madonna ripete in continuazione “PREGATE, PREGATE, PREGATE”, “vivete e diffondete i miei messaggi”, anziché “dialogate, dialogate, dialogate”!

            La Madonna non aggiunge nulla di nuovo alla Sacra Scrittura: ci ricorda solo gli insegnamenti che derivano dalla Parola di Dio: istruzioni che molti hanno dimenticato a vantaggio delle teorie del mondo ispirate da Satana!

            Ovviamente, trattandosi della Madonna, certi cosiddetti cristiani non possono tacciarla, come nel caso di una qualunque vera credente, di integralismo fuori dal tempo presente; di conseguenza preferiscono ignorare le sue apparizioni!...

(Testo del Dott. Arrigo Muscio)

Cfr. Indirizzo Internet: www.genitoricattolici.org/predicazione%20di%20Maria.htm

 

TERSATTO – ANCONA - LORETO – MEDIUGORIE

UN UNICO PROGETTO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI

 

GLI INUTILI APPELLI

 

LA SALVEZZA PASSA PER LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

MA LA CHIESA ANCORA NON LO VUOLE COMPRENDERE

 

LEONE XIII

(Lettera Enciclica “Felix Lauretana Cives” del 23 gennaio 1894)

Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanìtà perduta con il Padre e rinnova tutte le cose.

 

LE PRIORITA’ PER L’AVVENIRE DELLA CHIESA

DARE IL CIBO AGLI ALTRI NEL TEMPO GIUSTO

DALL’INCONTRO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

CON I SACERDOTI DELLA DIOCESI DI ALBANO

Giovedì 31 agosto 2006, nella Sala degli Svizzeri, del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Sacerdoti della Diocesi di Albano, nel cui territorio si trova Castel Gandolfo. Dopo l’indirizzo di omaggio del Vescovo di Albano, S.E. Mons. Marcello Semeraro, il Papa ha risposto ad alcune domande rivolte da 5 sacerdoti presenti all’Incontro. Domanda di Padre Giuseppe Zane, Vicario ad omnia, di 83 anni: “Il nostro Vescovo Le ha illustrato, seppure brevemente, la situazione della nostra Diocesi di Albano. Noi sacerdoti siamo pienamente inseriti in questa Chiesa, vivendone tutti i problemi e le complessità. Giovani e anziani, ci sentiamo tutti inadeguati, in primo luogo perché siamo in pochi rispetto ai tanti bisogni e abbiamo provenienze diverse, soffriamo, inoltre, la scarsità di vocazioni al sacerdozio. Per questi motivi a volte ci scoraggiamo, cercando di tamponare un po' di qua e un po' di là, spesso costretti a fare solo cose di pronto soccorso senza progetti precisi. Vedendo le tante cose da fare, subiamo la tentazione di privilegiare il fare trascurando l'essere e questo inevitabilmente si riflette sulla vita spirituale, il colloquio con Dio, la preghiera e la carità (l'amore) verso i fratelli, specie i lontani. Santo Padre, cosa può dirci in merito? Io ho una certa età... ma questi giovani confratelli possono avere speranza?».


BENEDETTO XVI

Cari fratelli, vorrei dirvi, innanzitutto, una parola di benvenuto e di ringraziamento. Grazie al Cardinale Sodano per la sua presenza, con la quale esprime il suo amore e la sua cura per questa Chiesa Suburbicaria. Grazie a Lei, Eccellenza, per le sue parole. Con poche espressioni, Lei mi ha presentato la situazione di questa Diocesi, che non conoscevo in questa misura. Sapevo che è la più grande delle Diocesi Suburbicarie, ma, non sapevo, che fosse cresciuta fino a cinquecentomila abitanti. Vedo così, una Diocesi ricca di sfide, di problemi, ma, certamente anche di gioie nella fede. E vedo, che tutte le questioni del nostro tempo sono presenti: l'emigrazione, il turismo, l'emarginazione, l'agnosticismo, ma anche una fede ferma.

            Non ho la pretesa adesso di essere quasi come un «oracolo», che potrebbe rispondere in modo sufficiente a tutte le questioni. Le parole di san Gregorio Magno che Lei ha citato, Eccellenza - che ognuno conosca «infirmitatem suam» - valgono anche per il Papa. Anche il Papa, giorno per giorno, deve conoscere e riconoscere «infirmitatem suam», i suoi limiti. Deve riconoscere che solo nella collaborazione con tutti, nel dialogo, nella cooperazione comune, nella fede, come «cooperatores veritatis» - della Verità che è una Persona, Gesù - possiamo fare insieme il nostro servizio, ciascuno per la sua parte. In questo senso, le mie risposte non saranno esaustive ma frammentarie. Tuttavia, accettiamo proprio questo: che solo insieme possiamo comporre il «mosaico» di un lavoro pastorale che risponde alla grandezza delle sfide.

            Lei, Cardinale Sodano, aveva detto che il nostro caro confratello, P. Zane, appare un po' pessimista. Ma, devo dire, che ognuno di noi ha momenti in cui può scoraggiarsi davanti alla grandezza di ciò che bisognerebbe fare e ai limiti di quanto invece può realmente fare.

            Questo, riguarda di nuovo anche il Papa. Che cosa devo fare in quest'ora della Chiesa, con tanti problemi, con tante gioie, con tante sfide che riguardano la Chiesa universale? Tante cose succedono giorno per giorno e non sono in grado di rispondere a tutto. Faccio la mia parte, faccio quanto posso fare. Cerco di trovare le priorità. E sono felice di essere coadiuvato da tanti buoni collaboratori. Posso dire già qui, in questo momento: vedo ogni giorno il grande lavoro che fa la Segreteria di Stato sotto la sua sapiente guida. E solo con questa rete di collaborazione, inserendomi con le mie piccole capacità in una totalità più grande, posso e oso andare avanti.

            E così, naturalmente, ancora più un parroco che sta da solo, vede che tante cose ci sarebbero da fare in questa situazione da Lei, P. Zane, brevemente descritta. E può fare solo qualcosa, «tamponare» - come Lei ha detto -, fare una specie di «pronto soccorso», consapevole che si dovrebbe fare molto di più. Direi, allora, che la prima necessità di noi tutti è di riconoscere con umiltà i nostri limiti, riconoscere che dobbiamo lasciar fare la maggior parte delle cose al Signore. Oggi, abbiamo sentito nel Vangelo la parabola del servo fidato (Mt 24, 42-51). Questo servo - così ci dice il Signore - dà il cibo agli altri al tempo giusto. Non fa tutto insieme, ma è un servo saggio e prudente, che sa distribuire nei diversi momenti quanto deve fare in quella situazione. Lo fa con umiltà, ed è anche sicuro della fiducia del suo padrone. Così noi, dobbiamo fare il possibile per cercare di essere saggi e prudenti, e anche avere fiducia nella bontà del nostro «Padrone», del Signore, perché alla fine deve egli stesso guidare la sua Chiesa. Noi ci inseriamo con il piccolo dono nostro e facciamo quanto possiamo fare, soprattutto le cose sempre necessarie: i Sacramenti, l'annuncio della Parola, i segni della nostra carità e del nostro amore.

(……….)

            La Sua seconda domanda è stata: abbiamo speranza per questa Diocesi, per questa porzione di popolo di Dio che è questa Diocesi di Albano e per la Chiesa? Rispondo senza esitazione: sì! Naturalmente abbiamo speranza: la Chiesa è viva! Abbiamo duemila anni di storia della Chiesa, con tante sofferenze, anche con tanti fallimenti: pensiamo alla Chiesa in Asia Minore, la grande e fiorente Chiesa dell'Africa del Nord, che con l'invasione musulmana è scomparsa. Quindi porzioni di Chiesa possono realmente scomparire, come dice san Giovanni nell'Apocalisse, o il Signore tramite Giovanni: «Se non ti ravvederai verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto» (2,5). Ma, d'altra parte, vediamo come tra tante crisi la Chiesa è risorta con una nuova giovinezza, con una nuova freschezza.

            Nel secolo della Riforma, la Chiesa Cattolica appariva in verità quasi finita. Sembrava trionfare questa nuova corrente, che affermava: adesso la Chiesa di Roma è finita. E vediamo che con i grandi santi, come Ignazio di Loyola, Teresa d'Avila, Carlo Borromeo ed altri, la Chiesa risorge. Trova nel Concilio di Trento una nuova attualizzazione e una rivitalizzazione della sua dottrina. E rivive con grande vitalità. Vediamo il tempo dell'Illuminismo, nel quale Voltaire ha detto: Finalmente è finita questa antica Chiesa, vive l'umanità! E cosa succede, invece? La Chiesa si rinnova. Il secolo XIX diventa il secolo dei grandi santi, di una nuova vitalità per tante Congregazioni religiose, e la fede è più forte di tutte le correnti che vanno e vengono. È così anche nel secolo passato. Ha detto una volta Hitler: «La Provvidenza ha chiamato me, un cattolico, per farla finita con il cattolicesimo. Solo un cattolico può distruggere il cattolicesimo». Egli era sicuro di avere tutti i mezzi per distruggere finalmente il cattolicesimo. Ugualmente la grande corrente marxista era sicura di realizzare la revisione scientifica del mondo e di aprire le porte al futuro: la Chiesa è alla fine, è finita! Ma, la Chiesa è più forte, secondo le parole di Cristo. È la vita di Cristo che vince nella sua Chiesa.

 

Informazione da parte del Prof. Giorgio Nicolini

PRIMA DEL VIAGGIO DEL SANTO PADRE IN GERMANIA AVEVO INVIATO PIU’ VOLTE A VARIE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE VATICANE – NEL MESE DI AGOSTO 2006 - LE SOTTOSTANTI RICHIESTE, PERCHE’ FOSSERO CONSEGNATE E SOTTOPOSTE ALL’ATTENZIONE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI, UNITE AD UNA RICHIESTA DI UNA UDIENZA PRIVATA ESPLICATIVA, AVANZATA INSIEME ALL’AVV. FRANCESCO DAL POZZO di Firenze, DA POTER OTTENERE CON URGENZA, ENTRO E NON OLTRE IL 31 AGOSTO 2006. MA CIO’ NON E’ STATO FATTO.

A TANTE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE, SPECIE IN VATICANO, CHE NON HANNO INFORMATO IL SANTO PADRE DELLE MIE RICHIESTE URGENTI, BISOGNEREBBE FORSE RICORDARE LA PAROLA DI DIO PROCLAMATA DAL PROFETA ISAIA: “Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura per farti infedele? E di me non ti ricordi, non ti curi? Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio? Ma tu non hai timore di me. Io divulgherò la tua giustizia e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio. Alle tue grida ti salvino i tuoi guadagni. Tutti se li porterà via il vento, un soffio se li prenderà. Chi invece confida in me possederà la terra, erediterà il mio santo monte” (Is.57,11-13)

 

LE PRIORITA’ CHE ERANO STATE AVANZATE AL SANTO PADRE

PERCHE’ FOSSERO ADEMPIUTE PER L’8 SETTEMBRE 2006

nella Solennità della Natività di Maria Vergine, avvenuta proprio in quella Santa Casa di Nazareth a Loreto

 

Dal discorso di Benedetto XVI all’Università di Ratisbona

 

Tutto ciò mi tornò in mente, quando recentemente lessi la parte edita dal professore Theodore Khoury (Munster) del dialogo che il dotto imperatore bizantino Manuele II il Paleologo, forse durante i quartieri d’inverno del 1391 presso Ankara, ebbe con un persiano colto su cristianesimo e islam e sulla verità di ambedue. (…) Nel settimo colloquio edito dal professor Khoury, l’imperatore tocca il tema della «jihad» (guerra santa). Sicuramente l’imperatore sapeva che nella sura 2,256 si legge: «Nessuna costrizione nelle cose di fede». E’ una delle sure del periodo iniziale in cui Maometto stesso era ancora senza potere e minacciato. Ma, naturalmente, l’imperatore conosceva anche le disposizioni, sviluppate successivamente e fissate nel Corano, circa la guerra santa. Senza soffermarsi sui particolari, come la differenza di trattamento tra coloro che possiedono il "Libro" e gli "increduli", egli, in modo sorprendentemente brusco, si rivolge al suo interlocutore semplicemente con la domanda centrale sul rapporto tra religione e violenza in genere, dicendo: «Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava». L’imperatore spiega poi minuziosamente le ragioni per cui la diffusione della fede mediante la violenza è cosa irragionevole. La violenza è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell’anima. «Dio non si compiace del sangue; non agire secondo ragione («logos») è contrario alla natura di Dio. (...) Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia... Per convincere un’anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte…».

 

IL DISCORSO DI BENEDETTO XVI E’ DEL TUTTO “VERO”

MA E’ DIVENUTO IL PRETESTO PER LA SOLLEVAZIONE DEL MONDO MUSULMANO

 

“Vi sono momenti, nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo, un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre” (Oriana Fallaci).

 

Commento del Prof. Giorgio Nicolini

SE FOSSE STATA RIPRISTINATA “LA VERITA’” DELLE “MIRACOLOSE TRASLAZIONI” DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO PROPRIO PER L’8 SETTEMBRE 2006, OLTRE A TOGLIERE AGLI STUDIOSI “RAZIONALISTI” E “FALSIFICATORI” IL PRETESTO DI POTER CONTINUARE ANCORA AD UTILIZZARE L’INVOLONTARIO ERRORE STORICO DELL’EX-CARD. RATZINGER - A RIGUARDO DI UN TRASPORTO DI “SANTE PIETRE” PER MANO DEI CROCIATI - AVREBBE MESSO MAGGIORMENTE IN LUCE ANTICIPATAMENTE, PRIMA DEL VIAGGIO IN GERMANIA, ANCHE “LA VERITA’” DELLA RELIGIONE CRISTIANA, IN RAPPORTO A QUELLA MAOMETTANA, E AVREBBE OTTENUTO DALLA VERGINE IMMACOLATA LE GRAZIE NECESSARIE PER PREVENIRE QUANTO E’ ACCADUTO E ACCADRA’ DOPO IL DISCORSO DEL SANTO PADRE NEL DISCORSO A RATISBONA.

INFATTI, IL MOTIVO PER CUI LA SANTA CASA FU PORTATA VIA DA DIO “MIRACOLOSAMENTE” DA NAZARETH - E TRASPORTATA PER IL MINISTERO ANGELICO PRIMA A TERSATTO in Dalmazia E POI IN ITALIA - ERA DOVUTO PROPRIO AL FATTO CHE I NAZARETANI AVEVANO ABBANDONATO LA RELIGIONE CRISTIANA PER QUELLA MAOMETTANA E DIO VOLLE PRESERVARE LA SANTA CASA – OVE ERA AVVENUTA L’INCARNAZIONE DEL SUO FIGLIO DIVINO - DALLA DISTRUZIONE MUSULMANA, FACENDOLA SRADICARE “miracolosamente” DALLE FONDAMENTA dagli Angeli del Cielo, NEL 1291, E FACENDOLA TRASPORTARE PER LO STESSO MINISTERO ANGELICO IN VARI LUOGHI, SINO A LORETO, NEL 1296.

COSI’ INFATTI E’ STATO SEMPRE ATTESTATO DALLA TRADIZIONE, COSI’ E’ STATO SEMPRE CONFERMATO DA TANTI PAPI E COSI’ E’ STATO RIVELATO ANCHE A VARI SANTI, COME A SANTA CATERINA DA BOLOGNA, ALLA QUALE GESU’ STESSO IN UNA APPARIZIONE MISTICA RIVELO’ QUANTO SEGUE: “Alla fine questa dimora, consacrata prima dai tuoi apostoli che vi hanno celebrato i divini misteri con miracoli, per l’idolatria di quella gente (divenuta maomettana) fu trasportata in Dalmazia da uno stuolo di angeli. Quindi, per le stesse e per altre ragioni, portarono questa degnissima chiesa in vari luoghi. Finalmente, portata dai santi angeli, fu collocata stabilmente a Loreto e posta nella provincia d’Italia e nelle terre della Santa Chiesa” (“Rosarium”, I Mist. Gaud., vv.73 ss.).

COSI’, IN PROPOSITO, SCRISSE ANCHE LEONE XIII NELL’ENCICLICA “FELIX LAURETANA CIVES” del 23 gennaio 1894: “Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanìtà perduta con il Padre e rinnova tutte le cose”.

TALE VERITA’ DELLE “MIRACOLOSE TRASLAZIONI” POTEVA ESSERE OPPORTUNAMENTE RIECHEGGIATA NEL PELLEGRINAGGIO PAPALE dell’11 settembre (anniversario delle Torri Gemelle) AL SANTUARIO BAVARESE DELLA “MADONNA NERA” DI ALTOTTING, GEMELLATO CON LORETO PROPRIO L’8 SETTEMBRE 1991, “RIPARANDO” COSI’ QUANTO IN QUELLA CIRCOSTANZA DEL 1991 L’EX-CARD. RATZINGER PRONUNCIO’ A LORETO, NELL’OMELIA IN CUI COMMISE L’INVOLONTARIO ERRORE DI CREDERE AD UN TRASPORTO UMANO DELLA SANTA CASA PER OPERA DEI CROCIATI.

FACENDO INOLTRE CONOSCERE LA “VERITA’” SUL “MOTIVO” DELLA “TRASLAZIONE MIRACOLOSA” DELLA SANTA CASA DI NAZARETH, PRIMA DEL VIAGGIO PAPALE IN GERMANIA, AVREBBE RESO POSSIBILE AI MUSULMANI – VENERANDO ANCH’ESSI LA VERGINE MARIA – DI COLLOCARSI IN UN ATTEGGIAMENTO PIU’ RIFLESSIVO E RISPETTOSO E AVREBBE ANTICIPATO E IMPEDITO – PER LA MAGGIORE LUCE CHE LA VERGINE IMMACOLATA AVREBBE EFFUSO NEI LORO CUORI – LE REAZIONI CHE SONO SEGUITE AL DISCORSO DEL PAPA A RATISBONA.

GIUSTAMENTE, PADRE LIVIO – attraverso Radio Maria - METTE SPESSO IN LUCE CHE LA VERGINE MARIA, QUANDO APPARE – COME A MEDIUGORIE – ANCHE SE DICHIARA DI ESSERE MADRE DI OGNI UOMO, A QUALUNQUE RELIGIONE APPARTENGA, SI PRESENTA PERO’ SEMPRE COME “CATTOLICA”, e non come musulmana né di altre fedi cristiane “non cattoliche”, a dimostrazione che la vera Fede e la vera Religione fondata dal suo Figlio Divino sussiste solo nella CHIESA CATTOLICA.

E LA SANTA CASA DI NAZARETH, CON “I MIRACOLI” DELLE MOLTEPLICI TRASLAZIONI, TRA IL 1291 E IL 1296, SINO A LORETO, LO ATTESTA INEQUIVOCABILMENTE.

 

UN UMILE CONSIGLIO AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

PER DARE MAGGIORE RISONANZA

AL RIPRISTINO DELLA “VERITA’” DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA

E PER FAR COMPRENDERE AL MONDO LA “VERITA’” DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Per l’8-10 dicembre 2006 una “iniziativa riparatrice” della dissacrazione lauretana

ORGANIZZARE UN PELLEGRINAGGIO PAPALE

SUI LUOGHI DELLE “MIRACOLOSE TRASLAZIONI” STORICAMENTE DOCUMENTATE

1)       A TERSATTO ove rimase per circa 3 anni e mezzo (10.5.1291-10.12.1294).

2)     Ad ANCONA (loc. POSATORA), ove rimase per nove mesi (nel 1295).

3)      Nella Selva della signora LORETA (Loc. BANDERUOLA), ove rimase per circa 8 mesi (dalla fine del 1295).

4)      Sul campo dei due fratelli di nome Antici, ove rimase per circa 4 mesi, dal 10 agosto 1296(presso il Palazzo Apostolico Lauretano).

5)      Sulla pubblica strada, cioè nel SANTUARIO LAURETANO ove ancor ora si trova, forse dal 2 dicembre 1296.

 

 

QUALE FUTURO PER L’EUROPA?

 

Cosa può aspettarsi la nostra Europa che ha rinnegato le sue radici, la sua fede, la sua cultura, la sua civiltà, la meravigliosa bellezza dei suoi monumenti, delle sue chiese, il suo diritto esemplare fondato sulla dignità della persona e sulla famiglia?

La storia dimostra che civiltà così degenerate sono tutte finite nelle mani dei loro nemici, e in modo drammatico, oltretutto!

Questa Unione Europea che rifiuta e calpesta le sue radici cristiane che l’hanno resa gloriosa nei secoli, che non esita a cedere chiese cattoliche ai musulmani in segno di ecumenismo, a togliere i crocifissi in segno di tolleranza, a fare sfoggio di ateismo e di libertinaggio sessuale a vasto raggio;

questa Unione Europea che pretende di legiferare su tutto, dal sistema di riproduzione delle fragole a quella dell’essere umano, considerato merce da eliminare quando inizia a “deteriorarsi”;

questa Unione Europea che sta distruggendo la famiglia nei suoi valori perenni, che stanzia fondi per l’aborto facile e per il controllo delle nascite in tutto il mondo, vale a dire per la morte dei nascituri e di tutte le persone “improduttive”; 

questa Europa che pretende di legalizzare qualunque libertinaggio trasgressivo presentandosi come “arbitra del sesso” e arrivando perfino a negare ai bambini il diritto di avere una famiglia normale per accontentare le pretese assurde di certe coppie;

 questa Europa che vuole accogliere a tutti i costi la Turchia con il pericolo rappresentato dai  suoi 70 milioni di islamici in casa nostra a pieno diritto.  Se i Turchi non hanno mai voluto riconoscere il genocidio perpetrato nel 1919 contro il popolo Armeno, su quali valori o accordi o cultura si potrà mai fondare un’eventuale alleanza con l’Europa?

Questa Unione Europea senz’anima che si è macchiata di apostasia, è avviata inesorabilmente verso la propria distruzione:  l’Islam che nei secoli passati non è riuscito a conquistare l’Europa grazie alla forza del Cristianesimo, “Croce e Rosario”, la sta ora conquistando con le stesse leggi inique degli Europei.

CENTRO CULTURA CRISTIANA di VERONA

civilta.cristiana@hotmail.com - stella.patrizia@libero.it

 

L’INTERVISTA del Card. BIFFI, Arcivescovo Emerito di Bologna,

rilasciata il 10 maggio 1997:

“Una casa non si può costruire dicendo che deve essere tutta aperta. Ci vogliono le mura, poi si fa l’apertura. Un’Europa così non ha prospettiva. O si sveglia l’anima cristiana o l’Europa sarà musulmana. Perché i musulmani da noi vengono con una intransigenza di principio e hanno di fronte soltanto il “vietato vietare”.

 

Omelia di Benedetto XVI del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro

La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!". Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”.

 

L’ABBANDONO DELLA “VERITA’” DELLA SANTA CASA E DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI

LE GRAVI CONSEGUENZE DELL’APOSTASIA LAURETANA

L’OFFUSCAMENTO E L’OCCULTAMENTO DELLA VERITA’ DELL’INCARNAZIONE

NELLA CULTURA E NELLA SOCIETA’ OCCIDENTALE

SEMPRE PIU’ MULTIETNICA E MULTIRELIGIOSA

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

 

“Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2^Tim.4,3-5):

 

RECITIAMO QUESTA NUOVA “VIA CRUCIS”

IN RIPARAZIONE DELLA DISSACRAZIONE AVVENUTA

DELLA STORIA E DEL CULTO DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

E PER IL RIPRISTINO DELLA VERITA’

DELL’AUTENTICITA’ DELLA “SANTA CASA” E DELLE SUE “MIRACOLOSE TRASLAZIONI”

 

IL PIU’ BEL LIBRO CHE DIO CI HA DATO

GESU’ CHE SOFFRE E MUORE IN CROCE PER NOI

LA VIA CRUCIS DEL BEATO PIETRO VIGNE

Libero adattamento composto dal Prof. Giorgio Nicolini sui testi del Beato Pietro Vigne

Meditazioni per ogni giorno del mese, nelle quali si troveranno molteplici motivi assai convincenti per amare Dio, bellissimi esempi di tutte le virtù, ragioni convincenti che ci spingono ad impegnarci in esse, mezzi per acquistarle e infine molti modi, facili ed utili, di metterle in pratica.

 

STAZIONE III

STAZIONE DEL TRISTE ADDIO

In cammino verso l’orto degli Ulivi

 

PREGHIERA

            O Gesù, che dicesti addio con tanta tenerezza ai tuoi Apostoli nell’atto di lasciarli per disporti a morire, non prendendo con te che San Pietro, San Giacomo e San Giovanni, perché fossero testimoni della tua agonia, facci la grazia di seguirti sempre con questi tre apostoli e che non ti abbandoniamo mai con il peccato che ci separa da te e di perseverare sempre nella tua grazia per esserti eternamente uniti.

 

MEDITAZIONE

            Impariamo da Gesù, nell’atto di istruire i suoi Apostoli, mentre va verso il giardino degli Ulivi, che, quando siamo in viaggio, sia che lo facciamo con bambini o con familiari o con estranei, dovremmo intrattenerci su cose necessarie alla nostra salvezza eterna piuttosto che su storie inutili, che ci fanno perdere un tempo tanto breve in relazione all’eternità, alla quale ci avviamo e così prezioso, giacché ci è stato comprato con il sangue di un Dio. Potremmo rimpiangerlo eternamente e inutilmente se non l’avremo impiegato bene.

            Dice il Vangelo: “Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli” (Gv.18,1). Dice il Profeta Gioele: “(…) riunirò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giòsafat, e là verrò a giudizio con loro…” (Gl.4,2). Il profeta Gioele ci assicura che il grande Giudice dei vivi e dei morti riunirà tutti i popoli nella Valle di Giosafat in cui entrerà in giudizio con essi.

Fu sul monte degli Ulivi, donde salì al cielo, e che si trova al di sopra della Valle di Giosafat, su cui sarà conveniente che egli discenda, per ritornare come era asceso al Cielo, per giudicare tutte le Nazioni. Di là si scorgono tutti i Luoghi Santi che saranno messi sotto gli occhi dei peccatori, quasi sanguinosi rimproveri delle loro perfidie e della loro resistenza alle grazie che ivi erano state comprate per la loro salvezza. E’ là che la terra, aprendosi, inghiottirà i dannati per tutta l’eternità; mentre i beati costituiranno nell’aria lo splendore della Maestà di questo Giudice terribile, il quale, più risplendente ancora di tutti i santi, cambiato in sole, brillerà al di sopra di tutti e riempirà della sua gloria l’immenso spazio del cielo.

            “In quel giorno i suoi piedi si poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà in due, da oriente a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra verso mezzogiorno. (…) Verrà allora il Signore mio Dio e con lui tutti i suoi santi” (Zc.14,4-5). “(…) poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna” (Gv.5,28-29).

            Quali tristi spettacoli vedremo con i nostri stessi occhi, in quel terribile giorno! In quel giorno l’universo intero conoscerà qual è stata la nostra vita malvagia. Allora, gli attori della commedia di questo mondo riceveranno la ricompensa o il castigo, senza distinzione di qualità, senza riguardo alle loro scuse. (…) In quel tempo sarà rivelata la coscienza di ciascuno, come si apre uno scrigno tenuto chiuso da molto tempo, in cui sono stati messi, a più riprese, parecchie monete che possono rappresentare quel tesoro di collera ammassate dai nostri diversi delitti che Dio non dimentica e che noi rivedremo tutti nel giorno della terribile vendetta.

            Nulla sfuggirà alla vista del nostro giudice, nulla sarà omesso: pensieri, desideri, parole di maldicenza, parole sconvenienti, parole ambigue, imprecazioni, bestemmie, rapporti che causano tanti peccati tra gli uomini; litigi, inimicizie, azioni criminose, preghiere fatte male, Sante Messe ascoltate con tanta poca devozione, buone opere omesse, Sacramento della Penitenza rimandato, negligenza nel compimento del proprio dovere, grazie o sante ispirazioni disprezzate, Sacramenti resi inutili, comunioni o Ostie sante che appariranno allora ai nostri occhi in tutto il loro numero per rimproverarci i delitti che avremo commesso nel riceverli indegnamente o profanato con la nostra mancanza di devozione. Infine un’infinità di altri peccati che ci appariranno in un istante (…).

            Allora si faranno tristi e lacrimevoli addii a parenti ed amici, tra quelli che si eleveranno verso il Cielo alla vista di coloro che hanno vissuto e gli altri, trascinati inesorabilmente per sempre nel profondo dell’Inferno. Là ci si lascerà per sempre, senza più vederci, senza avere più notizia gli uni degli altri. Allora si sentirà il Giudice inesorabile, pronunziare con una voce più fragorosa dello scoppio del più terribile fulmine, la sentenza irrevocabile di una morte eterna; oppure, con espressione dolce e parola amabile, pronunciare la sentenza della nostra eterna felicità.

INVOCAZIONI

            Per andare a pregare, tu varcasti, o mio dolce Salvatore, il torrente Cedron. Fa che anch’io passi, di grazia, il torrente di questo mondo, tralasciando il rumore di tanti discorsi inutili dei mondani, questi cuori duri come roccia, questi affetti per le cose che passano e svaniscono con la rapidità d’un torrente; tralasciando, cioè, quella gente che l’Apocalisse paragona all’acqua, perché si muta facilmente, si perde senza riflettere e i cui giorni scorrono velocemente verso una terribile eternità. Ahimé, o Signore, la loro vita non serve loro ad altro che ad offenderti, simili in ciò ad un torrente impetuoso che trascina tutto con sé, precipitando in mare senza tornare d’utilità ad alcuno. Al contrario, fammi la grazia di attaccarmi solo a te, mio Dio, che sei l’unico vero amico, costante e fermo come una roccia incrollabile.

PROPOSITI

            Poiché, mio Dio, io non potrò evitare questo giudizio, così spaventoso al solo pensarvi, voglio prevenirlo per quanto sta in me, mediante una vita santa. Voglio fin d’ora meritare la tua amicizia, far piacere a coloro che tengono il tuo posto, essere caritatevole verso i poveri affinché tu lo sia verso di me. Inoltre io voglio con la tua grazia, dedicarmi alla salvezza degli altri onde assicurarmi la mia; procurare ad essi una dimora eterna, affinché io pure vi sia ricevuto da te; condurli ad acquistare quell’abito di gloria di cui anch’essi possano essere rivestiti; contribuire con le mie parole, esempi e preghiere a fare acquistare loro quel torrente di delizie, affinché io pure ne sia reso partecipe per tutta l’eternità. Potessi anche, mio Signore, liberare qualche anima del Purgatorio e inviarla in Cielo perché ti ami, ti lodi e ti ringrazi per me! Sarebbe un meraviglioso mezzo per acquistare grazia presso di te, affinché tu mi sia propizio quando verrai a giudicarmi. Alfine di averti, in quel giorno terribile, non come giudice, ma come Padre, voglio onorarti quaggiù nelle tue umiliazioni, essere pieno di rispetto nelle Chiese, riceverti con amore e impiegare tutte le mie capacità perché tu sia degnamente accolto.

 

LE APPARIZIONI DI KIBEHO


            A Kibeho (Ruanda), la Madonna, apparendo per tanti anni a tre veggenti e profetizzando eventi tutti tragicamente verificatisi, ha dato precisi messaggi sul tempo che stiamo vivendo.

            Le apparizioni sono state ufficialmente approvate dalla Chiesa il 29 giugno 2001 ed hanno acquisito ora la stessa autorevolezza di Lourdes, di Fatima e di Loreto (!)…

 

Alcuni messaggi da Kibeho

            La Madonna disse ad Alphonsine: “Sono venuta per preparare la strada a mio Figlio per il vostro bene e voi non volete capire. Il tempo rimasto è poco e voi siete distratti. Siete distratti dai beni effimeri di questo mondo. Ho visto molti dei miei figli perdersi e sono venuta per mostrargli la vera strada”.

            Sempre ad Alphonsine Gesù stesso disse: “Il mondo è pieno di odio. Voi riconoscerete il momento del Mio ritorno quando vedrete scoppiare le guerre di religione. Quando vedrete accadere questo sappiate che sto per arrivare. Nulla potrà fermare queste guerre”.

            La Madonna disse a Marie-Claire: “Chi mi cerca mi trova! Io mi rivelo dove voglio, quando voglio e a chi io voglio. Io non vengo soltanto per Kibeho, non soltanto per la diocesi di Butare, non soltanto per il Ruanda, non soltanto per l’Africa, ma per il mondo intero”.

            Nostra Signora disse a Vestine che il mondo non solo è diventato indifferente a Dio ma si è messo contro di Lui. Gli uomini devono pentirsi e chiedere perdono. Durante una visione che durò quaranta ore, dal Venerdì Santo alla Domenica di Pasqua (1-3 aprile 1983; durante tutto questo tempo la ragazza rimase in coma) la Madonna mostrò a Vestine il destino di chi rifiuterà di pentirsi: il Purgatorio e l’Inferno.

 

 

SALMO 3

Signore, quanti sono i miei oppressori! Molti contro di me insorgono. Molti di me vanno dicendo: «Neppure Dio lo salva!». Ma tu, Signore, sei mia difesa, tu sei mia gloria e sollevi il mio capo. Al Signore innalzo la mia voce e mi risponde dal suo monte santo. Io mi corico e mi addormento, mi sveglio perché il Signore mi sostiene. Non temo la moltitudine di genti che contro di me si accampano. Sorgi, Signore, salvami, Dio mio. Hai colpito sulla guancia i miei nemici, hai spezzato i denti ai peccatori. Del Signore è la salvezza: sul tuo popolo la tua benedizione.

 

UNA VOCE PER MILLE CHIAMATE

www.lavocecattolica.it/unavoce.htm

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.83552 o Cell. 339.6424332). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.        Prof. Giorgio Nicolini   -   giorgio.nicolini@poste.it

 

IN MERITO AL PROCESSO AD ADEL SMITH

Leggi anche all'indirizzo Internet

www.lavocecattolica.it/lettera15giugno2006.htm

 

Gent.mo Avv. NICOLA AVANZI

VERONA

OGGETTO: Rif. NA/dc del 26 marzo 2004

OGGETTO: Proc. Pen. 02/011676 R.G. notizie di Reato presso il Tribunale di Verona.

Ancona, 6 aprile 2004

Gent.mo Avv. Avanzi,

            La ringrazio vivamente delle copie del “dossier” riguardante il processo contro Adel Smith, che mi ha fatto pervenire e, come di dovere, Le invio un “rimborso-spese” che spero possa essere sufficiente; diversamente, me lo faccia sapere, e integrerò il dovuto.

            Esaminando la documentazione pervenutami ho scoperto con somma sorpresa l’esistenza di altre 11 (undici) denunce, oltre alla mia, presentate da altri 12 cittadini (una denuncia porta due firme), che non mi risulta fossero presenti all’Udienza del 16 marzo 2004, e quindi se essi siano stati informati al riguardo, eccetto il Dott. Arrigo Muscio, presente con il suo avvocato solo perché informato direttamente da me.

            Non so se da un punto di vista “legale” tutto ciò sia “regolare”. Certamente non è “normale”, visto che tutti i denuncianti – indipendentemente dall’esito – avrebbero potuto esercitare i diritti di parte offesa e di costituzione di parte civile: e ciò è stato loro obiettivamente “impedito”, se non hanno ricevuto alcuna notifica da parte della Procura della Repubblica di Verona. E questa è sicuramente una grave omissione.

Anche nel mio caso, anche se condizionato dalle gravi condizioni di mia madre, non salii a Verona il 16 marzo scorso (anche se Le precisai per telefono che – se era necessario – sarei salito ugualmente), perché – come Lei mi disse al telefono – mi sarebbe dovuta pervenire una notifica di convocazione, senza della quale Lei mi assicurò che non era obbligatoria la mia presenza, e che avrebbe - di concerto con l’Avv. Sartori - fatto fare al Dott. Muscio tutto quanto avrei potuto fare io. Sta di fatto che, senza la Sua informazione telefonica, io neppure avrei saputo dell’Udienza del 16 marzo scorso. Tutto ciò non mi sembra “regolare” e “normale”.

            Il non essersi poi fatto menzione nel processo del reato di “diffamazione”, nonostante ci siano state 12 (dodici) “denunce-querele” che ne hanno esplicitamente, e a norma di legge, richiesto l’imputazione, mi sembra abbia poi completato “un quadro”, a motivo del quale Le confido, avv. Avanzi, le mie “perplessità” sull’andamento “normale” del processo, tanto da indurmi a scrivere un articolo, che ho già inviato a vari giornali, in cui ho esposto quello che a me sembra essere stato il “vero” andamento del processo, indipendentemente dalle “intenzioni” di tutti i protagonisti, giudici compresi.

L’assenza del Crocifisso in aula, poi, per quanto possa apparire marginale e secondaria e volta forse ad evitare l’esposto pretestuoso del Sig. Smith al riguardo, rivela tuttavia una inadempienza che non fa certo onore a chi è deputato a far rispettare le leggi e a giudicare se tale rispetto è stato adempiuto. Se infatti la presenza del Crocifisso nelle aule giudiziarie è “obbligatorio” per disposizione ministeriale, “tutti” sono obbligati a rispettare tali disposizioni, finché non siano modificate per legge.

Io stesso ho avuto l’esperienza di un Istituto Scolastico ove ho insegnato, nel quale, avviando le lezioni nelle aule delle classi a me assegnate, avevo notato l’assenza in tutte le aule del Crocifisso, che una disposizione ministeriale (tuttora vigente) prevede in modo “obbligatorio” di esporre (e viene persino assegnato il contributo finanziario per il loro acquisto tra gli arredi scolastici). Saputo dalle classi che i Crocifissi c’erano, ma “erano stati rimossi”, mi sono premurato – legge alla mano – di acquistare personalmente (a mie spese) dei Crocifissi (che pur c’erano e giacevano nei magazzini dell’Istituto); poi con chiodo e martello li ho affissi in tutte le aule, con somma soddisfazione di tutte le classi. Il Preside e il personale insegnante non hanno avuto niente da eccepire al mio gesto, anche se nessuno poi mi ha rimborsato la spesa sostenuta. E da allora nessuno ha “osato” togliere quei crocifissi affissi da me. E c’erano anche studenti “musulmani”. Spiegavo alle classi che le leggi prima vanno osservate così come esistono, e se non piacciono si deve seguire “l’iter” previsto per la modifica delle leggi che non piacciono o si ritengono superate o inadatte. In questo modo si dimostra di essere “veri cittadini”, rispettosi delle leggi dello Stato…

Tale “testimonianza” e tale “rispetto delle leggi” da parte soprattutto di chi è deputato ad adempirle e a farle adempire dagli altri è “mancata” in maniera eclatante nel caso dell’aula giudiziaria priva di Crocifisso ove si è svolto il processo ad Adel Smith. Può sembrare una questione irrilevante, ma io ricordo quanto insegna Nostro Signore Gesù Cristo nel Vangelo: “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto” (Lc.16,10). Così anche afferma San Paolo, espertissimo di legge, essendone lui stesso “maestro”: “Ora, se tu ti vanti di portare il nome di Giudeo e ti riposi sicuro sulla legge, (…)  e, istruito come sei dalla legge, sai discernere ciò che è meglio, e sei convinto di esser guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre, educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perché possiedi nella legge l'espressione della sapienza e della verità... ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? (…) Tu che ti glori della legge, offendi Dio trasgredendo la legge?” (Rom.2,17-24).

Alla luce di tutti questi elementi sopra esposti, è assai evidente che l’andamento del processo ha indubbiamente “agevolato” in tutto Adel Smith. Ma allora a cosa sono servite le dodici “denunce-querele” di tredici cattolici?… Quanti le abbiamo effettuate intendevamo difendere l’onore di tutti noi cattolici, a norma delle leggi vigenti; mentre sembra che il processo abbia dato maggior preminenza alle ragioni di chi la religione Cattolica, e i cattolici ad essa appartenenti, li offende e li denigra pubblicamente - e ora anche impunemente -, “scostandosi” così anche dall’esecuzione di quelle normative penali che sono ancora vigenti e che mi sembra siano da applicarsi comunque, fatto salvo sempre il diritto della difesa di “fare eventualmente ricorso”, con tutte le ragioni possibili, volte a far modificare “quelle” leggi che nel contesto concreto imponevano invece l’applicazione delle pene. Almeno così a me sembra, pur essendo del tutto profano in giurisprudenza. Spero davvero di sbagliarmi…

Certamente, le ragioni addotte da Adel Smith - rilevate nel “dossier” da Lei inviatomi, per giustificare la sua asserzione che “la Chiesa è una associazione a delinquere” -, sono del tutto inconsistenti, anacronistiche, ingiuste ed anche, mi perdoni l’espressione, talvolta sono pure “disgustanti”. Come appaiono “luminose”, invece, al riguardo, le parole del Nostro Signore e Salvatore Gesù (che ci si creda o no): “Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre"! (Gv.12,46); e anche: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv.8,12). E ancora: “Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va” (Gv.8,12). E' davvero una grande grazia avere la fede in Gesù Cristo!…

Le allego, comunque, gentile Avv. Avanzi, per Sua conoscenza, il testo dell’articolo da me composto e che ho fatto pervenire a vari giornali. Da qualche parte è stato anche pubblicato.

Della presente lettera “confidenziale” Lei è libero di farne ciò che desidera, anche di accluderla agli atti del processo contro Adel Smith. Faccia come crede bene.

RingraziandoLa del Suo aiuto e della “disponibilità” offertami anche per il futuro, ove spero si faccia davvero “chiarezza” e “giustizia”, colgo l’occasione per porgerLe i migliori saluti e il più sincero augurio di una Buona e Santa Pasqua.

Con la più viva cordialità.

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

 

RIGUARDO ALLA “QUESTIONE LAURETANA”

“Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea…” (Mt,18,15-17).

 “… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni,

non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”

(del Beato Giovanni Spagnoli, detto il Mantovano, sulla “miracolosa traslazione”)

NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, [a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc.1,26-38)

 

 L’APOSTASIA LAURETANA

 

La corrispondenza con il Vescovo di Loreto è leggibile all'indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/corrispondenze.vescovo.loreto.htm

 

Il 28 marzo 2006 l’Agenzia Internazionale ZENIT ha pubblicato una intervista al Prof. Giorgio Nicolini

con gli ultimi aggiornamenti

sugli studi riguardo alla “verità” delle  “miracolose traslazioni” della Santa Casa di Nazareth

Leggibile all’indirizzo Internet

www.lavocecattolica.it/intervista.zenit.htm

 

 

RIGUARDO ALLA DENUNCIA CANONICA PER “IL DELITTO DI FALSO”

 

----- Original Message -----

From: N.M.

To: LA VOCE Cattolica

Sent: Monday, September 04, 2006 9:20 AM

Subject: Re: DENUNCIA CANONICA per "il delitto di falso" sulla "questione lauretana", CONSEGNATA AL VESCOVO-METROPOLITA DI ANCONA

 

Ma, vi sembra il caso?… Non avete altre occupazioni?… Ve la immaginate la Madre di Cristo che va in tribunale?

dm

(messaggio firmato)

 

LA RISPOSTA

 

Da: Giorgio Nicolini [mailto:giorgio.nicolini@poste.it]
Inviato: lunedì 4 settembre 2006 9.48
A: N.M.

Oggetto: DENUNCIA CANONICA per "il delitto di falso" sulla "questione lauretana", CONSEGNATA AL VESCOVO-METROPOLITA DI ANCONA

Ancona, 4 settembre 2006

Gent.mo N.,

    non è la Madre di Cristo che andrà in Tribunale, ma ci andrà - davanti al Tribunale di Cristo - coloro che, MENTENDO, hanno ingannato l'intera Chiesa, contro i cui insegnamenti sono andati.

    Lei probabilmente non si rende conto dell'importanza storica e dell'intento salvifico che Dio ha voluto realizzare e intende realizzare attraverso la Santa Casa di Nazareth. Non avrà probabilmente presente neppure che se ancor oggi possiamo dirci cristiani lo dobbiamo alla Vergine Lauretana, che ha salvato la cristianità europea nei momenti più drammatici della sua storia: durante gli scismi, durante le invasioni musulmane (come nella vittoria di Lepanto), durante le eresie protestanti, ecc.

    In ogni caso non è mai lecito MENTIRE e INGANNARE su fatti storici "miracolosi" realmente accaduti e sui quali la Chiesa si è pronunciata, circa la loro veridicità, centinaia e migliaia di volte, in sette secoli, suffragata da ogni genere di prove storiche, archeologiche e scientifiche. O si sta con la Chiesa o non si sta con la Chiesa...

    Distruggere un'opera di Dio con la falsità significa distruggere un progetto di salvezza che Dio ha su innumerevoli anime. E' questo il vero problema. Per la salvezza delle anime, non c'è prezzo e vale offrire anche la vita.

    In ultimo, mi perdoni se glielo dico più schiettamente: non giudichi le coscienze altrui e, nello specifico, IL MOTIVO GRAVE DI COSCIENZA che mi obbliga a fare tutto quanto faccio.

    RingraziandoLa del Suo intessamento, Le assicuro anche un sincero ricordo nella preghiera.

 Prof. GIORGIO NICOLINI


LA RISPOSTA DI RIPENSAMENTO

----- Original Message -----

From: N.M.

To: Giorgio Nicolini

Sent: Monday, September 04, 2006 11:26 AM

Subject: Re: DENUNCIA CANONICA per "il delitto di falso" sulla "questione lauretana", CONSEGNATA AL VESCOVO-METROPOLITA DI ANCONA

 

            Anch’io la ricorderò molto volentieri nella preghiera portando nel mio cuore la dolcezza di Maria che abita nell’eterna onnipotenza di Dio e per questo, in Cristo è il grande strumento di ogni grazia…

            Buon lavoro.

dm

(messaggio firmato)

 

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

(con autorizzazione alla pubblicazione)

----- Original Message -----

From: Padre Stefano Bertolini Spina

To: giorgio.nicolini@poste.it

Sent: Sunday, April 23, 2006 1:34 AM

Subject: Il ministero angelico di Loreto

 

Egr. Dott. Nicolini,

                sono un sacerdote della Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri di (…omissis…). Per caso ho “incontrato” il suo Sito Internet (www.lavocecattolica.it) cercando materiale per una Via Crucis da tenere nella Parrocchia che reggo insieme ad un confratello, qui a (…omissis…).

                Le scrivo per ringraziarla vivamente di quanto ella scrive sulla traslazione angelica della Santa Casa di Loreto, e comprendo tutte le sue difficoltà. Anche io, fino a quando non ho letto i suoi scritti e non ho riflettuto un poco, credevo nel trasporto via mare ad opera dei Crociati.

                Purtroppo - come lei ben sa - il morbo del razionalismo modernista si è impossessato anche di vasti strati della Chiesa, non ultimo - anzi soprattutto! - proprio del clero e dei pastori. Anche io, come tanti altri sacerdoti - tenga presente che sono nato nel 1960 e quindi appartengo già alla generazione “post-conciliare” - ho ricevuto una formazione teologica intrisa di illuminismo, per cui i miracoli sono dei “teologumeni” privi di fondamento storico.

                In realtà le cose stanno proprio come dice lei: c'è forse qualcosa di impossibile a Dio? Negando le possibilità dell'intervento divino soprannaturale, finiamo per negare l'essenza stessa della religione e infine per affermare che Dio non è onnipotente! Tanto vale allora essere onesti e definirsi atei.

                Da diversi anni ormai - e grazie a Dio e alla Madonna! - mi sono ampiamente ricreduto, anche se restano in me - a causa appunto della formazione ricevuta - alcune incrostazioni di “razionalismo” che mi sforzo, con l'aiuto di Dio, di superare, per abbracciare una più piena ed autentica dimensione di fede. Così ho preso ad insegnare in questo modo ai miei fedeli, e ho trovato insieme a loro la via di Cristo.

                Grazie anche a lei per il contributo che ha dato a questa mia maturazione: è vero “nulla è impossibile a Dio!”.              Proceda con fermezza su questa strada, non si scoraggi per le incomprensioni che le derivano anche e proprio da chi dovrebbe difendere la fede (ho letto la risposta che le ha dato l'attuale Arcivescovo di Loreto!) e non si rende conto che non sono in gioco solo le “Sante Pietre”, ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica: in realtà il discorso è ben più ampio del problema di Loreto e inerisce il senso stesso della fede vera e della religiosità autentica.

                Che il Signore e la Madonna benedicano e sostengano il suo prezioso lavoro!

                Di tutto cuore un abbraccio in Cristo.

 Padre Stefano Bertolini Spina

 

Leggere la risposta all’indirizzo www.lavocecattolica.it/lettera14settembre2006.htm

 

 

LA RISPOSTA

Ancona, 14 settembre 2006

Caro Padre Stefano,

            La ringrazio di quanto mi ha scritto. Lei ha perfettamente compreso cosa c’è “in gioco” e “il perché” della mia lotta per difendere “la verità” della reale presenza a Loreto della Santa Casa di Nazareth e “la verità” delle “miracolose traslazioni” con cui essa è stata portata fin lì, proprio per “il miracoloso ministero angelico”.

La “sordità” però da Loreto è quasi totale: anzi – dopo la mia ultima “denuncia canonica” per il delitto di falso consegnata al Vescovo di Ancona - non avendo più altri argomenti da opporre, da Loreto mi sono giunte anche pretestuose “intimidazioni”. Ma in una lettera privata, dell’1 settembre u.s., scritta al mio Vescovo di Ancona Mons. Edoardo Menichelli, a cui ho consegnato il 24 agosto u.s. la mia “denuncia canonica” per “il delitto di falso”, gli ho anche aggiunto, tra le altre cose: “… non tacerò per “la questione lauretana” finché non si sarà pervenuti nella Chiesa al “ristabilimento solenne ed inequivocabile” della “verità”, percorrendo con tutte le mie forze tutti i sentieri che la Provvidenza Divina mi aprirà, come ha fatto sino ad oggi, qualunque sacrificio costasse, perché – a riguardo della Santa Casa - si tratta di un Progetto Divino e di un Bene Immenso che riguarda l’intera Storia della Chiesa e dell’Umanità, e perciò riguarda la Salvezza Eterna delle anime, per le quali Gesù ha dato tutto il suo Sangue sulla Croce”.

Tutto ciò mi costa, oltre a sacrifici personali immensi e a un dispendio di mezzi, anche ingiuste e pretestuose emarginazioni nella Chiesa, anche lavorative ed economiche, e anche da parte di coloro che dovrebbero essere i collaboratori in questo sforzo “a difesa della verità”, sia da parte di autorità ecclesiastiche locali e nazionali, come anche da parte di giornali e strumenti mass-mediatici cattolici. Per essere più esplicito, riguardo a questi ultimi, parlo in modo particolare anche del quotidiano “Avvenire” e di “Radio Maria”, del pur bravissimo e amatissimo Padre Livio, come anche di altri. Li può giustificare davanti a Dio solo una supposta e sperata “non conoscenza” e “non competenza” sulla “questione lauretana”: ma fino a quando si può parlare ancora di “ignoranza”?... Dopo tutto quanto ho scritto e fatto sino ad oggi, per anni, si può parlare ancora di “buona fede” da parte di tutti?... (cfr. anche il Sito Internet all’indirizzo www.lavocecattolica.it/santacasa.htm).

Qui Le voglio comunque aggiungere che nel 1994, nella circostanza del VII Centenario della Miracolosa Traslazione, “qualcuno” (un alto esponente ecclesiastico!) si presentò in Vaticano al Santo Padre Giovanni Paolo II, consegnandogli sul tavolo del suo studio una lettera, con l’intimazione (!) di non andare a Loreto per l’inizio di quel Centenario e di non parlare più della “miracolosa traslazione”. Ma Giovanni Paolo II non se ne spaventò e – pur tra innumerevoli insidie - andò ugualmente a Loreto per l’inaugurazione di quel Centenario. Persino i Papi li si cerca di “intimidire”!... E a che scopo?... Chi manovra “occultamente” ogni cosa?...

Chissà se il Santo Padre Benedetto XVI conosce questi e tanti altri “particolari”?... Chissà se “il filtro” alla sua corrispondenza gli fa regolarmente pervenire le mie lettere e documentazioni ormai settimanali?... Chissà se non sarà pure lui oggetto di “pressioni occulte” come Giovanni Paolo II?... Ci parlai personalmente, anche se fuggevolmente, quando era il Card. Ratzinger, il 23 febbraio 2005, in Vaticano, poco prima di essere eletto Sommo Pontefice, venendo anche poi a sapere che egli “era entusiasta” di quanto gli scrivevo quando era Prefetto della “Congregazione per la Dottrina della Fede”. Da allora “il filtro vaticano” non mi ha reso più possibile di poterlo “contattare” personalmente, nonostante rassicurazioni avute (ma “non firmate”) dell’arrivo a destinazione delle corrispondenze: ciò anche a causa di una generalizzata omertà e ignavia di varie interposte Autorità Ecclesiastiche responsabili.

            Il Santo Padre Benedetto XVI era comunque già intervenuto sulla “questione lauretana” - dietro una mia urgente richiesta - per la celebrazione Liturgica della “Miracolosa” traslazione del 10 dicembre dello scorso anno, facendo pervenire al Vescovo di Loreto una relativa “inequivoca” e bellissima preghiera da recitarsi nel Santuario. Tale preghiera, ed un mio commento ad essa, la si può leggere all’indirizzo del mio Sito Internet

www.lavocecattolica.it/preghiera.benedettoXVI.htm).

            In questa preghiera il Sommo Pontefice Benedetto XVI – così come tutti i suoi Predecessori – “riconosce” anche lui espressamente, ripetutamente e inequivocabilmente che le Sante Pareti, venerate nel Santuario di Loreto, sono proprio la “Santa Casa” di Nazareth, di Maria, di Giuseppe e di Gesù. Egli infatti, tra l’altro, scrive nella preghiera: “Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casaqui hai vissuto… qui hai pregato con Lui… qui avete letto insieme le Sacre Scritture… siete tornati in questa casa a Nazarethqui per molti anni hai sperimentato…”. La Santa Casa di Loreto, quindi, viene ancora “confermato” – dal nuovo Pontefice – che è proprio “la Casa di Maria”, quella che “proprio” “era” a Nazareth.

            Perciò, anche nel “pronunciamento” di Benedetto XVI, a Loreto non ci sono delle semplici “sante pietre” portate dagli uomini e “riassemblate” e “ricostruite” a Loreto dagli uomini (come sostengono irrazionalmente certi “studiosi”, andando contro gli stessi rilievi scientifici): perché, altrimenti, il Santo Padre non identificherebbe la Santa Casa di Loreto con quella che era “proprio” e “realmente” a Nazareth, ove avvenne l’annuncio dell’angelo a Maria e l’Incarnazione in lei del Figlio di Dio, e ove Maria, Giuseppe e Gesù hanno vissuto “per molti anni”…

            Nella Basilica Pontificia Lauretana, tuttavia, si continua a proporre e a insegnare l’opposto e la preghiera del Santo Padre viene del tutto occultata. Anzi, si è stampata un’altra preghiera (anonima) ove si sconfessano subliminalmente le affermazioni del Papa, mentre si continua nell'arbitrio dell'affermazione di un trasporto umano, utilizzando e abusando “ad arte” anche un involontario errore storico dell’ex-Card. Ratzinger, in una omelia che pronunciò a Loreto nel 1991. 

Questi e altri retroscena non molto edificanti li “manifesterò” a suo tempo, permettendolo il Signore, Giusto Giudice, e la Vergine Immacolata Lauretana.

Alla fine, in ogni caso, caro Padre Stefano, IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA TRIONFERA’, anche a Loreto.

Prof. GIORGIO NICOLINI

Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it

 

 

NON PRAEVALEBUNT!

 

----- Original Message -----

From: Padre Stefano Bertolini Spina

To: giorgio.nicolini@poste.it

Sent: Monday, September 18, 2006 12:44 AM

Subject: Non praevalebunt!

 

Carissimo Prof. Nicolini,

            ho ricevuto con piacere la sua “e-mail” di risposta; non si preoccupi per il ritardo: la capisco benissimo! Già prima avevo visto la pubblicazione della mia lettera: ha fatto benissimo! E spero davvero che possa essere utile a molti. Contrista dover prendere atto delle chiusure da parte di certi pastori della Chiesa su cose che pure dovrebbero essere ovvie e logiche per un credente, compresi tra i credenti i Vescovi che queste cose dovrebbero difenderle semplicemente con... naturalezza! E contrista doversi scontrare con i filtri e le barriere che certamente sono poste in atto nei confronti del Papa.  

            Ricordo che in un libro che lessi tanti anni fa - un libro che purtroppo non è più in circolazione, come capita a tanti bei libri!- dal titolo “Protagonisti invisibili”, l'autore ad un certo punto chiedeva ad un interlocutore - mi pare che fosse un esorcista – “Dov'è che Satana agisce maggiormente?”, e la risposta era: “In Vaticano, perché là dove è la sede della Verità, più si accanisce il Demonio per intorbidarne lo splendore”. D'accordo, prendiamo queste parole con “beneficio d'inventario”, ma penso che non siano lontane dal vero… Purtroppo!

            Tuttavia non ci scoraggiamo. Nella Chiesa ci sono tanti credenti e tanti preti sinceri e onesti; c'è il nostro Papa - che il Signore lo sostenga sempre e ce lo conservi ancora per tanti anni! - che con la sua umiltà e la sua dolcezza non si stanca di affermare la Verità. E poi non dobbiamo dimenticare che, alla fine dei conti “portae inferi non praevalebunt!” e questo ci deve spronare ad andare avanti con tenacia, fiducia, speranza.

            E' la “buona battaglia della fede”, che sarebbe facile se fosse combattuta solo verso coloro che “stanno  fuori” ma che diventa amara e dolorosa quando deve essere combattuta - sempre con amore cristiano! - nei confronti di quelli che ci sono fratelli nella fede e “padri”...

            Che il Signore Gesù e Maria la benedicano e la sostengano sempre nel suo prezioso impegno!

                            Padre Stefano Bertolini-Spina d.O.

 

UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETA’ DALLA DANIMARCA

 

----- Original Message -----

From: ankana

To: LA VOCE

Sent: Friday, September 15, 2006 9:59 AM

Subject: saluti / Ciro

 

“… non tacerò per “la questione lauretana” finché non si sarà pervenuti nella Chiesa al “ristabilimento solenne ed inequivocabile” della “verità”, percorrendo con tutte le mie forze tutti i sentieri che la Provvidenza Divina mi aprirà, come ha fatto sino ad oggi, qualunque sacrificio costasse, perché – a riguardo della Santa Casa - si tratta di un Progetto Divino e di un Bene Immenso che riguarda l’intera Storia della Chiesa e dell’Umanità, e perciò riguarda la Salvezza Eterna delle anime, per le quali Gesù ha dato tutto il suo Sangue sulla Croce”.

 

Carissimo Giorgio,

            permetti anche a me di mandarti le mie preghiere e l`incoraggiamento a proseguire. Qui sopra ci sono le tue parole, scritte in una lettera... Le ho riportate proprio per affermarti di nuovo che le condivido in pieno e che ringrazio Dio per avermi fatto conoscere un cristiano come te: adoratore in spirito perpetuo!

            Mi unisco agli sproni che ti giungono di continuare, sapendo bene, perché me lo hai scritto, che la tua salute non ti sostiene.

            Possa il Signore sostenerti sempre e permettere a chi lo voglia, sostenerti da lontano con le preghiere e offerte di sacrifici.

            Un abbraccio da un fratello in Cristo e Maria.

            Sia lodato il Signore Nostro Gesù Cristo. Viva Maria!

Ciro Mautone

P.S. - Essendo stato nella Basilica di Loreto, ho potuto, grazie a Dio, sentire la spiritualità che si respira, la pace  e la bellezza della preghiera profonda ed elevata... e sono sicuro che è un Luogo Sacro, colmo di grazie e benedizioni, anche grazie all’intercessione continua e potente di nostra Madre Maria e della presenza della Santa Casa.

 

MESSAGGI DIRETTAMENTE DA NAZARETH

 

----- Original Message -----

From: Padre D. (…)

To: Giorgio Nicolini

Sent: Thursday, July 20, 2006 12:57 PM

Subject: RE: Le “Miracolose” traslazioni della Santa Casa di Nazareth

 

Carissimo signor Giorgio,

            ho letto e distribuito l'articolo apparso su Zenit a proposito della Santa Casa di Loreto. Ogni tanto capita qualche gruppo italiano di pellegrini la cui guida parla anche di Loreto. Purtroppo senza tener conto di nulla riguardo alla realtà storica testimoniata dai documenti. Il tutto viene tratto semplicemente come una storiellina (la famosa famiglia “De Angelis”) e archiviata come un optional per dire due parole in più sulla Casa di Maria.

            Io sono invece del parere di accogliere quanto è documentato durante i diversi secoli e supportato dalle diverse scoperte che man mano vengono alla luce. Credo però che il problema non sarà mai risolto, come pure quello della Sindone; a meno che la Santa Casa non cambi un altra volta indirizzo...

            Quanto a Loreto-Nazareth, mi sembra che ci sia stato il gemellaggio. Forse non ci potrà essere un pieno accordo perché i frati delle due basiliche appartengono a due rami diversi della stessa famiglia francescana... Siccome io non sono un frate francescano, non so cosa risponderle al proposito. Proverò a sentire il guardiano, anche se in questo momento ha forse altre cose per la testa, vista la situazione in Terra Santa.

            Buona giornata!

            Padre D.

 (messaggio firmato)

 

----- Original Message -----

From: Giorgio Nicolini

To: Padre D. (…)

Sent: Tuesday, July 25, 2006 3:11 AM

Subject: La preghiera nella Casa dell'Incarnazione

 

Ancona, 25 luglio 2006

 

Carissimo Padre D.,

            grazie di cuore per il Suo ricordo nella preghiera, e per la distribuzione dell'articolo-intervista ove sinteticamente illustro “la verità” delle “miracolose traslazioni”.

            Non ho alcun dubbio che la Vergine Immacolata Nazaretana (e Lauretana) farà rifulgere in un prossimo futuro “la verità” di quegli eventi miracolosi di tanti secoli fa. La stessa attuale situazione in Terra Santa e i missili mortali su Nazareth dimostrano quanto fu importante che Dio “portasse via” quell'umile Casetta dell'Incarnazione del Figlio di Dio, per riporla in luoghi più sicuri.

            La ricordo con gratitudine nella preghiera al Signore e all'Immacolata, e lo farò ancor più presso “la vera Santa Casa di Nazareth”, ora a Loreto.

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

----- Original Message -----

From: Padre D. (…)

To: Giorgio Nicolini

Sent: Friday, September 01, 2006 6:43 AM

Subject: DENUNCIA CANONICA per "il delitto di falso" sulla "questione lauretana", consegnata al Vescovo-Metropolita di Ancona.

 

Carissimo signor Giorgio,
            ho recitato l'Ave Maria per la sua intenzione.
Ho l'impressione che il Papa (attuale e futuro) ne ha di cose da mettere a posto nella Chiesa...
            Buona giornata!

            Padre D.

(messaggio firmato)

 

LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE” nel tempo dell’“apostasia silenziosa”

Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

                               

PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

 

            Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.

            Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.

            Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.

            Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.

            Amen.

 

Omelia di Benedetto XVI del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro

La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!". Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”.

IL FUTURO DEL MONDO DIPENDE DALLA CONVERSIONE DEL MONDO

«Il futuro del mondo dipende dalla conversione del mondo» ha detto la Madonna a Fatima. In verità, siamo tutti responsabili. «Ogni peccato è un atto di guerra», diceva lo statista spagnolo Donoso Cortes. «Il peccato turba l’ordine naturale. Quando l’uomo si ribella a Dio, la natura si ribella all’uomo e lotta per Dio» (Sap.5,20). E’ questa la causa delle calamità naturali. Tolstoj diceva: «E’ assurdo che una guerra sia prodotta da alcuni uomini; sarebbe lo stesso che dire che una montagna viene spaccata da due colpi di piccone. La guerra è prodotta dai peccati dei popoli». L’umanità è una grande famiglia di cui Dio è Padre. Nessuno vive solo per sé, ma influisce su tutti. Quando la sproporzione fra i buoni e i cattivi oltrepassa ogni limite, Dio abbandona i governanti ai loro insani pensieri. Si scatenano feroci le lotte e sopravviene la desolazione. Al contrario l’offerta a Dio della fatica e sofferenza quotidiana, la paziente accettazione delle prove della vita, lo sforzo per osservare i Comandamenti di Dio, per perdonare le offese, producono inestimabili frutti di pace, di amore per tutte le famiglie e per l’intera Umanità.

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

 

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Messaggio da Mediugorie del 25 agosto 2006

di Maria “Regina della Pace”

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

Cari figli, anche oggi vi invito: pregate, pregate, pregate. Solo nella preghiera sarete vicino a me e a mio Figlio e vedrete come è breve questa vita. Nel vostro cuore nascerà il desiderio del cielo. La gioia comincerà a regnare nel vostro cuore e la preghiera scorrerà come un fiume. Nelle vostre parole ci sarà solo gratitudine verso Dio perchè vi ha creati, e il desiderio di santità diventerà per voi realtà. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Come conservare la purezza?

Circondando il nostro corpo con la siepe del sacrificio.

La purezza è una “virtù-riassunto”, vale a dire un insieme di virtù...

La purezza diventa bellezza, quindi anche forza e libertà.

È libero colui che è capace di resistere, di lottare.

 

PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA

LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI

www.lavocecattolica.it/movimento.vita.htm

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

IL TESTO DELLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E NELLE CASE

E' LEGGIBILE COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET

www.lavocecattolica.it/preghiera.benedetto.XVI.htm

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI

AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET

Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)

 

Nulla è più inutile di un cristiano che non si adopera a salvare gli altri

(San Giovanni Crisostomo)

 

Questi testi e quelli precedenti sono pubblicati in modo permanente e prelevabili agli indirizzi Internet

www.lavocecattolica.it

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www.lavocecattolica.it/lettera21settembre2006.htm

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

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LEGGI NELLA CORRISPONDENZA SOTTOSTANTE LA SEMPLICE PROCEDURA DA SEGUIRE

Gentilissimo Prof. Nicolini, ho appena letto con piacere l'allegato. Ma che fatica! E' proprio necessario formattare con tutti quei colori e sfondi il testo? Scusandomi per la franchezza, forse eccessiva, credo che una maggiore sobrietà dell'impaginazione faciliterebbe la lettura. Cordialmente saluto. Alessio.

LA RISPOSTA SULL’UTILIZZO DEI COLORI E COME TRASFORMARE TUTTI I TESTI IN BIANCO E NERO

Caro Alessio, l'utilizzo dei diversi colori nelle parole del testo hanno lo scopo di COSTRINGERE A FERMARE L'ATTENZIONE su quella parola o su quel concetto che voglio evidenziare maggiormente, anche se costa fatica a chi legge. Ma proprio quella fatica fa fissare meglio una parola od un concetto. Altrimenti chi legge scorre con superficialità e non si ferma su punti molto importanti. Ogni parola che scrivo infatti è stata "misurata" e quando la evidenzio di più e "colpisce" l'occhio (cioè, lo disturba), colpiscono in quel modo anche l'intelligenza e si fissano meglio. Certe parole vogliono anche essere "una pietra" per coloro cui sono dirette "in prima persona", e che non vogliono vedere né sentire. Si dice che in Internet le parole ingrandite hanno lo stesso significato di uno che alza il tono della voce per farsi sentire con più forza. Per questo le uso. Almeno questo è il mio intento. Tuttavia tengo in considerazione il tuo invito alla sobrietà.

Vorrei comunque ricordarti, in ogni caso, che il testo che invio è in formato "Word" perché uno lo possa liberamente trasformare.      Se tu, infatti, fai delle semplicissime variazioni in modo autonomo, puoi avere il testo nel modo che vuoi tu, totalmente in bianco e nero. Basta andare su "Modifica", fare "Seleziona tutto", poi cliccare sul pulsante destro del "mouse", facendo comparire varie voci tra cui "Carattere". Cliccando su "Carattere" e poi sui colori dei caratteri il "Nero", il testo ti diventerà in pochi attimi in bianco e nero. Così pure se vuoi togliere totalmente tutti gli sfondi, basta andare su "Formato" e togliere ogni sfondo, con un paio di manovre.

Hai ragione, basterebbe modificare il formato prima di iniziare a leggere… A volte non ci si pensa, a volte fa fatica. Grazie comunque per tutto quello che scrivi; fa piacere vedere che c'è chi si impegna oggigiorno, con i più svariati mezzi, per promuovere la fede in Dio. E fa piacere anche leggere cose che altrimenti non si conoscerebbero. Una preghiera. Alessio.