Non lo sai forse? Non lo hai udito?

Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.

Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.

Egli dá forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi (Is.40,28-31)

La voce dei Padri del deserto
Un fratello interrogò l'anziano: "Che debbo fare? L'orgoglio mi tormenta".
Rispose l'anziano: "Fai bene a inorgoglirti. Sei tu, vero, che hai fatto il cielo e la terra?".
Disse il fratello, preso da compunzione: "Oh, io non ho fatto niente del genere".
L'anziano rispose: "Se Colui che ha fatto tutto è venuto nell'umiltà, perché t'inorgoglisci, tu che non hai fatto niente?".

Agorà dei Giovani Europei a Loreto

(1-2 settembre 2007)

PREGHIERA DI BENEDETTO XVI

Maria, Madre del , tu hai ascoltato Gesù
e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.
Stella del mattino, parlaci di Lui
e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.
Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù,
imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti,
la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta
e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.
Maria, parlaci di Gesù, perchè la freschezza della nostra fede
brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,
come Tu hai fatto visitando Elisabetta
che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.
Maria, Vergine del Magnificat,
aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana,
spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,
a fare solo quello che Gesù dirà.
Maria, poni il tuo sguardo sull’Agorà dei giovani,
perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana.
Prega perchè Gesù, morto e risorto, rinasca in noi
e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.
Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo,
aiutaci a levare in alto lo sguardo.
Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui.
Annunciare a tutti il Suo amore.

Benedetto XVI

 

Cfr. Sito Internet: www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

 

Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo» (Gen.28,17)

LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA NEL TEMPO DELL’APOSTASIA

HO FISSATO UN LIMITE… FIN QUI GIUNGERAI E NON OLTRE E QUI S’INFRANGERA’ L’ORGOGLIO DELLE TUE ONDE (Gb.38,10)

 

TELE MARIA – Emittente Televisiva Cattolica in Internet - www.telemaria.it

TRASMISSIONI INTERNAZIONALI QUOTIDIANE MEDIANTE LA RETE INTERNET www.telemaria.it

TELE MARIA è una nuova Emittente Televisiva Cattolica in Internet nata dall’ispirazione di Maria

Trasmette programmi secondo le indicazioni dell’esortazione di San Paolo apostolo ai cristiani:

"FRATELLI, TUTTO QUELLO CHE E' VERO, NOBILE, GIUSTO, PURO, AMABILE, ONORATO, QUELLO CHE E' VIRTU' E MERITA LODE, TUTTO QUESTO SIA OGGETTO DEI VOSTRI PENSIERI" (cfr. Fil.4,8).

PROGRAMMAZIONE di TELE MARIA per il MESE DI AGOSTO

IN PREPARAZIONE DELL’Agorà dei Giovani A LORETO CON IL PAPA DELL’1-2 SETTEMBRE 2007

TRASMISSIONI CONTINUATE

“LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH SINO A LORETO”

SPIEGATE DEL PROF. GIORGIO NICOLINI SUI LUOGHI STESSI OVE SONO AVVENUTE

LA SANTA CASA DI GESU’, DI GIUSEPPE E DI MARIA:

ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA

 

Alla Santissima Vergine Maria, Madre di Dio: alla piena di grazia, alla benedetta fra tutti i figli di Adamo; alla colomba, alla tortorella, alla diletta di Dio; onore del genere umano, delizia della Santissima Trinità; casa d’amore, esempio di umiltà, specchio di tutte le virtù; madre del bell’amore, madre della santa speranza e madre di misericordia; avvocata dei miseri, difesa dei deboli, luce dei ciechi e medicina degli infermi; ancora di confidenza, città di rifugio, porta del Paradiso; arca di vita, iride di pace, porto di salvezza; stella del mare e mare di dolcezza; paciera dei peccatori, speranza dei disperati, aiuto degli abbandonati; consolatrice degli afflitti, conforto dei moribondi ed allegrezza del mondo” (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)

 

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI:

GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO-Lourdes-Fatima-ANCONA-MEDIUGORIE

NELLA PROSPETTIVA DEL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 

DAI MESSAGGI DELLA “REGINA DELLA PACE” DA MEDIUGORIE

In un messaggio da Mediugorie la Vergine Maria “avrebbe” detto:  “qui” (a Mediugorie) avete la mia “voce”, “là” (a Loreto) avete la mia “Casa”…

Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra (2 maggio 1982) - Affrettate la vostra conversione. Non aspettate il segno annunciato. Per i non credenti sarà troppo tardi per convertirsi (…). Il segno verrà, non dovete preoccuparvene… Pregherò mio figlio di non punire il mondo ma, vi supplico, convertitevi! Non potete immaginare ciò che accadrà né ciò che il Padre Eterno invierà sulla terra. Per questo convertitevi! Rinunciate a tutto, fate penitenza (24 giugno 1983) - Figlioli, chi prega non ha paura del futuro e chi digiuna non ha paura del male (25 gennaio 2001). Leggi tutti i messaggi collegandoti all’indirizzo Internet: web.quipo.it/reginapacis/pag02.htm

 

Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni. L'umanità possiede oggi strumenti di inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino o ridurlo a un ammasso di macerie. Oggi, come mai nel passato, l'umanità è a un "bivio"... (della "vita" e della "morte")... (Giovanni Paolo II, 8 ottobre 2000)  

 

LA SALVEZZA PASSA PER LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

UN ANNO DI GRAZIA LAURETANO

Venerdì, 8 settembre 2006 – Sabato, 8 settembre 2007 …?…

Comprendano tutti, e in primo luogo gli italiani…

Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto (prodigiosamente) la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanìtà perduta con il Padre e rinnova tutte le cose (LEONE XIII: Lettera Enciclica “Felix Lauretana Cives” del 23 gennaio 1894).

 

LETTURE BIBLICHE

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (8,43-47)

Perché non comprendete il mio linguaggio?... A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. … Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».

DAL PROFETA ZACCARIA (1,1-6)

Nell'ottavo mese dell'anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio di Barachia, figlio di Iddò: «Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. Tu dunque riferirai loro: Così parla il Signore degli eserciti: Convertitevi a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io mi rivolgerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavano gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvage. Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre? Le parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi» (Zaccaria 1,1-6).

 

LETTERA INFORMATIVA n°98

LA VOCE

www.lavocecattolica.it

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito

(Gv. 3,8)

La dissacrante apostasia Lauretana

DALLA SANTA CASA ALLE PIETRE “MIRACOLOSE”

ANCONA

ANCON DORICA CIVITAS FIDEI

Venerdì, 17 agosto 2007

Domenica, 17 agosto 2013

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dall’anno “reale” del Concepimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

 25 MARZO 2007: 2013° ANNIVERSARIO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO

VENERDI’, 2 MARZO 2007 = DOMENICA, 1° MARZO 2013

INIZIO ANNO 2013

dal “concepimento” di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine, Madre di tutti i viventi

GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO

Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6 a.C)

Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell’anno 748 di Roma (6 a.C.), al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.

Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.

RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL’ANNO 30

Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE CATTOLICA”", i cui testi sono pubblicati in modo permanente all’indirizzo Internet diretto www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm  è un umile mezzo di informazione - simile a un Giornale Informatico - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32). San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio”. Poiché sta scritto: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28).

Questa Lettera Informativa ti viene inviata con i testi a colori. Queste pagine a colori si possono trasformare in modo autonomo in una lettura in bianco e nero.

Leggi la semplice procedura da seguire nelle note alla fine della Lettera. Per una migliore lettura si consiglia la stampa dei testi su carta.

QUESTA LETTERA INFORMATIVA E’ POSTA SOTTO LA PROTEZIONE DI SAN GIUSEPPE, PATRONO DELLA CHIESA, di San CIRIACO e del Beato GABRIELE FERRETTI, Patroni di Ancona

e del grande Pontefice il Beato PIO IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti), discendente del Beato Gabriele Ferretti

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

Telefono 071.83552 – Cellulare 339.6424332 - Facsimile 071.83552 – Conto Corrente Postale 13117056

Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it - Sito Internet: www.lavocecattolica.it

TOTUS TUUS EGO SUM

Vi hanno tempi che più che in altri è opportuno di parlare e francamente, coraggiosamente e con tutta libertà.

E allora bisogna dire la verità, la verità intera, piena, senza tergiversazioni.

Non tolleriamo mai gli smozzicamenti della verità, i mezzi termini, gli accomodamenti.

Verità dolce, ma intatta, inviolata.

(Beato Pio IX)

 

Vi è una lotta perenne tra due città o regni: da un lato la città di Dio e dall’altro lato la città di Satana. Queste due città non sono mai nettamente distinguibili durante la storia umana. Nessun periodo storico né nessuna istituzione sono dominanti esclusivamente dall’una o dall’altra città; esse sono mescolate fino alla fine dei tempi. Alla fine del mondo, con la resurrezione dei morti ed il giudizio finale, sarà chiaro per tutti a quale città abbiamo aderito, se a quella celeste o a quella di Satana. Nel presente l’uomo può cercare di intuirlo solo se interroga se stesso con sincerità ed invoca l’aiuto dello Spirito (Sant’Agostino, La Città di Dio)

 

SALMO 27

A te grido, Signore; non restare in silenzio, mio Dio, perché, se tu non mi parli, io sono come chi scende nella fossa. Ascolta la voce della mia supplica, quando ti grido aiuto, quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio. Non travolgermi con gli empi, con quelli che operano il male. Parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore. Ripagali secondo la loro opera e la malvagità delle loro azioni. Secondo le opere delle loro mani, rendi loro quanto meritano. Poiché non hanno compreso l'agire del Signore e le opere delle sue mani, egli li abbatta e non li rialzi. Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera; il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie. Il Signore è la forza del suo popolo, rifugio di salvezza del suo consacrato. Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, guidali e sostienili per sempre.

 

ALLA VIGILIA DEL GRANDE EVENTO DEL PELLEGRINAGGIO-INCONTRO “AGORA’ DEI GIOVANI EUROPEI”

CHE AVRA’ LUOGO A LORETO L’1-2 SETTEMBRE 2007 CON LA PRESENZA DEL PAPA

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

“Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano”

(Prov.25,25)

SE SARETE  QUELLO CHE DOVETE ESSERE METTERETE FUOCO IN TUTTO IL MONDO!...

Giovanni Paolo II, Roma: XV Giornata Mondiale dei Giovani (15-20 agosto 2000)

“ECCOMI… avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,26-38)

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv.1,14)

DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

E IL VERBO

“il più bello tra i figli dell'uomo” (Sal.44/45,3)

Si fece carne  

NEL GREMBO DI MARIA

NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

TUTTI LA’ SONO NATI

“Il di Maria fu, in qualche modo, anche un detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)(Giovanni Paolo II,  per il VII Centenario della Miracolosa Traslazione).

«Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo» (Gen.28,17)

LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA NEL TEMPO DELL’APOSTASIA

HO FISSATO UN LIMITE… FIN QUI GIUNGERAI E NON OLTRE E QUI S’INFRANGERA’ L’ORGOGLIO DELLE TUE ONDE (Gb.38,10)

Comprendano tutti, e in primo luogo gli italiani… (Leone XIII)

Europa, all'inizio di un nuovo millennio, apri ancora le tue porte a Cristo!".

(Giovanni Paolo II, discorso al Parlamento Italiano, 14 novembre 2002)

La Santa Casa di Loreto è il luogo che accolse la Santa Famiglia di Nazareth

Scrisse Giovanni Paolo II: Il ricordo della vita nascosta di Nazaret evoca questioni quanto mai concrete e vicine all’esperienza di ogni uomo e di ogni donna. Esso ridesta il senso della santità della famiglia, prospettando di colpo tutto un mondo di valori, oggi così minacciati, quali la fedeltà, il rispetto della vita, l’educazione dei figli, la preghiera, che le famiglie cristiane possono riscoprire dentro le pareti della Santa Casa, prima ed esemplare “chiesa domestica” della storia”. Nell’Angelus del 10 dicembre 1995 il Papa disse: Chiedo a Maria Santissima che la Casa di Nazaret diventi per le nostre case modello di fede vissuta e di intrepida speranza. Possano le famiglie cristiane, possano i laici apprendere da Lei l’arte di trasfigurare il mondo con il fenomeno della divina carità, contribuendo così ad edificare la civiltà dell’amore” (cfr. www.operadellavita.it ).

 

LA “VENUTA” “MIRACOLOSA” a Loreto DELLA SANTA CASA DI NAZARETH

ove MARIA fu “concepita” “IMMACOLATA” nel grembo di Sant’Anna

SECONDO L’INSEGNAMENTO DEL GRANDE PONTEFICE BEATO PIO IX

Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852

LA GRANDEZZA INCOMPARABILE DEL SANTUARIO DI LORETO

 

“Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio (Beato Pio IX, Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852).

 

LA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI

inviata nel dicembre 2005 al Vescovo di Loreto

dopo un appello al santo padre del Prof. GIORGIO Nicolini

ma ancora “OCCULTATA” DAI RESPONSABILI DEL SANTUARIO DI LORETO

 

         Santa Maria, Madre di Dio,

                     ti salutiamo nella tua casa.

         Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo.

         Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv.1,14).

         Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo.

         Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme con Gesù fino all’ora del suo Battesimo nel Giordano.          

         Qui hai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele, che allora diventavano parole del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in queste preghiere, possiamo pregare insieme col Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre.

          Qui avete letto insieme le Sacre Scritture e certamente avete anche riflettuto sulle parole misteriose del libro del profeta Isaia:  “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità... Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo...   Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità” (Is.53,5.8.11). Già poco dopo la nascita di Gesù, il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme ti aveva detto che una spada avrebbe trafitto la tua anima (Lc.2,35).

          Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne siete tornati in questa casa a Nazaret, e qui per molti anni hai sperimentato quello che Luca riassume nelle parole: “... e stava loro sottomesso” (Lc.2,51). Tu hai visto l’obbedienza del Figlio di Dio, l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo e dai Suoi connazionali veniva chiamato ed era “il carpentiere” (Mc.6,3).

         Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio anche quando non la comprendiamo. Aiutaci a fidarci della Sua bontà anche nell’ora del buio. Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio e come lo eri tu.

         Proteggi le nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore; perché cresca in esse quella potenza del bene di cui il mondo ha tanto bisogno. Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani.

         Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte. Amen.

 Benedictus PP. XVI

 

A LORETO

LA VERA SANTA CASA CHE ERA A NAZARETH

(NOTA DEL PROF. NICOLINI ALLA PREGHIERA DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI)

In questa preghiera di Benedetto XVI il nuovo Sommo Pontefice – così come tutti i suoi Predecessori - “riconosce” “espressamente”, “ripetutamente” e “inequivocabilmente” che le Sante Pareti, venerate nel Santuario di Loreto, sono proprio la “Santa Casa” di Nazareth, di Maria, di Giuseppe e di Gesù:

  • ti salutiamo nella tua casa

  • qui hai vissuto

  • qui hai pregato con Lui

  • qui avete letto insieme le Sacre Scritture… 

  • siete tornati in questa casa a Nazareth

  •  qui per molti anni hai sperimentato  

La Santa Casa di Loreto, quindi, viene ancora “confermato” – dal nuovo Pontefice - che è proprio “la Casa di Maria”, quella che “proprio” “era” a Nazareth. Perciò, anche nel “pronunciamento” di Benedetto XVI, a Loreto non ci sono delle semplici “sante pietre” portate dagli uomini e “riassemblate” e “ricostruite” a Loreto dagli uomini (come sostengono falsamente certi “studiosi” della Basilica Lauretana): perché, altrimenti, il Santo Padre non identificherebbe la Santa Casa di Loreto con quella che era “proprio” e “realmente” a Nazareth, ove avvenne l’annuncio dell’angelo a Maria e l’Incarnazione in lei del Figlio di Dio, e ove Maria, Giuseppe e Gesù hanno vissuto “per molti anni”

 

L’Agorà dei Giovani dell’1-2 settembre presso la Santa Casa di Nazareth a Loreto

IL TOTALE OSCURAMENTO DA PARTE DEGLI STESSI CATTOLICI

DELLA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI E DELL’AUTENTICITA’ DELLA SANTA CASA

PER SUPERFICIALITA’, IGNORANZA COLPEVOLE, TRADIMENTO DELLA VERITA’

LA PRIVAZIONE AI GIOVANI DI UNA GIOIA PIU’ GRANDE

CON LA PRIVAZIONE DI GRAZIE SPIRITUALI INCALCOLABILI

 

In “AVVENIRE” del 15 agosto 2007, pag.3

SUPERFICIALITA’, IGNORANZA, TRADIMENTO DELLA VERITA’

LORETO: La storia del santuario inizia nel secolo XIII, con l’arrivo della casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a Nazaret. Questa reliquia fu portata in Italia dopo la caduta del regno dei crociati in Terra Santa. Gli studi recenti delle pietre e dei graffiti e di altri documenti, purificando la tradizione da elementi leggendari, confermano e attestano l’autenticità della Santa Casa. Il santuario è stato visitato da circa 200 santi e beati e numerosi Papi (in “Avvenire” del 15 agosto 2007, pag.3)

 

SUPERFICIALITA’, IGNORANZA COLPEVOLE, TRADIMENTO DELLA VERITA’

 

In tutti i servizi preparatori dell’Agorà dei Giovani a Loreto

da parte di Autorità Ecclesiastiche e dei mass-media Cattolici

 (Avvenire, Radio Maria, Telepace, Famiglia Cristiana, Siti Internet Cattolici, ecc. …)

sono totalmente ignorate e persino occultate e talvolta apertamente contraddette

LE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH SINO A LORETO,

come anche l’affermazione “certa” dell’autenticità della Santa Casa Nazaretana

e che ivi avvenne anche il Concepimento Immacolato di Maria e la sua Nascita

privando le nuove generazioni di UNA GIOIA e di incalcolabili GRAZIE SOPRANNATURALI.

Tradire o ignorare la storia, l’archeologia, la scienza, nonché l’insegnamento della Chiesa al riguardo

contribuisce a distruggere “le radici cristiane”,

incrementando quel “processo di autodemolizione della Chiesa” denunciato tante volte da Paolo VI

ed è ingratitudine e offesa a Dio e alla Vergine Maria, ostacolandone l’opera di salvezza.

Ogni articolo, libro, filmato illustrativo da me inviato (a mie spese) ai suddetti mass-media è stato sempre sistematicamente ignorato o cestinato. Per chi è “aperto alla verità”, oltre ai centinaia di miei articoli e documentazioni presenti nel Sito Internet www.lavocecattolica.it/santacasa.htm e in un centinaio di numeri de LA VOCE CATTOLICA, reperibili all’indirizzo www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm , è ora possibile ascoltare le spiegazioni delle “Miracolose Traslazioni” da me esposte sui luoghi stessi ove avvennero tra il 1291 e il 1296, attraverso servizi quotidiani trasmessi attraverso la nuova Emittente Televisiva in Internet TELE MARIA www.telemaria.it , “affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca le cose più insigni, non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”, come già scriveva nel XV secolo il Beato Giovanni Battista Spagnoli, nel riportare le antiche documentazioni attestanti quegli “eventi meravigliosi”. Per chi lo desidera sono disponibili anche i DVD o CD-Rom dei servizi televisivi trasmessi in TELE MARIA.

Prof. Giorgio Nicolini

 

NON E’ LA LIBERTA’ CHE CI FA VERI, MA E’ LA VERITA’ CHE CI FA LIBERI

Ispirandomi, ma senza potermi paragonare a Giovanni il Battista, dico: “Voce di uno che grida nel deserto”. Io penso ed affermo: non è la libertà che ci fa veri, ma è la verità che ci fa liberi. Siamo letteralmente invasi dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura non rifiutano di avvedersene. Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l'uomo ogni via di salvezza (Card. G. Biffi).

 

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

UNA DOLOROSA REITERATA DENUNCIA PUBBLICA

A TUTTA LA CHIESA

Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2^Tim.4,3-5):

 

BENEDETTO XVI

(Udienza del 21 marzo 2007)

Con la religione pagana i primi cristiani rifiutarono strenuamente ogni compromesso. La ritenevano idolatria, a costo di essere tacciati per questo di “empietà” e di “ateismo”. In particolare Giustino, specialmente nella sua prima Apologia, condusse una critica implacabile nei confronti della religione pagana e dei suoi miti, considerati da lui come diabolici “depistaggi” nel cammino della verità.

 

I DIABOLICI “DEPISTAGGI” LAURETANI

DOPO L’INVENZIONE DEL “CODICE DA VINCI” LAURETANO

da parte del Padre Giuseppe Santarelli

(Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa”)

ATTRAVERSO IL QUALE SI E’ FATTO CREDERE CHE NON GLI “ANGELI DEL CIELO”

MA DEI “PRINCIPI ANGELI ” DELL’EPIRO TRASPORTARONO ALCUNE  “PIETRE” DELLA SANTA CASA

ora la “miracolosità” della Traslazione della Santa Casa

è stata ulteriormente ridotta

ad una banale e generica definizione di pietre “miracolose”!

 

UN PECCATO MOSTRUOSO NEI RIGUARDI DELLA DIVINITA’!

Il tentativo è quello di sradicare completamente la tradizione cristiana dal cuore del nostro popolo e dalla vita della nostra società distruggendo, talora anche fisicamente, i segni della tradizione cristiana

(Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino)

“Le prove scientifiche vengono ignorate o per incompetenza o volutamente trascurate… Gli studiosi della “questione lauretana”, ritenendo razionalmente impossibile che una casa venga traslata in modo soprannaturale, come la montagna del Vangelo, preferiscono la tesi del trasporto materiale, anche se manca ogni documentazione al riguardo. Non è forse la peggiore forma di apostasia e un comportamento opposto a quello che Gesù vorrebbe da noi: limitare col nostro razionalismo le possibilità di Dio? L'orgoglio dell'uomo decaduto nel suo nuovo attacco a Dio non ammette che il soprannaturale vada oltre quello che egli giudica possibile! E' un peccato mostruoso nei riguardi della divinità! Signore, perdona! Spirito di Verità, illuminaci! (Prof. Emanuele Mor, Docente di Elettrochimica all'Università di Genova).

 

NEL NUOVO NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO DE “IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA”

LA MENZOGNERA APOSTASIA LAURETANA

E’ DIVENTATA SEMPRE PIU’ SOFISTICATA E DIABOLICA

            I responsabili dell’apostasia lauretana hanno “inventato” un nuovo modo, più subdolo e penetrante, per far scomparire dalle menti dei fedeli e delle nuove generazioni il grato ricordo delle “Miracolose” traslazioni della Santa Casa di Nazareth.

            In preparazione dell’AGORA’ DEI GIOVANI dell’1-2 settembre, e per proporlo evidentemente alle nuove ignare generazioni, le “pietre” di cui sono costituite le Sacre Pareti della Santa Casa di Nazareth sono artatamente chiamate “pietre miracolose”, cercando così di creare una nuova e falsa tradizione, che vuole far sparire dal secolare immaginario popolare il pensiero radicato della “miracolosità” della traslazione delle Pareti della Santa Casa di Nazareth, e ottenendo così un duplice effetto distruttivo:

1) oscurare e far dimenticare “la verità” della “miracolosità” delle molteplici traslazioni della “intera” e “integra” Santa Casa;

2) negare “l’autenticità” della Santa Casa di Loreto come la “Santa Casa di Nazareth”, nella sua “interezza” ed “integrità”, identificandola solo come una costruzione “in loco”, effettuata con “pietre di Loreto” unite ad “alcune” pietre portate in un modo umano da Nazareth dai fantomatici prìncipi Angeli dell’Epiro.

            Con questo nuovo “diabolico depistaggio” viene fatta una nuova, subdola e mistificante trasposizione: invece di parlare di Traslazione “Miracolosa” delle Pareti della Santa Casa, si parla di accarezzare le pietre “miracolose”, e non più le Sante PARETI!..., portando il lettore della Rivista Lauretana a riferire l’aspetto “miracoloso” della Santa Casa ad una semplice devozione a pietre genericamente qualificate come “miracolose” (… e quali, e perché sono miracolose?...), e neppure di Nazareth, ma definite come “pietre vive di Loreto”, dimenticando che nel 1296 Loreto neppure esisteva e che “le pietre” con cui è costruita la Santa Casa è costituita di “pietre di Nazareth”, che non esistono né nelle Marche né in Italia.

            Con rinnovata amarezza si deve ancora constatare come il Vescovo di Loreto Mons. Gianni Danzi, non avendo alcuna personale competenza storica, archeologica e scientifica sulla “questione lauretana”, andando contro tutti i pronunciamenti secolari della Chiesa, e dopo aver rifiutato sempre ostinatamente ogni studio chiarificatore offertogli al riguardo, continua ad “autorizzare” e ad “affermare” lui stesso “falsamente” (pag. 245) che a Loreto ci sono solo delle “pietre” della Santa Casa, e quindi non la Santa Casa di Nazareth “integra” ed “intera”. In tal modo egli contraddice ogni “vero” studio storico, archeologico, architettonico e scientifico e si oppone agli insegnamenti secolari della “tradizione” nonché ai pronunciamenti solenni di tutti i Sommi Pontefici, anche dell’attuale Papa Benedetto XVI, la cui preghiera sopra riportata, inviatagli nel dicembre 2005, in seguito ad un mio appello al Santo Padre, è stata ed è ancora “occultata” dal Vescovo di Loreto nella Basilica Pontificia Lauretana, e persino “contraddetta” con una preghiera alternativa.

            Questa nuova “mistificazione lauretana” delle “pietre miracolose (come riportato a pag.254 del n.7/2007 della Rivista), e per lo più fatte passare per delle semplici “pietre vive di Loreto (pag.255), e quindi neppure della Casa di Nazareth, nega, occulta ed oscura nelle menti dei fedeli e delle nuove generazioni il concetto e il ricordo della “MIRACOLOSITA’” delle Traslazioni della Santa Casa, con l’evidente intento di sopprimerne per sempre il ricordo e far credere che a Loreto non ci sia la Santa Casa ma solo alcune “pietre” della Santa Casa.

            In tal modo si distrugge per tutto il futuro "un meraviglioso miracolo di Dio" e l'importanza unica e straordinaria della “reliquia” della Santa Casa, quale “vitale”, seppur muta “testimone” dell’Incarnazione del Figlio di Dio, e “difesa” della Fede Cristiana.

            non sono in gioco solo le “Sante Pietre” ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica E LA SALVEZZA ETERNA DELLE ANIME.

Prof. Giorgio Nicolini

 

PROTESTA INVIATA A PADRE LIVIO

DIRETTORE DI RADIO MARIA

----- Original Message -----

From: giorgio.nicolini@poste.it

To: livio.fanzaga@radiomaria.org

Sent: Friday, August 03, 2007 1:10 AM

Subject: Il collegamento con Loreto

Ancona, 3 agosto 2007

 Caro Padre Livio,

    ho ascoltato da Radio Maria, in questa notte, il lungo collegamento di don Tino con l'Arcivescovo di Loreto, Mons. Danzi, in preparazione dell’Agorà dei Giovani a Loreto del prossimo 1-2 settembre con il Papa.

    A quanto Le avevo scritto anche ieri, e tante altre volte, sulla "questione lauretana", qui mi permetto di aggiungere e di rinnovare ancora la mia FERMA PROTESTA per lasciar utilizzare "Radio Maria" - seppure involontariamente, come è avvenuto anche in questa notte - permettendo che dai suoi microfoni si possa continuare a dare sempre "voce" e amplificazione ai "falsificatori" della storia della Santa Casa.

    Anche nel collegamento in diretta con la trasmissione di don Tino, il Vescovo di Loreto Mons. Danzi ha ancora affermato che a Loreto ci sono "solo" "parte" delle "pietre" portate via dalla Santa Casa, intendendo ovviamente negare sia la "miracolosità" della traslazione come l'autenticità della Santa Casa stessa, che per i "falsificatori lauretani" è solo una ricostruzione "in loco" di "alcune pietre" portate via da Nazareth. Oltre ad andare contro tutta la storia, l'archeologia e la scienza, il falso insegnamento del Vescovo di Loreto va contro tutti i pronunciamenti dei Papi, compreso Benedetto XVI, al quale Mons. Danzi non ha mai obbedito nel permettere di far conoscere la preghiera esplicativa che il Santo Padre gli aveva inviato - dopo un mio appello personale - nel dicembre 2005.

    Non penso di sbagliare di ritenere, caro Padre Livio, usando tante Sue espressioni "efficaci" per tante altre trasmissioni, che Dio e la Vergine Maria non solo siano profondamente addolorati, ma anche "DISGUSTATI", di una apostasia "cosciente", "voluta" e "ostinata", che priva di tante grazie soprannaturali la Chiesa e l'Umanità intera. Non penso neanche di sbagliare di ritenere, caro Padre Livio, che al Signore e alla Vergine Immacolata non piaccia affatto che neppure Lei permette da Radio Maria di far conoscere "la verità" dell'insegnamento della Chiesa sulla "verità" dell'autenticità della Santa Casa di Nazareth a Loreto e sulla "verità" delle "Miracolose Traslazioni", mentre rende possibile - senza un confronto critico - la propagazione della menzogna sulla "questione lauretana".

Non mi dilungo di più, perché gli argomenti a tale riguardo li può leggere in Internet nei centinaia di articoli da me pubblicati da anni, in particolare in www.lavocecattolica.it/santacasa.htm; ed ora li può anche approfondire mediante la mia Televisione in Internet www.telemaria.it, ove espongo la storicità delle “miracolose traslazioni” sui luoghi stessi ove sono avvenute.

    Onestà vuole che almeno agli ascoltatori di Radio Maria si faccia ascoltare e conoscere anche LA VERSIONE CHE INSEGNA LA CHIESA, altrimenti si diventa conniventi e responsabili della FALSIFICAZIONE E DISSACRAZIONE LAURETANA, attuata dagli attuali responsabili della Basilica Pontificia Lauretana, per i quali il giudizio di Dio non tarderà...

    Anche Radio Maria se esiste, esiste per la difesa della cristianità in Europa attuata dal "dono miracoloso" della Santa Casa, che nei secoli ha reso possibile la salvezza dalla islamizzazione dell'Europa (la vittoria di Lepanto, nell'assedio di Vienna, ecc.). Se la Vergine Lauretana, invocata dai Papi e dalla cristianità dell'epoca, non avesse reso possibile quelle vittorie "miracolose", da secoli l'Europa sarebbe musulmana e neppure Radio Maria sarebbe mai nata, e anche Lei, Padre Livio, non avrebbe mai potuto fare quell'apostolato encomiabile che svolge con Radio Maria.

    Si può aggiungere ancora che se non ci fossero state le "Miracolose Traslazioni" della Santa Casa di Nazareth sino a Loreto, non ci sarebbe stata neppure Lourdes, Fatima e Mediugorie.

    Non siamo così ingrati!...

    Con rinnovato ricordo nella preghiera.

 Prof. GIORGIO NICOLINI
Tel./Facs. 071.83552 - Cell. 339.6424332
Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it
Sito Televisivo: www.telemaria.it

 

NON E’ LA LIBERTA’ CHE CI FA VERI, MA E’ LA VERITA’ CHE CI FA LIBERI

Ispirandomi, ma senza potermi paragonare a Giovanni il Battista, dico: “Voce di uno che grida nel deserto”. Io penso ed affermo: non è la libertà che ci fa veri, ma è la verità che ci fa liberi. Siamo letteralmente invasi dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura non rifiutano di avvedersene. Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l'uomo ogni via di salvezza (Card. G. Biffi).

 

LA SANTA CASA “TANTO CARA” AL CUORE DI DIO

 

Così scriveva il grande Pontefice Beato Pio IX, nella Bolla “Inter Omnia”, del 26 agosto 1852:

A Loreto si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina,  fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia”.

SE LA CASA DI NAZARETH TRASPORTATA MIRACOLOSAMENTE A LORETO

E’ STATA ED E’ SEMPRE TANTO CARA AL CUORE DI DIO,

E’ LECITO ORA CHIEDERCI:

AL CUORE DELLA CHIESA CATTOLICA E’ ANCORA “TANTO CARA” LA CASA DI NAZARETH?...

TRASPORTATA MIRACOLOSAMENTE DA DIO SINO A LORETO? ...

 

SE AVESSI COMPRESO ANCHE TU…

NON LASCERANNO IN TE PIETRA SU PIETRA…

 

* DOPO ANNI E ANNI DI APPELLI SEMPRE INASCOLTATI DA VARIE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE INTERPELLATE E RESPONSABILI, DI CONFRONTI CRITICI SEMPRE IMPEDITI, DI RICHIESTE DI UDIENZE MAI CONCESSE, DI APPELLI PRIVATI E PUBBLICI A GIORNALI E RADIO CATTOLICHE LASCIATI SEMPRE SENZA RISPOSTA…

* DOPO LA RICHIESTA UFFICIALE DI UN PROCEDIMENTO CANONICO, CHE PERO’ NON E’ STATO ANCORA AVVIATO, PER “IL DELITTO DI FALSO” OPERATO CON GLI SCRITTI DAL PADRE GIUSEPPE SANTARELLI, Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa” E DA ALTRI AUTORI...

* DOPO LIBRI E ARTICOLI PUBBLICATI A PROFUSIONE, SCRITTI E FILMATI DIFFUSI OVUNQUE CON DISPENDIO ENORME DI SPESE E FATICHE IMMANI (cfr. www.lavocecattolica.it/santacasa.htm - www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm - www.telemaria.it ) , E DA VARIE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE RESPONSABILI SEMPRE IGNORATI OD OSCURATI, QUANDO NON APERTAMENTE OSTACOLATI…

* DOPO L’INVIO DI LETTERE E DOCUMENTAZIONI DI OGNI GENERE, ANCHE CON AVVOCATI, E DOPO TELEFONATE E FAX SENZA NUMERO A VARI SACERDOTI, VESCOVI, CARDINALI, CONGREGAZIONI VATICANE…

* DOPO LA INGENTE QUANTITA’ DI DOCUMENTAZIONI STORICHE, ARCHEOLOGICHE E SCIENTIFICHE INVIATE IN OGNI DOVE, CON CENTINAIA E CENTINAIA DI PAGINE DOCUMENTATIVE, MA DA “TUTTI” (CIOE’, DA VARIE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE RESPONSABILI E ANCHE DAI “MASS-MEDIA” CATTOLICI come AVVENIRE, RADIO MARIA, FAMIGLIA CRISTIANA…), DA “TUTTI” PRESI IN NESSUNA CONSIDERAZIONE PER SUPERFICIALE IGNORANZA O TRASCURATI PER VILE OMERTA’ O, PEGGIO, CONTRADDETTI CONSAPEVOLMENTE E COLPEVOLMENTE…

* DOPO CHE DA DECENNI LA LITURGIA DELLA “MIRACOLOSA” TRASLAZIONE DISPOSTA DA SECOLI E SECOLI DAL MAGISTERO DELLA CHIESA VIENE SACRILEGAMENTE OMESSA E TRAVISATA E INFINE CONTRADDETTA E NEGATA, CONTRO LE DISPOSIZIONI LITURGICHE DELLA SANTA CHIESA…

* DOPO I PRONUNCIAMENTI SOLENNI DEI PAPI FATTI PER SETTE SECOLI, MA CHE NELL’ULTIMO TRENTENNIO SONO STATI SUBDOLAMENTE DEL TUTTO NASCOSTI O MANIPOLATI E PERSINO NEGATI…

* DOPO LA PREGHIERA “CHIARIFICATRICE” DI BENEDETTO XVI INVIATA AL VESCOVO DI LORETO PER UN MIO APPELLO FATTO AL SANTO PADRE NEL DICEMBRE 2005, MA CHE E’ ANCORA DEL TUTTO OCCULTATA E SCONOSCIUTA NELLA STESSA BASILICA LAURETANA, OVE SI CONTINUANO A PROPAGARE SCRITTI “FALSI”, “FALSIFICATI”  E “DISSACRATORI”, INSIEME AD UN’ALTRA PREGHIERA CHE CONTRADDICE QUELLA DI BENEDETTO XVI…

            DOPO TANTI ANNI DI COLPEVOLI OMISSIONI E TALVOLTA DI CONSAPEVOLI TRADIMENTI…

ECCO ORA IL RISULTATO FINALE RAGGIUNTO DAI DISSACRATORI:

L’APOSTASIA TOTALE SULLA SANTA CASA,

L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE CHE HA DEVASTATO TUTTO

NEL TEMPIO SACRO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO…

A DIO IL GIUDIZIO!…

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

DIO NON VUOLE CHE SI NEGHI LA VERITA’

DELLE TRASLAZIONI “MIRACOLOSE” DELLA SANTA CASA!...

PERCHE’ SONO STATE DA LUI REALMENTE COMPIUTE

PER IL BENE DELLA CHIESA E DELL’UMANITA’!...

CHI CONTINUA A FALSIFICARE, OCCULTARE E NEGARE

LA VERITA’ DI QUESTI “EVENTI MIRACOLOSI”

- APPROVATI IN OGNI MODO DALLA CHIESA -

NE RISPONDERA’  DAVANTI AL TRIBUNALE DI DIO!...

Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide!

Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini,

perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?»

(Isaia 7,13)

 

Salmo 74 (73)

IL NEMICO HA DEVASTATO TUTTO NEL TUO SANTUARIO

O Dio, perché ci respingi per sempre, perché divampa la tua ira contro il gregge del tuo pascolo? Ricordati del popolo che ti sei acquistato nei tempi antichi. Hai riscattato la tribù che è tuo possesso, il monte Sion, dove hai preso dimora. Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario. Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio, issarono i loro vessilli come insegna. Come chi vibra in alto la scure nel folto di una selva, con l'ascia e con la scure frantumavano le sue porte. Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome; pensavano: «Distruggiamoli tutti»; hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese. Non vediamo più le nostre insegne, non ci sono più profeti e tra di noi nessuno sa fino a quando... Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario, il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome? Perché ritiri la tua mano e trattieni in seno la destra?... Ricorda: il nemico ha insultato Dio, un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome. Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda, non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri. Sii fedele alla tua alleanza; gli angoli della terra sono covi di violenza. L'umile non torni confuso, l'afflitto e il povero lodino il tuo nome. Sorgi, Dio, difendi la tua causa, ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno. Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici; il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.

 

VIA CRUCIS DEL VENERDI’ SANTO 2005

scritta dal Card. Ratzinger, prima dell’elezione al Pontificato

            Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa?... Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!...

            Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti.

            Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto.

            Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.

 

SUPPLICA AL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI

PER IL RIPRISTINO DELLA VERITA’ A LORETO

 

PREGHIERA INFUOCATA A DIO PADRE

di San Luigi Maria Grignion da Montfort

(1673-1716)

 

q Ricordati, Signore, della comunità  che ti sei acquistato nei tempi antichi. L'hai posseduta nel tuo spirito fin dall'eternità, quando rivolgevi a lei il pensiero. L'hai posseduta nelle tue mani, quando traevi dal nulla l'universo. L'hai posseduta nel cuore, quando il tuo amato Figlio, morendo in croce, la consacrava irrigandola con il proprio sangue e l’affidava alla sua santa Madre.

 q Signore, realizza i tuoi progetti di misericordia. Suscita gli uomini della tua destra, che hai mostrato in visioni profetiche ad alcuni tuoi più grandi servi: San Francesco di Paola, San Vincenzo Ferreri, Santa Caterina da Siena e tanti altri del secolo scorso e anche del nostro.

 q Ricordati, Dio onnipotente, di questa compagnia! Impegna la forza del tuo braccio non certo affievolito, per farla nascere e giungere alla perfezione. Rinnova i segni e compi altri prodigi; fa' che sentiamo l'aiuto del tuo braccio. Tu che puoi trarre da pietre grezze altrettanti figli di Abramo, pronuncia una sola parola divina e manda buoni operai alla tua messe e buoni missionari alla tua Chiesa.

 q Ricordati, Dio misericordioso, dell'amore dimostrato anticamente al tuo popolo e per lo stesso amore ricordati di questa congregazione. Ricordati delle ripetute promesse, da te fatte per mezzo dei profeti e del tuo stesso Figlio, di esaudire le nostre giuste domande. Ricordati delle preghiere a te rivolte dai tuoi servi e serve nel corso di tanti secoli a questo proposito. Le loro aspirazioni, le loro lacrime accorate e il loro sangue versato si presentino a te per sollecitare efficacemente la tua misericordia. Ma ricordati soprattutto del tuo amato Figlio: guarda il volto del tuo consacrato. La sua agonia, il tuo turbamento, il suo gemito d'amore nel giardino degli ulivi quando disse: "Quale vantaggio dalla mia morte?", il suo supplizio crudele e il suo sangue versato ti chiedono a gran voce: misericordia! Per mezzo di questa congregazione possa il regno di Cristo innalzarsi stabile sulle rovine di quello dei tuoi nemici.

 q Ricordati, Signore, di questa comunità per compiere la tua giustizia. È tempo che tu agisca, secondo la tua promessa. Hanno violato la tua legge, è stato abbandonato il tuo vangelo, torrenti di iniquità dilagano sulla terra e travolgono perfino i tuoi servi. Tutta la terra si trova in uno stato deplorevole, l'empietà siede in trono, il tuo santuario è profanato e l'abominio è giunto nel luogo santo. Signore, Dio giusto, lascerai nel tuo zelo, che tutto vada in rovina? Tutto diverrà alla fine come Sodoma e Gomorra? Continuerai sempre a tacere e sempre pazienterai? La tua volontà non deve compiersi in terra come in cielo, e non deve stabilirsi il tuo regno? Non hai rivelato, già da tempo, a qualcuno dei tuoi amici un futuro rinnovamento della Chiesa? Non devono gli ebrei riconoscere la verità? Tutto questo attende la Chiesa. Tutti i santi del cielo gridano: non farai giustizia? Tutti i giusti della terra implorano: Amen. Vieni, Signore! Tutte le creature, anche le meno sensibili, gemono sotto il peso degli innumerevoli delitti di Babilonia e invocano la tua venuta che restauri ogni cosa.

 

IL DISSACRANTE “CODICE DA VINCI” LAURETANO

LA FALSA INTERPRETAZIONE DI UN TRASPORTO A LORETO

DI ALCUNE “SANTE PIETRE” DELLA SANTA CASA

DA PARTE DEI PRINCIPI ANGELI DELL’EPIRO

Dal libro “LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO”

del Prof. Giorgio Nicolini

 

LETTERA APERTA AL GIOVANE FEDERICO

(…)

            Infine - e ciò è ancor più “impegnativo” per la Chiesa! - i Sommi Pontefici  concessero la Festa Liturgica della “Traslazione” (quella “miracolosa!…), fissandola al 10 dicembre.

Bisogna, in proposito, aver chiaro che il 10 dicembre non si festeggia “la Casa trasportata”, come qualche studioso “confonde”, con un sottile gioco di parole:  e ciò per giustificare il valore della possibilità della “traslazione umana”, senza accorgersi che in tal modo sta contraddicendo apertamente la Liturgia. La Chiesa, invece, intende festeggiare proprio il “fatto storico” della “Traslazione miracolosa” della Santa Casa, ad opera degli angeli!… D’altra parte è palesemente contraddittorio affermare di poter festeggiare “la Casa trasportata”, quando si sostiene nel contempo l’ipotesi che a Loreto vi siano state trasportate “le sante pietre” “prese” dalla Santa Casa. Se così fosse, allora si dovrebbe dire che si possono festeggiare solo le reliquie “trasportate” a Loreto delle sole “sante pietre” della Santa Casa e non si potrebbe perciò festeggiare anche l’interaSanta Casa, visto che a Loreto vi sarebbero solo delle “pietre” “prese” dalla Santa Casa di Nazareth. Se così fosse, inoltre, allora a Loreto non c’è la “vera” Casa di Maria (quella di Nazareth), ma solo delle “pietre” “portate vie” dalla Casa di Nazareth e “ricomposte a Loreto”. Come si può quindi festeggiare “la traslazione” (anche fosse quella “umana”) della Casa di Nazareth, se a Loreto vi sono solo delle “pietre” di quella Casa? Allora si dovrebbe festeggiare solo “il trasporto” delle “sante pietre” portate via dalla Casa di Nazareth… In tal modo, però, la Chiesa “ha sbagliato” (?) ad istituire la “Festa della traslazione” (anche fosse solo quella “umana”) e dovrebbe perciò davvero “modificare” (!) la “Festa della Traslazione” del 10 dicembre!… E’ possibile tutto questo?… Non sono evidentissime tutte queste “assurdità” e “contraddizioni” ?…

Riguardo poi al valore delle reliquie, che tu, caro Federico, definisci “quisquiglie da nulla”, “pulvis, cinis et nihil”, ti ricordo invece che la Chiesa le approva e le raccomanda, perché - afferma il “Catechismo della Chiesa Cattolica” (al n°2132) - “chi venera l’immagine, venera la realtà di chi in essa è riprodotto” e gli atti di culto non sono rivolte alle immagini considerate in se stesse, ma in quanto servono a raffigurare il Dio incarnato.

            Anche la Santa Casa di Loreto è una “Reliquia”, e indiscutibilmente è anche “la più insigne”, perché proprio fra quelle mura si è incarnato nel grembo di Maria Vergine il Figlio di Dio, la Seconda Persona della SS.ma Trinità, entrando nel tempo e nello spazio e nella storia,  per attuare la redenzione degli uomini. Alle Reliquie, perciò, e in modo specialissimo alla Santa Casa di Nazareth, si deve venerazione e culto. Ma di questi atti esterni e pubblici è giudice la Chiesa, la quale, prima di permetterli, vuole accertarsi che le Reliquie abbiano i caratteri dell’autenticità. Si tratta, naturalmente, di una certezza che non sempre può essere “assoluta”, ma basta che sia “morale” (cioè, “ragionevolmente provata”) per legittimare e raccomandare il culto delle Reliquie.

            Nelle cose opinabili ciascuno può pensare come crede. Nel caso nostro, però, a riguardo della Santa Casa, ci troviamo dinanzi non solo a “prove critiche”, ma anche ad atti di Sommi Pontefici, culminanti nella consacrazione liturgica della “Festa della Traslazione” (e ripeto: la liturgia intende la “traslazione” “miracolosa”!), che mette in rilievo ed esalta la tradizione lauretana; andare contro di essa è, per un buon cattolico, un atto, per lo meno “irriverente.

            L’istituzione della Festa, già celebrata da sempre a livello locale, si ebbe con un Decreto del 29 novembre 1632, della Sacra Congregazione dei Riti, che, dopo maturo esame, approvava per la Regione delle Marche la Festa della Traslazione della Santa Casa e la fissava al 10 dicembre. Il 16 settembre del 1699, Innocenzo XII concedeva alle medesime Diocesi delle Marche l’Ufficio proprio della Traslazione della Santa Casa, con approvazione della lettura del trasporto miracoloso del sacello nazaretano, e con relativa Messa. Benedetto XII l’estendeva a Roma, allo Stato Pontificio e a tutte le Diocesi che ne avessero fatto domanda.

Nella VI Lezione è brevemente descritta la storia della Traslazione (intendendo sempre, come ben si legge, quella “miracolosa”!) ed è ricordata la venerazione secolare dei fedeli alla Santa Casa: “Ipsius autem Virginis Natalis Domus divinis mysteriis consecrata, Angelorum ministerio, ab infidelium potesatte in Dalmatiam prius, deinde in agrum Lauretanum Picenae Provinciae translata fuit… eamdemque ipsam esse in qua Verbum caro factum est et habitavit in nobis, tum Pontificiis diplomatibus et celeberrima totius orbis veneratione, tum continua miraculorum virtute et coelestium beneficiorum gratia comprobatur”.

E’ una magnifica sintesi di quanto fin qui detto ed è un “documento ufficiale” della Chiesa, approvato dai Sommi Pontefici, valido ancor oggi, in cui la Festa della Traslazione è ancora celebrata il 10 dicembre di ogni anno.

            Infine, “a suggello conclusivo”, bisogna ricordare ancora che il Papa Benedetto XV, accogliendo i voti di moltissimi Vescovi e fedeli, il 24 marzo 1920 dichiarava la Beata Vergine di Loreto Patrona principale degli Aviatori. Per quale altro motivo se non perché ne riconosceva “autentica” la tradizione del “volo miracoloso” della Santa Casa?… Infatti, con tale proclamazione, Benedetto XV approvò pienamente la Tradizione, la quale vuole che la Beata Vergine abbia guidato nei cieli e sul mare la sua Casetta, quando questa fu dagli angeli portata dalla Palestina in Dalmazia e poi sul suolo Italiano.

            Tutte queste concessioni furono fatte dalla Santa Sede dopo un lungo e approfondito studio, e non senza discussioni e obiezioni da parte del Promotore della fede, in seno alla Sacra Congregazione dei Riti, e costituiscono uno dei più validi argomenti per dimostrare che la tradizione lauretana è basata sulla verità.

La Chiesa non avrebbe diversamente approvate le preghiere liturgiche, che citano “la miracolosità” della Traslazione, perché “lex orandi est lex credendi”.

Tutte queste “testimonianze” esposte sopra (e tantissime altre che se ne potrebbero aggiungere), non pensi, caro Federico, che abbiano un valore “probativo” “esaustivo”, almeno per noi che ci diciamo “credenti”, poiché sono fatte - come ti ho ampiamente riportato - da “beati” e da “santi”?… e, anzi, da Gesù stesso “per rivelazione” (a Santa Caterina da Bologna e alla Beata Caterina Emmerick, ed anche ad altri Santi)?… “testimonianze” comunque direttamente o indirettamente “avallate” dai “pronunciamenti” “ufficiali” dei Sommi Pontefici?… fino ad oggi?…

 Ma torniamo agli studi storici, archeologici e scientifici.

E qui, a questo punto, credo sia davvero il caso di “sconfessare” - per l’amore della verità - un documento (il foglio n.181 del “Chartularium culisanense”), “scoperto” anni fa da “uno studioso” (che “sinceramente” e “umilmente” “rispetto”, perché lo conosco, e lui mi conosce, da tanti anni), al quale ne avevo già “confutato” personalmente e amichevolmente il valore senza esserne stato ragionevolmente contraddetto. Questo studioso, circa un ventennio fa, iniziò a scrivere, e a far scrivere, e a diffondere l’ipotesi del “trasporto umano”, a cui pure tu, Federico, ti sei “adeguato”, certo in buona fede, come dimostri nel tuo scritto, non conoscendo tutta la vastità degli studi fatti sulla Santa Casa in sette secoli.

Quel “documento”, “scoperto” circa un ventennio fa (ma, per meglio dire, si tratta di “una semplice riga” di uno scritto!), in realtà non ha nessun legame con la storia della Traslazione della Santa Casa di Loreto. Personalmente, al riguardo, sento “IL DOVERE” di dirti di “POTER SMENTIRE RISOLUTAMENTE IL VALORE DI TALE DOCUMENTO” (cioè, del foglio n.181 del “Chartularium culisanense”) e di dichiarartene con estrema franchezza “L’ASSOLUTA INCONSISTENZA” a riguardo del riferimento alla “questione lauretana”! Esso, così come è stato interpretato, è “un vero abbaglio”, per non dire “un vero falso“Falso”, perché “non è per niente vero” che esso faccia riferimento al “trasporto” delle mura della Santa Casa di Loreto, e tale accostamento è del tutto “arbitrario”, per le ragioni che ti espongo subito qui di seguito.

Il documento che sarebbe stato “scoperto”, riguardo ad una nobile famiglia principesca di nome “Angeli”, dell’Epiro, che avrebbe ipoteticamente effettuato il trasporto (da cui sarebbe sorto “l’equivoco” del “trasporto per ministero angelico”), è - te lo ripeto ancora - “un vero abbaglio”, nella interpretazione fattane.

Quel documento, infatti, è solo un atto notarile, relativo ai beni mobili rilasciati al figlio del re di Napoli (Carlo d’Angiò), cioè a Filippo, principe di Taranto, quale dote della sposa Ithamar (o Margherita Angeli), dal genitore di lei Niceforo Angeli, despota dell’Epiro e discendente degli imperatori di Costantinopoli.

Innanzitutto c’è da chiarire che quel documento (il foglio n.181 del “Chartularium culisanense”) è una “copia” del 1859 (!) tradotta da “un originale non più esistente” (e quindi sempre passibile di dubbio, sia riguardo all’esistenza dello scritto originale sia riguardo alla fedeltà del testo tradotto dall’antico originale, che sarebbe stato scritto in greco). Inoltre questo documento, pur accettando che possa essere davvero esistito e che la “copia tradotta” sia rispettosa del testo originale, per quanto riguarda la data di composizione, esso non è databile - per un matrimonio cui si riferisce - prima del 1294. E questa è già una prima contraddizione che ne sconfessa sicuramente ogni riferimento all’ipotetica “traslazione umana” delle “sante pietre” della Santa Casa. Infatti “la prima traslazione” della Santa Casa avvenne il 9-10 maggio 1291, a Tersatto (in Dalmazia): e perciò già la stessa data del “foglio” (l’anno 1294) dimostra che era già avvenuta da tre anni “una prima traslazione” (e “questa” traslazione da chi fu fatta?…) e ne sconfessa perciò “l’interpretazione” di riferimento al trasporto a Loreto delle “pietre” della Santa Casa “direttamente” da Nazareth. Al massimo, si potrebbe “interpretare” che le “sante pietre” di cui nel testo si parla furono portate via dalla Santa Casa che era già presente a Tersatto, e quindi non certo da Nazareth: ma comunque si tratterebbe sempre di “pietre”, e non della Santa Casa!… come ti spiego meglio qui di seguito.

Infatti, è ancor più lampante la “contraddizione” stessa che si rileva nel voler identificare la Santa Casa di Nazareth dalle poche parole che sono contenute nella riga del testo cui si fa riferimento. In quel documento, infatti, cioè in “quella riga” di quel documento, non si parla per nulla della Santa Casa, ma di generiche “pietre” (prese non si sa dove e portate non si sa dove), date in dote per un matrimonio (e “quante” pietre?… 10, 100, 1000, o di tutta la casa?…). E’ scritto, infatti, in quella riga di quel documento, che furono date in dote per il matrimonio della suddetta Ithamar (testualmente): “Le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora Vergine Madre di Dio”. Ma la Santa Casa è costituita da “pareti”, e non da semplici “pietre”, e di tali pareti della Santa Casa è indiscutibilmente “provato” e “documentato” (in modo “diretto” o “indiretto”) riguardo ai tempi e ai luoghi ove “sono state portate” e “hanno sostato”. Ma, ancora di più, è l’analisi logica del testo stesso che “sconfessa” il riferimento alla Santa Casa, poiché le parole del testo sottolineano - in maniera “lampante” e “inequivocabile” - che si sarebbe trattato di pietre “portate via dalla Casa della Nostra Signora…”. Quindi “quel” testo afferma chiarissimamente che non si tratta di una Casa che venne “portata via”, ma di pietre che vennero portate via dalla Casa di Nostra Signora…”. La Casa, quindi, rimase al suo posto!… Vennero portate via solo delle “pietre” “prese” da quella Casa!… Più chiaro di così!… E’ come, cioè, se io mi recassi ancor oggi nella Santa Casa di Loreto (o in qualunque altra casa) e ne portassi via delle “pietre”: ma non tutta la Casa (e come farei?!…)… Come è stato possibile dedurne, invece, che fu la Casa di Nostra Signora ad essere stata portata via, quando le parole del testo dicono inequivocabilmente che furono portate via delle pietre dalla Casa di Nostra Signora”, che perciò rimase al suo posto (la Casa). Quindi, la famiglia principesca di cognome Angeli, dell’Epiro, non ha mai trasportato alcuna “Casa di Nostra Signora”: né a Tersatto, né a Loreto, né in alcun altro luogo. C’è, in proposito, da aggiungere ancora che è anche tutta da dimostrare l’asserzione dell’identificazione tra “Casa di Nostra Signora” e “Santa Casa di Nazareth”, dato che la Madonna è dimostrato che abitò in vita - oltre che a Nazareth - anche in altre case (come a Gerusalemme, a Betlemme, in Egitto, ad Efeso…). Quindi, quelle “sante pietre” potrebbero anche essere state prese da “altre” Case della Madonna e non necessariamente da quella di Nazareth!… E comunque, in ogni caso, è chiarissimo dalle parole del testo che non fu la Casa ad essere “presa” e “portata via”, ma furono “portate via” delle “pietre” “prese” da “quella Casa”!… Questo è il solo, razionale e incontestabile “vero” “senso” del testo surriferito.

Ci sarebbe però anche un altro documento - secondo quanto riportato dal suddetto “studioso” nei suoi libri - che riferirebbe l’informazione secondo cui la nobile famiglia di nome Angeli, discendente degli imperatori di Costantinopoli, nel secolo XIII salvò “i materiali” della Casa della Madonna dalle devastazioni musulmane e li fece trasportare a Loreto per ricostruirvi l’attuale sacello.  Ciò si trova scritto in una nota redatta il 17 maggio 1900, nel suo “Diario” personale, dal vescovo di Digione mons. Landrieux, il quale afferma di avere incontrato a Roma il medico pontificio, Giuseppe Lapponi, che gli avrebbe riferito (“confidenzialmente”) di avere letto le suddette informazioni in alcuni “documenti”, ora però “introvabili”, dell’Archivio Segreto Vaticano.

 Io qui mi chiedo una cosa, caro Federico (con tutto “il sincero e doveroso rispetto” per “chiunque”): si può parlare di “serietà” (!) “storica” quando nei libri che trattano della “questione lauretana” gli “studiosi” imbastiscono e portano “a fondamento” delle proprie tesi “indimostrabili” una “tale” “prova” “storica”?… Come è possibile dar credito e fondare tutta “una nuova teoria davvero rivoluzionaria” (sulla “questione lauretana”) basandosi solo su una semplice informazione ricevuta e riportata da un Vescovo, che attesterebbe che il tal Lapponi avrebbe visto tali documenti nell’Archivio Segreto Vaticano, ove però attualmente non ci sono?…

Allora… “cerchiamo di ragionare” (!)… Innanzittutto bisogna dimostrare che il Lapponi ha “davvero” “riferito” e “rivelato” al Vescovo di Digione tali informazioni in suo possesso (poiché mons. Landrieux - con tutto il rispetto! - può anche essersi “inventato” “tutto”, di tale “confidenza”! oppure, seppur sia stato sincero, può anche avere capito male quanto gli avrebbe riferito il Lapponi). In secondo luogo, bisogna domandarsi “il perché” il Lapponi, se davvero ha visto e letto tali documenti, non li ha però mai fatti conoscere in pubblico né ha mai dichiarato a nessun altro (all’infuori del Vescovo di Digione) la loro esistenza: perciò, c’erano “davvero” questi documenti?… o c’era scritto “davvero” ciò che il Lapponi avrebbe riferito al Vescovo di Digione?… In ultimo, e “concretamente”: dove sono tali documenti, che erano nascosti nell’Archivio Segreto Vaticano, visto che lì non ci sono più?… Si può sostenere una tesi simile (del “trasporto” della Santa Casa ad opera dei principi Angeli), senza avere dei documenti “veri”, “tangibili” e “visibili” che la supportano in qualche modo, e ci si può imbastire addirittura “una prova” davvero “epocale” e “rivoluzionaria”, da poter “sconfessare” e “ridurre al silenzio” secoli e secoli di “vere” “prove” di “ogni genere” (storiche, archeologiche e scientifiche, miracoli divini, “rivelazioni” di Santi e “approvazioni ecclesiastiche” ininterrotte)?…

In realtà, visto che quei documenti sono “introvabili”, si deve supporre che non ci siano mai stati oppure (se c’erano “davvero” dei documenti, che ora risultano “davvero” “mancanti”) si può persino sospettare - è ciò è un’illazione moralmente “lecita”! - che tali documenti (che nella realtà dei loro contenuti non avevano nessuna consistenza probativa) possono pure essere stati sottratti intenzionalmente da “qualcuno” proprio per dar più credito alla “falsa” e “falsamente imbarazzante” “rivelazione” fatta dal Lapponi al vescovo di Digione!…

Ma anche ammettendo che sia tutto “vero” e che tali documenti ci fossero stati davvero nell’Archivio Segreto Vaticano, e che magari sono stati persino e proprio “intenzionalmente” “asportati”, e “nascosti” o “distrutti” proprio per non farli scoprire ad altri, persino - come “qualcuno” ha scritto - per la “nobile intenzione” di non sconfessare… il Papa: nel caso in questione, Leone XIII), ed anche ammettendo che in tali documenti fosse stato scritto “davvero”, secondo come riporterebbe (testualmente) il Landrieux, che “i De Angelis (la famiglia imperiale bizantina) portarono via i materiali della Santa Casa di Nazareth”, per portarli a Loreto: ebbene, non ritorna però anche qui tutto il discorso già fatto sul “chartularium culisanense”?… Se, cioè, i De Angelis (o “Angeli”) portarono via “i materiali” della Santa Casa, come si fa ad affermare che portarono via “tutta” la Santa Casa?… Inoltre, parlando di “materiali” della Santa Casa “portati via”, si può intendere “qualunque cosa”: il testo, infatti, potrebbe anche fare riferimento a delle semplici “suppellettili domestiche”, e non necessariamente alle “pietre” della Santa Casa, pur se le parole sembrano riferirsi a quest’ultime.

In ogni caso, tali “materiali” “portati via”, se anche fossero stati “le sante pietre” della Santa Casa non si riferiscono certamente alle “pareti” della Santa Casa! Invece a Loreto ci sono state portate proprio “le pareti” (proprio le “tre pareti integre”!) della Santa Casa e non delle “pietre” o dei “materiali” con cui sarebbe stata “ricostruita” la Santa Casa a Loreto (che è cosa assolutamente e umanamente “impossibile”!)… Anche la Beata Anna Caterina Emmerich, nelle sue “rivelazioni” sopra citate, attesta che le pareti (proprio “le pareti” e non solo “le pietre”!) della Santa Casa di Loreto sono assolutamente le stesse di Nazareth: quindi, se a Loreto le pareti della Santa Casa sono “assolutamente” le stesse di Nazareth, tali pareti non possono essere state mai né “smontate” né “ricostruite”, in alcun modo e da nessuno!

Ciò che invece è davvero “certo” e “indiscutibile” è che nel sottosuolo della Santa Casa sono state ritrovate centinaia di monete, di varie epoche, persino dell'età romana, per la presenza sul colle lauretano di una necropoli dell'epoca romano-imperiale. Da quell'epoca romana, però, sino a monete databili dalla seconda metà del secolo XIII, non vi è più nulla. Ciò avvalora il fatto che solo dalla fine del XIII secolo la località cominciò ad essere abitata e soprattutto venne “improvvisamente” e “assiduamente” visitata da “folle di pellegrini” provenienti dai più svariati luoghi: ci sono persino quattro monete della zecca tedesca, del secolo XIII, e ci sono anche due monete ateniesi, “coniate” anche dalla famiglia principesca “Angeli”, sempre della fine del XIII secolo, che dimostrano soltanto che in quel luogo vi sono giunti pellegrini provenienti anche dall'Oriente, o dall'Italia Meridionale (ove c'erano parenti dei principi Angeli), dove tale moneta era circolante e che può essere stata portata a Loreto da chiunque. Esse non dimostrano per nulla - come si vorrebbe da qualche studioso - che furono collocate lì per “dimostrare” la “ricostruzione” (“umanamente”, “architettonicamente” e “scientificamente” impossibile!), operata dai principi Angeli, delle mura della Santa Casa (“ricostruzione” effettuata in 24 ore - notte compresa! - “in mezzo ad una strada”… con una parte lasciata sul “vuoto” di un fosso!…).

Per di più, le due monete sono le uniche databili con sicurezza tra il 1287 e il 1308 (corrispondenti al periodo del ducato ateniese di Guido II de La Roche, imparentato con la famiglia “Angeli”) e dimostrano perciò in maniera indubitabile e indiscutibile che proprio “tra quegli anni” è “comparsa” la Santa Casa sul colle lauretano. Non dimostrano però che la Santa Casa fu “ricostruita” nel 1296, che è l’anno “supposto” (e non strettamente “sicuro”) della “traslazione” sulla pubblica strada del colle lauretano, dopo essere giunta nel 1294 in località Banderuola. Le monete, infatti, non recando date specifiche, potrebbero essere state coniate anche in anni posteriori, e cioè tra il 1297 ed il 1308: quindi non hanno nessun valore probativo per una “impossibile” “attestazione” di “ricostruzione” della Santa Casa sul colle lauretano nel 1296!… oppure, meglio, nel 1294!… In proposito, non c’è già qui anche una “contraddizione” tra le date? La Santa Casa fu “ricostruita” nel 1294 “anche” in località Banderuola o “solo” nel 1296 sulla collina retrostante, sul campo dei due fratelli, e poi ancora e definitivamente sulla pubblica strada ove si trova ora?… Oppure fu “ricostruita” sulla pubblica strada, dopo essere stata “smontata” e “ricostruita” per ben tre volte nella zona lauretana (oltre che a Tersatto ed anche a Nazareth)?!… Non siamo nel campo “dell’assurdo”?…

Il fatto, comunque, della presenza di “quelle” monete nel sottosuolo della Santa Casa dimostra ancor più che alla fine del 1300 la Santa Casa di Loreto era già famosa in Europa e nel Medio Oriente: evidentemente per qualcosa di “straordinario” ivi avvenuto, “subito” conosciuto ovunque, che ne attirava i pellegrini da ogni parte. Non dimostrano nulla, invece, a riguardo dell'ipotesi della "traslazione umana" da parte dei principi Angeli. Le due monete lì ritrovate sono state evidentemente portate e lasciate lì a scopo devozionale o come semplice "offerta": possono essere state portate sia da dei sudditi della famiglia Angeli (che usavano tali monete) come anche da qualcuno della famiglia stessa, giunto lì pure lui in pellegrinaggio. In proposito, ci sono documenti che attestano anche di briganti che assalivano i pellegrini per prendersi le loro “offerte devozionali” e, al riguardo, la Tradizione parla anche dei due fratelli - sul cui campo fu traslata la Santa Casa - che litigavano proprio per prendersi le offerte dei pellegrini: e proprio a causa di ciò la Santa Casa "si spostò" ancora e "miracolosamente" sulla pubblica via, che si trovava accanto al campo dei due fratelli (come si può verificare ancor oggi) 

Caro Federico, tutte queste “errate” “interpretazioni” dei testi e dei reperti sopra esposti, nonostante costituiscano delle “prove” del tutto “inconsistenti” e “false” riguardo alla “dimostrazione” del “trasporto umano ad opera della famiglia Angeli”, dell’Epiro, da quando però (circa un ventennio fa) furono pubblicamente “proposte”, divennero subito “facile” e “sensazionale” “preda” della superficialità dei “mass-media” (radio, televisione, giornali quotidiani e periodici, libri, ecc.), sempre pronti ad affossare tutto quanto si riferisce al soprannaturale e a voler dimostrare che la fede della gente semplice è solo “vana credulità”, suscitando tanta “confusione” nelle menti.

Così - in un ventennio - sono stati pubblicati una vastità di articoli e libri che hanno iniziato a fare, purtroppo, anche autentiche “manipolazioni”, “travisamenti” e “forzature” (che ti posso “dimostrare”!…) di documenti, testimonianze, studi archeologici e architettonici, icone, ecc., fino a scrivere talvolta in modo marchiano anche “l’assurdo”, pur di “demolire” la “veridicità storica” della “traslazione miracolosa”, abbandonata ormai al “rango” di “leggenda popolare”, e voler far passare “a tutti i costi” “per vera” “la tesi preconcetta” del “trasporto umano”. 

A tal punto che ormai si dà per “scontato” - anche in molti ambienti ecclesiali - che sia “vera” “l’ipotesi della traslazione umana” (pur se è “evidentemente” “impossibile”!) e non si parla quasi più della “traslazione miracolosa” (che è invece “possibile” ed è in realtà “proprio vera”!). Neppure nello stesso Santuario Lauretano se ne parla quasi più: sembra quasi che se ne abbia paura!… chissà?… forse di essere tacciati di irrazionale fideismo o che poi la gente diventi più scettica ed incredula, mentre avverrebbe - secondo quanto talvolta “sentito” - che mostrandosi “moderni” e “razionali”, e accantonando il soprannaturale, la gente sarebbe più “attirata” in Chiesa!… Ciò è un vero “inganno”!.. Anche il Papa Giovanni Paolo II in un discorso lo disse: “Le vie che si discostano dalla verità finiscono col contribuire ad allontanare le persone da Dio, ottenendo il risultato opposto a quello che in buona fede si cercava” (discorso Giovanni Paolo II, 1990, alla Rota Romana).

Ciò lo vediamo comprovato anche dalle chiese sempre più vuote, in ogni angolo d’Europa, per “l’apostasia silenziosa dell’uomo sazio che vive come se Dio non esistesse”, come ha scritto (testualmente) più volte Giovanni Paolo II (cfr. Esort. Apost. “Ecclesia in Europa”).

Cfr. Sito Internet http://www.zenit.org/italian/visualizza.php?sid=202

Misconoscendo “il soprannaturale” anche là “ove c’è davvero” non si fa che incrementare “l’apostasia silenziosa” degli stessi cristiani e allontanare ancora di più chi la fede ancora non ce l’ha (o ne ha molto poca): essi diventano così sempre più scettici e sono sempre più tentati a negare la stessa esistenza di Dio, vivendo poi come se Dio non esistesse.

Cfr. Siti Internet http://www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/la%20donna%20e%20la%20moda.html 

http://www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/discoteche.html

Se invece il soprannaturale c’è (come c’è!) allora si può dimostrare che esiste anche Dio, che sempre e davvero ha cura degli uomini e sempre opera per aiutarli a portare a compimento la loro Salvezza Eterna: anche con “i miracoli”, se è necessario. E gli uomini, verificando questi “interventi” di Dio nella storia umana, acquistano più fede in Lui e possono più facilmente arrivare alla verità e alla salvezza.

            Da ciò puoi comprendere, caro Federico, perché non è la stessa cosa dire che un avvenimento “è stato” miracoloso e dire che un avvenimento “non è stato” miracoloso. Nella tua seconda risposta a questo scritto, infatti, il 17 agosto scorso, aggiungesti e mi chiedesti (riguardo alla traslazione miracolosa): E se anche furono Serafini o Principati o la potenza divina non mediata, che ce ne viene?”... La risposta è quella scritta qui sopra.

Il Nostro Signore Gesù, d’altra parte, insegnò chiaramente che è “LA VERITA’ che RENDE LIBERI” (cfr. Gv.8,32) e non la negazione o la falsificazione della “verità”! anche di quella della “realtà” dei miracoli!… Per questo, di fronte ai “rappresentanti” della “scienza”, anche di quella “teologica” (che è giunta non raramente perfino a negare l’autenticità dei miracoli compiuti da Gesù e descritti nei Vangeli!), verrebbe talvolta da preferire di “consultare” - anche se non sarà un’opzione “scientifica” - “l’opinione” della “vecchietta”, analfabeta e povera (cfr. Mc.12,41-44), che fa scorrere interminabilmente in mano i grani del Rosario: è quantomeno sincera, e se lei afferma di “sentire nel cuore” che quella Casetta di Loreto è lì proprio perché Dio ce l’ha portata miracolosamente - credendo con semplicità alla Tradizione, “approvata” dalla Chiesa - è più credibile dei rappresentanti di cui sopra. E’ più credibile e sicura “l’intuizione” e “la fede semplice della gente umile” che le discettazioni complesse e contraddittorie dei “dotti”.

D’altra parte, anche a riguardo della “realtà” della miracolosa traslazione della Santa Casa di Loreto, a me viene talvolta spontaneo accostarla a ciò che disse Gesù: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e LE HAI RIVELATE ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te” (Mt.11,25-26).

 

LE CINQUE TRASLAZIONI “MIRACOLOSE”

DELLA SANTA CASA DI NAZARETH

“… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca le cose più insigni, non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”

Le principali documentazioni storiche che comprovano la “veridicità storica” di “almeno” cinque “traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth, avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località Posatora), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto” (il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta”); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica.

LA TRASLAZIONE MIRACOLOSA DI ANCONA

Nel “Rosarium” di Santa Caterina da Bologna (1413-1463), un testo redatto dalla santa nel 1440 (circa trenta anni prima della narrazione della “Translatio miraculosa” riportata dal Beato Giovanni Spagnoli e da Pier Giorgio di Tolomei, detto il Teramano), viene riportato "per rivelazione soprannaturale del Signore" la vicenda storica della “miracolosa traslazione” della Santa Casa di Nazareth.

Santa Caterina da Bologna in quel testo mostra di colloquiare direttamente con Gesù, apparsogli “per grazia”; ella infatti scrive: “In questo giorno (il 25 marzo 1440), tu, o Signore, hai rivelato a me, apparendomi per grazia… ”. Poi, dopo aver riportato “la rivelazione” che fra quelle Sacre Pareti di Loreto la Vergine Maria fu “concepita” Immacolata ed ivi “nacque”, descrive sinteticamente le varie successioni del “trasporto angelico” della Santa Casa di Nazareth, secondo come “rivelatogli” da Gesù durante l’apparizione. Testualmente: "Alla fine questa dimora, consacrata prima dai tuoi apostoli che vi hanno celebrato i divini misteri con miracoli, per l’idolatria di quella gente fu trasportata in Dalmazia da uno stuolo di angeli. Quindi, per le stesse e per altre ragioni, portarono questa degnissima chiesa in vari luoghi. Finalmente, portata dai santi angeli, fu collocata stabilmente a Loreto e posta nella provincia d’Italia e nelle terre della Santa Chiesa” (“Rosarium”, I Mist. Gaud., vv.73 ss.- Da una traduzione del testo latino pubblicata in “Messaggio della Santa Casa”, 2001, n.7, p.211).

Gesù rivelò perciò a Santa Caterina da Bologna, in maniera chiarissima, che gli angeli, dopo aver portato in Dalmazia la Santa Casa, “da quel luogo” (per l’infedeltà anche di quelle popolazioni di Tersatto e “per altre ragioni” non specificate) la portarono anche “in (altri) vari luoghi”: e questo avvenne - come si deduce dal testo - prima di portarla a Loreto, perché “la rivelazione di Gesù” afferma che ciò avvenne “dopo” essere stata portata a Tersatto e “prima” di essere stata collocata definitivamente a Loreto. Quindi, vi è da sottolineare ancora che Gesù stesso ha rivelato a Santa Caterina che la Santa Casa fu trasportata anche “in vari luoghi” (non specificati), oltre che a Tersatto e a Loreto.

            Riguardo al trasporto “in vari luoghi” (e quindi, non solo a Tersatto e a Loreto), vi è da ricordare al riguardo l’indubitabile “traslazione miracolosa” in Ancona, nel 1295.

            In Ancona, infatti, secondo la Tradizione locale, la Santa Casa, “portata via” da Tersatto, prima di giungere a Loreto fu trasportata nel 1295 - per “il ministero angelico” - su una collina di questa città, ove vi è rimasta per nove mesi, e poi… è ancora “volata” via!… “Così” è “testimoniato” e “scritto” in un documento di un sacerdote contemporaneo all’epoca dei fatti, di nome “don Matteo”. In quel documento è così scritto: “Io, don Matteo, rettore e plebano di Sant’Onofrio fora della Porta di Campo di Marte della città di Ancona, per mia devozione lascio questa memoria di questo miracolo, ch’è dell’anno 1295. Nella selva in Contrada di Posatore si posò per nove mesi la Santa Casa della Madre di Dio, e perché semo tanto costernati et restati in tanto poco numero di persone, per le gran guerre e pestilenze patite, ho voluto mettere questa scrittura per ricordo sotto la pietra sacra della Chiesa di Santa Caterina, acciò piacendo alla Madonna Santissima al suo tempo si ritrovi. Umilissimo servo di Dio”.

            La verità di tale “traslazione miracolosa” in Ancona, nel 1295, è anche attestata da tre chiese costruite in Ancona - di cui due ancora esistenti - “a ricordo” di quell’anno della “sosta” della Santa Casa in Ancona, su una collina prospiciente il porto, chiamata poi - come ancor oggi - “POSATORA”, dal latino “posat et ora” (cioè a ricordo della Santa Casa ivi “posatasi” e ove “ha pregato” per la città ed “è stata pregata” dalla città).

            Esiste, inoltre, anche una lapide, che è ancora esistente nella Chiesa di Posatora. Tale lapide riporta scritto: “In questa Selva/Qui posò la S(anta) Casa/Della madre di Dio/P(er) nove mesi/MCCXCV”. Tale lapide era “la traduzione” e “la copia” di un’altra LAPIDE, antichissima, che riportava scritto - in latino “volgare” antichissimo della fine del XIII secolo - le seguenti parole “QUITA FUTA REPOSATA LA MADONA DE LORETA…”  (e altro, forse con la data, attualmente però non documentabile).

            Il significato delle parole incise sulla lapide è: “da qui” (= quita: cfr. Zingarelli, 1962, p.1282) è fuggita (= futa: cfr. op. cit., p.601, nel dialetto anconitano “fujta”) dopo essersi posata (= reposata: cfr. op. cit., p.1363) la Madona de Loreta(così denominata, perché portata successivamente dagli angeli nella selva recanatese di una signora di nome “Loreta”).

            Tale lapide, da un filologo datata della fine del XIII secolo, esisteva, nella suddetta Chiesa (contemporaneamente all’altra più recente e ancora esistente) fino a circa il 1950-1960. Venne rimossa per restauri alla Chiesa e purtroppo – causa l’incuria umana - non fu più ritrovata. La sua reale esistenza è provata indiscutibilmente da testimoni ancor oggi viventi, come Mons. Francesco Lasca, canonico della Cattedrale di Ancona (per conferma si può telefonargli al 071.2071518 di Ancona). Mons. Francesco Lasca mi ha dichiarato che la lapide era murata in basso, a sinistra, appena entrati nella Chiesa. Anche una signora novantenne, ancor vivente, e che circa cinquant’anni fa abitava davanti alla Chiesa di Posatora, ha attestato che entrando nella Chiesa esistevano alla sua epoca entrambe le lapidi: quella antica della fine del XIII secolo (andata smarrita) era murata in basso a sinistra e quella del XVI secolo (ancora esistente) era murata in basso a destra, ai lati di chi entrava in Chiesa dalla porta centrale.

            In un libro del famoso storico e artista locale Sanzio Blasi (“Terra Marchigiana”), si parla della lapide più recente ancora esistente nella Chiesa di Posatora, e si riporta l’informazione di un’antica nicchia (“parvula cella in qua erat”) ove era stata collocata la lapide antichissima e la statua della Madonna di Loreto ivi venerata (ora nel Museo Diocesano). Nel libro è scritto (pag.75): “Il suo più antico ricordo l’abbiamo dal 1391 in cui si nomina Santa Maria “de pusatorio”, con l’indicazione che l’informazione è tratta dal “Libro de’ Consigli del Comune dell’anno 1391”, tutt’oggi esistente nell’Archivio di Stato di Ancona (in Via Maggini, n.80). Quindi l’epoca di composizione della lapide antichissima e della statua della Madonna di Loreto, collocati nella “parvula cella” esistente prima della costruzione dell’attuale Chiesa di Posatora, è senz’altro almeno della fine del XIV secolo.

La lapide, risalente perciò davvero alla fine del XIII secolo, o comunque agli inizi del XIV secolo, costituisce anche “un reperto importantissimo” per “confermare” “il fatto storico” che la Santa Casa ha “davvero” sostato nella “selva della signora Loreta”, prima di essere collocata sul colle lauretano ove ancor oggi si trova, poiché vi si parla della “Madona de Loreta”, che era il modo consueto all’epoca di indicare il successivo luogo di sosta della Santa Casa, cioè nella selva recanatese della signora di nome “Loreta” (da cui prese il nome in seguito la cittadina dal nome “Loreto”).

Riguardo alle date delle “traslazioni miracolose” bisogna ricordare che nella lapide di Tersatto, ancor oggi esistente, e che riporta la prima traslazione miracolosa ivi avvenuta, è scritto: “Venne la Casa della Beata Vergine Maria da Nazarette a Tersatto l’anno 1291 allì 10 di maggio et si partì allì 10 di dicembre 1294”. Da tale lapide di Tersatto si deduce che la data di arrivo della Santa Casa nella zona di Recanati come oggi si celebra - il 10 dicembre 1294 - è stato un errore di interpretazione fatto da parte di un archivista di Recanati, Girolamo Angelita, che nel XVI secolo fissò erroneamente quella data come quella di arrivo nella zona recanatese, confondendola con quella di partenza da Tersatto. Infatti tale data (il 10 dicembre 1294) riguardava “la partenza” o “scomparsa” delle tre “Sante Pareti” della Santa Casa da Tersatto, da cui poi fu portata dagli angeli del Cielo “in vari luoghi” (tra cui Ancona), secondo come Gesù stesso rivelò a Santa Caterina da Bologna nella apparizione mistica del 25 marzo 1440.

Nella zona recanatese probabilmente la Santa Casa vi è giunta (secondo altri autori) forse il 2 dicembre 1295. Ciò lo attesterebbe proprio il fatto che l’anno 1295 ad Ancona è indicato come quello della “sosta” in quella città della Santa Casa: evento che fu precedente all’arrivo nella zona recanatese. Infatti ad Ancona – come sopra documentato - è accertato in maniera indiscutibile che la Santa Casa si fermò anche lì, per nove mesi, su una collina prospiciente il porto, nell’anno 1295. E quindi è logico pensare che sia giunta nella zona recanatese alla fine di quell’anno.

Infine, ancor più probative dei documenti scritti sopra riportati, riguardo alla “verità” di tali fatti “miracolosi”, sono le tre chiese fatte costruire all’epoca dai Vescovi di Ancona: quella di Posatora (come scritto sopra), per onorare il luogo della sosta per nove mesi della Santa Casa su quella collina, quella di Barcaglione, tra Falconara ed Ancona (in ricordo del fatto che da quella collina fu “vista” dagli abitanti del luogo arrivare la Santa Casa “in volo” dal mare, proveniente da Tersatto) ed infine la Chiesa di “Santa Maria di Nazareth”, che è importantissima dal punto di vista storico, perché fu forse la prima in assoluto che venne edificata in contemporanea dei fatti miracolosi avvenuti e perché furono proprio i Vescovi di Ancona che, all’inizio del XIV secolo, vollero edificare tale Chiesa proprio accanto alla Cattedrale della loro città, per onorare “tutte le “traslazioni miracolose” avvenute (a Tersatto, ad Ancona e nella zona recanatese), e ove si compivano a tale scopo celebrazioni liturgiche pubbliche ed ufficiali in ricordo di tali “miracolose traslazioni”.

Tutto ciò costituisce una evidentissima “prova” delle “approvazioni canoniche” da parte dei Vescovi locali contemporanei riguardo alla verità delle “traslazioni miracolose”.

E’ dunque da ritenersi “sicurissimo” - come attestano sia la Tradizione locale che i documenti e reperti sopra indicati - che la Santa Casa di Nazareth sia stata per nove mesi in Ancona, sulla collina di “Posatora”, nell’anno 1295.

 

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Scrivevo già nei mesi passati, dopo anni di inutili appelli:

 

            CON QUALE PUDORE LA CHIESA ITALIANA POTRA’ PRESENTARSI DAVANTI ALLE DECINE DI MIGLIAIA DI GIOVANI CHE CERCANO SINCERAMENTE LA VERITA’ SE A SETTEMBRE CI SARANNO ANCORA NELLA BASILICA PONTIFICIA LAURETANA GLI SCRITTI PIENI DI MENZOGNE INVENTATE DAL PADRE GIUSEPPE SANTARELLI (Direttore della “CONGREGAZIONE UNIVERSALE DELLA SANTA CASA”), E DA ALTRI AUTORI, MENTRE NEL CONTEMPO SI IMPEDISCE DI RENDERE DISPONIBILI AI FEDELI E ALLE NUOVE GENERAZIONI I “VERI” PRONUNCIAMENTI DELLA CHIESA SULLA VERITA’ DELLA SANTA CASA, CON I RELATIVI “VERI” STUDI STORICI, ARCHEOLOGICI E SCIENTIFICI?...

            COME SI POTRA’ CHIEDERE ALLE MIGLIAIA DI GIOVANI CHE VERRANNO A LORETO L’OBBEDIENZA E LA CREDIBILITA’ AGLI INSEGNAMENTI DELLA CHIESA, QUANDO LA CHIESA STESSA LASCIA CHE AL SUO INTERNO VESCOVI E SACERDOTI DISOBBEDISCANO CONTINUAMENTE E IMPUNEMENTE ALLE DIRETTIVE DEI SOMMI PONTEFICI E DELL’ATTUALE SANTO PADRE BENEDETTO XVI, CONTINUANDO AD OCCULTARE E FALSIFICARE I SECOLARI E “DEFINITIVI” PRONUNCIAMENTI DELLA CHIESA A RIGUARDO DELLA VERITA’ DELLA SANTA CASA E DELLE SUE “MIRACOLOSE” TRASLAZIONI, OSCURANDO COSI’ GRAVEMENTE LA “VERITA’” DELL’INCARNAZIONE, AVVENUTA IN QUELLA UNICA E STRAORDINARIA “RELIQUIA” DELLA SANTA CASA DI NAZARETH?...

            COME E’ CONCEPIBILE CHE IL LUOGO PIU’ SACRO DELL’INTERO UNIVERSO, OVE IL FIGLIO DI DIO SI E’ INCARNATO PER FAR CONOSCERE AGLI UOMINI “LA VERITA’”, SIA INFESTATO DA MENZOGNE, DISSACRAZIONI, DISOBBEDIENZE AI PRONUNCIAMENTI E ALLE VOLONTA’ DEI PAPI, FALSIFICAZIONI STORICHE DIABOLICHE?...

            DA QUESTA UMILE “VOCE CATTOLICA”, D’ORA INNANZI, OLTRE ALLA PUBBLICAZIONE E ALL’APPROFONDIMENTO DELLE “VERE” DOCUMENTAZIONI STORICHE, ARCHEOLOGICHE E SCIENTIFICHE – SEMPRE LEGGIBILI ALL’INDIRIZZO INTERNET www.lavocecattolica.it/santacasa.htm ed ora trasmesse anche in Tele Maria www.telemaria.it -, NON CESSERA’ QUESTA DENUNCIA PUBBLICA, RICHIAMANDO E RIMPROVERANDO CON LA MASSIMA SEVERITA’ LE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE RESPONSABILI PERCHE’ ADEMPIANO AI LORO GRAVI DOVERI: E CIO’ FINCHE’ QUESTI NON SARANNO ADEMPIUTI E RICORDANDO LORO LE SEVERE PAROLE DI SAN PAOLO:Tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male (2^Cor.5,10), SAPENDO CHE DIO SENZA RIGUARDI PERSONALI GIUDICA CIASCUNO SECONDO LE SUE OPERE” (1^Pt.1,17).

LA COSCIENZA CHE NON SI LASCIA ILLUMINARE DALLA VERITA’

E’ UNA COSCIENZA FALSA

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

E LA SALVEZZA ETERNA DELLE ANIME

… e si smetta di chiamarle “LE SANTE PIETRE”!!!...

A LORETO C’E’ LA SANTA CASA integra di nazareth!!!...

come ha insegnato e chiesto INUTILMENTE di insegnare anche il santo padre benedetto xvi!!!...

Prof. Giorgio Nicolini

 

“Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate…” (Mc.8,18)

LA STORIA DELLA SANTA CASA

INCISA SUL RIVESTIMENTO MARMOREO

PER VOLERE DEL SOMMO PONTEFICE CLEMENTE VIII

 

All’interno del Santuario di Loreto, sul rivestimento marmoreo della Santa Casa (lato Nord-Est) si può leggere incisa la sottostante iscrizione del 1595 di Papa Clemente VIII,  che “definisce” con tale attestazione e con la sua autorità apostolica sia l’autenticità della “reliquia nazaretana” che l’autenticità della “miracolosità” della traslazione angelica.

 

Ospite cristiano che qui venisti o per devozione o per voto, ammira la Santa Casa Loretana venerabile in tutto il mondo per i misteri divini e per i miracoli. Qui nacque Maria SS. Madre di Dio, qui fu salutata dall’Angelo, qui s’incarnò l’eterno Verbo di Dio. Questa gli Angeli trasferirono dalla Palestina, la prima volta in Dalmazia, a Tersatto, nell’anno 1291 sotto il pontificato di Nicolò IV. Tre anni dopo, nel principio del Pontificato di Bonifacio VIII, fu trasportata nel Piceno, vicino alla città di Recanati, in una selva, per lo stesso ministero angelico, ove, nello spazio di un anno, cambiato posto tre volte, qui ultimamente fissò la sede già da 300 anni. Da quel tempo commossi i popoli vicini di sì stupenda novità ed in seguito per la fama dei miracoli largamente divulgata, questa Santa Casa ebbe grande venerazione presso tutte le genti, le cui mura senza fondamenta, dopo tanti secoli, rimangono stabili e intere. Fu cinta da marmoreo ornato da Clemente VII l’anno 1534. Clemente VIII P.M. ordinò che in questo marmo fosse descritta una breve storia dell’ammirabile Traslazione l’anno 1595. Antonio M. Gallo Cardinale, Vescovo di Osimo e Protettore di Santa Casa, la fece eseguire. Tu, o pio pellegrino, venera con devoto affetto la Regina degli Angeli e la Madre delle grazie, affinché per i suoi meriti e preghiere, dal Figliolo dolcissimo, autore della vita, ti ottenga perdono delle tue colpe, la sanità corporale e le gioie della eternità.

 

IL PAPA A CASTEL GANDOLFO

PREPARA I DISCORSI PER L’INCONTRO CON I GIOVANI D’EUROPA A LORETO.

PREGHIAMO PERCHE’ IL SIGNORE GLI DIA “IL CORAGGIO”

di dire LA VERITA’ SULLE “MIRACOLOSE” TRASLAZIONI della Santa Casa di Nazareth, sino a Loreto

(a Tersatto, a Posatora di Ancona, nella selva di Loreta, sul campo di due fratelli, sulla pubblica strada)

“CONFERMANDO” AI GIOVANI EUROPEI “LA VERITA’” SULLA SANTA CASA

E COSI’ FACCIA CESSARE L’APOSTASIA LAURETANA

 

OMELIA DEL CARD. RATZINGER

(18 aprile 2005)

Adulta non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito – in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dalle onde – una bella parola: fare la verità nella carità, come formula fondamentale dell’esistenza cristiana. In Cristo, coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna” (1^Cor.13,1)  (Omelia del Card. Ratzinger di Lunedì 18 aprile 2005, Basilica Vaticana, durante la Santa Messa «per l'elezione del Romano Pontefice»).

 

VIA CRUCIS AL COLOSSEO DEL 2005

(scritta dal Card. RATZINGER)

            Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa?... Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!...

            Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti.

            Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto.

            Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.

 

DENUNCIA E APPELLO AL SANTO PADRE

E A TUTTA LA CHIESA

PER RICHIEDERE UN INTERVENTO AUTORITATIVO IMPROCRASTINABILE

NELLA BASILICA PONTIFICIA LAURETANA

PER L’AGORA’ DEI GIOVANI DELL’1-2 SETTEMBRE 2007 A LORETO

 

IL MONITO DI SANTA CATERINA DA SIENA

AVETE TACIUTO ABBASTANZA ED E’ ORA DI FINIRLA DI STARE ZITTI.

IO DICO CHE A FORZA DI SILENZI IL MONDO E’ MARCITO.

(Santa Caterina da Siena alle autorità ecclesiastiche)

 

La Santa scrive al Papa Urbano VI: «Padre santissimo . . cognoscete la grande necessità, che è a voi e alla santa Chiesa di conservare questo popolo (di Firenze) alla obbedienza e reverenza della Santità Vostra, perocché qui è il capo e il principio della nostra fede» (Lettera 170, ed. cit., III, 75). Ai Cardinali, poi, a molti Vescovi e sacerdoti, essa rivolge pressanti esortazioni, né risparmia forti rimproveri, sempre però in tutta umiltà e rispetto per la loro dignità di ministri del Sangue di Cristo. Né Caterina poteva dimenticare di essere figlia di un Ordine religioso, e tra i più gloriosi ed attivi nella Chiesa. Essa, quindi, nutre stima singolare per quelle che chiama le «sante religioni», che considera quasi vincolo di unione tra il Corpo mistico, costituito dai rappresentanti di Cristo (secondo una qualificazione sua propria), ed il corpo universale della religione cristiana, cioè i semplici fedeli. Esige dai religiosi fedeltà alla loro eccelsa vocazione, attraverso l’esercizio generoso delle virtù e l’osservanza delle rispettive regole. Non ultimi, nella sua materna sollecitudine, sono i laici, a cui indirizza vivaci e numerose lettere, volendoli pronti nella pratica delle virtù cristiane e dei doveri del proprio stato, animati da ardente carità per Iddio e per il prossimo, poiché anch’essi sono membra vive del Corpo mistico; ora, dice la Santa, «ella (cioè la Chiesa) è fondata in amore, ed è esso amore» (Lettera 103, a cura di G. Gigli). Come poi non ricordare l’opera intensa, svolta dalla Santa per la riforma della Chiesa? È principalmente ai sacri Pastori che essa rivolge le sue esortazioni, disgustata di santo sdegno per l’ignavia di non pochi di loro, fremente per il loro silenzio, mentre il gregge loro affidato andava disperso ed in rovina. «Ohimé, non più tacere! Gridate con cento migliaia di lingue, scrive ad un alto prelato. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita, toltogli il colore, perché gli è succhiato il sangue da dosso, cioè il Sangue di Cristo» (Lettera 16 al card. di Ostia, a cura di L. Ferretti, I, 85).

 

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Se il vescovo non parlerà, chi ha sbagliato morirà della sua colpa, e il vescovo sarà degno di pena perché non ha ammonito chi sbagliava

(Sant’Ambrogio)

 

E' giunto infatti il momento in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio; e se inizia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio? E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene (1^Pt.5,17-19).

 

ECCO ORA IL MOMENTO FAVOREVOLE, ECCO ORA IL GIORNO DELLA SALVEZZA

E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! (2^Cor.6,1-2)

Gesù si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me;  per questo mi ha consacrato con l'unzione,  e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,  per proclamare ai prigionieri la liberazione  e ai ciechi la vista;  per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. (Lc.4,16-19)

LA SALVEZZA PASSA PER LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

UN ANNO DI GRAZIA LAURETANO

Venerdì, 8 settembre 2006 – Sabato, 8 settembre 2007 …?…

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima sposa. Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido custode della Divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.

 

NON E’ LA LIBERTA’ CHE CI FA VERI, MA E’ LA VERITA’ CHE CI FA LIBERI

Ispirandomi, ma senza potermi paragonare a Giovanni il Battista, dico: “Voce di uno che grida nel deserto”. Io penso ed affermo: non è la libertà che ci fa veri, ma è la verità che ci fa liberi. Siamo letteralmente invasi dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura non rifiutano di avvedersene. Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l'uomo ogni via di salvezza (Card. G. Biffi).

 

IL REGNO DI DIO E’ VICINO; CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO

(Mc.1,15)

E' giunto infatti il momento in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio; e se inizia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio? E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene (1^Pt.5,17-19)

IL PIU’ BEL LIBRO CHE DIO CI HA DATO

GESU’ CHE SOFFRE E MUORE IN CROCE PER NOI

ALLA VIGILIA DEL GRANDE EVENTO DEL PELLEGRINAGGIO-INCONTRO “AGORA’ DEI GIOVANI EUROPEI”

CHE AVRA’ LUOGO A LORETO L’1-2 SETTEMBRE 2007 CON LA PRESENZA DEL PAPA

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

LA STOLTEZZA DELL’ABBANDONO DELLA “VERITA’” DELLA SANTA CASA E DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI

LE GRAVI CONSEGUENZE DELL’APOSTASIA LAURETANA

L’OFFUSCAMENTO E L’OCCULTAMENTO DELLA VERITA’ DELL’INCARNAZIONE

NELLA CULTURA E NELLA SOCIETA’ OCCIDENTALE SEMPRE PIU’ MULTIETNICA E MULTIRELIGIOSA

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

 

“Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2^Tim.4,3-5):

 

RECITIAMO QUESTA NUOVA “VIA CRUCIS” IN RIPARAZIONE DELLA DISSACRAZIONE AVVENUTA DELLA STORIA E DEL CULTO DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO E PER IL RIPRISTINO DELLA VERITA’ DELL’AUTENTICITA’ DELLA PRESENZA A LORETO DELLA “SANTA CASA” E DELL’AUTENTICITA’ DELLE SUE “MIRACOLOSE TRASLAZIONI”.

 

IL PIU’ BEL LIBRO CHE DIO CI HA DATO

GESU’ CHE SOFFRE E MUORE IN CROCE PER NOI

LA VIA CRUCIS DEL BEATO PIETRO VIGNE

Libero adattamento composto dal Prof. Giorgio Nicolini sui testi del Beato Pietro Vigne

Meditazioni per ogni giorno del mese, nelle quali si troveranno molteplici motivi assai convincenti per amare Dio, bellissimi esempi di tutte le virtù, ragioni convincenti che ci spingono ad impegnarci in esse, mezzi per acquistarle e infine molti modi, facili ed utili, di metterle in pratica.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

 

In nome di Gesù Cristo, ti preghiamo, Padre, di concederci

- il dono del timore che ci impedisca di offenderti;

- il dono della pietà che ci permetta di amarti come Padre nostro;

- il dono della scienza che ci aiuti ad elevarci dalle cose visibili a quelle invisibili, a te che ne sei il Creatore;

- il dono del consiglio per non fare nulla senza prima conoscere la tua Volontà;

- il dono della fortezza per resistere alle tentazioni che si oppongono alla nostra salvezza;

- il dono dell’intelletto per essere illuminati sui misteri che tu ci proponi;

- il dono della sapienza che ci faccia comprendere e gustare ciò che è divino e ci faccia porre le nostre delizie nel tuo amore sino alla fine dei nostri giorni.

 

STAZIONE XXVIII

GESU’ INCHIODATO IN CROCE

 

PREGHIERA

            O Gesù, tu sei l’esempio perfetto della vera obbedienza: hai voluto obbedire perfino ai tuoi carnefici, offrendo loro di buon grado le mani e i piedi che essi ti chiedevano per inchiodarli sulla Croce. Facci la grazia di obbedirti in tutto con amore, prontezza e ciecamente; fa che pratichiamo questa stessa obbedienza nei riguardi di tutti coloro che ci comanderanno da parte tua, fossero pure i nostri più crudeli nemici.

 

MEDITAZIONE

            I carnefici dopo aver sciolto Gesù lo gettarono a terra rovesciandolo di traverso sulla croce. Ecco come egli stesso lo racconta a Santa Brigida, come riferito nel libro delle sue “Rivelazioni”: “Io stesi le mie braccia – dice il nostro caro Salvatore – e le distesi non per costrizione ma di mia libera volontà; aperta la mano destra la poggiai sulla croce e fu la prima ad essere inchiodata da quei crudeli carnefici, forata da un grosso chiodo nel punto in cui le ossa sono più salde”. In un altro luogo dello stesso Libro, è detto che “la mano sinistra non potendo arrivare fino al buco già preparato venne stirata fino a raggiungerlo; lo stesso avvenne per i piedi; non potendo arrivare ai buchi a ciò destinati, vennero tirati in modo che tutto il suo corpo ne risultò smisuratamente teso, e poi inchiodati l’uno sull’altro. Quel sacro corpo e quelle sacre membra vennero schierate con tanta violenza che i nervi, le vene e i muscoli furono sul punto di rompersi. Fatto ciò, vi posero sul capo la corona di spine che avevano tolto all’atto della crocifissione. Le spine penetravano tanto in profondità che tutto ad un tratto gli occhi, il volto, la barba furono inondati di sangue”. E qualche riga più oltre si legge: “I suoi occhi così belli ed amabili, apparivano come morti, la sua bocca aperta e insanguinata, il volto pallido, tutto il suo aspetto abbattuto, annientato e ricoperto di sangue; tutto il suo corpo era livido, martoriato, languente per il sangue che continuava a scorrere. La sua pelle, la carne vergine del suo corpo era così tenera e delicata che il minimo colpo appariva immediatamente all’esterno”.

 

INVOCAZIONI

            Io ti contemplo così inchiodato, mio dolce Gesù: concedimi la grazia che il mio cuore sia inchiodato con te per amore. Io vedo quel sangue adorabile uscire dalle tue piaghe dolorose: è quel che restava nelle sacre membra e che la flagellazione non era riuscita a far uscire. Quel sangue prezioso era troppo avido, o mio Dio, per restarvi più a lungo contenuto e impaziente di uscire fuori per meritarci il Cielo. O Gesù mio! Mio Salvatore e mio Padre amabilissimo, perché non posso concludere i miei giorni nelle lacrime nel considerarti in uno stato così doloroso?

            Angeli del Cielo, principi della Corte Celeste, il cui Re vuole essere quaggiù così crudelmente trafitto, venite, ve ne supplico, a contemplare il vostro altissimo Sovrano. Guardate in quale stato ha voluto essere ridotto. Ahimé! Pregatelo tutti voi affinché moderi la sua bontà, che il suo amore così esigente per sé e tenero per noi, non lo trattenga più a lungo su quella croce che Egli ha desiderato per tutta la vita.

            O mio Gesù, tu ne hai fin troppo, se oso parlare così. O santa e divina anima del mio Gesù, esci dal corpo: il sacrificio è compiuto; esci per godere della felicità eterna, non rimanere più a lungo in questo stato doloroso! Ecco dunque il mio Salvatore crocifisso: che la giustizia di Dio si ritenga ormai soddisfatta, che il Cielo venga aperto, poiché il riscatto è stato pagato; lo stesso Figlio di Dio ha voluto pagare con il suo Sangue il prezzo infinito che si richiedeva per acquistarci la gloria eterna. Che l’Inferno sia finalmente chiuso, poiché i peccatori hanno soddisfatto per i loro peccati facendo penitenza e applicandosi, con una santa vita, i meriti infiniti del loro Redentore. Ma poiché non vi è nulla di più incerto che la costanza nel bene, io ti chiedo, o mio Dio, di farmi morire piuttosto che separarmi da te: fammi la grazia di rimanere come inchiodato al tuo santo servizio nell’osservanza esatta di tutto ciò che mi verrà comandato da te e dai miei Superiori; non permettere in tal modo che io mi allontani da te, ma che ti imiti, perseverando nell’obbedienza fino alla morte, facendo sì che le mie passioni, il mio corpo, obbediscano alla ragione e alla coscienza e la mia ragione, a sua volta, alla tua Volontà.

            Gesù “umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil.2,8).

 

PROPOSITI

            Mediante la castità si offrono a Dio le passioni volgari che sono state sottomesse e quindi un corpo mortale come sacrificio proporzionato al valore della vittima.

            Mediante la povertà volontaria gli si offrono i beni temporali, privandosi conseguentemente di quei piaceri che si potrebbero godere per mezzo loro.

            Ma con l’obbedienza, quando crediamo e seguiamo ciò che ci viene proposto da parte di coloro che Dio ha inviato per dirigerci sulla via della salvezza, o per comandarci in quel che concerne la vita esterna e civile (cfr. Rom.13,1-2), allora gli offriamo quello che vi è di più eccellente in noi, cioè il nostro spirito, il nostro modo di vedere, la nostra volontà: in altre parole, ciò che vi è nell’anima di un uomo di più nobile, di più perfetto ed eccellente. Vengono così sacrificati a Dio onnipotente non dei beni esteriori, ma dei beni interiori, non beni passeggeri ma spirituali, insieme ad un’anima inestimabile perché immortale.

            Si può ancora aggiungere a quanto detto che mediante l’obbedienza si sacrifica a Dio non soltanto quel che nell’uomo vi è di più eccellente, ma anche generalmente ciò che da Lui dipende; premesso infatti che noi possediamo e godiamo di qualche cosa solo per mezzo della nostra volontà, risulta chiaro che offrendola a Dio, noi gli offriamo con essa tutto il resto; tale sacrificio è dunque un vero olocausto in cui beni, piaceri e onori della vita sono offerti alla Divina Maestà nel modo più gradito. (…).

            San Girolamo esclamava: “O obbedienza, culmine della libertà! Tu rendi l’uomo che ti possiede quasi impeccabile”. O mio Dio, quanto sono felici le persone che vivono in Comunità! Seguendo con esattezza ed amore le loro regole adempiono la Volontà di Dio, sono angeli sulla terra che ad ogni istante hanno la fortuna di conoscere quel che piace a Dio. L’obbedienza è il mezzo per elevarci fino a Lui ed ottenere il suo Regno Celeste: “… entrerà nel regno dei cieli, … colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt.7,21).

 

LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE” nel tempo dell’“apostasia silenziosa”

Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

                               

PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

 

            Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.

            Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.

            Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.

            Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.

            Amen.

 

IL SOGNO DELL’OTTAVA CHIESA

Dalla "Lettera alla Chiesa di Dio che è in Ancona e Osimo" di Mons. Edoardo Menichelli

NON HO SMARRITO LA DIMENSIONE DEL SOGNO

            Siamo tutti immersi dentro una sovrabbondanza di “parole ecclesiali” che non sempre riescono a fare sintesi tra i piani di Dio e le risposte umane perché frequentemente impastate di estetismi verbali e tecnicismi progettuali da... marketing aziendale. Il Signore ci restituisca la capacità di... sognare, di nutrirci di passioni ideali, di soffrire l’inquietudine dello scarto tra i suoi disegni e le nostre realizzazioni.

            Vi confesso che non ho mai smarrito la dimensione del sogno, che in definitiva è la dimensione che non ci appiattisce nell’abitudine, nella “routine”, nella ripetitività, nella pigrizia, nelle stanchezze psicologiche, nei comodi rifugi mentali.

            In questa chiave ho riletto l’Apocalisse e le lettere alle sette Chiese. L’apostolo Giovanni in ogni Chiesa rileva peccati, incongruenze, omissioni, disaffezioni, cadute etiche. In sintesi: apostoli “finti”, rarefazione del primo amore, paura delle prove e delle tribolazioni, tradimenti della Parola, cedimenti agli “idoli”, mancanza di vigore nell’annuncio, rivoltante tiepidezza, smisurati orgogli.

            Pur sapendo che l’itinerario di ogni credente e di ogni Chiesa, è sempre in bilico tra fedeltà e infedeltà, e non ipotizzando ingenui e disincarnati “angelismi”, sogno la mia e nostra Arcidiocesi di Ancona come... l’Ottava Chiesa, quella che Dio stesso sogna. (...).

            Vi chiedo di condividere questo mio sogno affinché diventi un sogno robusto alimentato dalle energie e dall’impegno di tutti e da tutti partecipato. E nessuno dica: “Io non c’entro”, magari “nascosto” o “consolato” dentro la buca confortevole delle proprie personali, parziali e gratificanti visioni. Riprendere lo stupore di essere servi e figli della Chiesa sposa amata da Cristo Signore.

dalla "Lettera alla Chiesa di Dio che è in Ancona e Osimo"

+ Mons. Edoardo Menichelli

Cfr. Internet: www.operadellavita.it/sogno.htm

 

UNA VOCE PER MILLE CHIAMATE

www.lavocecattolica.it/unavoce.htm

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.83552 o Cell. 339.6424332). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.  Prof. Giorgio Nicolini  -  giorgio.nicolini@poste.it

 

LA CORRISPONDENZA TRA IL PROF. GIORGIO NICOLINI

E PADRE LIVIO FANZAGA, Direttore di RADIO MARIA

 

LA RICHIESTA DEL PROF. NICOLINI a Padre LIVIO

-----Messaggio originale-----
Da: Giorgio Nicolini [mailto:giorgio.nicolini@poste.it]
Inviato: mercoledì 1 agosto 2007 20.55
A: livio.fanzaga@radiomaria.org

Oggetto: La richiesta dei DVD delle Catechesi ai Giovani

 Ancona, 1° agosto 2007

Caro Padre Livio,

    ho telefonato stamane alla Segreteria di Radio Maria per richiedere i DVD delle Sue Catechesi ai Giovani (molto belle), del Venerdì, con l'intenzione di trasmetterle attraverso la mia Emittente Televisiva in Internet TELE MARIA (www.telemaria.it), che dopo tre mesi dall'avvio ha già oltre 500 visitatori al giorno.

    Oltre a richiederLe il permesso di farlo, per il quale l'interlocutrice di Radio Maria mi ha già anticipato che non ci dovrebbe essere alcun problema, data la finalità pastorale dell'iniziativa, la stessa signorina mi ha però detto di potermi inviare solo un DVD per volta, in base alle offerte che farò. Dato però lo scopo della mia richiesta, ella mi ha anche detto che potrebbe inviarmi tutti i DVD insieme (ad evitare spese postali inutili) qualora Lei gli desse il permesso di farlo.

    Le scrivo, perciò, caro Padre Livio per chiederLe il permesso di farmi inviare tutte le Sue Catechesi in DVD per poterle trasmettere in TELE MARIA, ed ampliare così il Suo apostolato, anche in modo televisivo, che potrebbe avere una efficacia evangelizzatrice anche maggiore del semplice ascolto radiofonico.

    Le chiedo anche, se è possibile, in contraccambio delle molte offerte da me già fatte o fatte fare da altri per sostenere Radio Maria, se gli stessi DVD me li potesse far inviare in forma gratuita o almeno ad un prezzo molto basso, perché attualmente ho possibilità economiche limitatissime, e purtroppo molti debiti, anche a motivo delle ingenti spese avute per avviare e sostenere mensilmente TELE MARIA e per altre attività di apostolato che svolgo, tutte a mie spese e senza alcun aiuto da alcuno (eccetto pochissimi fedeli amici).

    Le sarò molto grato se potrà accogliere le mie richieste e mi potrà rispondere positivamente, chiedendo anche la Sua benedizione, anche per l'umile e piccolo apostolato che cerco di fare anche con la mia piccola TELE MARIA in Internet (www.telemaria.it).

    RingraziandoLa, La saluto, in Gesù e Maria.

 

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

LA RISPOSTA DI PADRE LIVIO

----- Original Message -----

From: livio.fanzaga@radiomaria.org

To: giorgio.nicolini@poste.it

Cc: joseph nassar

Sent: Wednesday, August 01, 2007 10:41 PM

Subject: R: La richiesta dei DVD delle Catechesi ai Giovani

 

Egregio professore,

    non diamo l'autorizzazione a nessuno di trasmettere i DVD delle nostre catechesi giovanili.

            Cordiali saluti.

            P. Livio

 

LA REPLICA DEL PROF. NICOLINI

 ----- Original Message -----

From: Giorgio Nicolini

To: 00011.PADRE LIVIO (personale)

Cc: 00010.FANZAGA Padre LIVIO

Sent: Thursday, August 02, 2007 12:21 AM

Subject: L'autorizzazione alla trasmissione in Tele Maria

Ancona, 1° agosto 2007

 Caro Padre Livio,

    ho letto poco fa il Suo messaggio e la Sua risposta concisa.

    Intanto La ringrazio della risposta stessa, perché è la prima volta che ha occupato un minuto del Suo tempo per rispondere ad un mio messaggio e ad una mia richiesta. Rimango però un pò sorpreso e rammaricato dell'espressione un pò equivoca che usa: "non diamo l'autorizzazione a nessuno di trasmettere", che, a rigore di parole, non è neppure una proibizione in assoluto al farlo per "qualcuno", qualora gli stessi DVD richiesti non riportino espressamente la proibizione (e ciò non lo so).

    Capisco la Sua legittima prudenza ed anche i legittimi diritti d’autore. Tuttavia, dettoLe con il cuore in mano, e con molta schiettezza, mi appare stridente "il non dare l'autorizzazione a nessuno" e farle collimare con le parole di Gesù: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Bisogna ora anche "pagare" per diffondere la Parola di Dio?

    Io, in tutta la mia vita, ho lavorato spesso 20 ore su 24, in condizioni umane ed economiche talvolta impossibili, fidando solo in Dio e al solo fine di insegnare e diffondere in tutti i modi possibili la Parola di Dio e non precludendo ad alcuno la possibilità di utilizzare i miei lavori (oggi visibili e prelevabili anche in Internet www.lavocecattolica.it, www.lavocecattolica.it/movimento.vita.htm,   www.operadellavita.it, www.lavoce.an.it, www.lavocecattolica.it/santacasa.htm www.telemaria.it), CHE LEI - come chiunque - PUO' LIBERAMENTE UTILIZZARE E DIFFONDERE, anche per RADIO MARIA, e anzi RACCOMANDO CHE LO SI FACCIA, perché sento lo scrupolo di non impedire a Dio una propagazione maggiore della Sua Parola, al fine di rendere possibile nel modo più ampio - per altre creature – il poter ricevere la Luce del Vangelo e perciò IL DONO DELLA GRAZIA DI DIO, per la Salvezza Eterna delle loro anime.

    Se una sola delle Sue Catechesi fosse trasmessa per TELE MARIA e ciò permetterà a Dio - per un occasionale visitatore - la possibilità di rendere possibile LA SALVEZZA ETERNA DI UN'ANIMA, Lei non ne sarebbe lieto?... Perché allora non dare L'AUTORIZZAZIONE A TUTTI di trasmettere e diffondere le Sue Catechesi, molto ricche ed apprezzate?...

    Ad essere sincero fino in fondo, talvolta non mi sembra che RADIO MARIA, che vive della GRATUITA' delle offerte degli ascoltatori (e io ne ho inviate di offerte e fatte inviare da molti altri!), non sia però sempre GRATUITA negli scopi evangelizzatori, almeno da parte della Direzione Laica, dalla quale - come sa - ho ricevuto anche una indebita e assurda “diffida” per l'uso del nome di TELE MARIA, per una mia nuova Emittente Televisiva Cattolica in Internet (www.telemaria.it ), quasi fosse "una concorrente" di Radio Maria, e pretendendone persino una cessione gratuita della proprietà a Radio Maria.

    Io, caro Padre Livio, non ho secondi fini. Non li ho mai avuti. Neppure con TELE MARIA, della quale Le scrissi anche più volte, anche negli anni passati, per affidarla a Radio Maria, e chiedendone l'aiuto. Ciò che faccio io lo faccio solo perché mosso da ciò che mi ispira la "grazia di Dio" e per lo scopo supremo della Salvezza Eterna delle anime, procurandomi per tutto ciò ogni genere di fatiche, malattie, opposizioni, persecuzioni, intimidazioni, calunnie ed emarginazioni nella Chiesa stessa, sino a farmi togliere lavoro e sostegno economico (…), come, ad esempio, sulla "questione lauretana", che ben conoscerà dai miei scritti che Le pervengono.

    Ma so ciò che Dio vuole e - mi permetta caro Padre Livio - ciò che Maria vuole a tale riguardo, e anche a costo della vita NON TACERO' MAI, al solo scopo di non far perdere ad alcuno neppure UNA BRICIOLA DI GRAZIA possibile, e una possibilità maggiore di Salvezza Eterna delle loro anime, anche perché - lo sappia anche Lei, che ci creda o no - le "Miracolose Traslazioni" della Santa Casa di Nazareth a Loreto e Mediugorie sono strettissimamente legate tra loro, anche per il futuro. Non si parte da Ancona per andare a Mediugorie?... E' forse un caso?...  La ringrazio perciò di quanto fa per difendere Mediugorie e il suo messaggio, che riguarda il futuro della Chiesa e dell'Umanità... partendo dalla Santa Casa...

    In ogni caso, alcune Sue Catechesi le ho registrate andando in macchina e le trasmetto in TELE MARIA così come ho potuto registrarLe. Spero almeno in questo sia d'accordo e non mi arriverà una diffida dalla Direzione Laica di Radio Maria. Non avrei comunque nessuna possibilità economica per eventuali impropri "risarcimenti". Ma se si sarà salvata un'anima in più non sarà stato vano il mio sforzo e le improprie "diffide" che mi arriveranno. Ai "risarcimenti" provvederà poi la nostra Madre Immacolata, provvedendo sicuramente Lei stessa a far arrivare maggiori offerte a Radio Maria...

    Grazie di cuore per quanto fa, per la propagazione della Fede, della Grazia di Dio e quindi "per la Salvezza Eterna" delle anime.

    La ricordo sempre nella preghiera al Signore Gesù e alla Vergine Immacolata.

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

LA PROTESTA

PER LA DIFFUSIONE ATTRAVERSO RADIO MARIA DELLE FALSITA’ LAURETANE

 

----- Original Message -----

From: giorgio.nicolini@poste.it

To: livio.fanzaga@radiomaria.org

Sent: Friday, August 03, 2007 1:10 AM

Subject: Il collegamento con Loreto

Ancona, 3 agosto 2007

Caro Padre Livio,

    ho ascoltato da Radio Maria, in questa notte, il lungo collegamento di don Tino con l'Arcivescovo di Loreto, Mons. Danzi, in preparazione dell’Agorà dei Giovani a Loreto del prossimo 1-2 settembre con il Papa.

    A quanto Le avevo scritto anche ieri, e tante altre volte, sulla "questione lauretana", qui mi permetto di aggiungere e di rinnovare ancora la mia FERMA PROTESTA per lasciar utilizzare "Radio Maria" - seppure involontariamente, come è avvenuto anche in questa notte - permettendo che dai suoi microfoni si possa continuare a dare sempre "voce" e amplificazione ai "falsificatori" della storia della Santa Casa.

    Anche nel collegamento in diretta con la trasmissione di don Tino, il Vescovo di Loreto Mons. Danzi ha ancora affermato che a Loreto ci sono "solo" "parte" delle "pietre" portate via dalla Santa Casa, intendendo ovviamente negare sia la "miracolosità" della traslazione come l'autenticità della Santa Casa stessa, che per i "falsificatori lauretani" è solo una ricostruzione "in loco" di "alcune pietre" portate via da Nazareth. Oltre ad andare contro tutta la storia, l'archeologia e la scienza, il falso insegnamento del Vescovo di Loreto va contro tutti i pronunciamenti dei Papi, compreso Benedetto XVI, al quale Mons. Danzi non ha mai obbedito nel permettere di far conoscere la preghiera esplicativa che il Santo Padre gli aveva inviato - dopo un mio appello personale - nel dicembre 2005.

    Non penso di sbagliare di ritenere, caro Padre Livio, usando tante Sue espressioni "efficaci" per tante altre trasmissioni, che Dio e la Vergine Maria non solo siano profondamente addolorati, ma anche "DISGUSTATI", di una apostasia "cosciente", "voluta" e "ostinata", che priva di tante grazie soprannaturali la Chiesa e l'Umanità intera. Non penso neanche di sbagliare di ritenere, caro Padre Livio, che al Signore e alla Vergine Immacolata non piaccia affatto che neppure Lei permette da Radio Maria di far conoscere "la verità" dell'insegnamento della Chiesa sulla "verità" dell'autenticità della Santa Casa di Nazareth a Loreto e sulla "verità" delle "Miracolose Traslazioni", mentre rende possibile - senza un confronto critico - la propagazione della menzogna sulla "questione lauretana".

    Non mi dilungo di più, perché gli argomenti a tale riguardo li può leggere in Internet nei centinaia di articoli da me pubblicati da anni, in particolare in www.lavocecattolica.it/santacasa.htm; ed ora li può anche approfondire mediante la mia Televisione in Internet www.telemaria.it, ove espongo la storicità delle “miracolose traslazioni” sui luoghi stessi ove sono avvenute.

            Onestà vuole che almeno agli ascoltatori di Radio Maria si faccia ascoltare e conoscere anche LA VERSIONE CHE INSEGNA LA CHIESA, altrimenti si diventa conniventi e responsabili della FALSIFICAZIONE E DISSACRAZIONE LAURETANA, attuata dagli attuali responsabili della Basilica Pontificia Lauretana, per i quali il giudizio di Dio non tarderà...

    Anche Radio Maria se esiste, esiste per la difesa della cristianità in Europa attuata dal "dono miracoloso" della Santa Casa, che nei secoli ha reso possibile la salvezza dalla islamizzazione dell'Europa (la vittoria di Lepanto, nell'assedio di Vienna, ecc.). Se la Vergine Lauretana, invocata dai Papi e dalla cristianità dell'epoca, non avesse reso possibile quelle vittorie "miracolose", da secoli l'Europa sarebbe musulmana e neppure Radio Maria sarebbe mai nata, e anche Lei, Padre Livio, non avrebbe mai potuto fare quell'apostolato encomiabile che svolge con Radio Maria.

    Si può aggiungere ancora che se non ci fossero state le "Miracolose Traslazioni" della Santa Casa di Nazareth sino a Loreto, non ci sarebbe stata neppure Lourdes, Fatima e Mediugorie.

    Non siamo così ingrati!...

    Con rinnovato ricordo nella preghiera.

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

SOLIDARIETA’

----- Original Message -----

From: Carlo personale

To: Giorgio Nicolini

Sent: Friday, May 25, 2007 10:42 AM

Subject: R:Consiglio Direttivo del 26 maggio 2007: Lettera a Mons. Gianni Danzi del 19.03.2006 *** OSSERVAZIONI ***

 

A.M.

Carissimo Giorgio,

         Ho letto e Ti sono vicino in questa Tua lotta per la verità.

         La Chiesa, nei secoli, ha sempre visto nel suo seno di tutto, sempre.

         Tu lo sai.

         E se è vero che la Chiesa è sempre e solo santa, non sempre lo sono i suoi membri.

         Oggi non ci sono le fiere del circo, ma ben peggio dei denti delle fiere sono le opposizioni, le incredulità, i  boicottaggi che vengono anche dall’alto.

         Credo che sia una croce che il Signore Ti ha messo sulle spalle.

         Continua a portarla con questa incredibile dignità.

         Hai tutta la mia ammirazione.

         Con affetto e stima.

         Carlo D. Agosto

 

L’APPELLO DI DON FRANCESCO LO GERFO

INVIATO AL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO” 

----- Original Message -----

From: francescologerfo@alice.it

To: giorgio.nicolini@poste.it

Sent: Monday, July 09, 2007 5:31 PM

 

“Iddio mi conceda di parlare secondo quello che penso e di pensare in modo degno dei beni dati,

poiché egli è la guida della Sapienza e il correttore dei saggi”.

(Sapienza di Salomone 7,15)

Palermo, 20 giugno 2007

Ill.mo Signor Presidente,

            dell’Associazione “LUCE DI CRISTO”,

            è col cuore in mano che mi accingo a scrivere queste righe, sicuramente per me umilianti e vergognose e forse anche inutili. 

            Spero solo che tocchino il cuore di chi le leggerà, sempreché qualcuno lo faccia. Chiedo perdono fin da ora, per il disturbo. Il tono un po’ confidenziale  nasce da quella convinzione di essere tutti figli di Dio e quindi fratelli.

            Non è facile a 54 anni, di cui 24 di sacerdozio, accettare di essere un fallito e un mendicante che bussa a tante porte per tendere la mano a chiedere l’elemosina, eppure…

            Le cose più importanti sono le più difficili da dire, sono quelle di cui ci si vergogna, perché le parole immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella nostra testa sembravano sconfinate, ma le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è anche più di questo!

            Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov’è sepolto il nostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i nostri nemici sarebbero felicissimi di portare via. E si potrebbero anche fare rivelazioni che ci costano, per poi scoprire che la gente ci guarda strano, senza capire affatto quello che è stato detto, senza capire perché ci sembrava tanto importante da piangere mentre le si diceva. E questa è la cosa peggiore! Quando il segreto rimane chiuso dentro, non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che voglia e sappia ascoltare.

            Ho cercato per anni un orecchio disposto ad ascoltarmi, all’interno delle istituzioni ecclesiastiche, ma dopo quasi sette anni di ricerche infruttuose, sono costretto ad arrendermi. Nessuno ha voluto ascoltarmi, nessuno mi ha creduto, nessuno mi ha aiutato!

            “La verità vi farà liberi” (Gv.8,32), leggiamo nel Vangelo, che predichiamo. Eppure, dopo sette anni quasi che cerco, specialmente nell’ambiente ecclesiastico e religioso, un orecchio disponibile ad ascoltare, gridando la verità, i miei sforzi inutili mi convincono che molti preferiscono non conoscerla. Infatti alla verità si preferisce l’apparenza: è incredibile, ma proprio noi che predichiamo un Vangelo di Amore e di Liberazione, lo facciamo puntando il dito piuttosto che tendendo la mano.

            Le reazioni, infatti, nel corso di questi ultimi anni, alle mie richieste d’aiuto sono state di incredulità. Tanto che alcune suore di Brescia, ad esempio, hanno avvisato i carabinieri, che hanno svolto regolari indagini.

            Altri hanno chiamato la Curia di Palermo o la Curia di Locri, dalla quale ancora dipendo ecclesiasticamente, sebbene abiti ormai da sette anni a Palermo, a seguito di una grave malattia che ha colpito mia madre, e dove ho presentato regolare domanda di incardinazione, ancora in attesa di una risposta.

            Ebbene chi ha chiamato si è sentito rispondere che loro mi hanno sempre aiutato. Ma d’altra parte cosa avrebbero dovuto rispondere? A nessuno piace ammettere le proprie responsabilità.

            Altri ancora mi hanno telefonato o scritto, dimostrando a parole la loro solidarietà, ma poi sono scomparsi, rendendosi irreperibili.

            Tanti mi hanno garantito preghiere: purtroppo, con le preghiere non sono riuscito a togliere alcun debito, provocati da oltre due anni vissuti senza alcuna entrata.

            Altri, e sono la maggior parte, hanno preferito ignorarmi. Bontà loro!

            L’indifferenza, la mancanza di quella pietas e carità cristiana è la cosa peggiore che sto sperimentando in questi lunghi anni vissuti con l’incubo della solitudine e dell’incomprensione. Subisco l’ingiustizia di false accuse senza potermi neanche difendere, perché accusato, giudicato e condannato a mia insaputa. Ne sto subendo tutte le conseguenze a livello psicologico; per questo avrei voluto denunciare il mio grave disagio. Sono senza alcun incarico ormai da sette anni e trascorro così inutilmente le mie giornate, subendo un forte danno biologico e psicologico.

            Per oltre due anni sono rimasto senza alcun mezzo di sostentamento; infatti, a seguito della malattia di mia madre, ho dovuto lasciare il mio ultimo incarico di cappellano sulle navi e fermarmi a Palermo per poter restare vicino a mia madre. Per andare avanti in questi due anni ho dovuto contrarre debiti con le uniche persone che non chiedono garanzie, né garanti, ma i cui interessi diventano micidiali.

            Nel 2002 finalmente sono stato reinserito nel Sistema Sostentamento Clero, per un’indennità pari a 700 euro circa. A questo punto per pagare i primi debiti, ne ho dovuto contrarre altri presso alcune finanziarie, finché ultimamente la situazione è esplosa.

            Perché a questo punto un ulteriore inutile scritto da parte mia? Forse spero, forse mi illudo! Non è facile compiere gesti estremi ed eclatanti… L’ultima mia indennità integrativa di aprile, è stata pari a 590 euro, con i quali provvedere a tutte le spese: affitto (400 euro), bollette e viveri, oltre che a ripianare i debiti in passato contratti. Ciò con buona pace e tante belle parole di tutti coloro che sono a conoscenza di questa situazione disastrosa.

            Affido allo Spirito Santo questo mio scritto, perché possa ispirare chi avrà la pazienza e la bontà di leggermi a compiere un gesto d’amore e di carità, che il mondo religioso in questi anni mi ha sempre negato, ignorandomi.

            Non resta che inviare un sincero e devoto saluto in Cristo, nostro fratello.

Sac. Francesco Lo Gerfo

Via Libertà, 165 - 90143 Palermo

Tel. 091.348840                

Cell. 349.6411511

____________________________________

P. S. - Qualora le scarne notizie non fossero sufficienti per comprendere appieno la situazione, sono disponibile a tutte le chiarificazioni necessarie.

 

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(Genesi 3,15)

Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe:

questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era LA LUCE degli uomini; LA LUCE splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta (Gv.1,1-5)

ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”

PER LA DIFESA E LA DIFFUSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

E PER L’ESERCIZIO DELLA CARITA’

Patrona: L’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto

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IN HOC SIGNO VINCES

Ho pensato che questi angeli possono volare

perché non si trovano nella gravitazione delle cose materiali della terra, ma nella gravitazione dell’amore del Risorto

Benedetto XVI: Roma, 5 marzo 2007, a conclusione degli Esercizi Spirituali

 

         ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”

PER LA DIFESA E LA DIFFUSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

E PER L’ESERCIZIO DELLA CARITA’

Patrona: L’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto

  Sede: PARMA - Via Verdi, n.3 – Tel./Facs. 071.83552 – Cell. 339.6424332 - Cell. 340.7190085 - Cell. 338.8702045

  Sedi Distaccate: ANCONA - Via Maggini, 230 – Tel./Facs. 071.83552 – Cell. 339.6424332

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LA CHIESA E' UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA

LE FINALITA' DELL'ASSOCIAZIONE "LUCE DI CRISTO"

LA DIFESA E LA DIFFUSIONE DELLA FEDE CRISTIANA E L'ESERCIZIO DELLA CARITA'

LETTURA LITURGICA E PROGRAMMATICA DELL'ASSOCIAZIONE (del 28 dicembre 2006, Santi Innocenti)

Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo (1^Gv.1,5-10;2,1-2)

Carissimi, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo: DIO E' LUCE e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

        Gesù Cristo ha detto: "IO SONO LA LUCE DEL MONDO; CHI SEGUE ME, NON CAMMINERA' NELLE TENEBRE, MA AVRA' LA LUCE DELLA VITA" (Gv.8,12). Su queste parole del Vangelo è nata l’Associazione denominata “LUCE DI CRISTO”. L’Associazione non ha fini di lucro, è libera, indipendente, apolitica, ed ha lo scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale verso i bambini non nati, l’infanzia abbandonata, gli anziani e chiunque versi in stato di disagio, di povertà e di bisogno. Per la realizzazione dei propri scopi sociali l’Associazione si avvale di ogni strumento legittimo e lecito e si propone, in particolare, di procedere ad adozioni a distanza, di prestare assistenza presso i centri infantili e per anziani, di acquistare generi di prima necessità, indumenti, e tutto quanto, secondo la necessità del momento, occorra a soddisfare le esigenze di chi si trovi in stato di bisogno. Inoltre l’Associazione si propone lo scopo di organizzare, partecipare e intervenire in qualsiasi evento pubblico (culturale, politico, storico, artistico e religioso) ai fini della difesa, divulgazione e sensibilizzazione sui temi della Carità e della Fede e Morale Cristiana (cfr. 1^Cor,13,1-3; Gc.2,14-26).

        Nella prospettiva del profetizzato “trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, l’Associazione "Luce di Cristo" è nata ed è stata posta sotto il patrocinio dell’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto, con cui - quale “reliquia miracolosa” e “luogo dell’Incarnazione” - la Vergine Maria ha operato nei due millenni passati la propagazione e la difesa della cristianità: prima in Oriente, da Nazareth, e poi in Occidente, da Loreto.

        L'Associazione intende unire, con un'unica azione comune, singole persone e anche associazioni già costituite, che sentono la necessità di rispondere all’appello del Santo Padre per una “nuova evangelizzazione” dell’Europa, al fine di ripristinarne le Radici Cristiane. Infatti solo stando uniti possono sperarsi frutti molto più abbondanti che non se i singoli operassero separatamente.

        Qualcuno, al solo ascoltare l'espressione «difesa della Fede», potrebbe sentire una specie di ripulsa, pensando di tornare ai tempi passati, fatti talvolta di lotte religiose. Non si tratta di questo: si tratta semplicemente di essere realisti. Se ci sono uomini e gruppi che sistematicamente, con mezzi molto potenti, attaccano la Fede e la Morale Cristiana, in pubblico e in privato, cercando di sradicarle dal cuore della gente, è logico e doveroso che un vero cristiano debba adoperarsi per difenderle e per diffonderle, così come ci ha insegnato Gesù: “Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa” (Mt.5,14-15).

        Se Cristo oggi ci domandasse, come all’Apostolo Pietro: “Mi ami tu?” (Gv.21,15), voi cosa rispondereste?... Perciò, se il vostro cuore batte con quello di Cristo e le vostre convinzioni corrispondono alle nostre, UNIAMOCI, per diventare UNA VOCE FORTE nel difendere le nostre Radici Cristiane e tornare a diffondere la nostra Fede, intervenendo con convinzione in qualsiasi evento pubblico e privato, usando doverosamente, a tale scopo, tutti i mezzi possibili, legittimi e leciti. In tale modo si offrirà al nostro Salvatore Gesù Cristo un contributo, anche se piccolo e umile, per il perseguimento della Salvezza Eterna delle anime di tanti uomini.

        Perciò dopo aver letto questo messaggio di presentazione, se vorrete comunicare con l’Associazione “LUCE DI CRISTO” per associarvi, od avere ulteriori chiarimenti, contattateci al numero 071.83552 o al cellulare 339.6424332 o 340.7190085 o 338.8702045. Facsimile dell’Associazione è il numero 071.83552; la Posta Elettronica è: lucedicristo@lavocecattolica.it  Il Conto Corrente Postale per le offerte e l’adesione all’Associazione è il n°78026101. Ogni altra informazione utile per aderire all’Associazione la trovi nel Sito Internet www.lavocecattolica.it o all'indirizzo diretto www.lavocecattolica.it/lucedicristo.htm

 

LA CHIESA E' UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA

(Catechismo Chiesa Cattolica, n.811-870.)

La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali,

e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana

(Paolo VI, 25 dicembre 1975)

La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine (1^Cor.13,4-8)

LUCE E GRAZIA CONCEDI, O SIGNORE, A QUANTI PER CERCARE TE VERRANNO A NOI

PER INFORMAZIONI E ADESIONI ALL'ASSOCIAZIONE "LUCE DI CRISTO"

Codice Fiscale 92139970344 - Conto Corrente Postale n°78026101

* Sede di PARMA: Via Verdi, 3 - 43100 PARMA - Cell. 340.7190085 (Tatiana) - Cell. 338.8702045 (Fiorenzo)         

* Sede di ANCONA: Via Maggini, 230 - 60127 ANCONA  - (Prof. Giorgio Nicolini) - Tel./Facs. 071.83552 - Cell. 339.6424332

* Sede di FIRENZE: Via Vecchia Bolognese, 321 - 50010 FIRENZE  - (Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo) - Tel./Facs. 055.400707

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Nazareth-loreto-lourdes-fatima-mediugorie

Nella Santa Casa di Nazareth Maria è stata concepita “Immacolata” nel grembo di Sant’Anna e Dio, per preservare dalla distruzione quella Casa benedetta, l’ha fatta trasportare miracolosamente in “vari luoghi”, da Nazareth a Tersatto e sino a Loreto. A Lourdes Maria ha “confermato” di essere l’Immacolata Concezione, avvenuta nella Santa Casa di Nazareth a Loreto. A Fatima Maria ha chiesto la consacrazione al suo Cuore “Immacolato” ed ha preannunciato il futuro trionfo del suo Cuore Immacolato. A Mediugorie Maria sta ora portando a compimento il trionfo del suo Cuore Immacolato, con di fronte a sé, collegati dall’altra parte del Mare Adriatico, Ancona-Loreto con la Santa Casa di Nazareth ove proprio il suo essere spirituale (la sua anima, il suo cuore) fu concepito “Immacolato”.

 

La Santa Casa di Loreto è il luogo che accolse la Santa Famiglia di Nazaret.

Scrisse Giovanni Paolo II: Il ricordo della vita nascosta di Nazaret evoca questioni quanto mai concrete e vicine all’esperienza di ogni uomo e di ogni donna. Esso ridesta il senso della santità della famiglia, prospettando di colpo tutto un mondo di valori, oggi così minacciati, quali la fedeltà, il rispetto della vita, l’educazione dei figli, la preghiera, che le famiglie cristiane possono riscoprire dentro le pareti della Santa Casa, prima ed esemplare “chiesa domestica” della storia”. Nell’Angelus del 10 dicembre 1995 il Papa disse: Chiedo a Maria Santissima che la Casa di Nazaret diventi per le nostre case modello di fede vissuta e di intrepida speranza. Possano le famiglie cristiane, possano i laici apprendere da Lei l’arte di trasfigurare il mondo con il fenomeno della divina carità, contribuendo così ad edificare la civiltà dell’amore”.

 

AGORA’ DEI GIOVANI – Loreto, 1-2 settembre 2007

MARIA, MADRE DEI GIOVANI

La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo le si era unito.

Essa scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì.

(Gen.24,16)

L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te» (Lc.1,26-28)

Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc.1,38)

MARIA DI NAZARETH, MISTICA CITTA’ DI DIO, MADRE DI TUTTI I VIVENTI:

LA BELLEZZA CHE SALVERA’ IL MONDO

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male… Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. … Allora Noè edificò un altare al Signore … e offrì olocausti sull'altare. Il Signore ne odorò la soave fragranza e pensò: «Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. Finché durerà la terra, seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno» (Gen.6,5.12; 8,20-22).

Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore,

senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine”

(Qoèlet 3,11)

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LA VITA CONTRO L’ANTI-VITA

La famiglia, fondata sul matrimonio, è un'istituzione naturale insostituibile ed elemento fondamentale del bene comune di ogni società. Chi distrugge questo tessuto fondamentale dell’umana convivenza, non rispettandone l’identità e stravolgendone i compiti, causa una ferita profonda alla società e provoca danni spesso irreparabili” (Giovanni Paolo II, 20 novembre 2004).

Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni. L'umanità possiede oggi strumenti di inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino o ridurlo a un ammasso di macerie. Oggi, come mai nel passato, l'umanità è a un "bivio"... (della "vita" e della "morte")... (Giovanni Paolo II, 8 ottobre 2000)

OMBRE MINACCIOSE CONTINUANO AD ADDENSARSI ALL’ORIZZONTE DELL’UMANITA’

(Benedetto XVI)

La Chiesa si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova uscirà una Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato, dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti come qualcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda, come una risposta che hanno sempre segretamente cercato (Card. Ratzinger ora Benedetto XVI).

 

Se venisse un altro Giona, crederemmo? Le nostre città crederebbero? Oggi ancora, per le grandi città, per le Nìnive moderne, Dio cerca dei messaggeri della penitenza. Abbiamo il coraggio, la fede profonda, la credibilità necessarie per toccare i cuori e aprire le porte alla conversione?  Card. Joseph Ratzinger

 

«Figlio dell'uomo, io ti mando agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri hanno peccato contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: Dice il Signore Dio. Ascoltino o non ascoltino… (Ez.2,3-5).

 

Egli da principio creò l'uomo e lo lasciò in balìa del suo proprio volere. Se vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere. Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua; là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore, egli è onnipotente e vede tutto. I suoi occhi su coloro che lo temono, egli conosce ogni azione degli uomini. Egli non ha comandato a nessuno di essere empio e non ha dato a nessuno il permesso di peccare (Sir.15,14-20).

 

Nuova Iork, Le Torri Gemelle, 11 settembre 2001

In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo» (Lc.13,1-5).

 

GIOVANNI PAOLO II

(Roma, sabato 8 dicembre 2001)

NUBI OSCURE SI ADDENSANO ALL’ORIZZONTE DEL MONDO

Nubi oscure si addensano all’orizzonte del mondo. L’umanità, che ha salutato con speranza l’aurora del terzo millennio, sente ora incombere su di sé la minaccia di nuovi, sconvolgenti conflitti. E’ a rischio la pace nel mondo.

 

Omelia di Benedetto XVI del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro

La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!". Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”.

IL FUTURO DEL MONDO DIPENDE DALLA CONVERSIONE DEL MONDO

«Il futuro del mondo dipende dalla conversione del mondo» ha detto la Madonna a Fatima. In verità, siamo tutti responsabili. «Ogni peccato è un atto di guerra», diceva lo statista spagnolo Donoso Cortes. «Il peccato turba l’ordine naturale. Quando l’uomo si ribella a Dio, la natura si ribella all’uomo e lotta per Dio» (Sap.5,20). E’ questa la causa delle calamità naturali. Tolstoj diceva: «E’ assurdo che una guerra sia prodotta da alcuni uomini; sarebbe lo stesso che dire che una montagna viene spaccata da due colpi di piccone. La guerra è prodotta dai peccati dei popoli». L’umanità è una grande famiglia di cui Dio è Padre. Nessuno vive solo per sé, ma influisce su tutti. Quando la sproporzione fra i buoni e i cattivi oltrepassa ogni limite, Dio abbandona i governanti ai loro insani pensieri. Si scatenano feroci le lotte e sopravviene la desolazione. Al contrario l’offerta a Dio della fatica e sofferenza quotidiana, la paziente accettazione delle prove della vita, lo sforzo per osservare i Comandamenti di Dio, per perdonare le offese, producono inestimabili frutti di pace, di amore per tutte le famiglie e per l’intera Umanità.

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male… Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. … Allora Noè edificò un altare al Signore … e offrì olocausti sull'altare. Il Signore ne odorò la soave fragranza e pensò: «Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. Finché durerà la terra, seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno» (Gen.6,5.12; 8,20-22).

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LA VITA CONTRO L’ANTI-VITA

OMBRE MINACCIOSE CONTINUANO AD ADDENSARSI ALL’ORIZZONTE DELL’UMANITA’

(Benedetto XVI)

SOTTO LA TUA PROTEZIONE

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio! Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova! Non disprezzare! Accogli la nostra umile fiducia e il nostro affidamento! Oh, quanto ci fa male tutto ciò che nella Chiesa e in ciascuno di noi si oppone alla santità e alla consacrazione! Quanto ci fa male che l’invito alla penitenza, alla conversione, alla preghiera, non abbia riscontrato quell’accoglienza, come doveva! Quanto ci fa male che molti partecipino così freddamente all’opera della Redenzione di Cristo! Che così insufficientemente si completi nella nostra carne “quello che manca ai patimenti di Cristo” (Col.1,24). Siano quindi benedette tutte le anime, che obbediscono alla chiamata dell’Eterno Amore! Siano benedetti coloro che, giorno dopo giorno, con inesausta generosità accolgono il tuo invito, o Madre, a fare quello che dice il tuo Gesù (cfr. Gv.2,5) e danno alla Chiesa e al mondo una serena testimonianza di vita ispirata al Vangelo (Giovanni Paolo II, dall’Atto di Affidamento e Consacrazione alla Vergine, a Fatima, il 13 maggio 1982).

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Messaggio da Mediugorie del 25 luglio 2007, di Maria “Regina della Pace”

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

Cari figli, oggi, nel giorno del patrono della vostra parrocchia, vi invito ad imitare la vita dei santi. Che essi vi siano di esempio e di stimolo alla vita di santità. Che la preghiera sia per voi come l’aria che respirate e non un peso. Figlioli, Dio vi rivelerà il suo amore e voi sperimenterete la gioia di essere miei prediletti. Dio vi benedirà e vi darà l’abbondanza della grazia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Come conservare la purezza?

Circondando il nostro corpo con la siepe del sacrificio.

La purezza è una “virtù-riassunto”, vale a dire un insieme di virtù...

La purezza diventa bellezza, quindi anche forza e libertà.

È libero colui che è capace di resistere, di lottare.

 

PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA

LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI

www.lavocecattolica.it/movimento.vita.htm

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

IL TESTO DELLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E NELLE CASE

E' LEGGIBILE COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET

www.lavocecattolica.it/preghiera.benedetto.XVI.htm

 

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI

AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET

Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)

 

Questi testi e quelli precedenti sono pubblicati in modo permanente e prelevabili agli indirizzi Internet

www.lavocecattolica.it

www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm

www.lavocecattolica.it/lettera17agosto2007.htm

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

PER SOSTENERE

“LA VOCE CATTOLICA” e “TELE MARIA”

 

LA VERIDICITA' STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE

DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

 

Libro di 100 pagine di robusta carta patinata, tutte a colori e tutte illustrate, con elegante grafica adatta anche per bambini, illustrante - con prove documentali del tutto inedite - la verità storica delle “cinque traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth avvenute “in vari luoghi” e infine sul colle di Loreto: “traslazioni miracolose” avvenute tra il 1291 e il 1296, “approvate” “ufficialmente” nella loro “veridicità storica” da tanti Papi, per sette secoli. Il libro contiene anche il testo della “benedizione” di Giovanni Paolo II, spedita in data 11 gennaio 2005 all’autore del libro dal “santo” Pontefice -  E' disponibile anche la videocassetta o il DVD: “LA VERITA' DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI”, esposte dal Prof. Giorgio Nicolini sui luoghi stessi ove sono avvenute, "... affinché per l'incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni, non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso..." (Beato Giovanni Battista Spagnoli - detto "il Mantovano" - sulla "miracolosa traslazione")

 

Per ricevere il libro o il DVD sulle "MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH" bisogna farne richiesta al Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 - 60127 ANCONA - Italia – Telefono 071.83552 – Cellulare 339.6424332 - Facsimile: 071.83552 - Codice Fiscale: NCL GRG 51A18 A271P - Partita IVA: 02231420429 - Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it – Siti della Rete Internet: www.lavocecattolica.it www.operadellavita.it www.telemaria.it - Per le richieste del libro o del DVD per corrispondenza, a mezzo Pacco Postale, si può dare la propria offerta mediante un versamento da farsi nei Conti Correnti sotto indicati  intestati a:  Nicolini Giorgio – Via Maggini, 230 – 60127 Ancona

 

< POSTE ITALIANE - Conto Corrente Postale n.  13117056

   Paese IT – Cifra Rapida 79CIN ZCod. ABI  07601CAB  02600

< BANCA POPOLARE DI ANCONA  - Conto Corrente Bancario n.   8981  

    Coordinate Bancarie Nazionali CIN N – Cod. ABI  05308 – CAB  02691

    Coordinate Bancarie Internazionali IBAN  IT05 – N053 – 0802 – 6910 – 0000 – 0008 – 981 – BIC  BPAMIT31257

PER RICEVERE PIU’ CELERMENTE I PACCHI si consiglia di fare le proprie richieste mediante Lettera inviata con Posta Prioritaria al Prof. GIORGIO NICOLINI (Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA), allegando un ASSEGNO BANCARIO intestato a GIORGIO NICOLINI e con la dicitura NON TRASFERIBILE. Nella causale dei Versamenti bisogna indicare il NUMERO delle copie richieste, il proprio NOME e COGNOME e l’INDIRIZZO DOMICILIARE ove spedire il pacco con i libri o altro materiale didattico richiesto e aggiungendo agli importi sotto proposti un CONTRIBUTO FISSO di 10,00 euro quale contributo per il lavoro di imballo e le spese di spedizione dei pacchi (che saranno inviati entro 30 giorni dal versamento). Per l’invio di PACCHI CELERI (entro 10 gg. dal versamento dell’importo) la spesa del lavoro di imballo e spedizione è di 15,00 euro. Non si effettuano spedizioni in contrassegno. Per le spedizioni all'ESTERO la tariffa è da concordare.

 

LIBRI E ALTRO MATERIALE DIDATTICO DISPONIBILE PRESSO IL PROF. GIORGIO NICOLINI

I PREZZI SOTTOSTANTI SONO INDICATI A MODO DI LIBERA OFFERTA PER SOSTENERE LE SPESE E LA DIFFUSIONE GRATUITA

del materiale didattico proposto e dei servizi di apostolato offerti attraverso Internet

ciascuno può variare LIBERAMENTE l'offerta a seconda delle proprie possibilità

 

1)  Libro: LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO (euro 10,00)

2) Videocassetta o DVD: LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA (esposte dal Prof. Nicolini sui luoghi stessi ove sono avvenute) (60 minuti) (euro 10,00)

3) Videocassetta o  DVD: LA VITA DI SANTA GIANNA BERETTA MOLLA (la vita della Santa raccontata dal Vescovo Mons. Serafino Spreafico, che ha portato a compimento la causa di canonizzazione e amico di famiglia della Santa) (120 minuti) (euro 10,00)

4) Libro: I MISTERI DEL SANTO ROSARIO MEDITATI ALLA LUCE DEGLI INSEGNAMENTI DI SAN PIO DA PIETRELCINA (con Prefazione di Mons. Angelo Comastri; autori: Mons. Serafino Spreafico, Prof. Giorgio Nicolini, Don Paolo Medici) (euro 10,00)

5) Libro: L’ANGELO DI ANCONA (la vita del Beato Gabriele Ferretti, ascendente del Papa Beato Pio IX e Compatrono di Ancona) (euro 10,00)

6) Videocassetta o DVD: LA VITA DEL BEATO GABRIELE FERRETTI (ascendente del Papa Beato Pio IX e Compatrono di Ancona) (60 minuti) (euro 10,00)

7) Libro o audiocassetta: VI SCRIVERO’ DAL PARADISO (vita della Serva di Dio Santina Campana) (euro 10,00)

8) DVD: IL RISPETTO DELLA VITA UMANA NASCENTE (90 minuti), diviso per nuclei tematici, contenente il filmato IL GRIDO SILENZIOSO (euro 10,00) – Per ricevere questo DVD e diffonderlo gratuitamente leggi le istruzioni all’indirizzo Internet  www.lavocecattolica.it/proposta.htm

9) Videocassetta: IL RISPETTO DELLA VITA UMANA NASCENTE (90 minuti), contenente anche il filmato IL GRIDO SILENZIOSO (euro 10,00) - Per ricevere questo DVD e diffonderlo gratuitamente leggi le istruzioni all’indirizzo Internet  www.lavocecattolica.it/proposta.htm

10) DVD o CD-ROM: contenente il filmato IL GRIDO SILENZIOSO e tutti i testi pubblicati nel Sito del "Movimento con Cristo per la Vita" - Cfr. www.operadellavita.it (euro 10,00)

11) DVD contenente tutti i testi pubblicati nel Sito Internet  www.operadellavita.it (euro 10,00)

12) DVD contenente tutti i testi pubblicati nel Sito Internet www.lavocecattolica.it (euro 10,00)

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PREGHIERA A MARIA

Stella dell'Evangelizzazione

O Maria, al mattino della Pentecoste, Tu hai sostenuto con la preghiera l'inizio dell'evangelizzazione, intrapresa dagli apostoli sotto l'azione dello Spirito Santo. Con la tua costante protezione continua a guidare anche oggi, in questi tempi di apprensione e di speranza, i passi della Chiesa che, docile al mandato del suo Signore, 
si spinge con la "lieta notizia" della salvezza verso i popoli e le nazioni di ogni angolo della terra. Orienta le nostre scelte di vita, confortaci nell'ora della prova, 
affinché, fedeli a Dio e all'uomo, affrontiamo con umile audacia i sentieri misteriosi dell'etere, per recare alla mente ed al cuore di ogni persona l'annuncio gioioso di Cristo Redentore dell'uomo. O Maria, Stella dell'Evangelizzazione, cammina con noi! Amen.

Giovanni Paolo II

 

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Gentilissimo Prof. Nicolini, ho appena letto con piacere l'allegato. Ma che fatica! E' proprio necessario formattare con tutti quei colori e sfondi il testo? Scusandomi per la franchezza, forse eccessiva, credo che una maggiore sobrietà dell'impaginazione faciliterebbe la lettura. Cordialmente saluto. Alessio.

LA RISPOSTA SULL’UTILIZZO DEI COLORI E COME TRASFORMARE TUTTI I TESTI IN BIANCO E NERO

Caro Alessio, l'utilizzo dei diversi colori nelle parole del testo hanno lo scopo di COSTRINGERE A FERMARE L'ATTENZIONE su quella parola o su quel concetto che voglio evidenziare maggiormente, anche se costa fatica a chi legge. Ma proprio quella fatica fa fissare meglio una parola od un concetto. Altrimenti chi legge scorre con superficialità e non si ferma su punti molto importanti. Ogni parola che scrivo infatti è stata "misurata" e quando la evidenzio di più e "colpisce" l'occhio (cioè, lo disturba), colpiscono in quel modo anche l'intelligenza e si fissano meglio. Certe parole vogliono anche essere "una pietra" per coloro cui sono dirette "in prima persona", e che non vogliono vedere né sentire. Si dice che in Internet le parole ingrandite hanno lo stesso significato di uno che alza il tono della voce per farsi sentire con più forza. Per questo le uso. Almeno questo è il mio intento. Tuttavia tengo in considerazione il tuo invito alla sobrietà. Vorrei comunque ricordarti, in ogni caso, che il testo che invio è in formato "Word" perché uno lo possa liberamente trasformare.      Se tu, infatti, fai delle semplicissime variazioni in modo autonomo, puoi avere il testo nel modo che vuoi tu, totalmente in bianco e nero. Basta andare su "Modifica", fare "Seleziona tutto", poi cliccare sul pulsante destro del "mouse", facendo comparire varie voci tra cui "Carattere". Cliccando su "Carattere" e poi sui colori dei caratteri il "Nero", il testo ti diventerà in pochi attimi in bianco e nero. Così pure se vuoi togliere totalmente tutti gli sfondi, basta andare su "Formato" e togliere ogni sfondo, con un paio di manovre.

Hai ragione, basterebbe modificare il formato prima di iniziare a leggere… A volte non ci si pensa, a volte fa fatica. Grazie comunque per tutto quello che scrivi; fa piacere vedere che c'è chi si impegna oggigiorno, con i più svariati mezzi, per promuovere la fede in Dio. E fa piacere anche leggere cose che altrimenti non si conoscerebbero. Una preghiera. Alessio.

 

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