Giornale Informatico "LA VOCE CATTOLICA"

n°123

www.lavocecattolica.it

Ancona, Mercoledì 15 settembre 2010 - Beata Vergine Addolorata

Direttore: Prof. GIORGIO NICOLINI
Tel./Fax 071.83552 - Cell. 339.6424332 - Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it

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IL DOLORE DI MARIA

PER LE DISSACRAZIONI LAURETANE

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

LE ULTIME DISSACRAZIONI OPERATE DAI "RESPONSABILI"

DELLA BASILICA PONTIFICIA DELLA SANTA CASA DI LORETO

www.lavocecattolica.it/lettera15settembre2010.htm

www.telemaria.it/archiviostorico.htm

 

Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime? Oh, le lacrime di Maria! Erano sul Golgota lacrime di compatimento per il suo Gesù e di tristezza per i peccati del mondo. Piange Ella ancora per le rinnovate piaghe prodotte nel Corpo mistico di Gesù? O piange per tanti figli, nei quali l’errore e la colpa hanno spento la vita della grazia, e che gravemente offendono la Maestà divina? O sono lacrime di attesa per il ritardato ritorno di altri suoi figli, un dì fedeli, ed ora trascinati da falsi miraggi?

(Pio XII, Radiomessaggio del 1954, per le lacrimazioni miracolose della Madonna di Siracusa)

DALL’INSEGNAMENTO DI PAOLO VI

Noi viviamo in un periodo in cui l’attrattiva delle cose naturali si è fatta assai suggestiva: natura, scienza, economia e godimento impegnano potentemente la nostra attenzione, il nostro lavoro, la nostra speranza. La fecondità, che la mano di uomo ha saputo trarre dal seno della terra, ci ha procurato beni, ricchezze e piaceri, che sembrano saziare ogni nostra aspirazione, e che sembrano perfettamente corrispondere alle nostre facoltà di ricerca e di possesso. Qui è la vita, dice la nostra conquista del mondo circostante, e qui si dirigono, si legano e si arrestano i nostri desideri; qui arriva la nostra speranza, qui si ferma il nostro amore. E quando è così – come spesso lo è – non siamo più capaci di pregare, di aspirare alle cose trascendenti e supreme, di porre la nostra speranza al di là del quadro della nostra immediata esperienza. Il mondo della religione ci sembra vano; quello soprannaturale, che ci invita alla beatitudine eterna con Maria ed i Santi, ci riesce inconcepibile. L’aldilà è stato sostituito dall’aldiquà. L’idea della Madonna che ora, di là appunto, ci osserva e ci attende, ci sembra strana e forse importuna. E invece certamente quella Beatissima nostra Mamma, se ancora oggi fosse capace di trepidazione e di lacrime, soffrirebbe per noi, vedendoci intenti ad altri fini, non a quello che ci conduce a Lei; e soffrirebbe dolorosamente vedendoci fermi e distratti sul sentiero che invece dovrebbe stimolare i nostri passi verso la mèta dove ella ci aspetta.

LA NONA STAZIONE DELLA "VIA CRUCIS"

SCRITTA NEL 2005 DAL CARD. RATZINGER PRIMA DI ESSERE ELETTO PAPA

Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).

Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.

 

UNA DOVEROSA DENUNCIA A TUTTA LA CHIESA

IN OBBEDIENZA AL VANGELO E AL CODICE DI DIRITTO CANONICO

Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;

se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.

SE POI NON ASCOLTERA’ NEPPURE COSTORO, DILLO ALL’ASSEMBLEA

(Mt.18,15-17)

In obbedienza alla mia coscienza e alle norme del Codice di Diritto Canonico (cfr. can.1391), in particolare del can.212 (§.3) - che dichiara: "In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, (i fedeli) hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai Sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di RENDERLO NOTO AGLI ALTRI FEDELI, salva restando l’integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l’utilità comune..."

Prof. GIORGIO NICOLINI

LETTERA APERTA DI PROTESTA INVIATA A ROSARIO CARELLO

conduttore di "A SUA IMMAGINE"

in riferimento alla trasmissione televisiva di domenica 12 settembre 2010

Da: Giorgio Nicolini [mailto: giorgio.nicolini@poste.it]
Inviato: lunedì 13 settembre 2010 01:45
A: A SUA IMMAGINE asuaimmagine@rai.it

Oggetto: La "questione lauretana" e la trasmissione di "A SUA IMMAGINE" del 12 settembre 2010

Ancona, 13 settembre 2010

        Le esprimo tutta la mia PROFONDA TRISTEZZA E VIBRATA PROTESTA per la trasmissione da Lei diretta ed andata in onda Domenica 12 settembre da Loreto e sulla SANTA CASA DI LORETO, che è stata UNA OFFESA ALLA VERITA’.

        Tutti i servizi e i commenti sono stati predisposti e intessuti – con ABILI E BEN FALSIFICATE presentazioni grafiche e audiovisive – al fine di voler dimostrare – agli ignari e indifesi telespettatori - una preconcetta NEGAZIONE DELL’AUTENTICITA’ DELLA SANTA CASA (nella sua "integralità") e DELLE SUE MIRACOLOSE TRASLAZIONI, nonché è stata trasmessa e dichiarata una GRAVE NEGAZIONE E FALSIFICAZIONE delle ragioni per le quali BENEDETTO XV nel 1920 proclamò la Madonna di Loreto PATRONA DEGLI AVIATORI, che avvenne per il solo motivo del riconoscimento ESPLICITAMENTE DICHIARATO dell’autenticità storica delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa di Nazareth, mentre da Loreto - per negare "la verità" delle Traslazioni Miracolose - hanno ora "inventato" – e A SUA IMMAGINE ha trasmesso contro la verità storica - il motivo che "quel" Patrocinio fu stabilito da Benedetto XV a motivo del VOLO DELL’ARCANGELO GABRIELE nella Santa Casa, per l’Annunciazione. Ciò è del tutto falso, oltreché assurdo: basta solo documentarsi, andando a leggere il relativo decreto di Benedetto XV del 1920; e assurdo, perché - se così fosse - allora Patrono dell’Aviazione dovrebbe essere San Gabriele Arcangelo e non certo la Madonna di Loreto!

        Ho mandato nella Posta Elettronica di "A SUA IMMAGINE" - durante la DIRETTA TELEVISIVA - anche dei messaggi per INFORMARE (compresa la DENUNCIA CANONICA PER IL DELITTO DI FALSO - operato da un trentennio dal Padre Giuseppe Santarelli - già consegnata alle Autorità Ecclesiastiche): ma non sono stati minimamente presi in considerazione, né citati ai telespettatori, né vi è stato un interlocutore nello studio che potesse obiettare alle erronee e false affermazioni del Padre Stefano De Flores, del tutto "incompetente" e – mi permetto – "non in buona fede" sulla "questione lauretana"; così pure a riguardo del Rettore del Santuario, Padre Marzio Calletti, che ha presentato in modo falsificato l’interpretazione delle icone rappresentate direttamente dalla Santa Casa, che mai, in alcun modo, hanno fatto allusione ad "un trasporto con nave" della Santa Casa (architettonicamente impossibile!), ma solo e soltanto attestanti le Traslazioni Miracolose "per il ministero angelico", come dichiarato solennemente e sempre nei secoli dal Magistero Pontificio.

        L’offesa alla "verità storica", utilizzando "falsificazioni documentali", è anche una GRAVE OFFESA che si fa a Dio, che nell’Ottavo Comandamento ci dice di NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA: come invece avviene, purtroppo, da un trentennio, proprio dalla Basilica Lauretana, da alcuni suoi "responsabili"; ed è stato fatto anche da quelle "abili e ben falsificate presentazioni grafiche e audiovisive" di cui ho parlato all’inizio, e che hanno ingannato ed ancor più confuso gli ignari e gli inesperti della "questione lauretana" (e sono la quasi totalità dei telespettatori!).

        Detto con franchezza, da studioso e profondo conoscitore della "vera storia" della Santa Casa, debbo con amarezza dichiarare che la Sua trasmissione, invece di essere stata a servizio della VERITA’, è stata a servizio della MENZOGNA, offendendo perciò profondamente la VERITA’ STORICA nonché il sette volte secolare insegnamento del Magistero Pontificio Solenne, che ha sempre dichiarato – dopo regolari processi canonici, con l’avallo di prove storiche, archeologiche e scientifiche inoppugnabili – sia l’autenticità della Santa Casa che le sue Miracolose Traslazioni, istituendone anche una celebrazione liturgica apposita, il 10 dicembre.

        Supponendo in Lei una buona fede - per mancanza di conoscenza - in quanto "ha permesso" di far trasmettere in "A SUA IMMAGINE" sulla Santa Casa, Le sarei molto grato se mi desse almeno l’opportunità di potere avere un contatto telefonico direttamente con Lei per poter meglio esporLe e farLe comprendere quanto qui sopra affermato, invitandoLa anche a programmare un doveroso futuro nuovo servizio televisivo sulla Santa Casa che sia CORRETTIVA e RIPARATIVA della trasmissione del 12 settembre u.s. e che sia LEALMENTE RISPETTOSA DELLA VERITA’, e nell’obbedienza all’insegnamento del Magistero Pontificio al riguardo.

        Per un approfondimento sulla "vera storia" della Santa Casa si può peraltro ampiamente documentare collegandosi ad un mio Sito Internet all’indirizzo www.lavocecattolica.it/santacasa.htm nonché vedendo i filmati ("scaricabili") presenti nell’Archivio Storico di TELE MARIA all’indirizzo Internet www.telemaria.it/archiviostorico.htm ed anche in "Facebook" all’indirizzo www.facebook.com/giorgio.nicolini.

        Allo scopo di meglio chiarirLe LA VERITA’ sulla "questione lauretana", Le invio in allegato il testo della "Denuncia Canonica per il delitto di falso sulla questiona lauretana", una importante Lettera scritta all’attuale Card. Angelo Comastri nel 2004, quando ancora era Vescovo di Loreto, ed altre documentazioni.

        Mentre La ringrazio per il Suo settimanale lodevole impegno televisivo per illustrare la vita della Chiesa e la Fede Cristiana attraverso "A SUA IMMAGINE", certo di una "pertinente risposta" al presente messaggio, Le assicuro anche un sincero ricordo nella preghiera, in specie proprio nella Santa Casa, ove mi reco spesso, raccomandandoLa alla Vergine Immacolata.

        In attesa di un Suo "riscontro", La saluto con cordialità.

 Prof.  GIORGIO NICOLINI

P.S. - Un insigne architetto, Federico Mannucci, incaricato dal Sommo Pontefice Benedetto XV di esaminare le fondamenta della Santa Casa, in occasione del rinnovo del pavimento, dopo l’incendio scoppiatovi nel 1921, scrive e asserisce perentoriamente, nella sua "Relazione" del 1923, che "è assurdo solo pensare" che il sacello possa essere stato trasportato "con mezzi meccanici" (F. Mannucci, "Annali della Santa Casa", 1923, 9-11), e rivelò che "è sorprendente e straordinario il fatto che l’edificio della Santa Casa, pur non avendo alcun fondamento, situato sopra un terreno di nessuna consistenza e disciolto e sovraccaricato, seppure parzialmente, del peso della volta costruitavi in luogo del tetto, si conservi inalterato, senza il minimo cedimento e senza una benché minima lesione sui muri" (F. Mannucci, "Annali della Santa Casa", 1932, 290).

            L’architetto Mannucci trasse, in sintesi, queste conclusioni:

 1   i muri della Santa Casa di Loreto sono formati con pietre della Palestina, cementati con malta ivi usata;

 2   è assurdo solo il pensare ad un trasporto meccanico;

 3   la costruzione della Santa Casa nel luogo ove si trova si oppone a tutte le norme costruttive ed alle stesse leggi fisiche.

 

LA PROTESTA DEL PROF. AVV. FRANCESCO DAL POZZO

INVIATA ALLA REDAZIONE DI "A SUA IMMAGINE"

Da: Francesco Dal Pozzo [mailto:francesco.dalpozzo@alice.it]
Inviato: lunedì 13 settembre 2010 13:10 - A: A SUA IMMAGINE asuaimmagine@rai.it

Oggetto: Trasmissione da Loreto, il 12 u.s. sulla Santa Casa

Questa è per esprimere il mio più accorato disappunto per la trasmissione all'oggetto, del tutto disinformata e perciò fuorviante, come bene è stato mostrato e documentato dal Prof. Giorgio Nicolini, che della "questione" lauretana, è ben attendibile e incontestabile conoscitore.

Direi che il vostro affondo storico-culturale (si fa per dire), tanto inopinato quanto fallace è quanto di peggio poteva esser detto e fatto sull'argomento.

Peccato per una così bella occasione sprecata...

Prof. Avv. FRANCESCO DAL POZZO

Posta Elettronica: francesco.dalpozzo@alice.it - Tel./Fax 055.400707

 

LA RIMOZIONE DEL TABERNACOLO E DEL SANTISSIMO

DALLA SANTA CASA DI LORETO

UN ALTRO GRAVE ATTO DI DISSACRAZIONE CONTRO LA SANTA CASA E LA SANTISSIMA EUCARISTIA

PROPRIO ALLA VIGILIA DEL XXV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE DI ANCONA DEL 4-11 SETTEMBRE 2011

Da: totapulchra@alice.it [mailto:totapulchra@alice.it]
Inviato: giovedì 2 settembre 2010 11:00
A: giorgio.nicolini@telemaria.it
Oggetto: La rimozione del Tabernacolo dalla Santa Casa
Priorità: Alta

GENTILISSIMO GIORGIO,

SONO RIMASTA MALISSIMO NEL CONSTATARE CHE IL TABERNACOLO TOLTO DALLA SANTA CASA NON E' STATO RIMESSO AL "SUO POSTO".

DOVREMMO FARLO SAPERE A SUA EMINENZA MONS. COMASTRI ED AL PAPA.    

      Maria Grazia De Angelis

LA RISPOSTA del Prof. Nicolini a MARIA GRAZIA DE ANGELIS

Da: Giorgio Nicolini [mailto:giorgio.nicolini@telemaria.it]
Inviato: sabato 4 settembre 2010 18:17
A: Maria Grazia De Angelis - totapulchra@alice.it

Oggetto: La rimozione del Tabernacolo e del Santissimo dalla Santa Casa Ancona, 4 settembre 2010

Gent.ma De Angelis,

        la rimozione del Tabernacolo e del Santissimo è l’ultimo atto dissacratore della Santa Casa, attuato nella Basilica Pontificia Lauretana, che in tal modo resta solo una esposizione di "pietre da Museo", da dover visitare per pura curiosità e cultura, "demitizzata" dall’alone soprannaturale del Miracolo delle Traslazioni e di quanto tra quelle "Pareti" è realmente avvenuto: l’Incarnazione stessa del Figlio di Dio. Ora si entra nella Santa Casa "per visitare" "le pietre" portate dalla famiglia "Angeli o De Angelis dell’Epiro", come ostinatamente continuano ad insegnare e a propagandare dissacratoriamente, e mentendo, dalla Basilica Lauretana.

        Ora, perciò, nella Santa Casa non si deve più entrare per ADORARE il Mistero più grande della Creazione lì avvenuto: l’Incarnazione del Figlio di Dio. Togliere, infatti, la REALE PRESENZA EUCARISTICA del Figlio di Dio, Incarnatosi tra quelle Pareti e perpetuamente "incarnatosi" nell’Ostia Santa consacrata nella Santa Messa, significa far perdere ai visitatori e ai pellegrini "il senso" dell’ATTO DI ADORAZIONE dovuto al Mistero più grande della Fede Cristiana, che è appunto l’Incarnazione, cioè la "reale venuta" e "reale presenza" del Figlio di Dio tra gli uomini, fattosi uomo in Maria Vergine.

        Togliere il Tabernacolo e la Reale Presenza Eucaristica di Gesù dalla Santa Casa ove Egli si è Incarnato è perciò un vero atto di dissacrazione e di scristianizzazione: è ormai l’ultimo atto che investe e distrugge "il valore inestimabile" della "reliquia" della Santa Casa, e che contribuisce a far indebolire ulteriormente la Fede e così – con il clima secolare e laicista imperante - farla spegnere piano piano del tutto nei fedeli. Ma "i responsabili" della Basilica Lauretana evidentemente di ciò non se ne avvedono o non se ne preoccupano…

        Ho già scritto e denunciato ogni cosa più volte – anche ieri, mediante Fax diretto – sia a Mons. Comastri, che a varie Congregazioni Vaticane e al Papa stesso, mediante il Segretario. Ma penso potranno fare assai poco: a Loreto disobbediscono sempre in tutto, anche quando interviene il Papa stesso con chiare indicazioni cui attenersi.

        Gli attuali "responsabili" e "innovatori" della Basilica Pontificia Lauretana, credono di essere loro "i proprietari" della Santa Casa e della Basilica Pontificia Lauretana e credono di essere nel diritto di poterci fare tutto quello che vogliono, a loro piacimento. Invece essi non sono per niente "i proprietari" della Santa Casa: essi sono solo dei "custodi" – e purtroppo infedeli – di "un luogo santissimo" che è proprietà di tutta la cristianità (con anche la speciale diretta giurisdizione del Papa); ma dell’opinione e della fede della cristianità e della gente umile e semplice essi non ne tengono alcun conto, come non tengono in alcun conto l’obbedienza al Magistero Pontificio, che per sette secoli, ininterrottamente, con atti canonici chiarissimi, solenni e inconfutabili, ha sempre dichiarato l’autenticità della Santa Casa e delle sue Miracolose Traslazioni.

        La soluzione risolvitrice per Loreto è "la rimozione" innanzittutto degli "autori" delle "dissacrazioni": ed ho chiesto anche questo nei miei "appelli" (quasi settimanali) alle Congregazioni Vaticane. Ma ci vorrà davvero un intervento dall’Alto perché "qualcuno" dal Vaticano abbia la forza di intervenire "d’autorità".

        Per adesso, con degli amici, sto comunque preparando "una campagna di sensibilizzazione" e "di intervento diretto dei fedeli", mediante "Facebook", che può raggiungere milioni di utenti, in tutto il mondo: se migliaia, milioni di "voci" si unissero tutte insieme per "protestare" contro le dissacrazioni lauretane, forse "qualcuno" avrà la forza di intervenire "d’autorità" e di "rimuovere" i responsabili.

        In ogni caso, alla fine – non c’è dubbio! – "il Cuore Immacolato di Maria trionferà", anche a Loreto (se la Santa Casa "ivi" ancora  resterà!...).

        Un grato ricordo nella preghiera.

 Prof.  GIORGIO NICOLINI

 

L’ALTARE DEGLI APOSTOLI

A riguardo della presenza di Gesù Eucaristia nella Santa Casa, faccio presente che - secondo la Tradizione Millenaria mai smentita da alcuno - la PRIMA MESSA, dopo l'Ascensione al Cielo di Gesù, VENNE CELEBRATA PROPRIO NELLA SANTA CASA, a Nazareth, da San Pietro, con gli Apostoli e con la presenza di Maria Vergine, ancora vivente e ancora abitante la stessa Casa Nazaretana, che DA ALLORA FU TRASFORMATA IN CHIESA, con la presenza permanente della SS.ma Eucaristia. Nella Santa Casa, perciò, il Figlio di Dio si incarnò "la prima volta" in Maria Vergine, ed "una seconda volta" sempre nella Santa Casa con la Prima Consacrazione Eucaristica celebrata da San Pietro, capo degli Apostoli, con la presenza di Maria. Non per niente a Loreto è stato trasportato dagli Angeli (del Cielo!), MIRACOLOSAMENTE, insieme alla Santa Casa, anche l'ALTARE DEGLI APOSTOLI ove fu celebrata la Prima Santa Messa della storia della Chiesa: quell'ALTARE DEGLI APOSTOLI sopra il quale è stato collocato per MILLENNI il TABERNACOLO, ora RIMOSSO dissacratoriamente, con falsi pretesti liturgici, ma nella realtà per fare della Santa Casa e della Basilica Lauretana un luogo di frequentazione turistica, quasi solo "un Museo" da visitare, senza troppi impegni devozionali. Vi è quindi da sottolineare come la Santa Casa fu LA PRIMA CHIESA della nascente Comunità Cristiana, consacrata direttamente dagli Apostoli. Perciò a Loreto non c’è un’unica chiesa in cui conservare un unico Tabernacolo, ma vi sono due chiese: quella della Santa Casa e la Basilica costruitavi successivamente sopra per racchiudere , custodire e difendere LA PRIMA VERA CHIESA, CHE ERA LA SOLA SANTA CASA. Appare pertanto falso e pretestuoso il motivo della conservazione dell’Eucaristia in un unico luogo all’interno della Basilica. In ogni caso, quell’unico luogo, semmai, non poteva e non può essere altro che la Santa Casa stessa, e non altre cappelle laterali, alle quali i pellegrini neppure fanno caso.

Prof. GIORGIO NICOLINI – (martedì 7 settembre 2010, 12:10) . www.lavocecattolica.it/santacasa.htmwww.telemaria.it

IL SITO DEI CATTOLICI SORTO SPONTANEAMENTE

OVE SI STANNO SCRIVENDO LE PROTESTE PER LE DISSACRAZIONI LAURETANE

CLICCARE DIRETTAMENTE SUL SOTTOSTANTE INDIRIZZO

E SI APRIRA’ LA PAGINA DIRETTA DI INTERNET

http://blog.messainlatino.it/2010/09/rimosso-il-tabernacolo-dalla-s-casa.html?spref=fb

 

Per conoscere meglio e protestare contro l'APOSTASIA LAURETANA, ci si può collegare e si possono utilizzare e diffondere anche i contenuti dal Sito Internet www.lavocecattolica.it/santacasa.htm - Come anche si possono vedere, scaricare e diffondere i filmati presenti in www.telemaria.it e nell’Archivio Storico: www.telemaria.it/archiviostorico.htm ed in www.facebook.com/giorgio.nicolini - Per scrivere messaggi di protesta e di disapprovazione si possono utilizzare i numeri diretti pubblicamente reperibili nel Sito Ufficiale della Curia della Prelatura di Loreto: Fax 071.9747174 - Tel. 071.9747221 - Posta Elettronica: prelato@prelaturaloreto.it – Si possono anche inviare messaggi di protesta e di richiesta di intervento ai Fax Vaticani (pubblicamente reperibili in Internet): Card. Angelo Comastri (ex-Arcivescovo di Loreto): Fax 06.69885518 – Card. Tarcisio Bertone (Segretario di Stato): Fax 06.69885255 – Congregazione per il Culto Divino: Fax 06.69883499 – Congregazione per i Vescovi: Fax 06.69885303 – Congregazione per la Dottrina della Fede: Fax 06.69883409 – Sala Stampa Vaticana: Fax 06.69885178 - 

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LA SOLIDARIETA’ DI TANTI CATTOLICI

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UN MESSAGGIO DALL’AVV. STEFANO GIZZI

Da: Avv. Stefano Gizzi [mailto:stefanogizzi@alice.it]

Inviato: sabato 4 settembre 2010 21:18

A: Giorgio Nicolini giorgio.nicolini@poste.it

Oggetto: DA STEFANO GIZZI - CECCANO: La dissacrante rimozione del Tabernacolo e della Reale Presenza di Gesù dalla Santa Casa di Loreto.

Priorità: Alta

Caro Professor Nicolini, non demorda nella Sua preziosa ed insostituibile azione di denuncia e di difesa della Santa Casa di Loreto. Sono notizie che angosciano e danno un senso di vero dolore, per chi è cattolico e vuole restarlo.

Che la Vergine Lauretana l’assista e Le faccia avere la gioia di un pieno successo!

            Avv. Stefano Gizzi, Ceccano

UN MESSAGGIO DAL PROF. AVV. FRANCESCO DAL POZZO

Da: Francesco Dal Pozzo [mailto:francesco.dalpozzo@alice.it]

Inviato: giovedì 9 settembre 2010 19:12 - A: prelato@prelaturaloreto.it

Oggetto: L’esecrabile rimozione del Tabernacolo dalla Santa Casa.

Tengo ad aggiungermi a quanti già hanno espresso costernata preoccupazione a seguito dell’asporto del Tabernacolo e del Santissimo dalla Santa Casa, luogo che per uniforme, plurisecolare riconoscimento il Magistero ha sempre insegnato esser quello dell’Incarnazione di Nostro Signore Gesù.

Tengo altresì a precisare che l’inopportunità e anzi esecrabilità di tale iniziativa, di cui non si coglie lo scopo: s’inserisce purtroppo nel corso inaccettabile di un processo secolaristico e dissacratorio che da molti e ormai troppi anni vorrebbe "turisticizzare" la cittadina di Loreto come riferimento soltanto storico e culturale, o tutt’al più una curiosità per i "nostalgici’ della Fede; ossia del tempo in cui la Fede era davvero amata e riconosciuta nel suo valore veritativo e teologale

Prof. Avv. FRANCESCO DAL POZZO, Firenze

ALCUNI MESSAGGI INSERITI NEL BLOG SEGUENTE:

http://blog.messainlatino.it/2010/09/rimosso-il-tabernacolo-dalla-s-casa.html?spref=fb

 

 

IL RICEVIMENTO DELLA CONOSCENZA DEL FATTO

DA PARTE DEL CARD. ANGELO COMASTRI

Da: parrocchiasantacasa [mailto:parrocchiasantacasa@aruba.it]

Inviato: mercoledì 8 settembre 2010 16:25  

A: giorgio.nicolini@poste.it  

Oggetto: Informazione al Card. Comastri
A riguardo alla sua "e-mail", La informiamo che Sua Eminenza Cardinale Angelo Comastri è stato posto a conoscenza del fatto.  Cordiali saluti.

Staff Parrocchia Santa Casa

 

Dal Prof. Giorgio Nicolini

Messaggio inviato a Maria Grazia De Angelis

(8 settembre 2010, 22:02)

        Ho ricevuto un messaggio da parte della Parrocchia della Santa Casa che, diplomaticamente, per non farlo esporre "di persona", mi informa che il "Cardinale Angelo Comastri è stato posto a conoscenza del fatto".  

Credo di interpretare il messaggio come una indiretta "rassicurazione" che Mons. Comastri mi ha voluto inviare per garantirmi che si sta interessando al "caso", dato anche la risonanza che sta avendo in Internet, attraverso un gruppo di cattolici che stanno scrivendo e trasmettendo anche loro le loro "vibrate proteste".

        Credo che questa sciagurata e dissacratoria iniziativa sia stata pensata e voluta direttamente proprio da Mons. Tonucci, che pensa più all’incremento "turistico" e all’utilizzo "museale" della Basilica e della Santa Casa (alla quale "non crede"), che al bene delle anime.

        Ti ringrazio di "quel" messaggio inviatomi il 2 settembre u.s. che mi ha dato l’occasione di scrivere "quella" risposta (a cui già pensavo da tempo) - inviata anche al Segretario del Papa e a tutte le Congregazioni Vaticane - e che ora sta cominciando a far scuotere e a far protestare con forza tanti "cattolici" che scrivono in Internet (cfr. www.facebook.com/giorgio.nicolini), perché ormai si è raggiunto veramente "il colmo" per queste dissacrazioni lauretane "impunite".

        Forse, questa volta, da Roma "qualcuno" interverrà veramente, anche "facendo rimuovere" lo stesso Mons. Tonucci e il Padre Santarelli, Direttore della "Congregazione Universale della Santa Casa", che con i suoi scritti pieni di falsificazioni storiche e di falsità di ogni genere - nel negare l’autenticità della Santa Casa e delle sue Miracolose Traslazioni - ha distrutto in soli 30 anni tutti i 700 anni di Storia della Chiesa, che si era intessuta attorno alla Reliquia Lauretana e alle sue Miracolose Traslazioni, costituendo oggetto di culto universale e "salvezza della cristianità" in momenti storici cruciali, specie contro il pericolo dell’islamizzazione.

   Preghiamo e ringraziamo Maria, che nella Solennità odierna della sua Natività (avvenuta proprio nella Santa Casa), ci ha fatto conoscere proprio quest’oggi – credo come un suo "regalo" – che la nostra "denuncia" è giunta almeno a Mons. Comastri, che non potrà rimanere inerte di fronte a tanto "scempio dissacratorio" che si perpetua e si aggrava a Loreto.

        Preghiamo anche per Mons. Comastri perché abbia la forza di fare almeno lui il suo "dovere", avvisando anche il Papa (se la mia corrispondenza non gli fosse stata ancora consegnata dal Segretario) e perché si faccia interprete della necessità di un intervento "d’autorità" a Loreto da parte Autorità Ecclesiastiche Vaticane.  

   Un cordiale saluto.  

            Prof. GIORGIO NICOLINI

 

UN MESSAGGIO DI INCORAGGIAMENTO

Da: Patrizia Stella [mailto:patrizia.stella@alice.it]
Inviato: domenica 5 settembre 2010 07:47 - A: 'Giorgio Nicolini'
Oggetto: R: La dissacrante rimozione del Tabernacolo e della Reale Presenza di Gesù dalla Santa Casa di Loreto

Bravissimo egregio Prof. Nicolini. Ciascuno dal suo angolo del mondo deve condurre la santa battaglia. Coraggio.  

Dott.ssa Patrizia Stella

PER VEDERE, SCARICARE E DIFFONDERE IL FILMATO

"LE VERITA’ E LE FALSITA’ SULLA STORIA DELLA SANTA CASA"

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Da Francesco Colafemmina (lunedì 6 settembre 2010, 18:37)

Ho appena telefonato a questo numero 071.9747.155. La notizia è vera: "abbiamo spostato tutto nella cappella del Santissimo". Non c'è più limite alla vergogna. Il buon vescovo, ex nunzio apostolico in Svezia, che tanti denari spese per costruire la nuova sede della nunziatura e che subito relegò i gruppi di fedeli legati al rito antico in un’esile cappella laterale della Basilica, si è dunque adoperato perché venisse attuata fino in fondo la rivoluzione liturgica di una Chiesa di svitati. Che fare?...

 

Da don Camillo (lunedì 6 settembre 2010, 18:28)

E' una delle basiliche Papali più vessate dal demonio (forse proprio per la Grandezza della Reliquia) il modernismo-liturgico ateo e materialista anno dopo anno ha cercato di oscurare la devozione! … e ora anche il Santissimo Sacramento, perché "disturba i turisti!

 

DaCaterina63 (lunedì 6 settembre 2010, 19:26)

Non si toglie IL FIGLIO ALLA MADRE! La Santa Casa di Loreto è un luogo del tutto unico al mondo e molto particolare: è il Cuore del prodigio stesso in cui avvenne l'Incarnazione che PROSEGUE NEL SANTISSIMO SACRAMENTO fino al ritorno di Cristo... Senza dubbio Egli non è stato tolto MA SOLO SPOSTATO... ma forse lei non ha presente il dramma dell'idolatria e il dramma dell'incredulità che oggi viviamo e la fatica che si fa, noi che siamo nel mondo, per aiutare gli altri (e noi stessi) per restare fedeli  A CIO' CHE NON VEDIAMO... Togliere il Tabernacolo da QUEI PIEDI - attenzione, non da una Cappella qualsiasi, ma da QUELLA CAPPELLA - ne sminuisce l'essenza; è stato tolto ciò che ci è dato e che proviene dall'Incarnazione: il Santissimo Sacramento! Entrare lì dentro una cosa è visitare santamente il luogo come la Tradizione tramanda, altra cosa è venerare e insieme ADORARE LA DIVINA PRESENZA INSIEME ALLA MADRE... Non dobbiamo lanciare anatemi, MA SUPPLICHE DI RIPENSAMENTO... ma non sminuisca la gravità dell'evento... la prego, non lei, Sacerdote!

 

Da Miserere (martedì 7 settembre 2010, 23:43)

Primo aspetto: Non si accentua la sacralità di un luogo di culto TOGLIENDOGLI IL SANTISSIMO!!! e quella RELIQUIA della Santa Casa acquistava valore proprio per la Presenza REALE DEL FIGLIO che la DISPIEGAVA... e non comprende che è proprio togliendo il Tabernacolo che quella reliquia rischia di essere messa sullo stesso piano della Presenza Reale? E' stato spostato? l'abbiamo capito, dire che è stato spostato e dire che è stato SFRATTATO ha un significato particolare come particolare era il luogo che lo ospitava: la CASA NELLA QUALE MARIA CONCEPI' IL VERBO PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO... non avremo alcun Tabernacolo, né alcuna Eucarestia senza l'Incarnazione... ora, l'unico posto al mondo dove si custodiva il ricordo, seppur per Tradizione, dell'evento prodigioso (della traslazione) con il Sacrificio di Cristo rimasto a noi nell'Eucarestia era questa Santa Casa... tolto IL PADRONE DI CASA, che era appunto Gesù Ostia Santa, restano quattro Mura, sante e devote, ma private del PRODIGIO... La Santa Casa NON era e non è come le altre Basiliche...

Secondo aspetto: L'invito a vivere la Liturgia nella Parola di Dio è proprio quello che si fa difendendo la legittima locazione del Figlio con la Madre NELLA SUA CASA... e a meno che lei non è uno di quelli che sostituisce senza batter ciglio LA BIBBIA ALLA PRESENZA REALE o peggio, mettendole sullo stesso piano, allora comprendiamo bene ciò che è stato fatto E' UNA GRAVISSIMA MANCANZA DI RISPETTO AL FIGLIO ED ALLA MADRE....  

Terzo aspetto: Fino all'anno scorso che andai a Loreto il Santissimo c'era eccome.... tant'è che c'era fuori un cartello che invitava perfino i turisti a VESTIRSI... non solo all'ingresso della Basilica, ma anche all'ingresso della Casa.... e la LUCETTA ROSSA ACCESA spingeva gli stessi fedeli AD INGINOCCHIARSI...

Quarto aspetto: E' FALSO DIRE CHE LA PRESENZA E' PRESENZA ANCHE SE IL TABERNACOLO E' ALTROVE... infatti diciamo che è una Presenza REALE... non è Presenza Reale se l'Eucarestia non c'è... se non crede a questo devo dedurre che lei farebbe ugualmente la comunione dai protestanti tanto ci sarebbe per lei ugualmente la presenza anche se il Tabernacolo fosse in un’altra chiesa... Senza dubbio la Presenza Reale c'è eccome nella Basilica Lauretana: ci mancherebbe altro! ciò che viene contestato è lo sfratto dalla Casa che lo vide nel Concepimento prodigioso e dove si, Maria è presente insieme ai Devoti, ai Figli che cercano la Verità e che stava ai SUOI PIEDI NEL TABERNACOLO e Lei lì, glielo indicava... ora è rimasta la Madre, in questa nostra dimensione che necessita di segni... con il Figlio IN UN’ALTRA STANZA...

Gesù avverte: NON SCANDALIZZATE QUESTI PICCOLI! ebbene, io mi sento piccolissima e scandalizzata, non si toglie un figlio alla madre... il resto son chiacchiere per giustificare una rimozione... e il Vangelo è per i semplici!

 

Da Andrea Carradori (giovedì 9 settembre 2010, 09:33)

Un Sacerdote, sulla discussione che ho aperto nella mia pagina di Facebook ha mirabilmente scritto: HIC VERBUM CARO FACTUM EST! Ma per Lui non c' è più posto! Assurdo !!!!!!  
Eccellenza Mons. Tonucci, ci ripensi: riporti Gesù Sacramentato nel tabernacolo della Santa Casa, lì in quel luogo benedetto dove Gesù è vissuto, prima nel Seno Verginale di Maria e poi durante gli anni della sua vita nascosta. Lì dove ancora vorrebbe aspettare, chiamare ed accogliere i numerosi pellegrini. Adesso invece ogni devoto pellegrino deve dire con Maria Maddalena: hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto!"

 

Da Iulius 87 (martedì 7 settembre 2010, 23:43)

E' l'ennesimo passo per trasformare quella basilica da "Lauretana" a "luterana".

 

Da Elio (lunedì 6 settembre 2010, 22:46)

Cari amici sono indignato anch'io ma è inutile strapparsi le vesti: Loreto è un santuario Pontificio e vedete se il Papa non riesce a dettar legge neanche a casa sua... il problema è grave. Non basta rispolverare i santini di Leone XIII: è tempo di agire... Il Papa mi sembra governato da una camarilla che come un ragno nefasto lo circonda e rende vano ogni suo proposito. L'apostasia nella Chiesa è iniziata cinquant'anni fa quando si è detronizzato Cristo... il resto è una conseguenza. Vergine Santa, Padre Pio, San Michele Arcangelo aiutateci contro il potere delle tenebre che sembra governare la chiesa!

 

Daamara valde (lunedì 6 settembre 2010, 21:43)

Ancora una volta dobbiamo verificare, con angoscia, l'avveramento del terribile presagio del Card. Pacelli, da lui pronunciato nel 1936, confidandolo all'amico Galeazzi: "Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima il 13 maggio 1917. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima. … … Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata in credere che l’uomo è diventato Dio … Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: "Dove Lo hanno portato?"

 

Da don Camillo (Martedì 7 settembre 2010, 12:19)

Invito il Prof. GIORGIO NICOLINI, a farsi coraggio! Preghiamo per lui e per la sua opera!

Caro Giorgio, l'amarezza che provi è la stessa che ci accomuna ed è la stessa che affligge la stessa Chiesa Cattolica vessata dalla Chiesa ufficiale che ha smarrito il buon senso e soprattutto l'amore per la TRADIZIONE. Sono certo che questa GLORIOSA Basilica, ritornerà a divulgare la VERITA'.  

 

Da Prof. GIORGIO NICOLINI (martedì 7 settembre 2010, 18:08)

Ringrazio di cuore degli incoraggiamenti, poiché quanto sto facendo da circa un ventennio per smascherare e denunciare "le falsità" propagate da un trentennio dalla Basilica Pontificia Lauretana nel negare l'autenticità della Santa Casa (nella sua integralità) e le sue Miracolose Traslazioni, mi "è costata" e mi "costa" molto, avendone patite molte conseguenze negative - esistenziali e lavorative - da parte di qualche personalità ecclesiastica, per indurmi a tacere. Se altre "VOCI" perciò si aggiungono IL BENE E LA VERITA' AVRA' PIU' FORZA PER PREVALERE SUL MALE E SULLA MENZOGNA. Alla fine, comunque, sappiamo che "tutto concorre al bene di coloro che amano Dio" (Rom.8,28). Per le CAUSE CANONICHE introdotte (e sempre ostacolate ed impedite ad avviarsi) e farle conoscere perché altri si associno, documentarsi all'indirizzo Internet www.lavocecattolica.it/appelli.htm e, in particolare, all'indirizzo www.lavocecattolica.it/denuncia.canonica.htm

 

Da "la china" (lunedì 6 settembre 2010, 22:19) )

Grazie di questa disponibilità, egr. Prof. Nicolini. E di quante apostasie e profanazioni si renderanno responsabili costoro, con l'esempio, in un santuario forse ridotto a cimelio oggetto di curiose visite di turismo archeologico? Dio abbia misericordia di loro! … Per contrastare il crollo della Chiesa di Cristo, dobbiamo continuamente ricordare il severo monito di Papa San Felice III (anni 483-492): "NON DIFENDERE LA VERITA' VUOL DIRE SOPPRIMERLA , NON OPPORSI AD UN ERRORE VUOL DIRE APPROVARLO"  

 

DaMariasantina (lunedì 6 settembre 2010, 23:20)

NON SO SE SAPETE CHE C'E' QUESTA PROFEZIA, OSSIA CHE UN BEL GIORNO NON TROVERANNO PIU' LA SANTA CASA ALL'INTERNO DEL SANTUARIO PERCHE' SARA' RITORNATA AL LUOGO D'ORIGINE DAL QUALE E' PARTITA. SECONDO VOI QUALE SARA' IL MOTIVO? IO PENSO CHE QUEL GIORNO NON SARA' POI MOLTO LONTANO!!!!!!!!

 

Da continuità (giovedì 9 settembre 2010, 09:36)

Come vede, egr. Ospite, il post presente, che riporta la notizia della sacrilega rimozione, con la coraggiosa denuncia del Prof. Nicolini, e le sue successive iniziative di protesta, la divulgazione del misfatto e l’incoraggiamento alla concorde protesta di tutti i cattolici di autentica Fede, nonché le ultime sue lettere indirizzate a Mons. Comastri e al Papa, TUTTE LE PRESENTI notizie e gli scambi conseguenti di riprovazione, SDEGNO sacrosanto e appelli alla protesta e mobilitazione MORALE, soprattutto, oltre che pratica, avvenuti tra i "bloggers", hanno realizzato esattamente il FARE QUALCOSA di decisivo, come lei chiede, per riparare l'atto sacrilego: dunque il tema proposto all'attenzione generale di clero e fedeli (in mezzo alla confusione e disattenzione abitudinari) ha raggiunto proprio lo scopo che il presente "blog" - unico nel suo genere quanto a coraggio della Verità - si prefiggeva con la pubblicazione del grave atto dissacratorio. Il dialogo NON si è limitato affatto ad un’inutile riproposizione di lamentele verbali: alle parole stanno seguendo i fatti, specialmente grazie alla tenacia e all'apostolato coraggioso e instancabile del Prof. Nicolini. Questa è Fede autentica, in parole e opere: e gliene dobbiamo immensa gratitudine, in un'epoca come questa, segnata da diffusa indifferenza sugli oltraggi al SACRO, codardia e delega di responsabilità. Pari lode e gratitudine, da parte mia, rivolgo a questo eccellente "blog", rispetto al quale gli esemplari simili circolanti sul web sono RARI  NANTES...  (... nel gurgite vasto fatto di ignoranza, prevenzione e linguaggio censorio-narcotico più o meno "politicamente-corretto", che soffoca ogni voce di Verità in difesa della Fede Cattolica, prima o poi !...)

 

TELE MARIA

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UN APPELLO AGLI AMICI de "LA VOCE CATTOLICA"

Caro amico, cara amica,

            con questo messaggio voglio informarti della nascita di un piccolo giornale, denominato "Tele Maria", che ha la finalità di far conoscere ad un più vasto pubblico l’esistenza di una nuova realtà nel campo dell’informazione televisiva.

        Nel nome di Maria, l’Immacolata Madre di Dio, e sotto il patrocinio del suo santissimo sposo San Giuseppe – iniziandosi provvidenzialmente la prima trasmissione proprio il 1° maggio 2007, nella memoria di San Giuseppe Lavoratore -, volli dar vita tre anni fa a "Tele Maria" (cfr. www.telemaria.it), utilizzando una nuova tecnologia in Internet che rendeva possibile la realizzazione di una vera televisione senza limitazione di accessi: ciò al fine di collaborare all’opera evangelizzatrice della Chiesa, secondo il comando di Gesù: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15).

        Oggi l’utilizzazione dei "media" è diventata essenziale per "la Nuova Evangelizzazione". Come ebbe a scrivere Paolo VI: "La Chiesa si sentirebbe colpevole davanti al suo Signore se non adoperasse questi potenti mezzi, che l’intelligenza umana rende ogni giorno più perfezionati" (cfr. Enc. "Evangelii Nuntiandi", n.45). Per tale motivo nell’Istruzione Pastorale "Aetatis Novae" si affermava: "In vista della nuova evangelizzazione, un’attenzione particolare dovrà essere data all’impatto audiovisivo dei mezzi di comunicazione, secondo l’aforisma " vedere"," valutare"," agire" (Istr. Past. "Aetatis Novae", n.11, del 22 febbraio 1992). In obbedienza a tali indicazioni della Chiesa, quasi come "una voce" proveniente dall’Alto circa "un modo" per rendere più efficace l’azione evangelizzatrice nell’epoca attuale, e in alternativa a televisioni che spesso non hanno più nulla di cristiano e di educativo, nacque perciò "Tele Maria": una televisione proprio con "il nome di Maria", poiché tale nome ha una grande efficacia evangelizzatrice. Maria, infatti, è "la Stella della Nuova Evangelizzazione" e - come scriveva San Bonaventura – il suo solo nome "non può essere proferito senza che apporti qualche grazia a chi devotamente lo nomina" (cfr. "Spec. B.V"., c.8), e San Germano aggiungeva: "come il respirare è segno di vita, così il nominare spesso il nome di Maria è segno o di vivere già nella divina grazia, o che presto verrà la vita, poiché questo potente nome ha virtù di ottenere l’aiuto o la vita a chi devotamente l’invoca" (cfr. "De Zona Virg.").

        In questo ultimo periodo, dopo l’avvio piuttosto amatoriale e privo di mezzi di tre anni fa, si sono uniti nel progetto di "Tele Maria" anche alcuni altri laici cattolici, esperti nel settore informatico, che mi hanno voluto offrire la loro collaborazione, al fine di superare "il limite" che una televisione in Internet aveva: di poter essere vista, cioè, soltanto da chi aveva e sapeva usare Internet. Ora, invece, nuove recenti tecnologie permettono di superare anche questo limite, potendosi ora collegare il televisore di casa ad Internet, così da poter ricevere i programmi di "Tele Maria" anche nei normali televisori casalinghi, permettendone l’usufruizione ad un più ampio pubblico, e in ogni parte del mondo.

        Questo Notiziario perciò è nato con l’intento di informare di queste nuove possibilità tecnologiche, ed insieme offrire "il modo" per poterci elargire un aiuto: con la preghiera, soprattutto, e con collaborazioni esterne; ma anche per un aiuto economico, per far sì che "Tele Maria" possa ora avere una sede adatta e tecnologicamente e professionalmente adeguata per il migliore utilizzo delle enormi potenzialità che la Rete Internet sta offrendo in questa nuova "èra digitale", impensabile sino ad appena un decennio fa.

        Mi è spontaneo qui ricordare un episodio della vita di San Francesco, ove – dopo ricevuta la rivelazione dalla "voce" "uscita" dal Crocifisso di San Damiano di "riparare la sua Chiesa" e credendo che il Signore intendesse riferirsi solo alla riparazione di quella chiesetta di Assisi – egli "rientrando in città, incominciò ad attraversare piazze e strade, elevando lodi al Signore con l’anima inebriata. Come finiva le lodi, si dava da fare per ottenere le pietre necessarie al restauro della chiesa. Diceva: «Chi mi dà una pietra, avrà una ricompensa; chi due pietre, due ricompense; chi tre pietre, altrettante ricompense!" (da "La Leggenda dei Tre Compagni", n.21). E così, per tutta la sua vita, con passione ed umiltà, Francesco continuò a cercare "pietre", per costruire la casa di Dio: non soltanto l’edificio materiale, però, ma la dimora spirituale, la Chiesa Corpo di Cristo e Madre dei Santi. Così, con la stessa semplicità, invito quanti verranno a conoscere ed apprezzeranno il progetto di "Tele Maria" ad offrire ognuno la propria "piccola pietra" per compartecipare alla "costruzione" di questa opera evangelizzatrice, secondo il comando di Gesù: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15): ora anche con Internet, ora anche con "Tele Maria". Chiunque darà un aiuto, anche piccolo, come quello della povera vedova del Vangelo (cfr. Lc.21,1-4), può essere certo che "avrà la sua ricompensa" (cfr. Mt.10,40-42; Mt.6,2-4 ).

        Nell’affidamento a Maria, con il "Totus Tuus", assicuro un grato ricordo nella preghiera alla Vergine Immacolata, in specie nella sua Santa Casa di Nazareth a Loreto, per quanti risponderanno a questo appello, nei modi a loro possibili, secondo come si propone anche nelle pagine di questo Notiziario. Maria, "Stella della Nuova Evangelizzazione", ricolmi di grazie e benedizioni ogni benefattore di "Tele Maria".

Giorgio Nicolini
Professore di Religione Cattolica
Direttore Editoriale

 

UN APPELLO AGLI AMICI de "LA VOCE CATTOLICA"

SOLO 2 (due) EURO PER SOSTENERE TELE MARIA

SE SOLO 500 AMICI TRA I CIRCA 13.000 CHE RICEVONO QUESTO MESSAGGIO VERSASSERO UN PICCOLO CONTRIBUTO di SOLI 2 (due) EURO NEL CONTO CORRENTE POSTALE avente il n°2987904 (codice IBAN: IT36W.07601.02600.00000.2987904) TELE MARIA RICEVEREBBE circa 750 euro al mese (detratte circa il 25% di "trattenute postali") SUFFICIENTI ALLA GESTIONE DELLE SPESE MENSILI, NECESSARIE AL MANTENIMENTO E ALLO SVILUPPO DELLA EMITTENTE TELEVISIVA CHE CON UNA NUOVA TECNOLOGIA ORA PUO’ ESSERE VISIBILE ANCHE NEI TELEVISORI DOMESTICI. CI SARANNO 500 AMICI TRA 13.000 CHE RICEVONO QUESTO MESSAGGIO CHE RINUNCERANNO A QUALCOSA DI SUPERFLUO PER FARE DONO DI 2 (euro) a "TELE MARIA"?...

"TELE MARIA" NON HA ALTRE ENTRATE SE NON QUELLE DI QUALCHE AMICO GENEROSO.

GENTILE AMICO, CHE RICEVI QUESTO MESSAGGIO: SII GENEROSO ANCHE TU!

LA VERGINE IMMACOLATA RICOMPENSERA’ LA TUA GENEROSITA’!

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PATRONO SAN GABRIELE ARCANGELO

(Decreto di Pio XII, Enc. "Miranda Prorsus")

L'uomo, infatti, per esigenza della sua stessa natura, fin dal mattino della sua esistenza prese a comunicare agli altri i suoi beni spirituali per mezzo di segni, che mutuati dalle cose sensibili, egli si è ingegnato di sempre più perfezionare. Tutti questi mezzi di comunicazione, dagli ideogrammi e dai segni grafici dell'età più remota fino ai ritrovati tecnici moderni, devono essere indirizzati all'eccelso fine di rendere l'uomo, anche in questo campo, quasi dispensatore di Dio. Perciò, affinché l'attuazione di questo provvidenziale piano divino riesca più sicura ed efficace nell'umanità, in virtù della nostra autorità apostolica, con apposito Breve dichiarammo San Gabriele Arcangelo, "che ha portato al genere umano... il tanto desiderato annunzio di Redenzione", patrono celeste presso Dio di quei mezzi che consentono agli uomini di inviare in un istante, per mezzo dell'elettricità, messaggi scritti ad assenti, parlare fra loro da luoghi molto distanti, trasmettersi notizie attraverso le onde dell'etere e vedere presenti sullo schermo cose ed avvenimenti lontani. Con la designazione di questo celeste patrono intendevamo richiamare l'attenzione sulla nobiltà della loro vocazione a quanti hanno nelle mani i benefici strumenti che permettono di diffondere nel mondo gli inestimabili tesori di Dio, come semi buoni, destinati a portare i frutti della verità e del bene.

 

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