NELLA VERITA’, LA PACE

 

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

LETTERA INFORMATIVA

LA VOCE

www.lavocecattolica.it

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va:
così è di chiunque è nato dallo Spirito
(Gv.3,8)

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                                 (Paolo VI, 25 dicembre 1975)

 

 

Ancona

Giovedì, 15 dicembre 2005

Domenica, 15 dicembre 2012

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dal Concepimento "reale" di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

 

Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE”" www.lavocecattolica.it/lettereinformative.htm  è un umile mezzo di informazione - attraverso la Posta Elettronica - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. San Giuseppe Moscati scriveva: Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio” [Biglietto scritto da San Giuseppe Moscati, il 17 ottobre 1922]. Poiché sta scritto nella Parola di Dio: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28). Così anche Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32).

 

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

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TOTUS TUUS EGO SUM

 

LETTURA BIBLICA DEL GIORNO

DAL VANGELO SECONDO LUCA (7,24-30)

Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento?  E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te. Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.

 

La difesa della NOSTRA fede cristiana

“TUTTI GLI UOMINI SONO TENUTI A RICERCARE LA VERITA’ NELLE COSE, CHE RIGUARDANO DIO E LA SUA CHIESA…”

(Codice di Diritto Canonico, n.748)

 

MESSAGGIO DI SUA SANTITA’

BENEDETTO XVI

PER LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

1° GENNAIO 2006

 

NELLA VERITÀ, LA PACE

 

 

1. Con il tradizionale Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, all'inizio del nuovo anno, desidero far giungere un affettuoso augurio a tutti gli uomini e a tutte le donne del mondo, particolarmente a coloro che soffrono a causa della violenza e dei conflitti armati. È un augurio carico di speranza per un mondo più sereno, dove cresca il numero di quanti, individualmente o comunitariamente, si impegnano a percorrere le strade della giustizia e della pace.

2. Vorrei subito rendere un sincero tributo di gratitudine ai miei Predecessori, i grandi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, illuminati operatori di pace. Animati dallo spirito delle Beatitudini, essi hanno saputo leggere nei numerosi eventi storici, che hanno segnato i loro rispettivi Pontificati, il provvidenziale intervento di Dio, mai dimentico delle sorti del genere umano. A più riprese, quali infaticabili messaggeri del Vangelo, essi hanno invitato ogni persona a ripartire da Dio per poter promuovere una pacifica convivenza in tutte le regioni della terra. Nella scia di questo nobilissimo insegnamento si colloca il mio primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace: con esso desidero ancora una volta confermare la ferma volontà della Santa Sede di continuare a servire la causa della pace. Il nome stesso di Benedetto, che ho scelto il giorno dell'elezione alla Cattedra di Pietro, sta ad indicare il mio convinto impegno in favore della pace. Ho inteso, infatti, riferirmi sia al Santo Patrono d'Europa, ispiratore di una civilizzazione pacificatrice nell'intero Continente, sia al Papa Benedetto XV, che condannò la Prima Guerra Mondiale come «inutile strage» e si adoperò perché da tutti venissero riconosciute le superiori ragioni della pace.

... (omissis) ...

3. Il tema di riflessione di quest'anno — «Nella verità, la pace» esprime la convinzione che, dove e quando l'uomo si lascia illuminare dallo splendore della verità, intraprende quasi naturalmente il cammino della pace.

... (omissis) ...

 

5. E allora, chi e che cosa può impedire la realizzazione della pace? A questo proposito, la Sacra Scrittura mette in evidenza nel suo primo Libro, la Genesi, la menzogna, pronunciata all'inizio della storia dall'essere dalla lingua biforcuta, qualificato dall'evangelista Giovanni come «padre della menzogna» (Gv 8,44). La menzogna è pure uno dei peccati che ricorda la Bibbia nell'ultimo capitolo del suo ultimo Libro, l'Apocalisse, per segnalare l'esclusione dalla Gerusalemme celeste dei menzogneri: «Fuori... chiunque ama e pratica la menzogna!» (22,15). Alla menzogna è legato il dramma del peccato con le sue conseguenze perverse, che hanno causato e continuano a causare effetti devastanti nella vita degli individui e delle nazioni. Basti pensare a quanto è successo nel secolo scorso, quando aberranti sistemi ideologici e politici hanno mistificato in modo programmato la verità ed hanno condotto allo sfruttamento ed alla soppressione di un numero impressionante di uomini e di donne, sterminando addirittura intere famiglie e comunità. Come non restare seriamente preoccupati, dopo tali esperienze, di fronte alle menzogne del nostro tempo, che fanno da cornice a minacciosi scenari di morte in non poche regioni del mondo? L'autentica ricerca della pace deve partire dalla consapevolezza che il problema della verità e della menzogna riguarda ogni uomo e ogni donna, e risulta essere decisivo per un futuro pacifico del nostro pianeta.

... (omissis) ...

16. A conclusione di questo messaggio, vorrei ora rivolgermi particolarmente ai credenti in Cristo, per rinnovare loro l'invito a farsi attenti e disponibili discepoli del Signore. Ascoltando il Vangelo, cari fratelli e sorelle, impariamo a fondare la pace sulla verità di un'esistenza quotidiana ispirata al comandamento dell'amore. È necessario che ogni comunità si impegni in un'intensa e capillare opera di educazione e di testimonianza che faccia crescere in ciascuno la consapevolezza dell'urgenza di scoprire sempre più a fondo la verità della pace. Chiedo al tempo stesso che si intensifichi la preghiera, perché la pace è anzitutto dono di Dio da implorare incessantemente. Grazie all'aiuto divino, risulterà di certo più convincente e illuminante l'annuncio e la testimonianza della verità della pace. Volgiamo con fiducia e filiale abbandono lo sguardo verso Maria, la Madre del Principe della Pace. All'inizio di questo nuovo anno Le chiediamo di aiutare l'intero Popolo di Dio ad essere in ogni situazione operatore di pace, lasciandosi illuminare dalla Verità che rende liberi (cfr. Gv 8,32). Per sua intercessione possa l'umanità crescere nell'apprezzamento di questo fondamentale bene ed impegnarsi a consolidarne la presenza nel mondo, per consegnare un avvenire più sereno e più sicuro alle generazioni che verranno.

Dal Vaticano, 8 Dicembre 2005

BENEDICTUS PP. XVI

IL TESTO DELL'INTERO MESSAGGIO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

E' LEGGIBILE

COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET

www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20051213_xxxix-world-day-peace_it.html
della LIBRERIA EDITRICE VATICANA responsabile della distribuzione del testo

 

 

LA “VENUTA” “MIRACOLOSA” A LORETO

DELLA SANTA CASA DI NAZARETH

ove MARIA fu “concepita” “IMMACOLATA” nel grembo di Sant’Anna

SECONDO L’INSEGNAMENTO DEL GRANDE PONTEFICE BEATO PIO IX

Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852

LA GRANDEZZA INCOMPARABILE DEL SANTUARIO DI LORETO

 

“Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio (Beato Pio IX, Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852).

 

UNA DOMANDA FREQUENTE:   PERCHE’ A TERSATTO?... PERCHE’ AD ANCONA?... PERCHE’ A LORETO?...

 

PERCHE’ A MEDIUGORIE APPARE LA “REGINA DELLA PACE”?...

 

LA DIVINA E PROVVIDENZIALE “PREPARAZIONE” NEI SECOLI

DEL PROFETIZZATO “TRIONFO” DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 

LEONE XIII

(Lettera “Felix Lauretana Cives”, 23 gennaio 1894)

“…Dio volle a tal punto esaltare l’invocato nome di Maria

da dare compimento, in questo luogo (Loreto),

a quella famosa profezia: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata»”…

 

Nazareth-Tersatto-Ancona-LORETO: la Casa Nazaretana del “Concepimento Immacolato di Maria” viene dagli “angeli” miracolosamente trasportata “in vari luoghi” “prescelti” e infine collocata stabilmente a Loreto.

LOURDES: Maria rivela a Santa Bernadetta e conferma il suo “privilegio”: “Io sono l’Immacolata Concezione”, che avvenne nella Santa Casa di Nazareth.

FATIMA: Maria rivela ai tre santi pastorelli che Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al suo Cuore “Immacolato” per pervenire al compimento del suo predetto “trionfo” futuro.

UNA DOMANDA FREQUENTE:   PERCHE’ A TERSATTO?... PERCHE’ AD ANCONA?... PERCHE’ A LORETO?...

PERCHE’ A MEDIUGORIE APPARE LA “REGINA DELLA PACE”?...

Tersatto/LORETO-Ancona-MEDIUGORIE: Maria sta portando a compimento il futuro “trionfo” del suo Cuore Immacolato, “concepito” “Immacolato” nella Santa Casa di Nazareth (che ha “sostato” a Tersatto, Ancona e Loreto, luoghi da cui oggi “si deve” “necessariamente” passare o partire per andare a Mediugorie… perché?...).

PERCHE’ A MEDIUGORIE APPARE LA “REGINA DELLA PACE”?...

 

… UN’ALTRA DOMANDA …

Perché  proprio il Beato PIO IX

(Giovanni Maria Mastai Ferretti, discendente della nobile famiglia dei Conti Ferretti di Ancona)

HA PROCLAMATO IL DOGMA DELL’IMMACOLATA?...

essendo egli (nato a Senigallia) di origine “anconitana”

ed avendo avuto come “ascendente di famiglia” e speciale “intercessore” e “protettore” presso Dio,  per lui e per la Chiesa,

il nobile Conte Gabriele Ferretti, l’anconitano e divenuto poi grande francescano  e Beato GABRIELE FERRETTI,

- Compatrono di Ancona, denominato L’ANGELO DI ANCONA -

cui appariva frequentemente proprio L’IMMACOLATA nel bosco di Capodimonte soprastante la città di Ancona?...

Nella verità del dogma “comunione dei santi”, chi può aver guidato il Beato Pio IX – dal Paradiso – anche nella proclamazione del dogma dell’Immacolata,

se non il suo grande ascendente il Beato Gabriele Ferretti, cui “appariva” sempre l’IMMACOLATA?...

in vista di eventi futuri da Tersatto/Loreto-Ancona-Mediugorie?... e per il “trionfo finale” del Cuore Immacolato di Maria?...

E’ una ipotesi di studio…

Cfr. Sito Internet: www.lavocecattolica.it/gabrieleferretti.htm

 

Perché TERSATTO, LORETO, ANCONA, MEDIUGORIE

sono”proprio” tutte località “colleganti”  l’Occidente  e l’Oriente Europeo?...

PERCHE’ A MEDIUGORIE APPARE LA “REGINA DELLA PACE”?...

“Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate… E disse loro: «Non capite ancora?»”

(Mc.8,18.21)

 

Beato PIO IX

Il 25 gennaio 1872 il Sommo Pontefice Beato Pio IX così diceva ai fedeli di tutte le nazioni riuniti intorno a lui: “La società è stata chiusa come in un labirinto da cui non potrà uscire senza la mano di Dio”. Nel giugno 1871 diceva ai giovani romani del Circolo San Pietro: “Poiché niente possiamo aspettarci dagli uomini, poniamo sempre la nostra speranza in Dio, il cui Cuore si prepara, mi sembra, a compiere, nel momento da lui scelto, un gran prodigio che riempirà il mondo di stupore”.

 

Messaggio da Mediugorie del 25 agosto 1991

“Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l’importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

 

 

Per la notte della Veglia della “VENUTA MIRACOLOSA” della Santa Casa di Nazareth a Loreto, tra il 9-10 dicembre 2005, il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato all’Arcivescovo di Loreto Mons. Gianni Danzi la seguente preghiera, composta appositamente per la Santa Casa di Loreto, perché la si reciti nel Santuario e nelle case

 

PREGHIERA DI BENEDETTO XVI

DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO

 

         Santa Maria, Madre di Dio,

                     ti salutiamo nella tua casa.

         Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo.

         Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv.1,14).

         Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo.

         Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme con Gesù fino all’ora del suo Battesimo nel Giordano.          

         Qui hai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele, che allora diventavano parole del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in queste preghiere, possiamo pregare insieme col Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre.

          Qui avete letto insieme le Sacre Scritture e certamente avete anche riflettuto sulle parole misteriose del libro del profeta Isaia: “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità... Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo... Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità” (Is.53,5.8.11). Già poco dopo la nascita di Gesù, il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme ti aveva detto che una spada avrebbe trafitto la tua anima (Lc.2,35).

          Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne siete tornati in questa casa a Nazaret, e qui per molti anni hai sperimentato quello che Luca riassume nelle parole: “... e stava loro sottomesso” (Lc.2,51). Tu hai visto l’obbedienza del Figlio di Dio, l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo e dai Suoi connazionali veniva chiamato ed era “il carpentiere” (Mc.6,3).

         Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio anche quando non la comprendiamo. Aiutaci a fidarci della Sua bontà anche nell’ora del buio. Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio e come lo eri tu.

         Proteggi le nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore; perché cresca in esse quella potenza del bene di cui il mondo ha tanto bisogno. Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani.

         Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte. Amen.

 

Benedictus PP. XVI

 

NOTA ALLA PREGHIERA DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI

Il testo originale è pervenuto via Facsimile e pubblicato all’Indirizzo Internet

www.lavocecattolica.it/preghiera.benedetto.XVI.htm

 

In questa preghiera di Benedetto XVI il nuovo Sommo Pontefice – così come tutti i suoi Predecessori - “riconosce” ESPRESSAMENTE, RIPETUTAMENTE e INEQUIVOCABILMENTE che le Sante Pareti, venerate nel Santuario di Loreto, sono proprio la “Santa Casa” di Nazareth, di Maria, di Giuseppe e di Gesù: ti salutiamo nella tua casa”… siete tornati in questa casa qui per molti anni  La Santa Casa di Loreto, quindi, viene ancora “confermato” – dal nuovo Pontefice - che è proprio “la Casa di Maria”, quella che “proprio” “era” a Nazareth. Perciò, anche nel “pronunciamento” del nuovo Sommo Pontefice, a Loreto non ci sono delle semplici “sante pietre” portate dagli uomini e “riassemblate” e “ricostruite” a Loreto dagli uomini (come sostengono certi “studiosi”): perché, altrimenti, il Santo Padre non identificherebbe la Santa Casa di Loreto con quella che era “proprio” e “realmente” a Nazareth, ove avvenne l’annuncio dell’angelo a Maria e l’Incarnazione in lei del Figlio di Dio, e ove Maria, Giuseppe e Gesù hanno vissuto “per molti anni” Quindi, resterebbe da chiarire se degli uomini possano aver potuto “trasportare” con la nave L’INTERA SANTA CASA di NAZARETH (e non delle semplici “sante pietre” prelevate dalla Santa Casa di Nazareth). Tale “ipotesi” è però “insostenibile” ed “impossibile”, per le ragioni “storiche”, “architettoniche” e “scientifiche” sotto specificate anche nell’articolo del Prof. Emanuele Mor, che era stato Docente di Elettrochimica all’Università di Genova. Quindi, se la Santa Casa di Nazareth non possono averla “trasportata” gli uomini, non può essere stata trasportata che “miracolosamente”, per opera della Divina Onnipotenza, mediante “il ministero degli angeli” del Cielo!... come sempre “testimoniato” e “tramandato” dalla “tradizione” e “approvato” come “veridico” da tutti i Sommi Pontefici, da 700 anni, dalle origini sino ad oggi.

 

 

LA TRASLAZIONE A LORETO

DELLA CASA DI NAZARETH

Articolo del Prof. EMANUELE MOR

Docente di Elettrochimica all’Università di Genova

 

 

I FATTI

            Siamo all’inizio di maggio del 1291. I Turchi hanno preso totale possesso della Terra Santa, dove a Nazareth si trovano le vestigia di quella piccola costruzione che la tradizione, dai primi secoli dell’era cristiana, indicava quale dimora della Vergine Santa, dove nacque, dove ebbe luogo l’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele e dove visse Gesù nella Sacra Famiglia.

            Dopo la Risurrezione, gli Apostoli si sarebbero riuniti in questa Casa, dove San Pietro avrebbe eretto un altare e avrebbe celebrato la Frazione del Pane conforme all’insegnamento di Gesù.

            In quello stesso inizio di maggio (10 maggio 1291) a duemila chilometri di distanza, sulla collina di Tersatto, non lontano da Fiume (l’odierna Rijeka), dei boscaioli trovano una piccola casa che non avevano mai visto prima in quel luogo. Il fatto impressiona molto perché su quella collina che scende verso il mare non esistevano né capanne né tanto meno case. La piccola costruzione, posata sul terreno, ha una lunghezza di m.9,52, una larghezza di m.4,10 e un’altezza (all’interno) di m.4,30.

            Di fronte all’entrata c’è un altare di pietra e, al di sopra, sul muro, una Croce greca. Su questa la figura del Cristo e un’iscrizione: “Gesù di Nazareth, Re dei Giudei”. Sull’altare una statua in legno della Madonna con il Bambino in braccio: la mano destra di Gesù è levata per benedire.

            Oltre l’altare, un focolare nero di fumo, che ne comprova un lungo uso. Non lontano da questo atrio, un armadio scavato nel muro e degli utensili da tavola: “Sembra una Cappella che sia stata abitata”, dicono i boscaioli.

            Il curato di Tersatto, don Alessandro De Giorgio, viene informato del fatto, ma, molto ammalato, non può muoversi. Gli appare la Madonna che gli attesta essere quella la sua Casa di Nazareth dove nacque, dove avvenne l’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele e dove visse con Gesù. Sull’altare, l’Apostolo Pietro celebrò la prima Frazione del Pane, e la statua di legno di cedro è opera di San Luca. Quale sigillo dell’Apparizione, don Alessandro viene improvvisamente guarito della sua infermità (Notizie provenienti da un pregevole studio del 1893 di Guillaume Garratt, dell’Università di Cambridge).

            E’ in quegli anni signore di Tersatto il conte Nicolò Frangipani, governatore delle tre province di Dalmazia, Croazia e Illiria. Costui invia a Nazareth una commissione di tre persone, tra cui il curato, che può constatare come realmente la Casa di Nazareth, con grande stupore dei Turchi, fosse improvvisamente sparita. Tale notizia, prima ancora che la spedizione sia di ritorno (un viaggio di duemila chilometri per via mare), si ha da parte dei pellegrini che tornano dalla Terra Santa. Si viene a sapere altresì che i musulmani ricavano da tempo cospicui profitti dalle visite dei pellegrini alla Santa Casa.

            Il 10 dicembre 1294 (tre anni e sette mesi esatti dalla miracolosa Traslazione), la casa sparisce e si ritrova dall’altra parte dell’Adriatico in boschi non lontani da Recanati di proprietà di una certa signora Lauretta. Dei pastori della regione vedono quel mattino una luce abbagliante uscire dalle nubi… Molta gente accorre e dei briganti ne approfittano per derubare i pellegrini.

            Passano otto mesi e la Casa di Nazareth, una notte, ancora sparisce e si ritrova a un chilometro e mezzo di distanza, in un campo che appartiene a due fratelli, i conti Stefano e Simone Rinaldi di Antici. Anche questi vorrebbero trarre profitto personale dalle offerte dei pellegrini giungendo per questo a fare una petizione al papa Bonifacio VIII per ottenere il titolo di proprietà.

            Ma ecco che una notte di dicembre del 1295, la Santa Casa si sposta ancora su una strada che va da Recanati a Porto Recanati, fuori cioè di ogni proprietà, e come le altre volte si posa sul terreno senza fondamenta alcuna. I magistrati di Recanati sono obbligati a fare una deviazione della strada. Anche costoro formano una missione di 16 nobili e notabili del luogo che inviano dall’altra parte dell’Adriatico per verificare i fatti.

            Il Conte Frangipani, al corrente di quanto era avvenuto, mostra a detta commissione una Cappella da lui edificata in ricordo con l’iscrizione (ancora esistente): “La Santa Casa della Beatissima Vergine Maria venne da Nazareth a Tersatto il 10 maggio 1291 e si ritirò il 10 dicembre 1294”.

            Le stesse 16 persone raggiungono poi la Galilea, confermando i risultati della prima spedizione: eguali le dimensioni, eguali le pietre della costruzione e ancora si constata che “la data di partenza della Casa per l’Illiria coincide con quella dell’arrivo sulla collina di Tersatto”.

 

LA STORIA RECENTE

            Oggi, a fine XX secolo, una grande Basilica in marmo bianco, concepita nel XVI secolo dal Bramante, riveste degnamente la piccola-grande Casa. Migliaia di pellegrini in tutti questi anni hanno lasciato la loro testimonianza in questo Santuario dove si verificarono molti e grandiosi miracoli. Tanti uomini illustri hanno scritto su Loreto. Tra gli altri Montaigne, che lo visitò nel suo “Journal de Voyage en Italie par la Suisse e l’Allemagne”, ricordando i fatti sopra riportati e descrivendo miracoli e riferimenti importanti con i Re di Francia (nascita di Luigi XIV) (Cfr. A. Colin-Simard, Les Apparitions de la Vierge, Fayard-Mame, 1981, pp.32ss.).

            Anche l’attuale Papa Giovanni Paolo II volle dare una risposta alla veridicità della Santa Casa recandosi a Loreto fin dall’8 settembre 1979, all’inizio del suo Pontificato, dichiarandosi “felice che l’umile prato di Loreto sia diventato uno dei più celebri Santuari Mariani d’Italia” e aggiungendo “Io vengo a cercare, con l’intercessione di Maria, la Luce!”.

 

LE PROVE SCIENTIFICHE

            L’iter delle traslazioni sopra descritte nei loro modi e nei loro tempi non lascia dubbi che, se veridiche, si riferiscano ad avvenimenti scientificamente non spiegabili.

            Invero:

 

CONCLUSIONI

      Se si consulta la letteratura recente sulla Casa di Loreto si riscontra una quasi unanimità nell’affermare che le pietre originarie provengano sicuramente da Nazareth, ma sarebbero state trasportate da uomini, anche se non esistono documenti che lo comprovino. La “traslazione soprannaturale”, secondo tale letteratura, non sarebbe che leggenda e favola.

      Le prove scientifiche sopra ricordate vengono ignorate per incompetenza o volutamente trascurate.

      Un fatto è comunque evidente: due secoli, dalla proclamazione dei diritti dell’uomo, del vecchio Adamo che ha ribattuto il suo “Sì” a Satana e il suo “No” a Dio, hanno consentito la diffusione capillare di questi princìpi ad ogni ceto e livello sociale (illuminismo, razionalismo, modernismo, emancipazione dal dogma e dai tabù…). Secondo tali princìpi, tutto ciò che non può essere spiegato dalla mente umana non può essere vero, non è che favola da raccontare ai pargoli. Se Dio interviene in qualche miracolo, è sempre, se mai, nell’ordine del razionale. Gli stessi grandi miracoli del Vangelo vengono taciuti, sminuiti, non creduti se non si spiegano razionalmente.

      Gli studiosi della “questione lauretana”, ritenendo razionalmente impossibile che una casa venga traslata in modo soprannaturale, come la montagna del Vangelo, preferiscono la tesi del trasporto materiale, anche se manca ogni documentazione al riguardo.

      Non è forse la peggiore forma di apostasia e un comportamento opposto a quello che Gesù vorrebbe da noi, limitare col nostro razionalismo le possibilità di Dio?

      L’orgoglio dell’uomo decaduto nel suo nuovo attacco a Dio non ammette che il soprannaturale vada oltre quello che egli giudica possibile! E’ un peccato mostruoso nei riguardi della divinità!

      Signore, perdona! Spirito di Verità illuminaci!

 

Prof. EMANUELE MOR

Docente di Elettrochimica all’Università di Genova

 

 

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.2801766 o Cell. 338.2892353). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.         Prof. Giorgio Nicolini   -   giorgio.nicolini@poste.it

 

RIGUARDO ALLA “QUESTIONE LAURETANA”

 

DOPO LA FESTA DELLA TRASLAZIONE “MIRACOLOSA”

DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

 

----- Original Message -----

From: … (omissis) …

To: giorgio.nicolini@poste.it

Sent: Saturday, December 10, 2005 9:38 AM

Subject: Poesia di Torquato Tasso

 

Gentilissimo Professor Giorgio Nicolini,

            ammiro e leggo molto volentieri le sue “news letter”, che ci parlano di tante cose belle.

Grazie veramente di cuore. Sono a chiederLe un favore. Non riesco a trovare la poesia completa che il poeta Torquato Tasso scrisse nell'occasione di una sua visita alla Santa Casa di Loreto.

 

Qui gli Angeli innalzarono il Santo Albergo,

che già Maria col santo Figlio accolse,

e il portar sovra i nembi e sovra l'acque.

Miracol grande a cui sollevo ed ergo

la mente che altro obbietto a terra volse,

mentre dai suoi pensier oppressa giacque.

Questo è quel monte che onorar ti piacque

delle tue sante mura,

Vergine casta e pura

el Re dei regi...

 

La ringrazio anticipatamente ed aggiungo che non mancherà una preghiera per Lei e per il suo impegno cristiano.

Buona giornata e Buon Natale.

(Messaggio firmato)

 

 

----- Original Message -----

From: Giorgio Nicolini

To: … (omissis) …

Sent: Thursday, December 15, 2005 12:51 AM

Subject: La poesia di Torquato Tasso

 

Carissimo … (omissis) …

    La ringrazio di cuore dei Suoi apprezzamenti e del testo della poesia del Tasso, del quale sul momento non dispongo nella sua completezza. Esiste a Loreto un libro che ne tratta e appena possibile me lo procuro e Le faccio sapere.

    Siccome ho una corrispondenza molto elevata e un impegno, “a difesa” della “autenticità” della Santa Casa di Loreto e della sua “miracolosa traslazione”, che in questo ultimo periodo mi ha assorbito totalmente, La pregherei di riscrivermi dopo il Natale per ricordarmi la Sua richiesta, poiché rischio di dimenticarmi di risponderLe.

    Se vuole, al riguardo, mi telefoni pure quando vuole, per parlarne direttamente "a voce".

    Grazie anche delle Sue preghiere, che contraccambio di cuore.

    Buon Natale anche a Lei.

 Prof. GIORGIO NICOLINI

 

----- Original Message -----

From: … (omissis) …

To: giorgio.nicolini@poste.it

Sent: Thursday, December 15, 2005 8:55 AM

Subject: Poesia di Torquato Tasso

 

Grazie Professore Giorgio Nicolini,

            della Sua cortese risposta e dell'interesse verso la mia richiesta, come mi ha dimostrato, circa la poesia in oggetto. Non mancherò di sollecitarla ad anno nuovo, sperando ed augurandoLe che il Suo lavoro sia propizio alla causa che tanto Le sta a cuore.

            Non mi resta che contraccambiare i Suoi fervidi auguri per un gioioso Santo Natale, con una fervida preghiera al bambino Gesù che viene a portarci pace.

(Messaggio firmato)

 

 

BASILICA-SANTUARIO SAN GIUSEPPE DA COPERTINO

Frati Minori Conventuali

60027 – OSIMO (Ancona)

Osimo, 2 gennaio 2005

Ill.mo Prof. GIORGIO NICOLINI

ANCONA

 

Fratello carissimo,

         ricevo oggi il libro “LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO” e desidero subitissimo, con questo umile biglietto, dire GRAZIE, un GRANDE GRAZIE per il servizio donato proprio nel 150° anniversario della proclamazione del dogma dell’IMMACOLATA.

         Per noi marchigiani LORETO è la nostra CASA; lì ci sentiamo in famiglia e diciamo grazie al Signore per questo grande dono alla nostra terra marchigiana.

         E dalla TOMBA di SAN GIUSEPPE da COPERTINO qui in OSIMO un grande grazie per aver proposto l’esemplarità del SANTO dei VOLI.

         Unisco il messaggio del Papa per il IV Centenario della nascita del Santo: esplicitamente conferma l’amore di Giuseppe “nostro” per MARIA nel Santuario di Loreto, amore appreso dalla mamma sua a Copertino: gli parlava di Loreto.

         GRAZIE con la mia e nostra preghiera e auguri per il nuovo anno…

Padre Giulio Berrettoni

Rettore Basilica-Santuario

 

Indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/attestazione2gennaio2005.htm

 

IL CORAGGIO DELLA VERITA’

PAOLO VI, discorso al Sacro Collegio del 18 maggio 1970

Oggi, una grande grazia noi dobbiamo implorare con fervore dallo Spirito Santo. L’ora che suona al quadrante della storia esige effettivamente da tutti i figli della Chiesa un grande coraggio, e in modo tutto speciale il coraggio della verità, che il Signore in persona ha raccomandato ai suoi discepoli, quando ha detto: «Che il vostro sì sia sì, il vostro no, no» (cfr. Mt.5,37). (…) Il coraggio della verità si impone più che mai ai cristiani, se vogliono essere fedeli alla loro vocazione di dare un’anima a questo mondo nuovo che si sta cercando. Che la nostra fede a Cristo sia senza incrinature, in questa nostra epoca contrassegnata, come quella di Sant’Agostino, da una vera «miseria e penuria di verità» (Serm.11,11; Miscellanea Agostiniana 1930, p.256). (…)

Il coraggio di proclamare la verità è anche la prima e indispensabile carità che i pastori di anime debbono esercitare. Non ammettiamo mai, anche sotto il pretesto della carità verso il prossimo, che un ministro del Vangelo annunci una parola puramente umana. Ne va di mezzo la salvezza degli uomini. (…) Noi vogliamo fare appello a tutti i pastori responsabili affinché alzino la loro voce quando è necessario, con la forza dello Spirito Santo (cfr. At.1,8), per chiarire ciò che è torbido, raddrizzare ciò che è distorto, riscaldare ciò che è tiepido, riconfortare ciò che è debole, illuminare ciò che è tenebroso. Questa, più che non mai, è l’ora della chiarezza per la fede della Chiesa.

 

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

 

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

L'ALBEGGIARE DI UN NUOVO GIORNO

 "Volgendo lo sguardo verso il futuro, aspettiamo fiduciosi l'albeggiare di un nuovo Giorno. Quanti operano agli avamposti della Chiesa sono come le sentinelle sulle mura della Città di Dio, alle quali noi chiediamo: "SENTINELLA, QUANTO RESTA DELLA NOTTE?" (Is.21,11), ricevendo la risposta: "SENTI? LE TUE SENTINELLE ALZANO LA VOCE, INSIEME GRIDANO DI GIOIA, PERCHE' VEDONO CON I LORO OCCHI IL RITORNO DEL SIGNORE IN SION" (Is.52,8). La loro testimonianza generosa in ogni angolo della terra annuncia che "in prossimità del Terzo Millennio della Redenzione, Dio sta preparando una grande primavera cristiana, di cui si intravede l'inizio" (Una “profezia” del “santo” Pontefice Giovanni Paolo II, Enc. "Redemptoris Missio", n.86).

 

Messaggio da Mediugorie del 25 novembre 2005, di Maria “Regina della Pace”

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

"Cari figli, anche oggi vi invito: pregate, pregate, pregate fino a che la preghiera non diventi vita. Figlioli, in questo tempo in modo particolare prego davanti a Dio affinché vi doni il dono della fede. Solo nella fede scoprirete la gioia del dono della vita che Dio vi ha donato. Il vostro cuore sarà gioioso pensando all’eternità. Io sono con voi e vi amo con amore tenero. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

PER LA “nuova evangelizzazione” nel tempo dell’“apostasia silenziosa”

Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

 

PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

 

            Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.

            Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede.

            Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.

            Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene.

            Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa.

            Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.

            Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.

            Amen.

 

 

PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA

LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI

www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/INDEXMOVIMENTO.htm

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

 

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

 

 

AVVERTENZE

Questo messaggio viene inviato a modo di "CORRISPONDENZA PERSONALE", per mezzo della Posta Elettronica, ad indirizzi presenti nella mia Rubrica Privata. Tali indirizzi presenti nella mia Rubrica privata sono stati registrati o per richieste esplicite di iscrizione o per contatti personali avuti o per segnalazione di altri in quanto persone interessate o da elenchi e servizi di pubblico dominio o pubblicati in Internet e talvolta risultano registrati anche per errore, a causa di messaggi prodotti da “virus informatici” che ne hanno generato automaticamente ed erroneamente l’iscrizione, come talvolta mi è stato segnalato. In ottemperanza della Legge 175 del 31/12/1996, tutti gli indirizzi di Posta Elettronica destinatari del presente invio sono in copia nascosta e in ogni momento è possibile modificare o cancellare gli indirizzi presenti nella mia Rubrica Privata. Nel caso le comunicazioni inviate a modo di “LETTERA INFORMATIVA”, sotto il titolo "LA VOCE", non fossero di tuo interesse, o ti fossero pervenute per errore, sarà possibile la cancellazione del tuo indirizzo informandomi telefonicamente o mediante un messaggio di Posta Elettronica a giorgio.nicolini@poste.it specificando l'indirizzo o gli indirizzi di Posta Elettronica da rimuovere, e avente come oggetto del messaggio "RIMUOVETEMI". Mi sarebbe gradito conoscere anche la motivazione dell'eventuale richiesta di "rimozione", per avere modo, se gradito, di chiarire meglio - a livello individuale - i contenuti di quanto ti viene inviato mediante la Posta Elettronica e che non fossero da te condivisi. Mi scuso, in ogni caso, dell'eventuale disturbo arrecato e ringrazio per la tua gentile attenzione. Mi scuso anche con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza troppo elevata. Per risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono (Tel. 071.2801766 o Cell. 338.2892353), per poterne parlare direttamente “a voce”. Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

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ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

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