LE INDULGENZE

E L’amore verso le anime del purgatorio

 

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

LETTERA INFORMATIVA

LA VOCE

www.lavocecattolica.it

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va:
così è di chiunque è nato dallo Spirito
(Gv.3,8)                                                                                                           

 

Ancona

Giovedì, 3 novembre 2005

Domenica, 3 novembre 2012

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dal Concepimento "reale" di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

 

Carissimo amico e carissima amica, questo Giornale Informativo "LA VOCE" www.lavocecattolica.it/lettere%20informative.htm  è un umile mezzo d'informazione e quindi è un semplice strumento di comunicazione sociale, pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene in una società offuscata dalle tenebre del male. Così anche Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. (Gv.8,31-32).

 

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

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TOTUS TUUS EGO SUM

 

LETTURA BIBLICA DEL GIORNO

DAL VANGELO SECONDO LUCA (15,1-10)

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». Allora egli disse loro questa parabola: «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova?
E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

 

Commemorazione delle anime sante

del purgatorio

(1-8 Novembre)

 

Da uno scritto di Jacques Maritain

 

            Mi scandalizza il fatto di come i cristiani parlano dei loro defunti. Li chiamano morti; non sono stati capaci di rinnovare il loro vocabolario umano su un punto che tuttavia tocca i doni essenziali della fede.

            Morti! Si va ad assistere ad una Messa per i morti! Si va al cimitero a portare i fiori ai morti, si prega per i morti! Come se essi non fossero miliardi di volte più vivi di noi! Come se la verità fondamentale annunciata nel Prefazio della Messa per i defunti "vita mutatur, non tollitur" (la vita è cambiata, non è tolta), fosse una verità morta, incapace di trasformare il modo comune di parlare. La morte non è una "invenzione degli impresari di pompe funebri". Si può usare il termine "morto" sui registri di stato civile, o della polizia, il cui vocabolario non è quello della verità, ma delle apparenze. Coloro che hanno lasciato questa terra per entrare nell'altro mondo NON SONO MORTI:

à se sono in Cielo vedono Dio, sono i vivi per eccellenza;

à se sono in Purgatorio hanno la certezza che vedranno Dio, e per l'amore purissimo e ardente col quale accettano e benedicono le sofferenze, sono molto più vivi di noi;

à se sono all'Inferno, nel baratro della seconda morte, sono dei vivi perversi e puniti, non sono dei morti. Avendo maledetto  Dio e la vita si sono maledetti da sé; si pascono della propria superbia e della propria rabbia.

 

 

Dal 1° all'8 novembre i fedeli che visitano il CIMITERO e pregano, anche solo mentalmente per i DEFUNTI, possono lucrare, una volta al giorno l'INDULGENZA PLENARIA (applicabile soltanto ai defunti) alle condizioni sotto indicate. Negli altri giorni, alla visita devota del cimitero è annessa una INDULGENZA PARZIALE, sempre per i defunti, proporzionata alla pietà del visitatore.

 

COS’E’ L’INDULGENZA

       L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della Redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi.

       L’indulgenza è PARZIALE o PLENARIA secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati.

Come si ottiene un’indulgenza

Come prima cosa deve esserci il totale distacco dal peccato, anche quello veniale; se manca questa fondamentale condizione di distacco totale dal peccato e del sincero pentimento, l’indulgenza non sarà plenaria, bensì parziale. In secondo luogo è necessario confessarsi (se non si è in Grazia di Dio), fare la Santa Comunione, pregare secondo le intenzioni del Papa e compiere l’atto a cui la Chiesa annette l’indulgenza, come per esempio, in questi giorni, la visita ai Cimiteri.

 

 

PRINCIPI DOTTRINALI

(Paolo VI: Cost. Apost. “Indulgentiarum Doctrinam”, 1.1.1967)

 

PAOLO VI

Chi compie con diligenza e fervore gli atti indulgenziati, tanto da riempirne la giornata, giustamente meriterà, oltre un copioso aumento di grazia, una maggiore remissione di pena, e potrà anche, animato dalla carità, aiutare più abbondantemente le anime del Purgatorio.

 

I.D., n.1: La dottrina e l’uso delle indulgenze, da molti secoli, in vigore nella Chiesa Cattolica, hanno un solido fondamento nella Divina Rivelazione… E’ necessario, però, che siano ricordate alcune verità, che tutta la Chiesa, illuminata dalla Parola di Dio, ha sempre creduto come tali…

 

I.D., n.2: E’ dottrina divinamente rivelata che i peccati comportino pene inflitte dalla santità e giustizia di Dio, da scontarsi sia in questa terra, con i dolori, le miserie e le calamità di questa vita e soprattutto con la morte, sia nell’al di là anche con il fuoco e i tormenti o con le pene purificatrici. (…) Le quali pene sono imposte secondo giustizia e misericordia da Dio per la purificazione delle anime, per la difesa della santità dell’ordine morale e per ristabilire la gloria di Dio nella sua piena maestà.

Ogni peccato, infatti, causa una perturbazione nell’ordine universale, (…), e la distruzione di beni immensi sia nei confronti dello stesso peccatore che nei confronti della comunità umana. (…). Il peccato, poi, è apparso sempre alla coscienza di ogni cristiano non soltanto come trasgressione della Legge Divina, ma anche, sebbene non sempre in maniera diretta ed aperta, come disprezzo e disconoscenza dell’amicizia personale tra Dio e l’uomo. Così come è pure apparso vera ed inestimabile offesa di Dio, anzi ingrata ripulsa dell’amore di Dio offerto agli uomini in Cristo, che ha chiamato amici e non servi i suoi discepoli.

 

I.D., n.3: E’ necessario, allora, per la piena remissione e riparazione dei peccati non solo che l’amicizia di Dio venga ristabilita con una sincera conversione della mente e che sia riparata l’offesa arrecata alla sua sapienza e bontà, ma anche che tutti i beni sia personali che sociali o dello stesso ordine universale, diminuiti o distrutti dal peccato, siano pienamente reintegrati o con la volontaria riparazione che non sarà senza pena o con l’accettazione delle pene stabilite dalla giusta e santissima sapienza di Dio… Inoltre l’esistenza e la gravità delle pene fanno comprendere l’insipienza e la malizia del peccato e le sue cattive conseguenze.

Che possano restare e che di fatto frequentemente rimangano pene da scontare o resti di peccati da purificare anche dopo la remissione della colpa, lo dimostra molto chiaramente la dottrina del Purgatorio: in esso, infatti, le anime dei defunti che “siano passate all’altra vita nella carità di Dio veramente pentite, prima che avessero soddisfatto con degni frutti di penitenza per le colpe commesse e per le omissioni, vengano purgate dopo morte con pene purificatrici…

Inoltre tutti gli uomini peregrinanti sulla terra commettono ogni giorno almeno qualche peccato leggero; per cui tutti hanno bisogno della misericordia di Dio per essere liberati dalle pene conseguenti il peccato.

 

I.D., n.4: Regna tra gli uomini, per arcano mistero della divina volontà, una solidarietà soprannaturale, per cui il peccato di uno nuoce anche agli altri, così come la santità di uno apporta beneficio anche agli altri…

 

I.D. n.5: I fedeli cristiani sempre si sono sforzati di aiutarsi vicendevolmente (…), mediante la preghiera, lo scambio di beni spirituali e la espiazione penitenziale (…), persuasi di poter aiutare i loro fratelli presso Dio, Padre delle misericordie, a conseguire la propria salvezza. E’ questo l’antichissimo dogma della comunione dei santi…

 

 

Alcune INDULGENZE PLENARIE che possono acquistarsi facilmente ogni giorno:

·                     al fedele che rimane in adorazione del SS.mo Sacramento almeno per mezz’ora;

·                     al fedele che protrae, almeno per mezz’ora, la lettura della Sacra Scrittura con la venerazione dovuta alla Parola di Dio e a modo di lettura spirituale;

·                     al fedele che recita il Rosario Mariano in Chiesa o pubblico oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una pia Associazione.

Alcune INDULGENZE PARZIALI che possono acquistarsi facilmente ogni giorno:

·                     al fedele che, nel compiere i suoi doveri e nel sopportare le avversità della vita, innalza con umile fiducia l’anima a Dio e recita, anche solo mentalmente, una pia invocazione;

·                     al fedele che, con spirito di fede e con animo misericordioso, pone se stesso o i suoi beni a servizio dei fratelli posti in necessità;

·                     al fedele che, in spirito di penitenza, si priva spontaneamente e con suo sacrificio di qualche cosa lecita.

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.2801766 o Cell. 338.2892353). Si prega anche quanti mi scrivono di precisare subito se desiderano che le loro corrispondenze siano pubblicate e in quale forma (cioè, se firmate con nome e cognome, oppure solo in forma anonima) oppure se desiderano che non siano pubblicate. In assenza di indicazioni  le pubblicherò, a mia discrezione e secondo l’utilità, in forma anonima e con la dicitura “Messaggio firmato”. Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.                 Prof. Giorgio Nicolini

 

La difesa della NOSTRA fede cristiana

 

 

LA PERDITA DEL SENSO DEL PUDORE

Lettera aperta al Direttore

LA VERGOGNA DI “FAMIGLIA CRISTIANA”

 

            La rivista “Famiglia Cristiana”, voluta dal suo Santo Fondatore don Alberione per diffondere la Fede e la Morale Cattolica, si adegua – al contrario - sempre più a tutti gli altri giornali pagani, scendendo di nuovo verso una china deteriore e volgare, mostrando nell’ultimo numero una pubblicità con una nudità femminile. Allo stupore e all'indignazione che – nel mondo cattolico - ha suscitato tale scelta, il Direttore del periodico don Antonio Sciortino replica “tranquillamente”: "Non bisogna vedere quello che non c'é. La pubblicazione non è frutto di una svista, ma una decisione consapevole che rispetta la nostra linea editoriale".

            Tale dichiarazione aggrava ancor di più “la scelta”, perché è “una decisione” “consapevole”, che “rispetta una linea editoriale!... Con quale rispetto del “pudore” pensa il Direttore di “Famiglia Cristiana” che tale rivista – una volta “cristiana” - possa entrare “tranquillamente” nelle Chiese?... E con quale senso del pudore tanti parroci ne potranno ancora permettere la vendita all’interno delle Chiese?... Quale educazione al pudore e alla purezza ne trarranno i bambini e i giovani?...

            E' forse a taluni facile e comodo "giustificarsi" pretestuosamente affermando che è cambiato il "comune senso del pudore" nonché il senso del "buon costume". In verità, per definizione stessa, almeno quest'ultimo fa riferimento ad un "oggettivo" "costume" "buono". E' forse, o potrà mai diventare, "un costume buono" la pubblica indecenza e la pornografia? E se quest'ultime sono "oggettivamente" “un costume cattivo”, possono essere tollerate - specie da “cristiani” - anche se fosse cambiato il "comune senso del pudore"?

            Ma le severe parole di Gesù a riguardo della purezza e degli scandali non cambieranno mai. “Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Mt.5,27-28). “Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!” (Mt.18,7). “Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda! (Mt-13,41-43).

            Prof. GIORGIO NICOLINI

giorgio.nicolini@poste.it

 

----- Original Message -----

From: Stella Patrizia

To: LA VOCE

Sent: Monday, October 31, 2005 1:16 AM

Subject: Re: I SANTI NON NATI

 

Trasmetto la seguente “lettera-appello” nel caso volesse diffonderla. Con libertà. Grazie del suo contributo prezioso. Saluti. Stella

 

IL LIBERTINAGGIO SESSUALE  È PROPRIO COSÌ LIBERO?

 

Non servono molte ricerche o statistiche per constatare a quale degrado sia  giunta la nostra società che sta ormai da anni sbandierando come diritto, anzi come grande conquista, qualsiasi rapporto sessuale manifestato spesso con ostentazione oscena attraverso pubblicità o programmi televisivi.

 

Molti episodi di efferatezza giovanili, molte forme di depressione incurabile che spesso trovano rifugio nella cocaina, nonché lo sfascio delle famiglie con conseguenze traumatiche soprattutto per i figli, trovano la loro motivazione in una concezione della vita dove prevale e domina il sesso come elemento principale del vivere, concepito nel modo più libertino, brutale e  volgare che si possa immaginare.

 

Questo uso del sesso ormai degradato a “ossessione”, a puro sfogo animale totalmente slegato dal sentimento e dal rispetto del proprio e altrui corpo, quasi a voler sfidare e deridere coloro che si rifiutano di essere considerati solo “oggetti usa e getta”, degenera inevitabilmente in forme patologiche difficilmente guaribili che si ripercuotono su tutta la persona e che, partendo dalla sfera sessuale, raggiungono la sfera psico-fisica, con manifestazioni irrazionali che possono raggiungere il crimine.

 

Purtroppo in tutto questo i giovani non sono per nulla aiutati dalla società né dai mass-media che sono i primi responsabili nell’offrire spudoratamente a tutti dei modelli di vita fondati solo sull’esaltazione del sesso libero:  etero, plus, omo, bis, tris, e così via… con conseguenze disastrose anche per il diffondersi di malattie incurabili di cui sono vittima perfino gli esseri più indifesi e innocenti, i nostri bambini.

 

C’è un disegno di legge voluto dal Ministro delle Pari Opportunità, Prestigiacomo, assieme al Presidente dei Gay, Grillini, (esame del disegno di legge n. 3503, art, 4 comma 2)  che prevede la depenalizzazione degli atti sessuali su bambini a partire dai 13 anni, qualora essi siano consenzienti!!!  Questo vuol dire aprire la strada alla pedofilia, all’uso impunito di innocenti per soddisfare le voglie di gente malsana, dietro pretesto del “consenso”.  Come se l’eventuale consenso dato a quell’età fosse sufficiente per neutralizzare l’immenso male che, comunque, ne deriverebbe all’adolescente fatto oggetto di queste strumentalizzazioni perverse. Come si può ancora parlare di lotta alla pedofilia, di difesa dei più deboli, di giustizia e di pace? A questi costruttori di scandalo Cristo suggeriva di buttarsi a mare con una pietra legata al collo mentre gli stessi Angeli sarebbero stati a loro accusatori davanti a Dio!

 

La nostra Associazione invita tutti i genitori, educatori e persone di buona volontà ad unirsi alla nostra protesta, da manifestare nei modi più vari presso la “Commissione Giustizia” e  la “Commissione speciale per l’infanzia del Senato”, Palazzo Montecitorio, Roma, per cercare di bloccare questa proposta perversa prima che sia approvata come legge che tanto danno arrecherebbe a degli innocenti.

 

Chiede inoltre di aprire delle campagne pubblicitarie dove viene esaltato il valore del vero amore per un solo uomo verso una sola donna, fatto di attese, di cortesia, di rispetto, di cuori che sanno ancora palpitare alla vista della persona amata, di visi che sanno arrossire per una carezza e che si riempiono di gioia per ogni più piccola manifestazione di affetto puro e sincero.

Dott. Patrizia Stella (Pedagogista)

Via Isonzo, 5 – 37126 Verona

stella.patrizia@libero.it

 

                                                                                  Associazione Civiltà Cristiana - Verona

                                                                                              civilta.cristiana@hotmail.com

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

 

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1972)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Messaggio del 25 ottobre 2005 da Medjugorje, di Maria, Regina della Pace

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

"Figlioli, credete, pregate e amate e Dio vi sarà vicino. Vi donerà tutte le grazie che da Lui cercate. Io sono per voi dono, poiché Dio mi permette di essere con voi di giorno in giorno e amare ognuno di voi con amore infinito. Perciò, figlioli, nella preghiera e nell’umiltà aprite i vostri cuori e siate testimoni della mia presenza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

 

 

PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA

LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI

www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/INDEXMOVIMENTO.htm

www.lavocecattolica.it/santa%20casa.htm

 

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

 

 

AVVERTENZE

Questo messaggio viene inviato a modo di "corrispondenza personale" a circa 7000 indirizzi di Posta Elettronica presenti nella mia Rubrica Privata o Lista di contatti. Tali indirizzi provengono o da richieste esplicite di iscrizione o da contatti personali avuti o da indirizzi segnalati da altri in quanto persone interessate o da elenchi e servizi di pubblico dominio o pubblicati in Internet e talvolta risultano registrati anche per errore, a causa di messaggi prodotti da “virus informatici” che ne hanno generato automaticamente ed erroneamente l’iscrizione, come talvolta mi è stato segnalato. In ottemperanza della Legge 175 del 31/12/1996, per la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, in ogni momento è possibile modificare o cancellare i dati presenti nella mia Rubrica Privata. Nel caso le comunicazioni inviate a modo di “LETTERA INFORMATIVA”, sotto il titolo "LA VOCE", non fossero di tuo interesse, o ti fossero pervenute per errore, sarà possibile la cancellazione del tuo indirizzo informandomi telefonicamente o mediante un messaggio di Posta Elettronica a giorgio.nicolini@poste.it specificando l'indirizzo o gli indirizzi di Posta Elettronica da rimuovere, e avente come oggetto del messaggio:  "RIMUOVETEMI". Mi sarebbe gradito conoscere anche la motivazione dell'eventuale richiesta di "rimozione", per avere modo, se gradito, di chiarire meglio - a livello individuale - i contenuti di quanto viene inviato mediante la Posta Elettronica e che non fossero condivisi. Mi scuso, in ogni caso, dell'eventuale disturbo arrecato e ringrazio per la tua gentile attenzione. Mi scuso anche con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza troppo elevata. Per risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono (Tel. 071.2801766 o Cell. 338.2892353), per poter parlare direttamente “a voce”. Si prega anche quanti mi scrivono di precisare subito se desiderano che le loro corrispondenze siano pubblicate ed eventualmente in quale forma (cioè, firmate con nome e cognome, oppure solo in forma anonima). Ringrazio per quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.

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ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

  

 

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