Non lo sai forse? Non lo hai udito?

Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.

Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.

Egli dá forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi (Is.40,28-31)

La voce dei Padri del deserto
Un fratello interrogò l'anziano: "Che debbo fare? L'orgoglio mi tormenta".
Rispose l'anziano: "Fai bene a inorgoglirti. Sei tu, vero, che hai fatto il cielo e la terra?".
Disse il fratello, preso da compunzione: "Oh, io non ho fatto niente del genere".
L'anziano rispose: "Se Colui che ha fatto tutto è venuto nell'umiltà, perché t'inorgoglisci, tu che non hai fatto niente?".

Agorà dei Giovani Europei a Loreto

(1-2 settembre 2007)

PREGHIERA DI BENEDETTO XVI

Maria, Madre del , tu hai ascoltato Gesù
e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.
Stella del mattino, parlaci di Lui
e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.
Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù,
imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti,
la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta
e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.
Maria, parlaci di Gesù, perchè la freschezza della nostra fede
brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,
come Tu hai fatto visitando Elisabetta
che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.
Maria, Vergine del Magnificat,
aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana,
spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,
a fare solo quello che Gesù dirà.
Maria, poni il tuo sguardo sull’Agorà dei giovani,
perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana.
Prega perchè Gesù, morto e risorto, rinasca in noi
e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.
Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo,
aiutaci a levare in alto lo sguardo.
Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui.
Annunciare a tutti il Suo amore.

Benedetto XVI

 

Cfr. Sito Internet: www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

 

Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo» (Gen.28,17)

LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA NEL TEMPO DELL’APOSTASIA

HO FISSATO UN LIMITE… FIN QUI GIUNGERAI E NON OLTRE E QUI S’INFRANGERA’ L’ORGOGLIO DELLE TUE ONDE (Gb.38,10)

 

TELE MARIA – Emittente Televisiva Cattolica in Internet - www.telemaria.it

TRASMISSIONI INTERNAZIONALI QUOTIDIANE MEDIANTE LA RETE INTERNET www.telemaria.it

TELE MARIA è una nuova Emittente Televisiva Cattolica in Internet nata dall’ispirazione di Maria

Trasmette programmi secondo le indicazioni dell’esortazione di San Paolo apostolo ai cristiani:

"FRATELLI, TUTTO QUELLO CHE E' VERO, NOBILE, GIUSTO, PURO, AMABILE, ONORATO, QUELLO CHE E' VIRTU' E MERITA LODE, TUTTO QUESTO SIA OGGETTO DEI VOSTRI PENSIERI" (cfr. Fil.4,8).

PROGRAMMAZIONE di TELE MARIA per il MESE DI AGOSTO

IN PREPARAZIONE DELL’Agorà dei Giovani A LORETO CON IL PAPA DELL’1-2 SETTEMBRE 2007

TRASMISSIONI CONTINUATE

“LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH SINO A LORETO”

SPIEGATE DEL PROF. GIORGIO NICOLINI SUI LUOGHI STESSI OVE SONO AVVENUTE

LA SANTA CASA DI GESU’, DI GIUSEPPE E DI MARIA:

ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA

 

Alla Santissima Vergine Maria, Madre di Dio: alla piena di grazia, alla benedetta fra tutti i figli di Adamo; alla colomba, alla tortorella, alla diletta di Dio; onore del genere umano, delizia della Santissima Trinità; casa d’amore, esempio di umiltà, specchio di tutte le virtù; madre del bell’amore, madre della santa speranza e madre di misericordia; avvocata dei miseri, difesa dei deboli, luce dei ciechi e medicina degli infermi; ancora di confidenza, città di rifugio, porta del Paradiso; arca di vita, iride di pace, porto di salvezza; stella del mare e mare di dolcezza; paciera dei peccatori, speranza dei disperati, aiuto degli abbandonati; consolatrice degli afflitti, conforto dei moribondi ed allegrezza del mondo” (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)

 

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI:

GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO-Lourdes-Fatima-ANCONA-MEDIUGORIE

NELLA PROSPETTIVA DEL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 

DAI MESSAGGI DELLA “REGINA DELLA PACE” DA MEDIUGORIE

In un messaggio da Mediugorie la Vergine Maria “avrebbe” detto:  “qui” (a Mediugorie) avete la mia “voce”, “là” (a Loreto) avete la mia “Casa”…

Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra (2 maggio 1982) - Affrettate la vostra conversione. Non aspettate il segno annunciato. Per i non credenti sarà troppo tardi per convertirsi (…). Il segno verrà, non dovete preoccuparvene… Pregherò mio figlio di non punire il mondo ma, vi supplico, convertitevi! Non potete immaginare ciò che accadrà né ciò che il Padre Eterno invierà sulla terra. Per questo convertitevi! Rinunciate a tutto, fate penitenza (24 giugno 1983) - Figlioli, chi prega non ha paura del futuro e chi digiuna non ha paura del male (25 gennaio 2001). Leggi tutti i messaggi collegandoti all’indirizzo Internet: web.quipo.it/reginapacis/pag02.htm

 

Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni. L'umanità possiede oggi strumenti di inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino o ridurlo a un ammasso di macerie. Oggi, come mai nel passato, l'umanità è a un "bivio"... (della "vita" e della "morte")... (Giovanni Paolo II, 8 ottobre 2000)  

 

LA SALVEZZA PASSA PER LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

UN ANNO DI GRAZIA LAURETANO

Venerdì, 8 settembre 2006 – Sabato, 8 settembre 2007 …?…

Comprendano tutti, e in primo luogo gli italiani…

Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto (prodigiosamente) la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanìtà perduta con il Padre e rinnova tutte le cose (LEONE XIII: Lettera Enciclica “Felix Lauretana Cives” del 23 gennaio 1894).

 

LETTURE BIBLICHE

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (8,43-47)

Perché non comprendete il mio linguaggio?... A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. … Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».

DAL PROFETA ZACCARIA (1,1-6)

Nell'ottavo mese dell'anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio di Barachia, figlio di Iddò: «Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. Tu dunque riferirai loro: Così parla il Signore degli eserciti: Convertitevi a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io mi rivolgerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavano gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvage. Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre? Le parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi» (Zaccaria 1,1-6).

 

LETTERA INFORMATIVA n°99

LA VOCE

www.lavocecattolica.it

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito

(Gv. 3,8)

Nella circostanza dell’Agorà dei Giovani

APPELLO AL SANTO PADRE

PER IL RIPRISTINO DELLA VERITA’ A LORETO

ANCONA

ANCON DORICA CIVITAS FIDEI

Venerdì, 24 agosto 2007

Domenica, 24 agosto 2013

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dall’anno “reale” del Concepimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

 25 MARZO 2007: 2013° ANNIVERSARIO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO

VENERDI’, 2 MARZO 2007 = DOMENICA, 1° MARZO 2013

INIZIO ANNO 2013

dal “concepimento” di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine, Madre di tutti i viventi

GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO

Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6 a.C)

Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell’anno 748 di Roma (6 a.C.), al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.

Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.

RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL’ANNO 30

Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE CATTOLICA”", i cui testi sono pubblicati in modo permanente all’indirizzo Internet diretto www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm  è un umile mezzo di informazione - simile a un Giornale Informatico - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32). San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio”. Poiché sta scritto: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28).

Questa Lettera Informativa ti viene inviata con i testi a colori. Queste pagine a colori si possono trasformare in modo autonomo in una lettura in bianco e nero.

Leggi la semplice procedura da seguire nelle note alla fine della Lettera. Per una migliore lettura si consiglia la stampa dei testi su carta.

QUESTA LETTERA INFORMATIVA E’ POSTA SOTTO LA PROTEZIONE DI SAN GIUSEPPE, PATRONO DELLA CHIESA, di San CIRIACO e del Beato GABRIELE FERRETTI, Patroni di Ancona

e del grande Pontefice il Beato PIO IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti), discendente del Beato Gabriele Ferretti

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

Telefono 071.83552 – Cellulare 339.6424332 - Facsimile 071.83552 – Conto Corrente Postale 13117056

Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it - Sito Internet: www.lavocecattolica.it

TOTUS TUUS EGO SUM

Vi hanno tempi che più che in altri è opportuno di parlare e francamente, coraggiosamente e con tutta libertà.

E allora bisogna dire la verità, la verità intera, piena, senza tergiversazioni.

Non tolleriamo mai gli smozzicamenti della verità, i mezzi termini, gli accomodamenti.

Verità dolce, ma intatta, inviolata.

(Beato Pio IX)

 

SALMO 29

Date al Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. Date al Signore la gloria del suo nome, prostratevi al Signore in santi ornamenti. Il Signore tuona sulle acque, il Dio della gloria scatena il tuono, il Signore, sull'immensità delle acque. Il Signore tuona con forza, tuona il Signore con potenza. Il tuono del Signore schianta i cedri, il Signore schianta i cedri del Libano. Fa balzare come un vitello il Libano e il Sirion come un giovane bufalo. Il tuono saetta fiamme di fuoco, il tuono scuote la steppa, il Signore scuote il deserto di Kades. Il tuono fa partorire le cerve e spoglia le foreste. Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!». Il Signore è assiso sulla tempesta, il Signore siede re per sempre. Il Signore darà forza al suo popolo benedirà il suo popolo con la pace.

 

Vi è una lotta perenne tra due città o regni: da un lato la città di Dio e dall’altro lato la città di Satana. Queste due città non sono mai nettamente distinguibili durante la storia umana. Nessun periodo storico né nessuna istituzione sono dominanti esclusivamente dall’una o dall’altra città; esse sono mescolate fino alla fine dei tempi. Alla fine del mondo, con la resurrezione dei morti ed il giudizio finale, sarà chiaro per tutti a quale città abbiamo aderito, se a quella celeste o a quella di Satana. Nel presente l’uomo può cercare di intuirlo solo se interroga se stesso con sincerità ed invoca l’aiuto dello Spirito (Sant’Agostino, La Città di Dio)

 

 

BENEDETTO XVI

(Omelia Santa Messa, nella Solennità dell’Assunta del 15 agosto 2007)

Tutta la storia umana è una lotta tra due amori: l’amore di Dio fino al dono di sé e l’amore di sé fino al disprezzo di Dio, fino all’odio degli altri”: è quanto ha detto il Papa questa mattina, citando Sant’Agostino, durante la Messa da lui presieduta nella Parrocchia di San Tommaso da Villanova, a Castel Gandolfo, nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Benedetto XVI ha affermato che la festa odierna c'invita alla fiducia, perchè l'amore, apparente debolezza di Dio, alla fine, vince quello che sembra il potere assoluto dell'odio e della violenza. Poi, all'Angelus, a mezzogiorno, il Papa ha rivolto il suo saluto ai giovani partecipanti ad un pellegrinaggio al Santuario mariano di Mariazell, dove si recherà l'8 settembre prossimo.

Il Pontefice ha commentato la lettura odierna dell’Apocalisse con le due immagini della donna vestita di sole, segno dell'amore di Dio, e dell’enorme drago rosso, segno dell'amore di sé. Con la figura del drago - ha sottolineato - San Giovanni voleva indicare il potere degli imperatori romani anticristiani da Nerone a Domiziano: “un potere che appariva illimitato, un potere militare, politico, economico, propagandistico”: "Davanti a questo potere la fede, la Chiesa, appariva come una donna inerme, senza possibilità di sopravvivere, tanto meno di vincere. Chi poteva opporsi a questo potere onnipresente che sembrava in grado di fare tutto? E tuttavia sappiamo che alla fine ha vinto la donna inerme, ha vinto non l’egoismo, non l’odio; ha vinto l’amore di Dio e l’Impero romano si è aperto alla fede cristiana”.

Il drago dunque – ha affermato – rappresenta “il potere dell’egoismo assoluto, del terrore, della violenza”. E rappresenta le dittature anticristiane di tutti i tempi, come il nazismo e lo stalinismo, nel secolo scorso. Sembrava impossibile che "la fede potesse sopravvivere": ma anche qui alla fine "l’amore è stato più forte dell’odio”. E oggi il drago – ha aggiunto – esiste in forme nuove: “Esiste nella forma delle ideologie materialiste, che ci dicono: 'è assurdo pensare a Dio, è assurdo osservare i comandamenti di Dio, è cosa di un tempo passato. Vale soltanto vivere la vita per sé. Prendere in questo breve momento della vita tutto quanto ci è possibile prendere. Vale solo il consumo, l’egoismo, il divertimento. Questa è la vita. Così dobbiamo vivere!' E di nuovo sembra assurdo, impossibile opporsi a questa mentalità dominante, con tutta la sua forza mediatica, propagandista. Sembra impossibile oggi ancora pensare a un Dio che ha creato l’uomo e che si è fatto bambino e che sarebbe il vero dominatore. Anche adesso questo dragone appare invincibile, ma anche adesso resta vero che Dio è più forte del dragone, che vince l’amore e non l’egoismo”.

Poi il Papa ha commentato la figura della donna: è vestita di sole perché vive della luce di Dio, e ha la luna sotto i piedi, perché "ha lasciato dietro di sé la morte". E ci dice: “Coraggio! Alla fine vince l’amore!" Abbiate il coraggio di vivere nell'amore "anche contro tutte le minacce del dragone”. La donna – ricorda il Papa – partorisce nel dolore: segno della “Chiesa pellegrina di tutti i tempi: in tutte le generazioni deve partorire di nuovo Cristo, portarlo al mondo con grande dolore in questo mondo sofferente”. Una Chiesa perseguitata dal drago in tutti i tempi ma che in tutti i tempi vive della luce di Dio.

E così in tutte le tribolazioni la Chiesa, soffrendo, vince "contro tutte le ideologie dell’odio e dell’egoismo". E il drago anche oggi vuol divorare il Dio fattosi bambino ma non bisogna temere perchè "anche oggi questo Dio debole è forte, è la vera forza". E così la festa dell’Assunzione è un invito ad avere fiducia: "E' l'invito ad avere fiducia in Dio e anche un invito ad imitare Maria, come Ella stessa ha detto: 'Sono la serva del Signore, mi metto a disposizione del Signore'. Questa è la lezione: andare sulla sua strada; dare la nostra vita e non prendere la vita. E proprio così siamo sul cammino dell'amore che è un perdersi, ma un perdersi che in realtà è l’unico cammino per trovarsi veramente, per trovare la vera vita". La festa dell’Assunzione è allora la "festa della gioia" – ha concluso il Papa: "Dio vince. La fede apparentemente debole è la vera forza del mondo. L’amore è più forte dell’odio”.

Il Papa all’Angelus, nella residenza di Castel Gandolfo, ha poi ricordato che la festa dell’Assunzione ha “il suo fondamento ultimo nella Sacra Scrittura” che presenta la Vergine Maria strettamente unita a Gesù “nella lotta contro il nemico infernale fino alla piena vittoria su di lui”. Una vittoria che “si esprime, in particolare, nel superamento del peccato e della morte” e per questo Maria, solidale con Gesù anche nella risurrezione, è stata “preservata dalla corruzione del sepolcro” per “essere innalzata in anima e corpo alla gloria del Cielo” come ha affermato Pio XII proclamando il 1° novembre 1950 il Dogma dell’Assunzione nella Costituzione apostolica “Munificentissimus Deus”. “Assunta in cielo – ha detto il Papa - Maria non si è allontanata da noi, ma ci resta ancor più vicina e la sua luce si proietta sulla nostra vita e sulla storia dell’intera umanità": “Attratti dal fulgore celeste della Madre del Redentore, ricorriamo con fiducia a Colei che dall’alto ci guarda e ci protegge. Abbiamo tutti bisogno del suo aiuto e del suo conforto per affrontare le prove e le sfide di ogni giorno; abbiamo bisogno di sentirla madre e sorella nelle concrete situazioni della nostra esistenza. E per poter condividere un giorno anche noi per sempre il suo medesimo destino, imitiamola ora nella docile sequela di Cristo e nel generoso servizio dei fratelli. E’ questo l’unico modo per pregustare, già nel nostro pellegrinaggio terreno, la gioia e la pace che vive in pienezza chi giunge alla meta immortale del Paradiso”.

 

Dopo la recita dell’Angelus il Papa ha salutato i giovani, collegati tramite la televisione, che hanno partecipato ad un pellegrinaggio giovanile nel Santuario mariano di Mariazell, in Austria, dove si recherà l’8 settembre prossimo. “L’esempio di Maria – ha detto il Papa in tedesco - ci mostra che Dio cerca persone in cui può stabilire la propria dimora. Cristo vuole vivere anche nel nostro cuore. La Chiesa, casa di Dio – ha concluso - cresce se noi uomini accogliamo il Signore con la nostra fede, con la nostra adorazione, con speranza e amore, divenendo in tal modo pietre vive di questa casa spirituale

 

ALLA VIGILIA DEL GRANDE EVENTO DEL PELLEGRINAGGIO-INCONTRO “AGORA’ DEI GIOVANI EUROPEI”

CHE AVRA’ LUOGO A LORETO L’1-2 SETTEMBRE 2007 CON LA PRESENZA DEL PAPA

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

“Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano”

(Prov.25,25)

SE SARETE  QUELLO CHE DOVETE ESSERE METTERETE FUOCO IN TUTTO IL MONDO!...

Giovanni Paolo II, Roma: XV Giornata Mondiale dei Giovani (15-20 agosto 2000)

“ECCOMI… avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,26-38)

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv.1,14)

DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

E IL VERBO

“il più bello tra i figli dell'uomo” (Sal.44/45,3)

Si fece carne  

NEL GREMBO DI MARIA

NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

TUTTI LA’ SONO NATI

“Il di Maria fu, in qualche modo, anche un detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)(Giovanni Paolo II,  per il VII Centenario della Miracolosa Traslazione).

«Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo» (Gen.28,17)

LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA NEL TEMPO DELL’APOSTASIA

HO FISSATO UN LIMITE… FIN QUI GIUNGERAI E NON OLTRE E QUI S’INFRANGERA’ L’ORGOGLIO DELLE TUE ONDE (Gb.38,10)

Comprendano tutti, e in primo luogo gli italiani… (Leone XIII)

Europa, all'inizio di un nuovo millennio, apri ancora le tue porte a Cristo!".

(Giovanni Paolo II, discorso al Parlamento Italiano, 14 novembre 2002)

La Santa Casa di Loreto è il luogo che accolse la Santa Famiglia di Nazareth

Scrisse Giovanni Paolo II: Il ricordo della vita nascosta di Nazaret evoca questioni quanto mai concrete e vicine all’esperienza di ogni uomo e di ogni donna. Esso ridesta il senso della santità della famiglia, prospettando di colpo tutto un mondo di valori, oggi così minacciati, quali la fedeltà, il rispetto della vita, l’educazione dei figli, la preghiera, che le famiglie cristiane possono riscoprire dentro le pareti della Santa Casa, prima ed esemplare “chiesa domestica” della storia”. Nell’Angelus del 10 dicembre 1995 il Papa disse: Chiedo a Maria Santissima che la Casa di Nazaret diventi per le nostre case modello di fede vissuta e di intrepida speranza. Possano le famiglie cristiane, possano i laici apprendere da Lei l’arte di trasfigurare il mondo con il fenomeno della divina carità, contribuendo così ad edificare la civiltà dell’amore” (cfr. www.operadellavita.it ).

 

LA “VENUTA” “MIRACOLOSA” a Loreto DELLA SANTA CASA DI NAZARETH

ove MARIA fu “concepita” “IMMACOLATA” nel grembo di Sant’Anna

SECONDO L’INSEGNAMENTO DEL GRANDE PONTEFICE BEATO PIO IX

Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852

LA GRANDEZZA INCOMPARABILE DEL SANTUARIO DI LORETO

 

“Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio (Beato Pio IX, Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852).

 

APPELLO DELL’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”

AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

PER IL RIPRISTINO DELLA VERITA’ A LORETO

 

ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”

PER LA DIFESA E LA DIFFUSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

E PER L’ESERCIZIO DELLA CARITA’

Patrona: L’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto

Sede: PARMA - Via Verdi, n.3 – Tel./Facs. 071.83552 – Cell. 339.6424332 - Cell. 340.7190085 - Cell. 338.8702045

Sede Distaccata di ANCONA - Via Maggini, 230 – Tel./Facs. 071.83552 – Cell. 339.6424332

Sede Distaccata di FIRENZE - Via Vecchia Bolognese, 321 – Tel./Facs. 055.400707 – Cell. 349.2101400

Posta Elettronica: lucedicristo@lavocecattolica.it  –  Sito Internet: www.lavocecattolica.it/lucedicristo.htm

Codice Fiscale 92139970344 – Conto Corrente Postale 78026101

 

A Sua Santità BENEDETTO XVI

Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica

00120 - CITTA’ DEL VATICANO (Roma)

e, per conoscenza,

A Sua Em.za Card. FRANCIS ARINZE

Prefetto Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

Piazza Pio XII, 10 – 00193 ROMA

 

OGGETTO: La storia delle “Miracolose traslazioni” e il culto della Santa Casa di Nazareth a Loreto, con rif. al Prot. 1802/05/L presso la “Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti”

 

Parma, 6 agosto 2007

Trasfigurazione del Signore

Santità amatissima,

            in relazione alla copiosa corrispondenza già inviataLe da me personalmente sul tema in oggetto, e auspicabilmente pervenutaLe, Le scrivo questa volta non più a titolo personale, quale studioso e conoscitore della “questione lauretana”, ma a nome dell’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”, di cui sono stato eletto Presidente, e della quale mi pregio inviarLe anche copia dell’Atto Costitutivo e dello Statuto (cfr. allegato 1). L’Associazione ha la Sede Principale a Parma, in Via Verdi n.3, e due Sedi distaccate ad Ancona (Via Maggini, 230) e a Firenze (Via Vecchia Bolognese, 321).

            Principale scopo statutario dell’Associazione è quello di “difendere” e “diffondere” la Fede Cristiana, e promuovere iniziative, anche legali, che favoriscano il rispetto della sua dottrina e dei suoi rappresentanti (e per primo ovviamente di Sua Santità). A tale scopo l’Associazione si è già fatta parte attiva in varie occasioni in cui verità costitutive della Fede Cristiana o l’autorità e il prestigio dei suoi rappresentanti ufficiali venivano messi in dubbio, come nell’occasione di scandali, suscitati ad arte, o comunque quando la nostra Religione è stata fatta oggetto di parole od atti oltraggiosi nei mass-media o in altro modo di comunicazione sociale e/o culturale.

            Ed è dunque a nome di tale Associazione che, alla Vigilia dell’Agorà dei Giovani a Loreto dell’1-2 settembre p.v., Le invio la presente lettera, per tornare a farLe presente l’importanza ed urgenza di un chiaro, inequivoco, definitivo intervento di Sua Santità per far ripristinare, in quella Santa Casa, custodita nella Basilica Pontificia Lauretana, la verità sua propria di essere la “vera” ed “integra” Casa di Maria Santissima a Nazareth; e così anche di far ripristinare la verità delle “Miracolose traslazioni” con cui l’Onnipotenza Divina l’ha trasportata sino a Loreto, mediante il ministero angelico, come sempre è stato attestato nei secoli, dalla tradizione e dagli ininterrotti, mai contraddetti, pronunciamenti dei Suoi predecessori, oltre che da innumerevoli, incontestabili prove storiche, archeologiche e scientifiche, per non dire delle tante e non dubitabili rivelazioni private di Santi, nonché dei miracoli a quel luogo ascritti.

            Basterà al riguardo ricordare le chiarissime parole di alcuni Pontefici, tra i tanti. Come il Papa Leone X, in un “Breve” del 1515: (La Santa Casa) a testimonianza di tutti, è il primo e il più celebre di tutti i Santuari, perché è provato da testimoni degni di fede che la Santa Vergine, dopo aver trasportato per l’onnipotenza divina, la sua immagine e la propria casa da Nazareth in Dalmazia, quindi nella foresta di Recanati e nel campo di due fratelli, la fece deporre per il ministero degli angeli, sulla pubblica via, ove trovasi tuttora e dove l’Altissimo, per i meriti della Santissima Vergine, continua a operare miracoli” (Arch. Vat. Vol. 1924; 232 IX Reg. 70 – f.74).

            Così anche il grande Pontefice il Beato Pio IX : “A Loreto si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia (Bolla “Inter Omnia” del 26 agosto 1852).

            Così pure Leone XIII: “Questa Casa (…), non appena fu prodigiosamente trasportata in Italia, nel Piceno, per un atto di suprema benevolenza divina, e fu aperta al culto sui colli di Loreto, attirò immediatamente su di sé le pie aspirazioni e la fervida devozione di tutti, e le mantenne vive nel corso dei secoli (…), Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanìtà perduta con il Padre e rinnova tutte le cose (Lettera Enciclica “Felix Lauretana Cives” del 23 gennaio 1894).

            E’ perciò fuor di dubbio, come già anche altre volte scrittoLe, la grande, urgente, oggettiva necessità morale di una solenne e pubblica rettifica di quanto da Sua Santità fu in proposito affermato, per una ancora non completa conoscenza della “questione lauretana”, nell’omelia pronunciata a Loreto, da Cardinale, in data 8 settembre 1991, nell’occasione del gemellaggio di quel venerato Santuario con quello di Altötting (cfr. allegato 2). Infatti, come già Le è stato esposto da me in precedenza più volte, e con abbondanza di documentazione, e anche attraverso il Prof. Avv. Francesco Dal Pozzo (anche lui Socio Fondatore dell’Associazione LUCE DI CRISTO), quella Sua omelia del 1991 viene ora usata a Loreto per artatamente avvalorare la fuorviante, falsa tesi di un “trasporto umano” di  alcune “sante pietre” della Santa Casa, in luogo della “Miracolosa traslazione” della Santa Casa di Nazareth nella sua “interezza” e “integrità”.

            Con il che appare evidente la messa in atto di una vera apostasia dal secolare “traditur” dell’insegnamento della Chiesa a tale riguardo, con tutto l’insegnamento storico e liturgico ad esso correlato; e ciò soprattutto in forza della dichiarata negazione, da parte dei responsabili della Basilica Pontificia Lauretana, della veridicità storica delle “Miracolose traslazioni”, invece realmente avvenute tra il 1291-1296; come anche viene negata l’autenticità stessa della Santa Casa di Nazareth a Loreto (cfr. allegato 3).

            Con questa lettera, da considerarsi parte integrante delle precedenti da me già inviate, e le relative documentazioni, a nome dell’Associazione LUCE DI CRISTO sono a rinnovarLe, Santità amatissima, la richiesta in via d’urgenza – in vista dell’Agorà dei Giovani del settembre p.v. ormai alle porte – di una personale Udienza, così da poterLe esporre anche di persona, se e per quanto Lei lo riterrà opportuno, quanto a Loreto, su Loreto e contro Loreto, ormai da tanti e troppi anni si è maturato in una vera e conclamata apostasia, e ciò non secondariamente grazie anche agli intenzionali fraintendimenti di cui Sua Santità ultimamente è stata fatta oggetto e bersaglio, senza che la chiarificatrice preghiera ad hoc, di cui Lei fece dono – dopo un mio appello personale – nel dicembre 2005 alla Basilica Lauretana, venga ivi letta e fatta conoscere, e della quale anzi, con un evidente intenzionale occultamento, non c’è mai stata né c’è traccia.

            In ogni caso, gran parte di quanto terrei a dirLe di persona lo potrà ascoltare anche collegandosi direttamente con il mio Sito Televisivo in Internet Tele Maria – all’indirizzo www.telemaria.it -, ove illustro io stesso, con servizi quotidiani, “la verità” delle “Miracolose traslazioni”, spiegate sui luoghi stessi ove sono avvenute. In Tele Maria, infatti, espongo le principali documentazioni storiche e archeologiche che comprovano la “veridicità storica” di almeno cinque traslazioni miracolose della Santa Casa di Nazareth, avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località Posatora), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto” (il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta”); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica.

            Nella fiduciosa attesa di una favorevole risposta alla presente lettera, alle istanze sopra indicate, ed a quelle personalmente inviateLe nelle precedenti copiose corrispondenze, Le chiedo, Santità amatissima, la Sua paterna Benedizione Apostolica per tutta l’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”, che rappresento quale Presidente, e che ha come Patrona proprio l’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto.

            SalutandoLa devotamente, mi professo Suo fedelissimo figlio.

                       

Il Presidente dell’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”

Prof. GIORGIO NICOLINI

Tel./Facs. 071.83552 – Cell. 339.6424332

Sito Televisivo in Internet: www.telemaria.it

Recapito presso la Sede Distaccata di Ancona: Via Maggini, 230

Allegati:

1)         Atto Costitutivo e Statuto dell’Associazione “LUCE DI CRISTO” (pp.4)

2)         Lettera del Prof. Giorgio Nicolini inviata al Sommo Pontefice Benedetto XVI, in data 19 giugno 2005 (pp.6)

3)         La denuncia canonica del Prof. Giorgio Nicolini consegnata all’Arcivescovo Metropolita di Ancona, Mons. Edoardo Menichelli, in data 24 agosto 2006 (pp.6).

 

 

LA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI

inviata nel dicembre 2005 al Vescovo di Loreto

dopo un appello al santo padre del Prof. GIORGIO Nicolini

ma ancora “OCCULTATA” DAI RESPONSABILI DEL SANTUARIO DI LORETO

 

         Santa Maria, Madre di Dio,

                     ti salutiamo nella tua casa.

         Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo.

         Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv.1,14).

         Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo.

         Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme con Gesù fino all’ora del suo Battesimo nel Giordano.          

         Qui hai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele, che allora diventavano parole del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in queste preghiere, possiamo pregare insieme col Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre.

          Qui avete letto insieme le Sacre Scritture e certamente avete anche riflettuto sulle parole misteriose del libro del profeta Isaia:  “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità... Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo...   Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità” (Is.53,5.8.11). Già poco dopo la nascita di Gesù, il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme ti aveva detto che una spada avrebbe trafitto la tua anima (Lc.2,35).

          Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne siete tornati in questa casa a Nazaret, e qui per molti anni hai sperimentato quello che Luca riassume nelle parole: “... e stava loro sottomesso” (Lc.2,51). Tu hai visto l’obbedienza del Figlio di Dio, l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo e dai Suoi connazionali veniva chiamato ed era “il carpentiere” (Mc.6,3).

         Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio anche quando non la comprendiamo. Aiutaci a fidarci della Sua bontà anche nell’ora del buio. Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio e come lo eri tu.

         Proteggi le nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore; perché cresca in esse quella potenza del bene di cui il mondo ha tanto bisogno. Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani.

         Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte. Amen.

 Benedictus PP. XVI

 

A LORETO

LA VERA SANTA CASA CHE ERA A NAZARETH

(NOTA DEL PROF. NICOLINI ALLA PREGHIERA DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI)

In questa preghiera di Benedetto XVI il nuovo Sommo Pontefice – così come tutti i suoi Predecessori - “riconosce” “espressamente”, “ripetutamente” e “inequivocabilmente” che le Sante Pareti, venerate nel Santuario di Loreto, sono proprio la “Santa Casa” di Nazareth, di Maria, di Giuseppe e di Gesù:

La Santa Casa di Loreto, quindi, viene ancora “confermato” – dal nuovo Pontefice - che è proprio “la Casa di Maria”, quella che “proprio” “era” a Nazareth. Perciò, anche nel “pronunciamento” di Benedetto XVI, a Loreto non ci sono delle semplici “sante pietre” portate dagli uomini e “riassemblate” e “ricostruite” a Loreto dagli uomini (come sostengono falsamente certi “studiosi” della Basilica Lauretana): perché, altrimenti, il Santo Padre non identificherebbe la Santa Casa di Loreto con quella che era “proprio” e “realmente” a Nazareth, ove avvenne l’annuncio dell’angelo a Maria e l’Incarnazione in lei del Figlio di Dio, e ove Maria, Giuseppe e Gesù hanno vissuto “per molti anni”

 

NON E’ LA LIBERTA’ CHE CI FA VERI, MA E’ LA VERITA’ CHE CI FA LIBERI

Ispirandomi, ma senza potermi paragonare a Giovanni il Battista, dico: “Voce di uno che grida nel deserto”. Io penso ed affermo: non è la libertà che ci fa veri, ma è la verità che ci fa liberi. Siamo letteralmente invasi dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura non rifiutano di avvedersene. Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l'uomo ogni via di salvezza (Card. G. Biffi).

 

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

LE CINQUE TRASLAZIONI “MIRACOLOSE”

DELLA SANTA CASA DI NAZARETH

“… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca le cose più insigni, non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”

Le principali documentazioni storiche che comprovano la “veridicità storica” di “almeno” cinque “traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth, avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località Posatora), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto” (il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta”); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica.

LA TRASLAZIONE MIRACOLOSA

NELLA SELVA DELLA SIGNORA LORETA

 

 

            In occasione del Terzo Centenario della Miracolosa Traslazione, nel 1595, il Papa Clemente VIII fece scolpire sul Rivestimento Marmoreo (lato est), a caratteri cubitali, un riassunto della storia della Santa  Casa, che venne a coronare e a confermare tutte le dichiarazioni a lui anteriori dei Pontefici Romani. Egli, tra l’altro, così fece scrivere: “Ospite cristiano che qui venisti per devozione o per voto, ammira la Santa Casa Loretana, venerabile in tutto il mondo per i misteri divini e per i miracoli. Qui nacque Maria SS.ma Madre di Dio, qui fu salutata dall’Angelo, qui s’incarnò l’eterno Verbo di Dio. Questa gli Angeli trasferirono dalla Palestina la prima volta in Dalmazia, a Tersatto, nell’anno 1291, sotto il pontificato di Niccolò IV. Tre anni dopo, all’inizio del Pontificato di Bonifacio VIII, per lo stesso ministero angelico, fu trasportata nel Piceno, vicino alla città di Recanati, in una selva, da cui, nello spazio di un anno, cambiato posto tre volte, qui ultimamente fissò la sede già da 300 anni. Da quel tempo commossi i popoli vicini di così stupenda novità ed in seguito per la fama dei miracoli largamente divulgata, questa Santa Casa ebbe grande venerazione presso tutte le genti, le cui mura senza fondamenta, dopo tanti secoli, rimangono stabili ed intere”.

Riguardo alle date delle “traslazioni miracolose” bisogna ricordare che nella lapide di Tersatto, ancor oggi esistente, e che riporta la prima traslazione miracolosa ivi avvenuta, è scritto: “Venne la Casa della Beata Vergine Maria da Nazarette a Tersatto l’anno 1291 allì 10 di maggio et si partì allì 10 di dicembre 1294”. Da tale lapide di Tersatto si deduce che la data di arrivo della Santa Casa nella selva della signora Loreta, nella zona recanatese, come anche oggi si celebra – cioè, il 10 dicembre 1294 - è stato un errore di interpretazione fatto da parte di un archivista di Recanati, Girolamo Angelita, che nel XVI secolo fissò erroneamente quella data come quella di arrivo nella zona recanatese, confondendola con quella di partenza da Tersatto. Infatti tale data (il 10 dicembre 1294) riguardava “la partenza” o “scomparsa” delle tre “Sante Pareti” della Santa Casa da Tersatto, da cui poi fu portata dagli angeli del Cielo “in vari luoghi” (tra cui Ancona, nel 1295), secondo come Gesù stesso rivelò a Santa Caterina da Bologna in una apparizione mistica del 25 marzo 1440.

Nella zona recanatese probabilmente la Santa Casa vi è giunta (anche secondo altri autori) alla fine del 1295. Ciò lo attesterebbe proprio il fatto che l’anno 1295, ad Ancona, è indicato come quello della “sosta” in quella città della Santa Casa: evento che fu precedente all’arrivo nella zona recanatese. Infatti ad Ancona – come già documentato in precedenti articoli - è accertato in maniera indiscutibile che la Santa Casa si fermò anche lì, per nove mesi, su una collina prospiciente il porto, nell’anno 1295. E quindi è logico dedurre che sia giunta nella zona recanatese sicuramente alla fine di quell’anno.

In Ancona vi era una lapide (purtroppo recentemente smarrita), e che si conservava nella Chiesa di Posatora, sulla collina ove la Santa Casa rimase nel 1295. In tale lapide, come attestano vari testimoni ancora viventi, era scritto, tra l’altro: “Quita futa reposata la Madona de Loreta…”, cioè “da qui è fuggita dopo essersi posata la Madonna di Loreta…”.

Tale lapide anconitana antichissima costituisce una conferma non solo della sosta miracolosa della Santa Casa sulla collina di Ancona (in località Posatora), ma conferma anche il motivo per il quale all’inizio della sua comparsa nella località Banderuola – dietro l’attuale stazione ferroviaria di Loreto - la Santa Casa veniva chiamata “di Loreta”: ciò perché il luogo selvoso e paludoso su cui la Santa Casa si era “posata” era di proprietà di una nobile signora recanatese di nome proprio “Loreta”  (da cui, poi, appunto è derivato anche il nome della cittadina di “Loreto”). Perciò i contemporanei degli anni delle Traslazioni Miracolose (come riportato nell’antichissima lapide di Ancona) identificavano il luogo recanatese di “sosta” della Santa Casa con l’espressione la Madona de Loreta”, intendendo riferirsi al fatto che Loreta era la proprietaria della Santa Casa della Madonna, perché era collocata sul suo terreno selvoso.

Poiché la lapide di Ancona risale alla fine del XIII secolo, o al massimo agli inizi del XIV secolo, costituisce anche “un reperto importantissimo”, e direi del tutto unico e straordinario, per confermare “il fatto storico” che la Santa Casa ha davvero sostato nella “selva della signora Loreta”, prima di essere collocata sul colle lauretano. La lapide anconitana - di cui esiste comunque una copia più recente, del XVI secolo - smentisce clamorosamente “la recente interpretazione razionalistica” che sia stato “uno solo” il luogo su cui la Santa Casa sarebbe stata trasportata (per “opera umana”): cioè solo quello sulla pubblica strada, sul colle lauretano, ove ancor oggi si trova.

Inoltre, la “traslazione miracolosa” nella selva della signora Loreta è attestata anche da una “tavoletta” antichissima che era esposta nella stessa Santa Casa, nei primi due secoli, come hanno riportato il Teramano (scrivendo nel 1472) e il Beato Giovanni Battista Spagnoli (scrivendo nel 1479). Vi è da aggiungere ancora che, a conferma del racconto esposto nella “tavoletta”, il Teramano aggiunse pure la testimonianza che a lui fecero, con giuramento, due anziani abitanti di Loreto del suo tempo: Paolo di Rinalduzio e Francesco il Priore. Il primo, che fu Rettore della Chiesa di Loreto, riferì al Teramano di aver saputo dal proprio avolo che il bisnonno di questo aveva visto con i suoi occhi la Santa Casa quando venne - “in volo” - sul mare, da dietro il Monte Conero, retrostante Ancona. Il secondo affermò che un suo avo aveva vissuto presso la Santa Casa e l’aveva visitata quando era ancora nella selva e poi quando fu portata “miracolosamente” sul campo dei due fratelli, prima di essere collocata definitivamente sulla pubblica strada.

Il luogo recanatese ove sostò inizialmente la Santa Casa, dietro l’attuale Stazione ferroviaria di Loreto, è ancor oggi chiamato “la Banderuola”, perché alcuni devoti, all’epoca della traslazione miracolosa in quel luogo, issarono una bandiera sulla cima di un altissimo pino, per far vedere da lontano – ai pellegrini che vi confluivano - il punto esatto ove si trovava la Santa Casa in mezzo alla selva.

Oggi certi “studiosi razionalisti” negano arbitrariamente, e contro gli stessi insegnamenti di tutti i Papi e contro tutte le documentazioni storiche e archeologiche, che la Santa Casa abbia “sostato” anche nella selva della signora Loreta, il cui fatto “miracoloso” è rievocato e mantenuto anche da una chiesetta ancora esistente sul luogo stesso ove sostò per circa otto mesi la Santa Casa.

Tale luogo è stato protagonista negli anni recenti di “fatti singolari” e “ammonitrici” per i negatori della verità delle “traslazioni miracolose”, che non sono ancora conosciuti se non dall’attuale custode e a chi è stato confidato, e che comprovano “la sacralità” e “la gelosia divina” di quel luogo singolare e “la verità” della sosta della Santa Casa in quella selva, che era proprietà della signora Loreta di Recanati. Di tali fatti “singolari” ne tratterò in un prossimo articolo.

 

Prof. GIORGIO NICOLINI

Tel.  071.83552Cell. 339.6424332 - Facsimile 071.83552 - Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it

Sito Internet: www.lavocecattolica.it - Sito Internet Santa Casa:  www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

 

 

LA COSCIENZA CHE NON SI LASCIA ILLUMINARE DALLA VERITA’

E’ UNA COSCIENZA FALSA

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

E LA SALVEZZA ETERNA DELLE ANIME

… e si smetta di chiamarle “LE SANTE PIETRE”!!!...

A LORETO C’E’ LA SANTA CASA integra di nazareth!!!...

come ha insegnato e chiesto INUTILMENTE di insegnare anche il santo padre benedetto xvi!!!...

Prof. Giorgio Nicolini

 

“Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate…” (Mc.8,18)

LA STORIA DELLA SANTA CASA

INCISA SUL RIVESTIMENTO MARMOREO

PER VOLERE DEL SOMMO PONTEFICE CLEMENTE VIII

 

All’interno del Santuario di Loreto, sul rivestimento marmoreo della Santa Casa (lato Nord-Est) si può leggere incisa la sottostante iscrizione del 1595 di Papa Clemente VIII,  che “definisce” con tale attestazione e con la sua autorità apostolica sia l’autenticità della “reliquia nazaretana” che l’autenticità della “miracolosità” della traslazione angelica.

 

Ospite cristiano che qui venisti o per devozione o per voto, ammira la Santa Casa Loretana venerabile in tutto il mondo per i misteri divini e per i miracoli. Qui nacque Maria SS. Madre di Dio, qui fu salutata dall’Angelo, qui s’incarnò l’eterno Verbo di Dio. Questa gli Angeli trasferirono dalla Palestina, la prima volta in Dalmazia, a Tersatto, nell’anno 1291 sotto il pontificato di Nicolò IV. Tre anni dopo, nel principio del Pontificato di Bonifacio VIII, fu trasportata nel Piceno, vicino alla città di Recanati, in una selva, per lo stesso ministero angelico, ove, nello spazio di un anno, cambiato posto tre volte, qui ultimamente fissò la sede già da 300 anni. Da quel tempo commossi i popoli vicini di sì stupenda novità ed in seguito per la fama dei miracoli largamente divulgata, questa Santa Casa ebbe grande venerazione presso tutte le genti, le cui mura senza fondamenta, dopo tanti secoli, rimangono stabili e intere. Fu cinta da marmoreo ornato da Clemente VII l’anno 1534. Clemente VIII P.M. ordinò che in questo marmo fosse descritta una breve storia dell’ammirabile Traslazione l’anno 1595. Antonio M. Gallo Cardinale, Vescovo di Osimo e Protettore di Santa Casa, la fece eseguire. Tu, o pio pellegrino, venera con devoto affetto la Regina degli Angeli e la Madre delle grazie, affinché per i suoi meriti e preghiere, dal Figliolo dolcissimo, autore della vita, ti ottenga perdono delle tue colpe, la sanità corporale e le gioie della eternità.

 

 

OMELIA DEL CARD. RATZINGER

(18 aprile 2005)

Adulta non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito – in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dalle onde – una bella parola: fare la verità nella carità, come formula fondamentale dell’esistenza cristiana. In Cristo, coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna” (1^Cor.13,1)  (Omelia del Card. Ratzinger di Lunedì 18 aprile 2005, Basilica Vaticana, durante la Santa Messa «per l'elezione del Romano Pontefice»).

 

VIA CRUCIS AL COLOSSEO DEL 2005

(scritta dal Card. RATZINGER)

            Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa?... Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!...

            Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti.

            Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto.

            Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.

 

IL MONITO DI SANTA CATERINA DA SIENA

AVETE TACIUTO ABBASTANZA ED E’ ORA DI FINIRLA DI STARE ZITTI.

IO DICO CHE A FORZA DI SILENZI IL MONDO E’ MARCITO.

(Santa Caterina da Siena alle autorità ecclesiastiche)

 

La Santa scrive al Papa Urbano VI: «Padre santissimo . . cognoscete la grande necessità, che è a voi e alla santa Chiesa di conservare questo popolo (di Firenze) alla obbedienza e reverenza della Santità Vostra, perocché qui è il capo e il principio della nostra fede» (Lettera 170, ed. cit., III, 75). Ai Cardinali, poi, a molti Vescovi e sacerdoti, essa rivolge pressanti esortazioni, né risparmia forti rimproveri, sempre però in tutta umiltà e rispetto per la loro dignità di ministri del Sangue di Cristo. Né Caterina poteva dimenticare di essere figlia di un Ordine religioso, e tra i più gloriosi ed attivi nella Chiesa. Essa, quindi, nutre stima singolare per quelle che chiama le «sante religioni», che considera quasi vincolo di unione tra il Corpo mistico, costituito dai rappresentanti di Cristo (secondo una qualificazione sua propria), ed il corpo universale della religione cristiana, cioè i semplici fedeli. Esige dai religiosi fedeltà alla loro eccelsa vocazione, attraverso l’esercizio generoso delle virtù e l’osservanza delle rispettive regole. Non ultimi, nella sua materna sollecitudine, sono i laici, a cui indirizza vivaci e numerose lettere, volendoli pronti nella pratica delle virtù cristiane e dei doveri del proprio stato, animati da ardente carità per Iddio e per il prossimo, poiché anch’essi sono membra vive del Corpo mistico; ora, dice la Santa, «ella (cioè la Chiesa) è fondata in amore, ed è esso amore» (Lettera 103, a cura di G. Gigli). Come poi non ricordare l’opera intensa, svolta dalla Santa per la riforma della Chiesa? È principalmente ai sacri Pastori che essa rivolge le sue esortazioni, disgustata di santo sdegno per l’ignavia di non pochi di loro, fremente per il loro silenzio, mentre il gregge loro affidato andava disperso ed in rovina. «Ohimé, non più tacere! Gridate con cento migliaia di lingue, scrive ad un alto prelato. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita, toltogli il colore, perché gli è succhiato il sangue da dosso, cioè il Sangue di Cristo» (Lettera 16 al card. di Ostia, a cura di L. Ferretti, I, 85).

 

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

 

Se il vescovo non parlerà, chi ha sbagliato morirà della sua colpa, e il vescovo sarà degno di pena perché non ha ammonito chi sbagliava

(Sant’Ambrogio)

 

E' giunto infatti il momento in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio; e se inizia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio? E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene (1^Pt.5,17-19).

 

ECCO ORA IL MOMENTO FAVOREVOLE, ECCO ORA IL GIORNO DELLA SALVEZZA

E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! (2^Cor.6,1-2)

Gesù si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me;  per questo mi ha consacrato con l'unzione,  e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,  per proclamare ai prigionieri la liberazione  e ai ciechi la vista;  per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. (Lc.4,16-19)

LA SALVEZZA PASSA PER LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

UN ANNO DI GRAZIA LAURETANO

Venerdì, 8 settembre 2006 – Sabato, 8 settembre 2007 …?…

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima sposa. Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido custode della Divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.

 

NON E’ LA LIBERTA’ CHE CI FA VERI, MA E’ LA VERITA’ CHE CI FA LIBERI

Ispirandomi, ma senza potermi paragonare a Giovanni il Battista, dico: “Voce di uno che grida nel deserto”. Io penso ed affermo: non è la libertà che ci fa veri, ma è la verità che ci fa liberi. Siamo letteralmente invasi dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura non rifiutano di avvedersene. Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l'uomo ogni via di salvezza (Card. G. Biffi).

 

LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE” nel tempo dell’“apostasia silenziosa”

Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

                               

PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

 

            Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.

            Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.

            Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.

            Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.

            Amen.

 

IL SOGNO DELL’OTTAVA CHIESA

Dalla "Lettera alla Chiesa di Dio che è in Ancona e Osimo" di Mons. Edoardo Menichelli

NON HO SMARRITO LA DIMENSIONE DEL SOGNO

            Siamo tutti immersi dentro una sovrabbondanza di “parole ecclesiali” che non sempre riescono a fare sintesi tra i piani di Dio e le risposte umane perché frequentemente impastate di estetismi verbali e tecnicismi progettuali da... marketing aziendale. Il Signore ci restituisca la capacità di... sognare, di nutrirci di passioni ideali, di soffrire l’inquietudine dello scarto tra i suoi disegni e le nostre realizzazioni.

            Vi confesso che non ho mai smarrito la dimensione del sogno, che in definitiva è la dimensione che non ci appiattisce nell’abitudine, nella “routine”, nella ripetitività, nella pigrizia, nelle stanchezze psicologiche, nei comodi rifugi mentali.

            In questa chiave ho riletto l’Apocalisse e le lettere alle sette Chiese. L’apostolo Giovanni in ogni Chiesa rileva peccati, incongruenze, omissioni, disaffezioni, cadute etiche. In sintesi: apostoli “finti”, rarefazione del primo amore, paura delle prove e delle tribolazioni, tradimenti della Parola, cedimenti agli “idoli”, mancanza di vigore nell’annuncio, rivoltante tiepidezza, smisurati orgogli.

            Pur sapendo che l’itinerario di ogni credente e di ogni Chiesa, è sempre in bilico tra fedeltà e infedeltà, e non ipotizzando ingenui e disincarnati “angelismi”, sogno la mia e nostra Arcidiocesi di Ancona come... l’Ottava Chiesa, quella che Dio stesso sogna. (...).

            Vi chiedo di condividere questo mio sogno affinché diventi un sogno robusto alimentato dalle energie e dall’impegno di tutti e da tutti partecipato. E nessuno dica: “Io non c’entro”, magari “nascosto” o “consolato” dentro la buca confortevole delle proprie personali, parziali e gratificanti visioni. Riprendere lo stupore di essere servi e figli della Chiesa sposa amata da Cristo Signore.

dalla "Lettera alla Chiesa di Dio che è in Ancona e Osimo"

+ Mons. Edoardo Menichelli

Cfr. Internet: www.operadellavita.it/sogno.htm

 

UNA VOCE PER MILLE CHIAMATE

www.lavocecattolica.it/unavoce.htm

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.83552 o Cell. 339.6424332). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.  Prof. Giorgio Nicolini  -  giorgio.nicolini@poste.it

 

LA CORRISPONDENZA TRA IL PROF. GIORGIO NICOLINI

E PADRE LIVIO FANZAGA, Direttore di RADIO MARIA

 

LA RICHIESTA DEL PROF. NICOLINI a Padre LIVIO

-----Messaggio originale-----
Da: Giorgio Nicolini [mailto:giorgio.nicolini@poste.it]
Inviato: mercoledì 1 agosto 2007 20.55
A: livio.fanzaga@radiomaria.org

Oggetto: La richiesta dei DVD delle Catechesi ai Giovani

 Ancona, 1° agosto 2007

Caro Padre Livio,

    ho telefonato stamane alla Segreteria di Radio Maria per richiedere i DVD delle Sue Catechesi ai Giovani (molto belle), del Venerdì, con l'intenzione di trasmetterle attraverso la mia Emittente Televisiva in Internet TELE MARIA (www.telemaria.it), che dopo tre mesi dall'avvio ha già oltre 500 visitatori al giorno.

    Oltre a richiederLe il permesso di farlo, per il quale l'interlocutrice di Radio Maria mi ha già anticipato che non ci dovrebbe essere alcun problema, data la finalità pastorale dell'iniziativa, la stessa signorina mi ha però detto di potermi inviare solo un DVD per volta, in base alle offerte che farò. Dato però lo scopo della mia richiesta, ella mi ha anche detto che potrebbe inviarmi tutti i DVD insieme (ad evitare spese postali inutili) qualora Lei gli desse il permesso di farlo.

    Le scrivo, perciò, caro Padre Livio per chiederLe il permesso di farmi inviare tutte le Sue Catechesi in DVD per poterle trasmettere in TELE MARIA, ed ampliare così il Suo apostolato, anche in modo televisivo, che potrebbe avere una efficacia evangelizzatrice anche maggiore del semplice ascolto radiofonico.

    Le chiedo anche, se è possibile, in contraccambio delle molte offerte da me già fatte o fatte fare da altri per sostenere Radio Maria, se gli stessi DVD me li potesse far inviare in forma gratuita o almeno ad un prezzo molto basso, perché attualmente ho possibilità economiche limitatissime, e purtroppo molti debiti, anche a motivo delle ingenti spese avute per avviare e sostenere mensilmente TELE MARIA e per altre attività di apostolato che svolgo, tutte a mie spese e senza alcun aiuto da alcuno (eccetto pochissimi fedeli amici).

    Le sarò molto grato se potrà accogliere le mie richieste e mi potrà rispondere positivamente, chiedendo anche la Sua benedizione, anche per l'umile e piccolo apostolato che cerco di fare anche con la mia piccola TELE MARIA in Internet (www.telemaria.it).

    RingraziandoLa, La saluto, in Gesù e Maria.

 

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

LA RISPOSTA DI PADRE LIVIO

----- Original Message -----

From: livio.fanzaga@radiomaria.org

To: giorgio.nicolini@poste.it

Cc: joseph nassar

Sent: Wednesday, August 01, 2007 10:41 PM

Subject: R: La richiesta dei DVD delle Catechesi ai Giovani

 

Egregio professore,

    non diamo l'autorizzazione a nessuno di trasmettere i DVD delle nostre catechesi giovanili.

            Cordiali saluti.

            P. Livio

 

LA REPLICA DEL PROF. NICOLINI

 ----- Original Message -----

From: Giorgio Nicolini

To: 00011.PADRE LIVIO (personale)

Cc: 00010.FANZAGA Padre LIVIO

Sent: Thursday, August 02, 2007 12:21 AM

Subject: L'autorizzazione alla trasmissione in Tele Maria

Ancona, 1° agosto 2007

 Caro Padre Livio,

    ho letto poco fa il Suo messaggio e la Sua risposta concisa.

    Intanto La ringrazio della risposta stessa, perché è la prima volta che ha occupato un minuto del Suo tempo per rispondere ad un mio messaggio e ad una mia richiesta. Rimango però un pò sorpreso e rammaricato dell'espressione un pò equivoca che usa: "non diamo l'autorizzazione a nessuno di trasmettere", che, a rigore di parole, non è neppure una proibizione in assoluto al farlo per "qualcuno", qualora gli stessi DVD richiesti non riportino espressamente la proibizione (e ciò non lo so).

    Capisco la Sua legittima prudenza ed anche i legittimi diritti d’autore. Tuttavia, dettoLe con il cuore in mano, e con molta schiettezza, mi appare stridente "il non dare l'autorizzazione a nessuno" e farle collimare con le parole di Gesù: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Bisogna ora anche "pagare" per diffondere la Parola di Dio?

    Io, in tutta la mia vita, ho lavorato spesso 20 ore su 24, in condizioni umane ed economiche talvolta impossibili, fidando solo in Dio e al solo fine di insegnare e diffondere in tutti i modi possibili la Parola di Dio e non precludendo ad alcuno la possibilità di utilizzare i miei lavori (oggi visibili e prelevabili anche in Internet www.lavocecattolica.it, www.lavocecattolica.it/movimento.vita.htm,   www.operadellavita.it, www.lavoce.an.it, www.lavocecattolica.it/santacasa.htm www.telemaria.it), CHE LEI - come chiunque - PUO' LIBERAMENTE UTILIZZARE E DIFFONDERE, anche per RADIO MARIA, e anzi RACCOMANDO CHE LO SI FACCIA, perché sento lo scrupolo di non impedire a Dio una propagazione maggiore della Sua Parola, al fine di rendere possibile nel modo più ampio - per altre creature – il poter ricevere la Luce del Vangelo e perciò IL DONO DELLA GRAZIA DI DIO, per la Salvezza Eterna delle loro anime.

    Se una sola delle Sue Catechesi fosse trasmessa per TELE MARIA e ciò permetterà a Dio - per un occasionale visitatore - la possibilità di rendere possibile LA SALVEZZA ETERNA DI UN'ANIMA, Lei non ne sarebbe lieto?... Perché allora non dare L'AUTORIZZAZIONE A TUTTI di trasmettere e diffondere le Sue Catechesi, molto ricche ed apprezzate?...

    Ad essere sincero fino in fondo, talvolta non mi sembra che RADIO MARIA, che vive della GRATUITA' delle offerte degli ascoltatori (e io ne ho inviate di offerte e fatte inviare da molti altri!), non sia però sempre GRATUITA negli scopi evangelizzatori, almeno da parte della Direzione Laica, dalla quale - come sa - ho ricevuto anche una indebita e assurda “diffida” per l'uso del nome di TELE MARIA, per una mia nuova Emittente Televisiva Cattolica in Internet (www.telemaria.it ), quasi fosse "una concorrente" di Radio Maria, e pretendendone persino una cessione gratuita della proprietà a Radio Maria.

    Io, caro Padre Livio, non ho secondi fini. Non li ho mai avuti. Neppure con TELE MARIA, della quale Le scrissi anche più volte, anche negli anni passati, per affidarla a Radio Maria, e chiedendone l'aiuto. Ciò che faccio io lo faccio solo perché mosso da ciò che mi ispira la "grazia di Dio" e per lo scopo supremo della Salvezza Eterna delle anime, procurandomi per tutto ciò ogni genere di fatiche, malattie, opposizioni, persecuzioni, intimidazioni, calunnie ed emarginazioni nella Chiesa stessa, sino a farmi togliere lavoro e sostegno economico (…), come, ad esempio, sulla "questione lauretana", che ben conoscerà dai miei scritti che Le pervengono.

    Ma so ciò che Dio vuole e - mi permetta caro Padre Livio - ciò che Maria vuole a tale riguardo, e anche a costo della vita NON TACERO' MAI, al solo scopo di non far perdere ad alcuno neppure UNA BRICIOLA DI GRAZIA possibile, e una possibilità maggiore di Salvezza Eterna delle loro anime, anche perché - lo sappia anche Lei, che ci creda o no - le "Miracolose Traslazioni" della Santa Casa di Nazareth a Loreto e Mediugorie sono strettissimamente legate tra loro, anche per il futuro. Non si parte da Ancona per andare a Mediugorie?... E' forse un caso?...  La ringrazio perciò di quanto fa per difendere Mediugorie e il suo messaggio, che riguarda il futuro della Chiesa e dell'Umanità... partendo dalla Santa Casa...

    In ogni caso, alcune Sue Catechesi le ho registrate andando in macchina e le trasmetto in TELE MARIA così come ho potuto registrarLe. Spero almeno in questo sia d'accordo e non mi arriverà una diffida dalla Direzione Laica di Radio Maria. Non avrei comunque nessuna possibilità economica per eventuali impropri "risarcimenti". Ma se si sarà salvata un'anima in più non sarà stato vano il mio sforzo e le improprie "diffide" che mi arriveranno. Ai "risarcimenti" provvederà poi la nostra Madre Immacolata, provvedendo sicuramente Lei stessa a far arrivare maggiori offerte a Radio Maria...

    Grazie di cuore per quanto fa, per la propagazione della Fede, della Grazia di Dio e quindi "per la Salvezza Eterna" delle anime.

    La ricordo sempre nella preghiera al Signore Gesù e alla Vergine Immacolata.

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

LA PROTESTA

PER LA DIFFUSIONE ATTRAVERSO RADIO MARIA DELLE FALSITA’ LAURETANE

 

----- Original Message -----

From: giorgio.nicolini@poste.it

To: livio.fanzaga@radiomaria.org

Sent: Friday, August 03, 2007 1:10 AM

Subject: Il collegamento con Loreto

Ancona, 3 agosto 2007

Caro Padre Livio,

    ho ascoltato da Radio Maria, in questa notte, il lungo collegamento di don Tino con l'Arcivescovo di Loreto, Mons. Danzi, in preparazione dell’Agorà dei Giovani a Loreto del prossimo 1-2 settembre con il Papa.

    A quanto Le avevo scritto anche ieri, e tante altre volte, sulla "questione lauretana", qui mi permetto di aggiungere e di rinnovare ancora la mia FERMA PROTESTA per lasciar utilizzare "Radio Maria" - seppure involontariamente, come è avvenuto anche in questa notte - permettendo che dai suoi microfoni si possa continuare a dare sempre "voce" e amplificazione ai "falsificatori" della storia della Santa Casa.

    Anche nel collegamento in diretta con la trasmissione di don Tino, il Vescovo di Loreto Mons. Danzi ha ancora affermato che a Loreto ci sono "solo" "parte" delle "pietre" portate via dalla Santa Casa, intendendo ovviamente negare sia la "miracolosità" della traslazione come l'autenticità della Santa Casa stessa, che per i "falsificatori lauretani" è solo una ricostruzione "in loco" di "alcune pietre" portate via da Nazareth. Oltre ad andare contro tutta la storia, l'archeologia e la scienza, il falso insegnamento del Vescovo di Loreto va contro tutti i pronunciamenti dei Papi, compreso Benedetto XVI, al quale Mons. Danzi non ha mai obbedito nel permettere di far conoscere la preghiera esplicativa che il Santo Padre gli aveva inviato - dopo un mio appello personale - nel dicembre 2005.

    Non penso di sbagliare di ritenere, caro Padre Livio, usando tante Sue espressioni "efficaci" per tante altre trasmissioni, che Dio e la Vergine Maria non solo siano profondamente addolorati, ma anche "DISGUSTATI", di una apostasia "cosciente", "voluta" e "ostinata", che priva di tante grazie soprannaturali la Chiesa e l'Umanità intera. Non penso neanche di sbagliare di ritenere, caro Padre Livio, che al Signore e alla Vergine Immacolata non piaccia affatto che neppure Lei permette da Radio Maria di far conoscere "la verità" dell'insegnamento della Chiesa sulla "verità" dell'autenticità della Santa Casa di Nazareth a Loreto e sulla "verità" delle "Miracolose Traslazioni", mentre rende possibile - senza un confronto critico - la propagazione della menzogna sulla "questione lauretana".

    Non mi dilungo di più, perché gli argomenti a tale riguardo li può leggere in Internet nei centinaia di articoli da me pubblicati da anni, in particolare in www.lavocecattolica.it/santacasa.htm; ed ora li può anche approfondire mediante la mia Televisione in Internet www.telemaria.it, ove espongo la storicità delle “miracolose traslazioni” sui luoghi stessi ove sono avvenute.

            Onestà vuole che almeno agli ascoltatori di Radio Maria si faccia ascoltare e conoscere anche LA VERSIONE CHE INSEGNA LA CHIESA, altrimenti si diventa conniventi e responsabili della FALSIFICAZIONE E DISSACRAZIONE LAURETANA, attuata dagli attuali responsabili della Basilica Pontificia Lauretana, per i quali il giudizio di Dio non tarderà...

    Anche Radio Maria se esiste, esiste per la difesa della cristianità in Europa attuata dal "dono miracoloso" della Santa Casa, che nei secoli ha reso possibile la salvezza dalla islamizzazione dell'Europa (la vittoria di Lepanto, nell'assedio di Vienna, ecc.). Se la Vergine Lauretana, invocata dai Papi e dalla cristianità dell'epoca, non avesse reso possibile quelle vittorie "miracolose", da secoli l'Europa sarebbe musulmana e neppure Radio Maria sarebbe mai nata, e anche Lei, Padre Livio, non avrebbe mai potuto fare quell'apostolato encomiabile che svolge con Radio Maria.

    Si può aggiungere ancora che se non ci fossero state le "Miracolose Traslazioni" della Santa Casa di Nazareth sino a Loreto, non ci sarebbe stata neppure Lourdes, Fatima e Mediugorie.

    Non siamo così ingrati!...

    Con rinnovato ricordo nella preghiera.

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

SOLIDARIETA’

----- Original Message -----

From: Carlo personale

To: Giorgio Nicolini

Sent: Friday, May 25, 2007 10:42 AM

Subject: R:Consiglio Direttivo del 26 maggio 2007: Lettera a Mons. Gianni Danzi del 19.03.2006 *** OSSERVAZIONI ***

 

A.M.

Carissimo Giorgio,

         Ho letto e Ti sono vicino in questa Tua lotta per la verità.

         La Chiesa, nei secoli, ha sempre visto nel suo seno di tutto, sempre.

         Tu lo sai.

         E se è vero che la Chiesa è sempre e solo santa, non sempre lo sono i suoi membri.

         Oggi non ci sono le fiere del circo, ma ben peggio dei denti delle fiere sono le opposizioni, le incredulità, i  boicottaggi che vengono anche dall’alto.

         Credo che sia una croce che il Signore Ti ha messo sulle spalle.

         Continua a portarla con questa incredibile dignità.

         Hai tutta la mia ammirazione.

         Con affetto e stima.

         Carlo D. Agosto

 

L’APPELLO DI DON FRANCESCO LO GERFO

INVIATO AL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO” 

----- Original Message -----

From: francescologerfo@alice.it

To: giorgio.nicolini@poste.it

Sent: Monday, July 09, 2007 5:31 PM

 

“Iddio mi conceda di parlare secondo quello che penso e di pensare in modo degno dei beni dati,

poiché egli è la guida della Sapienza e il correttore dei saggi”.

(Sapienza di Salomone 7,15)

Palermo, 20 giugno 2007

Ill.mo Signor Presidente,

            dell’Associazione “LUCE DI CRISTO”,

            è col cuore in mano che mi accingo a scrivere queste righe, sicuramente per me umilianti e vergognose e forse anche inutili. 

            Spero solo che tocchino il cuore di chi le leggerà, sempreché qualcuno lo faccia. Chiedo perdono fin da ora, per il disturbo. Il tono un po’ confidenziale  nasce da quella convinzione di essere tutti figli di Dio e quindi fratelli.

            Non è facile a 54 anni, di cui 24 di sacerdozio, accettare di essere un fallito e un mendicante che bussa a tante porte per tendere la mano a chiedere l’elemosina, eppure…

            Le cose più importanti sono le più difficili da dire, sono quelle di cui ci si vergogna, perché le parole immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella nostra testa sembravano sconfinate, ma le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è anche più di questo!

            Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov’è sepolto il nostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i nostri nemici sarebbero felicissimi di portare via. E si potrebbero anche fare rivelazioni che ci costano, per poi scoprire che la gente ci guarda strano, senza capire affatto quello che è stato detto, senza capire perché ci sembrava tanto importante da piangere mentre le si diceva. E questa è la cosa peggiore! Quando il segreto rimane chiuso dentro, non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che voglia e sappia ascoltare.

            Ho cercato per anni un orecchio disposto ad ascoltarmi, all’interno delle istituzioni ecclesiastiche, ma dopo quasi sette anni di ricerche infruttuose, sono costretto ad arrendermi. Nessuno ha voluto ascoltarmi, nessuno mi ha creduto, nessuno mi ha aiutato!

            “La verità vi farà liberi” (Gv.8,32), leggiamo nel Vangelo, che predichiamo. Eppure, dopo sette anni quasi che cerco, specialmente nell’ambiente ecclesiastico e religioso, un orecchio disponibile ad ascoltare, gridando la verità, i miei sforzi inutili mi convincono che molti preferiscono non conoscerla. Infatti alla verità si preferisce l’apparenza: è incredibile, ma proprio noi che predichiamo un Vangelo di Amore e di Liberazione, lo facciamo puntando il dito piuttosto che tendendo la mano.

            Le reazioni, infatti, nel corso di questi ultimi anni, alle mie richieste d’aiuto sono state di incredulità. Tanto che alcune suore di Brescia, ad esempio, hanno avvisato i carabinieri, che hanno svolto regolari indagini.

            Altri hanno chiamato la Curia di Palermo o la Curia di Locri, dalla quale ancora dipendo ecclesiasticamente, sebbene abiti ormai da sette anni a Palermo, a seguito di una grave malattia che ha colpito mia madre, e dove ho presentato regolare domanda di incardinazione, ancora in attesa di una risposta.

            Ebbene chi ha chiamato si è sentito rispondere che loro mi hanno sempre aiutato. Ma d’altra parte cosa avrebbero dovuto rispondere? A nessuno piace ammettere le proprie responsabilità.

            Altri ancora mi hanno telefonato o scritto, dimostrando a parole la loro solidarietà, ma poi sono scomparsi, rendendosi irreperibili.

            Tanti mi hanno garantito preghiere: purtroppo, con le preghiere non sono riuscito a togliere alcun debito, provocati da oltre due anni vissuti senza alcuna entrata.

            Altri, e sono la maggior parte, hanno preferito ignorarmi. Bontà loro!

            L’indifferenza, la mancanza di quella pietas e carità cristiana è la cosa peggiore che sto sperimentando in questi lunghi anni vissuti con l’incubo della solitudine e dell’incomprensione. Subisco l’ingiustizia di false accuse senza potermi neanche difendere, perché accusato, giudicato e condannato a mia insaputa. Ne sto subendo tutte le conseguenze a livello psicologico; per questo avrei voluto denunciare il mio grave disagio. Sono senza alcun incarico ormai da sette anni e trascorro così inutilmente le mie giornate, subendo un forte danno biologico e psicologico.

            Per oltre due anni sono rimasto senza alcun mezzo di sostentamento; infatti, a seguito della malattia di mia madre, ho dovuto lasciare il mio ultimo incarico di cappellano sulle navi e fermarmi a Palermo per poter restare vicino a mia madre. Per andare avanti in questi due anni ho dovuto contrarre debiti con le uniche persone che non chiedono garanzie, né garanti, ma i cui interessi diventano micidiali.

            Nel 2002 finalmente sono stato reinserito nel Sistema Sostentamento Clero, per un’indennità pari a 700 euro circa. A questo punto per pagare i primi debiti, ne ho dovuto contrarre altri presso alcune finanziarie, finché ultimamente la situazione è esplosa.

            Perché a questo punto un ulteriore inutile scritto da parte mia? Forse spero, forse mi illudo! Non è facile compiere gesti estremi ed eclatanti… L’ultima mia indennità integrativa di aprile, è stata pari a 590 euro, con i quali provvedere a tutte le spese: affitto (400 euro), bollette e viveri, oltre che a ripianare i debiti in passato contratti. Ciò con buona pace e tante belle parole di tutti coloro che sono a conoscenza di questa situazione disastrosa.

            Affido allo Spirito Santo questo mio scritto, perché possa ispirare chi avrà la pazienza e la bontà di leggermi a compiere un gesto d’amore e di carità, che il mondo religioso in questi anni mi ha sempre negato, ignorandomi.

            Non resta che inviare un sincero e devoto saluto in Cristo, nostro fratello.

Sac. Francesco Lo Gerfo

Via Libertà, 165 - 90143 Palermo

Tel. 091.348840                

Cell. 349.6411511

____________________________________

P. S. - Qualora le scarne notizie non fossero sufficienti per comprendere appieno la situazione, sono disponibile a tutte le chiarificazioni necessarie.

 

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www.telemaria.it

 

(Genesi 3,15)

Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe:

questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era LA LUCE degli uomini; LA LUCE splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta (Gv.1,1-5)

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PER LA DIFESA E LA DIFFUSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

E PER L’ESERCIZIO DELLA CARITA’

Patrona: L’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto

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IN HOC SIGNO VINCES

Ho pensato che questi angeli possono volare

perché non si trovano nella gravitazione delle cose materiali della terra, ma nella gravitazione dell’amore del Risorto

Benedetto XVI: Roma, 5 marzo 2007, a conclusione degli Esercizi Spirituali

 

         ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”

PER LA DIFESA E LA DIFFUSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

E PER L’ESERCIZIO DELLA CARITA’

Patrona: L’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto

  Sede: PARMA - Via Verdi, n.3 – Tel./Facs. 071.83552 – Cell. 339.6424332 - Cell. 340.7190085 - Cell. 338.8702045

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LA CHIESA E' UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA

LE FINALITA' DELL'ASSOCIAZIONE "LUCE DI CRISTO"

LA DIFESA E LA DIFFUSIONE DELLA FEDE CRISTIANA E L'ESERCIZIO DELLA CARITA'

LETTURA LITURGICA E PROGRAMMATICA DELL'ASSOCIAZIONE (del 28 dicembre 2006, Santi Innocenti)

Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo (1^Gv.1,5-10;2,1-2)

Carissimi, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo: DIO E' LUCE e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

        Gesù Cristo ha detto: "IO SONO LA LUCE DEL MONDO; CHI SEGUE ME, NON CAMMINERA' NELLE TENEBRE, MA AVRA' LA LUCE DELLA VITA" (Gv.8,12). Su queste parole del Vangelo è nata l’Associazione denominata “LUCE DI CRISTO”. L’Associazione non ha fini di lucro, è libera, indipendente, apolitica, ed ha lo scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale verso i bambini non nati, l’infanzia abbandonata, gli anziani e chiunque versi in stato di disagio, di povertà e di bisogno. Per la realizzazione dei propri scopi sociali l’Associazione si avvale di ogni strumento legittimo e lecito e si propone, in particolare, di procedere ad adozioni a distanza, di prestare assistenza presso i centri infantili e per anziani, di acquistare generi di prima necessità, indumenti, e tutto quanto, secondo la necessità del momento, occorra a soddisfare le esigenze di chi si trovi in stato di bisogno. Inoltre l’Associazione si propone lo scopo di organizzare, partecipare e intervenire in qualsiasi evento pubblico (culturale, politico, storico, artistico e religioso) ai fini della difesa, divulgazione e sensibilizzazione sui temi della Carità e della Fede e Morale Cristiana (cfr. 1^Cor,13,1-3; Gc.2,14-26).

        Nella prospettiva del profetizzato “trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, l’Associazione "Luce di Cristo" è nata ed è stata posta sotto il patrocinio dell’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto, con cui - quale “reliquia miracolosa” e “luogo dell’Incarnazione” - la Vergine Maria ha operato nei due millenni passati la propagazione e la difesa della cristianità: prima in Oriente, da Nazareth, e poi in Occidente, da Loreto.

        L'Associazione intende unire, con un'unica azione comune, singole persone e anche associazioni già costituite, che sentono la necessità di rispondere all’appello del Santo Padre per una “nuova evangelizzazione” dell’Europa, al fine di ripristinarne le Radici Cristiane. Infatti solo stando uniti possono sperarsi frutti molto più abbondanti che non se i singoli operassero separatamente.

        Qualcuno, al solo ascoltare l'espressione «difesa della Fede», potrebbe sentire una specie di ripulsa, pensando di tornare ai tempi passati, fatti talvolta di lotte religiose. Non si tratta di questo: si tratta semplicemente di essere realisti. Se ci sono uomini e gruppi che sistematicamente, con mezzi molto potenti, attaccano la Fede e la Morale Cristiana, in pubblico e in privato, cercando di sradicarle dal cuore della gente, è logico e doveroso che un vero cristiano debba adoperarsi per difenderle e per diffonderle, così come ci ha insegnato Gesù: “Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa” (Mt.5,14-15).

        Se Cristo oggi ci domandasse, come all’Apostolo Pietro: “Mi ami tu?” (Gv.21,15), voi cosa rispondereste?... Perciò, se il vostro cuore batte con quello di Cristo e le vostre convinzioni corrispondono alle nostre, UNIAMOCI, per diventare UNA VOCE FORTE nel difendere le nostre Radici Cristiane e tornare a diffondere la nostra Fede, intervenendo con convinzione in qualsiasi evento pubblico e privato, usando doverosamente, a tale scopo, tutti i mezzi possibili, legittimi e leciti. In tale modo si offrirà al nostro Salvatore Gesù Cristo un contributo, anche se piccolo e umile, per il perseguimento della Salvezza Eterna delle anime di tanti uomini.

        Perciò dopo aver letto questo messaggio di presentazione, se vorrete comunicare con l’Associazione “LUCE DI CRISTO” per associarvi, od avere ulteriori chiarimenti, contattateci al numero 071.83552 o al cellulare 339.6424332 o 340.7190085 o 338.8702045. Facsimile dell’Associazione è il numero 071.83552; la Posta Elettronica è: lucedicristo@lavocecattolica.it  Il Conto Corrente Postale per le offerte e l’adesione all’Associazione è il n°78026101. Ogni altra informazione utile per aderire all’Associazione la trovi nel Sito Internet www.lavocecattolica.it o all'indirizzo diretto www.lavocecattolica.it/lucedicristo.htm

 

LA CHIESA E' UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA

(Catechismo Chiesa Cattolica, n.811-870.)

La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali,

e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana

(Paolo VI, 25 dicembre 1975)

La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine (1^Cor.13,4-8)

LUCE E GRAZIA CONCEDI, O SIGNORE, A QUANTI PER CERCARE TE VERRANNO A NOI

PER INFORMAZIONI E ADESIONI ALL'ASSOCIAZIONE "LUCE DI CRISTO"

Codice Fiscale 92139970344 - Conto Corrente Postale n°78026101

* Sede di PARMA: Via Verdi, 3 - 43100 PARMA - Cell. 340.7190085 (Tatiana) - Cell. 338.8702045 (Fiorenzo)         

* Sede di ANCONA: Via Maggini, 230 - 60127 ANCONA  - (Prof. Giorgio Nicolini) - Tel./Facs. 071.83552 - Cell. 339.6424332

* Sede di FIRENZE: Via Vecchia Bolognese, 321 - 50010 FIRENZE  - (Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo) - Tel./Facs. 055.400707

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Nazareth-loreto-lourdes-fatima-mediugorie

Nella Santa Casa di Nazareth Maria è stata concepita “Immacolata” nel grembo di Sant’Anna e Dio, per preservare dalla distruzione quella Casa benedetta, l’ha fatta trasportare miracolosamente in “vari luoghi”, da Nazareth a Tersatto e sino a Loreto. A Lourdes Maria ha “confermato” di essere l’Immacolata Concezione, avvenuta nella Santa Casa di Nazareth a Loreto. A Fatima Maria ha chiesto la consacrazione al suo Cuore “Immacolato” ed ha preannunciato il futuro trionfo del suo Cuore Immacolato. A Mediugorie Maria sta ora portando a compimento il trionfo del suo Cuore Immacolato, con di fronte a sé, collegati dall’altra parte del Mare Adriatico, Ancona-Loreto con la Santa Casa di Nazareth ove proprio il suo essere spirituale (la sua anima, il suo cuore) fu concepito “Immacolato”.

 

La Santa Casa di Loreto è il luogo che accolse la Santa Famiglia di Nazaret.

Scrisse Giovanni Paolo II: Il ricordo della vita nascosta di Nazaret evoca questioni quanto mai concrete e vicine all’esperienza di ogni uomo e di ogni donna. Esso ridesta il senso della santità della famiglia, prospettando di colpo tutto un mondo di valori, oggi così minacciati, quali la fedeltà, il rispetto della vita, l’educazione dei figli, la preghiera, che le famiglie cristiane possono riscoprire dentro le pareti della Santa Casa, prima ed esemplare “chiesa domestica” della storia”. Nell’Angelus del 10 dicembre 1995 il Papa disse: Chiedo a Maria Santissima che la Casa di Nazaret diventi per le nostre case modello di fede vissuta e di intrepida speranza. Possano le famiglie cristiane, possano i laici apprendere da Lei l’arte di trasfigurare il mondo con il fenomeno della divina carità, contribuendo così ad edificare la civiltà dell’amore”.

 

AGORA’ DEI GIOVANI – Loreto, 1-2 settembre 2007

MARIA, MADRE DEI GIOVANI

La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo le si era unito.

Essa scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì.

(Gen.24,16)

L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te» (Lc.1,26-28)

Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc.1,38)

MARIA DI NAZARETH, MISTICA CITTA’ DI DIO, MADRE DI TUTTI I VIVENTI:

LA BELLEZZA CHE SALVERA’ IL MONDO

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male… Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. … Allora Noè edificò un altare al Signore … e offrì olocausti sull'altare. Il Signore ne odorò la soave fragranza e pensò: «Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. Finché durerà la terra, seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno» (Gen.6,5.12; 8,20-22).

Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore,

senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine”

(Qoèlet 3,11)

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LA VITA CONTRO L’ANTI-VITA

La famiglia, fondata sul matrimonio, è un'istituzione naturale insostituibile ed elemento fondamentale del bene comune di ogni società. Chi distrugge questo tessuto fondamentale dell’umana convivenza, non rispettandone l’identità e stravolgendone i compiti, causa una ferita profonda alla società e provoca danni spesso irreparabili” (Giovanni Paolo II, 20 novembre 2004).

Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni. L'umanità possiede oggi strumenti di inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino o ridurlo a un ammasso di macerie. Oggi, come mai nel passato, l'umanità è a un "bivio"... (della "vita" e della "morte")... (Giovanni Paolo II, 8 ottobre 2000)

OMBRE MINACCIOSE CONTINUANO AD ADDENSARSI ALL’ORIZZONTE DELL’UMANITA’

(Benedetto XVI)

La Chiesa si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova uscirà una Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato, dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti come qualcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda, come una risposta che hanno sempre segretamente cercato (Card. Ratzinger ora Benedetto XVI).

 

Se venisse un altro Giona, crederemmo? Le nostre città crederebbero? Oggi ancora, per le grandi città, per le Nìnive moderne, Dio cerca dei messaggeri della penitenza. Abbiamo il coraggio, la fede profonda, la credibilità necessarie per toccare i cuori e aprire le porte alla conversione?  Card. Joseph Ratzinger

 

«Figlio dell'uomo, io ti mando agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri hanno peccato contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: Dice il Signore Dio. Ascoltino o non ascoltino… (Ez.2,3-5).

 

Egli da principio creò l'uomo e lo lasciò in balìa del suo proprio volere. Se vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere. Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua; là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore, egli è onnipotente e vede tutto. I suoi occhi su coloro che lo temono, egli conosce ogni azione degli uomini. Egli non ha comandato a nessuno di essere empio e non ha dato a nessuno il permesso di peccare (Sir.15,14-20).

 

Nuova Iork, Le Torri Gemelle, 11 settembre 2001

In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo» (Lc.13,1-5).

 

GIOVANNI PAOLO II

(Roma, sabato 8 dicembre 2001)

NUBI OSCURE SI ADDENSANO ALL’ORIZZONTE DEL MONDO

Nubi oscure si addensano all’orizzonte del mondo. L’umanità, che ha salutato con speranza l’aurora del terzo millennio, sente ora incombere su di sé la minaccia di nuovi, sconvolgenti conflitti. E’ a rischio la pace nel mondo.

 

Omelia di Benedetto XVI del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro

La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!". Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”.

IL FUTURO DEL MONDO DIPENDE DALLA CONVERSIONE DEL MONDO

«Il futuro del mondo dipende dalla conversione del mondo» ha detto la Madonna a Fatima. In verità, siamo tutti responsabili. «Ogni peccato è un atto di guerra», diceva lo statista spagnolo Donoso Cortes. «Il peccato turba l’ordine naturale. Quando l’uomo si ribella a Dio, la natura si ribella all’uomo e lotta per Dio» (Sap.5,20). E’ questa la causa delle calamità naturali. Tolstoj diceva: «E’ assurdo che una guerra sia prodotta da alcuni uomini; sarebbe lo stesso che dire che una montagna viene spaccata da due colpi di piccone. La guerra è prodotta dai peccati dei popoli». L’umanità è una grande famiglia di cui Dio è Padre. Nessuno vive solo per sé, ma influisce su tutti. Quando la sproporzione fra i buoni e i cattivi oltrepassa ogni limite, Dio abbandona i governanti ai loro insani pensieri. Si scatenano feroci le lotte e sopravviene la desolazione. Al contrario l’offerta a Dio della fatica e sofferenza quotidiana, la paziente accettazione delle prove della vita, lo sforzo per osservare i Comandamenti di Dio, per perdonare le offese, producono inestimabili frutti di pace, di amore per tutte le famiglie e per l’intera Umanità.

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male… Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. … Allora Noè edificò un altare al Signore … e offrì olocausti sull'altare. Il Signore ne odorò la soave fragranza e pensò: «Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. Finché durerà la terra, seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno» (Gen.6,5.12; 8,20-22).

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LA VITA CONTRO L’ANTI-VITA

OMBRE MINACCIOSE CONTINUANO AD ADDENSARSI ALL’ORIZZONTE DELL’UMANITA’

(Benedetto XVI)

SOTTO LA TUA PROTEZIONE

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio! Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova! Non disprezzare! Accogli la nostra umile fiducia e il nostro affidamento! Oh, quanto ci fa male tutto ciò che nella Chiesa e in ciascuno di noi si oppone alla santità e alla consacrazione! Quanto ci fa male che l’invito alla penitenza, alla conversione, alla preghiera, non abbia riscontrato quell’accoglienza, come doveva! Quanto ci fa male che molti partecipino così freddamente all’opera della Redenzione di Cristo! Che così insufficientemente si completi nella nostra carne “quello che manca ai patimenti di Cristo” (Col.1,24). Siano quindi benedette tutte le anime, che obbediscono alla chiamata dell’Eterno Amore! Siano benedetti coloro che, giorno dopo giorno, con inesausta generosità accolgono il tuo invito, o Madre, a fare quello che dice il tuo Gesù (cfr. Gv.2,5) e danno alla Chiesa e al mondo una serena testimonianza di vita ispirata al Vangelo (Giovanni Paolo II, dall’Atto di Affidamento e Consacrazione alla Vergine, a Fatima, il 13 maggio 1982).

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Messaggio da Mediugorie del 25 luglio 2007, di Maria “Regina della Pace”

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

Cari figli, oggi, nel giorno del patrono della vostra parrocchia, vi invito ad imitare la vita dei santi. Che essi vi siano di esempio e di stimolo alla vita di santità. Che la preghiera sia per voi come l’aria che respirate e non un peso. Figlioli, Dio vi rivelerà il suo amore e voi sperimenterete la gioia di essere miei prediletti. Dio vi benedirà e vi darà l’abbondanza della grazia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Come conservare la purezza?

Circondando il nostro corpo con la siepe del sacrificio.

La purezza è una “virtù-riassunto”, vale a dire un insieme di virtù...

La purezza diventa bellezza, quindi anche forza e libertà.

È libero colui che è capace di resistere, di lottare.

 

PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA

LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI

www.lavocecattolica.it/movimento.vita.htm

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

IL TESTO DELLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E NELLE CASE

E' LEGGIBILE COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET

www.lavocecattolica.it/preghiera.benedetto.XVI.htm

 

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI

AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET

Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)

 

Questi testi e quelli precedenti sono pubblicati in modo permanente e prelevabili agli indirizzi Internet

www.lavocecattolica.it

www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm

www.lavocecattolica.it/lettera24agosto2007.htm

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

PER SOSTENERE

“LA VOCE CATTOLICA” e “TELE MARIA”

 

LA VERIDICITA' STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE

DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

 

Libro di 100 pagine di robusta carta patinata, tutte a colori e tutte illustrate, con elegante grafica adatta anche per bambini, illustrante - con prove documentali del tutto inedite - la verità storica delle “cinque traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth avvenute “in vari luoghi” e infine sul colle di Loreto: “traslazioni miracolose” avvenute tra il 1291 e il 1296, “approvate” “ufficialmente” nella loro “veridicità storica” da tanti Papi, per sette secoli. Il libro contiene anche il testo della “benedizione” di Giovanni Paolo II, spedita in data 11 gennaio 2005 all’autore del libro dal “santo” Pontefice -  E' disponibile anche la videocassetta o il DVD: “LA VERITA' DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI”, esposte dal Prof. Giorgio Nicolini sui luoghi stessi ove sono avvenute, "... affinché per l'incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni, non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso..." (Beato Giovanni Battista Spagnoli - detto "il Mantovano" - sulla "miracolosa traslazione")

 

Per ricevere il libro o il DVD sulle "MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH" bisogna farne richiesta al Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 - 60127 ANCONA - Italia – Telefono 071.83552 – Cellulare 339.6424332 - Facsimile: 071.83552 - Codice Fiscale: NCL GRG 51A18 A271P - Partita IVA: 02231420429 - Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it – Siti della Rete Internet: www.lavocecattolica.it www.operadellavita.it www.telemaria.it - Per le richieste del libro o del DVD per corrispondenza, a mezzo Pacco Postale, si può dare la propria offerta mediante un versamento da farsi nei Conti Correnti sotto indicati  intestati a:  Nicolini Giorgio – Via Maggini, 230 – 60127 Ancona

 

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   Paese IT – Cifra Rapida 79CIN Z Cod. ABI  07601CAB  02600

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LIBRI E ALTRO MATERIALE DIDATTICO DISPONIBILE PRESSO IL PROF. GIORGIO NICOLINI

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del materiale didattico proposto e dei servizi di apostolato offerti attraverso Internet

ciascuno può variare LIBERAMENTE l'offerta a seconda delle proprie possibilità

 

1)  Libro: LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO (euro 10,00)

2) Videocassetta o DVD: LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA (esposte dal Prof. Nicolini sui luoghi stessi ove sono avvenute) (60 minuti) (euro 10,00)

3) Videocassetta o  DVD: LA VITA DI SANTA GIANNA BERETTA MOLLA (la vita della Santa raccontata dal Vescovo Mons. Serafino Spreafico, che ha portato a compimento la causa di canonizzazione e amico di famiglia della Santa) (120 minuti) (euro 10,00)

4) Libro: I MISTERI DEL SANTO ROSARIO MEDITATI ALLA LUCE DEGLI INSEGNAMENTI DI SAN PIO DA PIETRELCINA (con Prefazione di Mons. Angelo Comastri; autori: Mons. Serafino Spreafico, Prof. Giorgio Nicolini, Don Paolo Medici) (euro 10,00)

5) Libro: L’ANGELO DI ANCONA (la vita del Beato Gabriele Ferretti, ascendente del Papa Beato Pio IX e Compatrono di Ancona) (euro 10,00)

6) Videocassetta o DVD: LA VITA DEL BEATO GABRIELE FERRETTI (ascendente del Papa Beato Pio IX e Compatrono di Ancona) (60 minuti) (euro 10,00)

7) Libro o audiocassetta: VI SCRIVERO’ DAL PARADISO (vita della Serva di Dio Santina Campana) (euro 10,00)

8) DVD: IL RISPETTO DELLA VITA UMANA NASCENTE (90 minuti), diviso per nuclei tematici, contenente il filmato IL GRIDO SILENZIOSO (euro 10,00) – Per ricevere questo DVD e diffonderlo gratuitamente leggi le istruzioni all’indirizzo Internet  www.lavocecattolica.it/proposta.htm

9) Videocassetta: IL RISPETTO DELLA VITA UMANA NASCENTE (90 minuti), contenente anche il filmato IL GRIDO SILENZIOSO (euro 10,00) - Per ricevere questo DVD e diffonderlo gratuitamente leggi le istruzioni all’indirizzo Internet  www.lavocecattolica.it/proposta.htm

10) DVD o CD-ROM: contenente il filmato IL GRIDO SILENZIOSO e tutti i testi pubblicati nel Sito del "Movimento con Cristo per la Vita" - Cfr. www.operadellavita.it (euro 10,00)

11) DVD contenente tutti i testi pubblicati nel Sito Internet  www.operadellavita.it (euro 10,00)

12) DVD contenente tutti i testi pubblicati nel Sito Internet www.lavocecattolica.it (euro 10,00)

13) DVD contenente tutti i testi pubblicati nel Sito Internet www.telemaria.it (euro 10,00)

 

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PREGHIERA A MARIA

Stella dell'Evangelizzazione

O Maria, al mattino della Pentecoste, Tu hai sostenuto con la preghiera l'inizio dell'evangelizzazione, intrapresa dagli apostoli sotto l'azione dello Spirito Santo. Con la tua costante protezione continua a guidare anche oggi, in questi tempi di apprensione e di speranza, i passi della Chiesa che, docile al mandato del suo Signore, 
si spinge con la "lieta notizia" della salvezza verso i popoli e le nazioni di ogni angolo della terra. Orienta le nostre scelte di vita, confortaci nell'ora della prova, 
affinché, fedeli a Dio e all'uomo, affrontiamo con umile audacia i sentieri misteriosi dell'etere, per recare alla mente ed al cuore di ogni persona l'annuncio gioioso di Cristo Redentore dell'uomo. O Maria, Stella dell'Evangelizzazione, cammina con noi! Amen.

Giovanni Paolo II

 

QUESTA LETTERA INFORMATIVA TI VIENE INVIATA CON I TESTI A COLORI

QUESTE PAGINE A COLORI TUTTAVIA SI POSSONO TRASFORMARE IN MODO AUTONOMO IN UNA LETTURA IN BIANCO E NERO

LEGGI NELLA CORRISPONDENZA SOTTOSTANTE LA SEMPLICE PROCEDURA DA SEGUIRE

Gentilissimo Prof. Nicolini, ho appena letto con piacere l'allegato. Ma che fatica! E' proprio necessario formattare con tutti quei colori e sfondi il testo? Scusandomi per la franchezza, forse eccessiva, credo che una maggiore sobrietà dell'impaginazione faciliterebbe la lettura. Cordialmente saluto. Alessio.

LA RISPOSTA SULL’UTILIZZO DEI COLORI E COME TRASFORMARE TUTTI I TESTI IN BIANCO E NERO

Caro Alessio, l'utilizzo dei diversi colori nelle parole del testo hanno lo scopo di COSTRINGERE A FERMARE L'ATTENZIONE su quella parola o su quel concetto che voglio evidenziare maggiormente, anche se costa fatica a chi legge. Ma proprio quella fatica fa fissare meglio una parola od un concetto. Altrimenti chi legge scorre con superficialità e non si ferma su punti molto importanti. Ogni parola che scrivo infatti è stata "misurata" e quando la evidenzio di più e "colpisce" l'occhio (cioè, lo disturba), colpiscono in quel modo anche l'intelligenza e si fissano meglio. Certe parole vogliono anche essere "una pietra" per coloro cui sono dirette "in prima persona", e che non vogliono vedere né sentire. Si dice che in Internet le parole ingrandite hanno lo stesso significato di uno che alza il tono della voce per farsi sentire con più forza. Per questo le uso. Almeno questo è il mio intento. Tuttavia tengo in considerazione il tuo invito alla sobrietà. Vorrei comunque ricordarti, in ogni caso, che il testo che invio è in formato "Word" perché uno lo possa liberamente trasformare.      Se tu, infatti, fai delle semplicissime variazioni in modo autonomo, puoi avere il testo nel modo che vuoi tu, totalmente in bianco e nero. Basta andare su "Modifica", fare "Seleziona tutto", poi cliccare sul pulsante destro del "mouse", facendo comparire varie voci tra cui "Carattere". Cliccando su "Carattere" e poi sui colori dei caratteri il "Nero", il testo ti diventerà in pochi attimi in bianco e nero. Così pure se vuoi togliere totalmente tutti gli sfondi, basta andare su "Formato" e togliere ogni sfondo, con un paio di manovre.

Hai ragione, basterebbe modificare il formato prima di iniziare a leggere… A volte non ci si pensa, a volte fa fatica. Grazie comunque per tutto quello che scrivi; fa piacere vedere che c'è chi si impegna oggigiorno, con i più svariati mezzi, per promuovere la fede in Dio. E fa piacere anche leggere cose che altrimenti non si conoscerebbero. Una preghiera. Alessio.

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