*

 

ABBATTERE IL MURO DI SEPARAZIONE DELL’INIMICIZIA

(Ef.2,14)

 

Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.

Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.

(Is.40,28)

LA NOVENA DELLA DIVINA MISERICORDIA

DAL VENERDI’ SANTO ALLA PRIMA DOMENICA DOPO PASQUA

LA “VIA CRUCIS” DI MONS. ANGELO COMASTRI

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

LETTERA INFORMATIVA n°57

                                                 LA VOCE       

www.lavocecattolica.it

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va:
così è di chiunque è nato dallo Spirito

(Gv. 3,8)

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                                 (Paolo VI, 25 dicembre 1975)

 

Ancona

Giovedì, 13 aprile 2006

Domenica, 12 aprile 2012

dal “concepimento” di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dall’anno “reale” del Concepimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

25 MARZO 2006: 2012° ANNIVERSARIO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO

GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO

Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth a Loreto

intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6 a.C)

Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell’anno 748 di Roma (6 a.C.), al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.

Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.

RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL’ANNO 30

 

Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE CATTOLICA”", i cui testi sono pubblicati in modo permanente all’indirizzo Internet diretto www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm è un umile mezzo di informazione - simile a un Giornale Informatico - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32). San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio” (17 ottobre 1922). Poiché sta scritto: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28).

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

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TOTUS TUUS EGO SUM

 

LETTURA BIBLICA DEL GIORNO

DALLA PRIMA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AI CORINZI (11,23-26)

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga.

 

 

“Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano”

(Prov.25,25)

DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

E IL VERBO SI FECE CARNE

NEL GREMBO DI MARIA

NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

TUTTI LA’ SONO NATI

“Il di Maria fu, in qualche modo, anche un detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)” (Giovanni Paolo II,  per il VII Centenario della Miracolosa Traslazione).

SE SARETE  QUELLO CHE DOVETE ESSERE METTERETE FUOCO IN TUTTO IL MONDO!

ROMA - XV Giornata Mondiale dei Giovani (15-20 agosto 2000)

 “La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

 

PERCHE’ NON POSSIAMO NON DIRCI “LAURETANI”…

 

DALL’8 SETTEMBRE 1998 LA PREGHIERA QUOTIDIANA PER L’ITALIA NELLA SANTA CASA DI LORETO

L’8 settembre 1998 si inaugurò nella SANTA CASA di Loreto “la preghiera quotidiana per l'Italia”, dopo che già nel 1994 Giovanni Paolo II vi aveva fatto iniziare la GRANDE PREGHIERA PER L’ITALIA.

Per la circostanza, il “santo” Pontefice Giovanni Paolo II scrisse al Card. Ruini, che presiedette l’avvio di quella Preghiera Quotidiana per l’Italia: “La Grande Preghiera per l'Italia iniziò nel 1994, quando la costante sollecitudine che nutro per la diletta Nazione italiana, mi spinse ad invitare a far salire incessantemente a Dio una preghiera nella Chiesa (cfr. At.12,5) al fine d'ottenere la grazia della CONVERSIONE dei cuori, condizione indispensabile per costruire una convivenza più giusta e solidale. (...). La nuova provvidenziale iniziativa, che riprendendo quell'invito è divenuta la Preghiera Quotidiana per l'Italia, prolunga l'invocazione di pace (…), volgendo lo sguardo con rinnovato e filiale amore a Colei che in ogni contrada della Penisola è venerata quale rifugio sicuro nei pericoli e Madre benevola verso le suppliche di quanti sono nella prova. (...). La Lampada dell'Italia, che ogni giorno brillerà nella Casa Santa, luogo che richiama il mistero del Verbo fatto carne, sarà simbolo del costante affidamento alla Madre del Signore da parte della comunità italiana. Essa ricorderà allo stesso tempo che è compito dei cristiani, essere vigilanti con le lanterne accese (cfr. Mt.25,1-13) e perseveranti nella preghiera e nella fedeltà al Vangelo per illuminare con la fiaccola della Verità e dell'amore di Cristo le varie realtà sociali, politiche, culturali ed economiche dell'esistenza”

 

 

LA VIA DELLA CROCE

E LA DIVINA MISERICORDIA

 

Egli infatti è la nostra pace,

colui che ha fatto dei due un popolo solo,

abbattendo il muro di separazione che era frammezzo,

cioè l'inimicizia.

(Ef.2,14)

 

Popolo mio che male ti ho fatto?
In che ti ho provocato? Dammi risposta…

Che altro avrei dovuto fare e non ti ho fatto?
Io ti ho piantato, mia scelta e florida vigna,
ma tu mi sei divenuta aspra e amara:
poiché mi hai spento la sete con aceto,
e hai piantato una lancia nel petto del tuo Salvatore.
 

 

Intervista a MONS. ANGELO AMATO,

Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede

… prima delle elezioni…

 

Quanto dice la Chiesa in cosa è vincolante per i credenti al momento di decidere sul voto o quando si agisce in politica?

«La coscienza cristiana formata non permette di favorire con il proprio voto l'attuazione di un programma politico in cui i contenuti fondamentali della fede e della morale cristiana siano misconosciuti, contrastati o negati (cfr. Nota Dottrinale, n.4). È in gioco l'essenza dell'ordine morale che riguarda il bene integrale della persona e della comunità».

 

È possibile operare da cattolici all'interno di una forza politica che non sempre rispetta la visione cristiana della persona, della vita e della famiglia, e a quali condizioni? Allo stesso modo, è possibile votare per essa senza compromettere la propria coscienza? A molti sembra impossibile trovare uno schieramento che soddisfi pienamente le aspirazioni della propria coscienza per la presenza di questo o quel partito, di questo o quell'esponente...

”Direi che è importante fare una chiara e netta distinzione tra forze politiche che rispettano nella loro ispirazione e nel loro programma di governo i princìpi e le esigenze etiche non negoziabili, e forze politiche che su questi aspetti e vincoli fondamentali hanno una visione opposta alla dottrina cristiana o comunque relativista. Il cattolico non può appoggiare le forze di questo secondo tipo”.

 

… ma molti cattolici lo hanno fatto…

 

L’AMMONIMENTO DI GESU’

“Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. (…). Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?” (Lc.12,51.54-57).

 

ABBATTERE IL MURO DI SEPARAZIONE DELL’INIMICIZIA

 

“Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito” (Ef.2,13-18).

 

UNA RICHIESTA DOVEROSA

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

www.ricontiamo.com

Ill.mo Sig. Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, le elezioni del 9 e 10 aprile hanno visto assegnare alla Camera dei Deputati il Premio di maggioranza allo schieramento della Sinistra. La differenza tra i due schieramenti alla Camera è di meno di 30.000 voti su circa 38.000.000 di schede votate, mentre la Casa delle Libertà ha conseguito un netto vantaggio al Senato. Il futuro del nostro Paese non  può quindi essere determinato sulla base anche solo del minimo dubbio che ci siano stati errori o scorrettezze. Per questo Le chiediamo di esercitare il Suo ruolo istituzionale di garante delle Democrazia in Italia sollecitando, anche in qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, l'immediato riconteggio delle Schede dichiarate non valide.

www.ricontiamo.com

 

 

 

DAL COLLE DI CAPODIMONTE DI ANCONA

LA PROTEZIONE DEI BEATI E NOBILI “CONTI” FERRETTI SULL’ITALIA

Il 25 gennaio 1872 il Sommo Pontefice Beato Pio IX (dei Conti Mastai-Ferretti) così diceva ai fedeli di tutte le nazioni riuniti intorno a lui: “La società è stata chiusa come in un labirinto da cui non potrà uscire senza la mano di Dio”. Nel giugno 1871 diceva ai giovani romani del Circolo San Pietro: “Poiché niente possiamo aspettarci dagli uomini, poniamo sempre la nostra speranza in Dio, il cui Cuore si prepara, mi sembra, a compiere, nel momento da lui scelto, un gran prodigio che riempirà il mondo di stupore”.

www.lavocecattolica.it/gabrieleferretti.htm

 

… LA VIA CRUCIS…

MEDITAZIONI E PREGHIERE

di Sua Eccellenza Reverendissima

Mons. ANGELO COMASTRI

Arcivescovo Emerito di Loreto

Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano

Presidente della Fabbrica di San Pietro

PRESENTAZIONE

Due parole per accompagnarti nel cammino

 

     Percorrendo la “Via della Croce”, veniamo folgorati da due certezze: la certezza del potere devastante del peccato e la certezza del potere sanante dell’Amore di Dio. Il potere devastante del peccato: la Bibbia non si stanca di ripetere che il male è male perché fa male; il peccato, infatti, è autopunitivo, perché contiene dentro di sé la sanzione. Ecco alcuni testi lucidissimi di Geremia: “Essi seguirono ciò che è vano e diventarono loro stessi vanità” (Ger.2,5); “La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara l’avere abbandonato il Signore tuo Dio e il non aver più timore di me” (Ger.2,19); “Le vostre iniquità hanno sconvolto tutto e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere (Ger.5,25).

     E Isaia non è da meno: “Pertanto dice il Santo di Israele: ‘Poiché voi rigettate questo avvertimento e confidate nella perversità e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno, ebbene questa colpa diventerà per voi come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene in un attimo, improvviso, e si infrange come un vaso di creta, frantumato senza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna’(Is.30,12-14). E, dando voce ai sentimenti più genuini del popolo di Dio, il profeta esclama: “Siamo diventati tutti come una cosa impura e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia: tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come vento(Is.64,5).

     Ma, nello stesso tempo, i profeti denunciano l’indurimento del cuore che produce una terribile cecità e non fa più percepire la gravità del peccato. Ascoltiamo Geremia: “Dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Essi curano la ferita del mio popolo, ma solo alla leggera, dicendo: ‘Bene, bene!’ ma bene non va. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire (Ger.6,13-15).

     Gesù, entrando dentro questa storia devastata dal peccato, si è lasciato aggredire dal peso e dalla violenza delle nostre colpe: per questo motivo guardando Gesù si percepisce chiaramente quanto sia devastante il peccato e quanto sia malata la famiglia umana: cioè, noi! Tu ed io!

     Però – ecco la seconda certezza! – Gesù ha reagito al nostro orgoglio con l’umiltà; ha reagito alla nostra violenza con la mitezza; ha reagito al nostro odio con l’Amore che perdona: la Croce è la vicenda attraverso la quale l’Amore di Dio entra nella nostra storia, si fa vicino a ciascuno di noi e diventa esperienza che risana e salva.

     Non ci può sfuggire un fatto: fin dall’inizio del suo ministero Gesù parla della “sua ora” (Gv.2,4), di un’ora “per la quale Egli è venuto” (Gv.12,27), di un’ora che saluta con gioia esclamando all’inizio della sua Passione: “È giunta l’ora!” (Gv.17,1). La Chiesa custodisce gelosamente la memoria di questo fatto e nel Credo, dopo aver affermato che il Figlio di Dio “si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo”, subito esclama: “Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto”.

     Fu crocifisso per noi! Gesù, morendo, si è immerso nell’esperienza drammatica della morte così come è stata costruita dai nostri peccati; ma, morendo, Gesù ha riempito di Amore il morire e quindi l’ha riempito di presenza di Dio: con la morte di Cristo, allora, la morte è vinta, perché Cristo ha riempito la morte esattamente della forza opposta al peccato che l’ha generata: Gesù l’ha riempita di Amore!

     Attraverso la fede e il battesimo noi siamo messi a contatto con la morte di Cristo, cioè con il mistero dell’Amore con cui Cristo l’ha vissuta e vinta… e così inizia il viaggio del nostro ritorno a Dio, ritorno che avrà il suo compimento nel momento della nostra morte vissuta in Cristo e con Cristo: cioè nell’Amore!

     Percorrendo la “Via della Croce”, làsciati prendere per mano da Maria: chiediLe una briciola della sua umiltà e della sua docilità, affinché l’Amore di Cristo Crocifisso entri dentro di te e ricostruisca il tuo cuore sulla misura del Cuore di Dio.

     Buon cammino!

+ ANGELO COMASTRI

Testi pubblicati dall’Agenzia ZENIT – www.zenit.org

 

 

UNA LETTERA DEL 2003 A MONS. ANGELO COMASTRI

UNO DI QUEGLI ALCUNI “FIGLI FORTI” DELLA CHIESA

 

Ecc.za Rev.ma Mons. ANGELO COMASTRI

Arcivescovo di LORETO

Ancona, 18 gennaio 2003

Ecc.za Rev.ma e stim.ma,

            so di averLe recato disturbo tante volte, “talvolta in modo opportuno, talvolta in modo inopportuno” (2^Tm.4,2). Con questo breve scritto voglio soltanto confermarLe il mio deferente ossequio e l’altissima stima ed affetto che ho verso di Lei, per la Sua profonda spiritualità e il sostegno che arreca anche a me con l’ascolto non infrequente della forza persuasiva della Sua parola chiara ed incisiva, da tutti ammirata. Se ho cercato talvolta il Suo consiglio o mi sono rivolto a Lei per qualche intervento è perché davvero non vi è chi sappia dare consigli né si sa più a chi potersi rivolgere - e in che modo - per essere difesi, perché  spesso “il gregge del Signore è ormai come pecore senza pastore”.

            Lei avrà letto e ricorderà le celebri e gravi parole pronunciate da Paolo VI, “il fumo di  Satana è entrato nel Tempio di Dio”, come anche quanto egli disse già nel 1970: “Una delle impressioni raccolte dai vari avvenimenti, che caratterizzano la vita della Chiesa in questi ultimi tempi, riguarda il duplice aspetto drammatico in cui tale vita si svolge, il quale aspetto sembra definito dalle sempre vere parole di San Paolo: “BATTAGLIE ALL’ESTERNO, TIMORI AL DI DENTRO” (2^Cor.7,5)… La Chiesa resiste, soffre, lotta, come può. Sopravvive perché Dio l’assiste, e perché alcuni suoi figli sono forti; ma forse sono questi i giorni preannunciati da Cristo: “PER IL DILAGARE DELL’INIQUITA’, L’AMORE DI MOLTI SI RAFFREDDERA’” (Mt.24,12) (discorso del 15 novembre 1970).

            Tante mie richieste ed iniziative, Ecc.za Rev.ma, le “interpreti” paternamente alla luce di quelle parole di Paolo VI: la Chiesa resiste, soffre, lotta, come può…; quel “come può” sottintende anche il mio agire in tanti “modi” e “tentativi” che possono dar luogo anche ad apparenti “incongruenze”, a cui tutti possiamo soggiacere, proprio perché per le “vie ordinarie” non si ottiene più né giustizia, né verità, né carità: allora si lotta “come si può”, cercando di “interpretare” (in modo non sempre facile) e di “seguire” le sollecitazioni della propria coscienza e cercando la Volontà di Dio “andando come a tentoni” (At.17,27), e “rischiando molto” e “pagando di persona” maggiori emarginazioni (…), pur di attendere al dovere imprescindibile della salvezza della propria anima e di quella di altri fedeli che richiedono anche a me tale aiuto.

            Il disorientamento e lo smarrimento nella vita spirituale di tantissime anime è molto grave e raramente vi è chi si preoccupa di organizzarle e dirigerle e quando il Signore suscita qualche “raro” e “santo” pastore che riesce in quest’opera subito viene emarginato ed allontanato da chi dovrebbe aiutarne e confermarne l’opera, per cui ancor più gravemente il gregge dei fedeli si trova “percosso” e “come pecore senza pastore”. La Chiesa allora (cioè le anime umili, fedeli a Dio e alla sua Grazia) “resiste”, “soffre”, “lotta”: “come può…”, e “sopravvive (in chi ci riesce) perché Dio l’assiste, e perché alcuni suoi figli sono forti”. Mi perdoni l’accostamento, Ecc.za Rev.ma: ma in Lei vedo uno di quegli “alcuni” figli forti della Chiesa, che danno sostegno e conforto a chi “resiste”, “soffre”, “lotta” e “sopravvive” “come può”. (…)

Comprendo anche come Lei non può fare di più né uscire dai limiti giuridici del suo ruolo e dalla necessaria prudenza verso chiunque e se sono qui a scriverLe queste umili righe è solo per attestarLe la mia gratitudine per la Sua sensibilità e chiederLe almeno quella preghiera che non conosce “limiti giuridici” e che pure è la forza nascosta, unita alla sofferenza, che può salvare tante anime. Mi è di conforto l’insegnamento di Santa Faustina Kowalska: Con la preghiera e la sofferenza salverai più anime di un missionario che si dedichi ad istruire e a predicare(“Diario”, n.1767). Diceva anche Santa Teresa del Bambin Gesù: “Non perdere nessuna delle spine che incontri nel cammino di ogni giorno: con una di esse puoi salvare un’anima”. Infine l’indefettibile promessa di Maria a Fatima - “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà” - rischiara il futuro e sostiene nel cammino.

EsprimendoLe ancora la mia profonda gratitudine, stima e venerazione filiale, certo di poter confidare almeno nella Sua preziosa preghiera, specie alla Vergine Lauretana, e che poveramente contraccambio con tutto il mio umile affetto, voglia gradire i miei più filiali ossequi.

GIORGIO NICOLINI

 

LA RISPOSTA DI MONS. ANGELO COMASTRI

Loreto, 26 gennaio 2003

“Caro Giorgio, ti ringrazio per il tuo scritto, che è pieno di fede e di amore al Signore Gesù e alla sua Santa Chiesa. Concordo pienamente con quanto mi scrivi e vedo ogni giorno il compiersi delle parole di Gesù: “per il dilagare dell’iniquità, l’amore di molti si raffredderà”. Ma nonostante tutto anche questo è tempo di Santi. Madre Teresa l’ha dimostrato splendidamente. Ti auguro di essere un uomo, nel quale si vede risplendere tutta la luce del Santo Battesimo. Ti benedico”.

Mons. Angelo Comastri - Arcivescovo di Loreto

 

LA NOVENA ALLA DIVINA MISERICORDIA

RECITI LA CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA

ALLE ORE 15.00 DI OGNI GIORNO,

COME HA CHIESTO GESU' A SANTA FAUSTINA KOWALSKA,

PER RICORDARE IL MOMENTO DELLA SUA MORTE?...

CONOSCI LA CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA?...

LA NOVENA inizia con il VENERDI’ SANTO!!!

 

            Il 13 settembre 1935, Santa Faustina Kowalska (1905 - 1938 ), vedendo un Angelo sul punto di eseguire un tremendo castigo sull' umanità, fu ispirata di offrire al Padre "Il Corpo e il Sangue, l' Anima e la Divinità” del suo dilettissimo Figlio “ in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo”.

            Mentre la Santa ripeteva la preghiera, l' Angelo era impotente  a mettere in atto quel castigo.

Il giorno dopo Gesù le chiese di recitare con le medesime parole questa "Coroncina", usando i grani del Rosario: "Ecco come reciterai la Coroncina della mia Misericordia.

Si inizia con il Padre nostro, l' Ave Maria e il Credo.

Poi usando una comune corona del Rosario, sui grani del Padre Nostro reciterai la preghiera seguente:

Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue,

l' Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio

e nostro Signore Gesù Cristo,

in espiazione dei nostri peccati

e di quelli di tutto il mondo.

Sui grani dell' Ave Maria reciterai per 10 volte:

Per la sua dolorosa Passione,

abbi misericordia  di noi e del mondo intero.

Per finire, ripeterai 3 volte questa invocazione:

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale,

abbi pietà di noi e del mondo intero.

 

            Il Venerdì Santo  inizia la Novena alla Divina Misericordia, richiesta da Gesù stesso come preparazione alla Festa della Divina Misericordia (quest’anno, il prossimo 23 aprile 2006).

            La Festa della Divina Misericordia, secondo l’intenzione di Gesù, deve essere il giorno di riparazione e di rifugio per tutte le anime e specialmente per quelle dei poveri peccatori. In quel giorno, infatti, l’immensa generosità di Gesù si spande completamente sulle anime infondendo grazie di ogni genere e grado, senza alcun limite. Ne è la prova la grazia principale che Gesù ha legato alla festa della Misericordia per chi si confesserà e comunicherà in quel giorno, che consiste nella totale remissione dei peccati che non sono stati ancora rimessi e di tutte le pene derivanti da questi peccati.   “In quel giorno, chi si confesserà e comunicherà conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” (Q. I, p. 132). “Questa grazia - spiega don I. Rozycki, studioso del messaggio della Divina Misericordia - è qualcosa di decisamente più grande che l' indulgenza plenaria. (...). 

            Nelle promesse riportate, Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella Festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l'ha innalzata al rango di "secondo battesimo".

            In modo particolare la Festa della Divina Misericordia è un'ottima occasione di riaccostarsi ai Sacramenti per tutti quei cristiani che per motivi personali non si confessano e non si comunicano da diversi mesi o anni. Non dubitiamo dell'immensa bontà del Signore che ci attende a braccia aperte e approfittiamo della Festa per lavare ogni nostra colpa nel Preziosissimo Sangue di Gesù.

 

 

GESU’ CONFIDO IN TE

LA NOVENA ALLA DIVINA MISERICORDIA

 

Dal Diario di Santa Faustina Kowalska

 

            “Novena alla Divina Misericordia che Gesù mi ha ordinato di scrivere e di fare prima della festa della Misericordia. Ha inizio il Venerdì Santo. "Desidero che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell'ora della morte. Ogni giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun'anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione". Risposi: "Gesù, non so come fare questa novena e quali anime introdurre prima nel Tuo misericordiosissimo Cuore". E Gesù mi ri­spose che me l'avrebbe detto giorno per giorno quali anime dovevo introdurre nel Suo Cuore".

 

PRIMO GIORNO (Venerdì Santo)

Oggi conduciMi tutta l’umanità e specialmente tutti i peccatori e immergili nel mare della Mia Misericordia. E con questo Mi consolerai dell’amara tristezza in cui Mi getta la perdita delle anime”.

Gesù misericordiosissimo, la cui prerogativa è quella d'avere com­passione di noi e di perdonarci, non guardare i nostri peccati, ma la fiducia che abbiamo nella Tua infinita bontà e accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non lasciarci uscire di lì per l'eternità. Ti supplichiamo per l'amore che Ti unisce al Padre ed allo Spirito Santo.
O Onnipotenza della divina Misericordia, Rifugio per l'uomo peccatore, Tu che sei la Misericordia e un mare di compassione, Aiuta chi t'invoca in umiltà. Eterno Padre, guarda con occhio di misericordia specialmente i poveri peccatori e tutta l'umanità, che è racchiusa nel pietosissimo Cuore di Gesù, e per la Sua dolorosa Passione mostraci la Tua misericordia, affinché per tutti i secoli possiamo esaltare l'Onnipotenza della Tua misericordia. Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

SECONDO GIORNO (Sabato Santo)

“Oggi conduciMi le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi e immergile nella Mia insondabile Misericordia. Essi Mi hanno dato la forza di superare l'amara Passione. Per mezzo loro come per mezzo di canali, la Mia Misericordia scende sull'umanità”.

Misericordiosissimo Gesù, da cui proviene ogni bene, aumenta in noi la grazia, affinché compiamo degne opere di Misericordia, in modo che quanti ci osservano lodino il Padre della Misericordia che è nei cieli.

La fonte dell'amore di Dio, Alberga nei cuori limpidi, Purificati nel mare della Misericordia,
Luminosi come le stelle, chiari come l'aurora.

Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua misericordia la schiera eletta per la Tua vigna, le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi, e dona loro la potenza della Tua benedizione, e per i sentimenti del Cuore del Figlio Tuo, il Cuore in cui essi sono racchiusi, concedi loro la potenza della Tua luce, affinché possano guidare gli altri sulla via della salvezza, in modo da poter cantare assieme per tutta l’eternità le lodi della Tua Misericordia infinita. Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

TERZO GIORNO (Santa Pasqua)

“Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli ed immergile nel mare della Mia Misericordia. Queste anime Mi hanno confortato lungo la strada del Calvario, sono state una goccia di conforto in un mare di amarezza”.

O Gesù misericordiosissimo, che elargisci a tutti in grande abbon­danza le Tue grazie dal tesoro della Tua Misericordia, accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non farci uscire da esso per tutta l'eternità. Te ne supplichiamo per l'ineffabile amore, di cui il Tuo Cuore arde per il Padre Celeste.

Sono imperscrutabili le meraviglie della Misericordia. Non riesce a scandagliarle né il peccatore, né il giusto. A tutti rivolgi sguardi di compassione, E attiri tutti al Tuo amore.

Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime fedeli, come l'eredità del Figlio Tuo e per la Sua Passione dolorosa concedi loro la Tua benedizione e accompagnale con la Tua protezione inces­sante, affinché non perdano l'amore ed il tesoro della santa fede, ma con tutta la schiera degli angeli e dei santi glorifichino la Tua illimitata Misericordia nei secoli dei secoli. Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

QUARTO GIORNO (Lunedì dell'Angelo)

“Oggi conduciMi i pagani e coloro che non Mi conoscono ancora. Anche a loro ho pensato nella Mia amara Passione e il loro futuro zelo ha consolato il Mio Cuore. Immergili nel mare della Mia Misericordia”.

O misericordiosissimo Gesù, che sei la luce del mondo intero, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime dei pagani che non Ti conoscono ancora. I raggi della Tua grazia li illuminino, affinché anche loro assieme a noi glorifichino i prodigi della Tua Misericordia e non lasciarli uscire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore.

La luce del Tuo amore, Illumini le tenebre delle anime; Fa' che queste anime Ti conoscano E glorifichino con noi la Tua Misericordia.

Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime dei pagani e di coloro che non Ti conoscono ancora, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Attirale alla luce del Vangelo. Queste anime non sanno quale grande felicità è quella di amarTi. Fa' che anche loro glorifichino la generosità della Tua Misericordia per i secoli dei secoli. Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

QUINTO GIORNO

“Oggi conduciMi le anime degli eretici e degli scismatici ed immer­gile nel mare della Mia Misericordia. Nella Mia amara Passione Mi hanno lacerato le carni ed il cuore, cioè la Mia Chiesa. Quando ritorne­ranno all'unità della Chiesa, si rimargineranno le Mie ferite ed in questo modo allevieranno la Mia Passione”.

Anche per coloro che stracciarono la veste della Tua unità, Sgorga dal Tuo Cuore una fonte di pietà. L'Onnipotenza della Tua Misericordia, o Dio, Può ritrarre dall'errore anche queste anime.

Misericordiosissimo Gesù, che sei la bontà stessa, Tu non rifiuti la luce a coloro che Te la chiedono; accogli nella dimora del Tuo pieto­sissimo Cuore le anime degli eretici e le anime degli scismatici; attirali con la Tua luce all'unità della Chiesa e non lasciarli partire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore, ma fa' che anch'essi glorifichino la generosità della Tua Misericordia.

Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua Misericordia alle anime degli eretici e degli scismatici, che hanno dissipato i Tuoi beni ed hanno abusato delle Tue grazie, perdurando ostinatamente nei loro errori. Non badare ai loro errori, ma all'amore del Figlio Tuo ed alla Sua amara Passione, che ha preso su di Sé per loro, poiché anche loro sono racchiusi nel pietosissimo Cuore di Gesù. Fa' che anche essi lodino la Tua grande Misericordia per i secoli dei secoli. Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

SESTO GIORNO

“Oggi conduciMi le anime miti e umili e le anime dei bambini e immergile nella Mia Misericordia. Queste anime sono le più simili al Mio cuore. Esse Mi hanno sostenuto nell'amaro travaglio dell'agonia. Li ho visti come gli angeli della terra che avrebbero vigilato presso i Miei altari. Su di loro riverso le Mie grazie a pieni torrenti. Solo un'anima umile è capace di accogliere la Mia grazia; alle anime umili concedo la Mia piena fiducia”.

Misericordiosissimo Gesù, che hai detto.. "Imparate da Me che sono mite ed umile di cuore", accogli nella dimora del Tuo pietosis­simo Cuore le anime miti e umili e le anime del bambini. Queste anime attirano l'ammirazione di tutto il paradiso e formano lo speciale com­piacimento del Padre Celeste; sono un mazzo di fiori davanti al trono di Dio, del cui profumo si delizia Dio stesso. Queste anime hanno stabile dimora nel pietosissimo Cuore di Gesù e cantano incessantemente l'inno dell'amore e della Misericordia per l'eternità.

In verità l'anima umile e mite Già qui sulla terra respira il paradiso, E del profumo del suo umile cuore
Si delizia il Creatore stesso.

Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime miti e umili ed alle anime dei bambini, che sono racchiuse nella dimora del pietosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono le più simili al Figlio Tuo; il loro profumo s'innalza dalla terra e raggiunge il Tuo trono. Padre di Misericordia e di ogni bontà, Ti supplico per l'amore ed il compiacimento che hai per queste anime, benedici il mondo intero, in modo che tutte le anime cantino assieme le lodi della Tua Misericordia per tutta l'eternità. Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

SETTIMO GIORNO

“Oggi conduciMi le anime che venerano in modo particolare ed esaltano la Mia Misericordia ed immergile nella Mia Misericordia. Que­ste anime hanno sofferto maggiormente per la Mia Passione e sono penetrate più profondamente nel Mio spirito. Esse sono un riflesso vi­vente del Mio Cuore pietoso. Queste anime risplenderanno con una particolare luminosità nella vita futura. Nessuna finirà nel fuoco dell'in­ferno, difenderò in modo particolare ciascuna di loro nell'ora della mor­te”.

Misericordiosissimo Gesù, il cui Cuore è l'amore stesso, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime che in modo parti­colare venerano ed esaltano la grandezza della Tua Misericordia. Queste anime sono forti della potenza di Dio stesso, in mezzo ad ogni genere di tribolazioni e contrarietà, avanzano fiduciose nella Tua Misericordia. Queste anime sono unite a Gesù e reggono sulle loro spalle l'umanità intera. Esse non saranno giudicate severamente, ma la Tua Misericordia le avvolgerà nell'ora della morte.

L'anima che esalta la bontà del Suo Signore,

Viene da Lui particolarmente amata,

È sempre accanto alla sorgente viva,

Ed attinge la grazia dalla divina Misericordia.

Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime che esaltano e venerano il Tuo più grande attributo, cioè la Tua insonda­bile Misericordia e che sono racchiuse nel misericordiosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono un Vangelo vivente, le loro mani sono colme di opere di Misericordia e la loro anima è piena di gioia e canta all'Altissimo l'inno della Misericordia. Ti supplico, o Dio, mostra loro la Tua Misericordia secondo la speranza e la fiducia che hanno posto in Te; si adempia in essi la promessa di Gesù che ha detto loro: " Le anime che onoreranno la Mia insondabile Misericordia, Io stesso le difenderò come Mia gloria durante la vita, ma specialmente nell'ora della morte".

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

OTTAVO GIORNO

“Oggi conduciMi le anime che sono nel carcere del purgatorio ed immergile nell'abisso della Mia Misericordia. I torrenti del Mio Sangue attenuino la loro arsura. Tutte queste anime sono molto amate da Me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze ed offrile per loro... Oh, se conoscessi i loro tormenti, offriresti continua­mente per loro l'elemosina dello spirito e pagheresti i debiti che essi hanno nei confronti della mia giustizia!”.

Misericordiosissimo Gesù, che hai detto che vuoi Misericordia, ecco io conduco alla dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime del purgatorio, anime che a Te sono molto care e le quali tuttavia debbono soddisfare la Tua giustizia. I torrenti del Sangue e dell'Acqua che sono scaturiti dal Tuo Cuore spengano il fuoco del purgatorio, in modo che anche là venga glorificata la potenza della Tua Misericordia.

Dall'arsura tremenda del fuoco del purgatorio,

S'innalza un lamento alla Tua Misericordia,

E ricevono conforto, sollievo e refrigerio

Nel torrente formato dal Sangue e dall'Acqua.

Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime che soffrono nel purgatorio, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Ti supplico per la dolorosa Passione del Figlio Tuo Gesù e per tutta l'amarezza da cui fu inondata la Sua santissima anima, mostra la Tua Misericordia alle anime che sono sotto lo sguardo della Tua giustizia, non guardare a loro se non attraverso le Piaghe del Tuo amatissimo Figlio Gesù, poiché noi crediamo che la Tua bontà e la Tua Misericordia sono senza limiti.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

 

NONO GIORNO (Vigilia della Festa della Divina Misericordia)

“Oggi conduciMi le anime tiepide ed immergile nell'abisso della Mia Misericordia. Queste anime feriscono il Mio Cuore nel modo più doloroso. La Mia anima nell'Orto degli Ulivi ha provato la più grande ripugnanza per un'anima tiepida. Sono state loro la causa per cui ho detto: "Padre, allontana da Me questo calice, se questa è la Tua volontà." Per loro, ricorrere alla Mia Misericordia costituisce l'ultima tavola di salvezza”.

Misericordiosissimo Gesù, che Sei la pietà stessa, introduco nella dimora del Tuo Cuore pietosissimo le anime tiepide. Possano riscal­darsi nel Tuo puro amore queste anime di ghiaccio, che assomigliano a cadaveri e suscitano in te tanta ripugnanza. O Gesù pietosissimo, usa l'onnipotenza della Tua Misericordia ed attirale nell'ardore stesso del Tuo amore e concedi loro l'amore santo, dato che puoi tutto.

Il fuoco e il ghiaccio non possono stare uniti,

Poiché, o si spegne il fuoco o si scioglie il ghiaccio,

Ma la Tua Misericordia, o Dio,

Può soccorrere miserie anche maggiori.

Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime tiepide, che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Padre della Mise­ricordia, Ti supplico per l'amarezza della Passione del Tuo Figlio e per la Sua agonia di tre ore sulla croce, permetti che anche loro lodino l'abisso della Tua Misericordia... Amen.

(Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia)

  

            Recitiamo ogni giorno, possibilmente alle ore 15.00,  la Coroncina alla Divina Misericordia insegnata da Gesù a Suor Faustina Kowalska di Cracovia.

            Il 13 settembre 1935, Suor M. Faustina Kowalska ( 1905 - 1938 ), vedendo un Angelo sul punto di eseguire un tremendo castigo sull' umanità, fu ispirata di offrire al Padre

"Il Corpo e il Sangue, l' Anima e la Divinità del suo dilettissimo Figlio in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo”.

 Mentre la Santa ripeteva la preghiera, l' Angelo era impotente  a mettere in atto quel castigo.

Il giorno dopo Gesù le chiese di recitare con le medesime parole questa "Coroncina", usando i grani del Rosario:

"Ecco come reciterai la Coroncina della mia Misericordia. La reciterai per nove giorni cominciando con:

il Padre nostro, l' Ave Maria e il Credo.

Poi usando una comune corona del Rosario, sui grani del Padre Nostro reciterai la preghiera seguente:

Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue,

l' Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio

e nostro Signore Gesù Cristo,

in espiazione dei nostri peccati

e di quelli di tutto il mondo.

Sui grani dell' Ave Maria reciterai per 10 volte:

Per la sua dolorosa Passione,

abbi misericordia  di noi e del mondo intero.

Per finire, ripeterai 3 volte questa invocazione:

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale,

abbi pietà di noi e del mondo intero.

 

Il Signore non si limitò a descrivere la Coroncina, ma fece a Santa Faustina queste promesse:

* Concederò grazie senza numero a chi recita questa coroncina, per il ricorso alla mia Passione commuove l’intimo della mia Misericordia. Quando la reciti, avvicini a me l' umanità.

* Le anime che mi pregheranno con queste parole saranno avvolte dalla mia Misericordia per tutta la loro vita e in modo speciale al momento della morte.

* Invita le anime a recitare questa Coroncina e darò loro ciò che chiederanno. Se la reciteranno i peccatori, riempirò la loro anima con la pece del perdono e farò sì che la loro morte sia felice.

* I sacerdoti la raccomandino a chi vive nel peccato come una tavola di salvezza. Anche il peccatore più indurito, recitando, sia pure una sola volta questa Coroncina, riceverà qualche grazia dalla mia Misericordia.

* Scrivi che, quando questa Coroncina sarà recitata accanto a un morente, mi collocherò io stesso fra quell' anima e il Padre mio, non come giusto giudice, ma come salvatore. La mia Misericordia infinita abbraccerà quell' anima in considerazione delle sofferenze della mia Passione.

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.2801766 o Cell. 338.2892353). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.         Prof. Giorgio Nicolini   -   giorgio.nicolini@poste.it

 

UNO DEI TANTI MESSAGGI DI RINGRAZIAMENTO RICEVUTI

 

----- Original Message -----

From: … (omissis) …

To: giorgio.nicolini@poste.it

Sent: Monday, April 03, 2006 10:45 AM

Subject: grazie

 

Grazie, Prof. Nicolini,

            di aver parlato così esplicitamente riguardo le prossime elezioni.

            Grazie, perché ora più che mai è necessario il coraggio della verità! Sono circondata da persone che si proclamano credenti, ma sono irrimediabilmente di sinistra... sono i cosiddetti “catto-comunisti”. Essi sono davvero pericolosi perché fanno discorsi intessuti di buonismo e parole come “solidarietà”, “pace”, “tolleranza”, sopprimendo il senso del peccato, della correzione, dell'amore che, quando è autentico, ha il coraggio di vietare qualcosa di nocivo.

            Dio la benedica! e preghiamo fervorosamente perché il prossimo 9 e 10 aprile vincano i valori della vita e della famiglia!

(Messaggio firmato)

 

RIGUARDO ALLA “QUESTIONE LAURETANA”

“Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea…” (Mt,18,15-17).

 “… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni,

non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”

(del Beato Giovanni Spagnoli, detto il Mantovano, sulla “miracolosa traslazione”)

NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, [a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc.1,26-38)

 

 L’APOSTASIA LAURETANA

 

 

ALLA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO

ALLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

ALLA CONGREGAZIONE PER I VESCOVI

ALLA CONFERENZA EPISCOPALE MARCHIGIANA

A Mons. ANGELO COMASTRI, Vicario del Santo Padre

A Mons. EDOARDO MENICHELLI, Arcivescovo di Ancona

A Padre GIUSEPPE SANTARELLI, Direttore “Congregazione Universale della Santa Casa”

A Padre MARZIO CALLETTI, Rettore del Santuario di Loreto

                 LORO SEDI

Firenze, 23 marzo 2006

OGGETTO: La storia e il culto della Santa Casa di Nazareth a Loreto.

Con rif. al Prot. 1802/05/L presso “Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum”

 

            Per conto del Prof. Giorgio Nicolini, di Ancona, e d'intesa con questi, per l'opportuna conoscenza delle SS. VV. sono a trasmettere copia della seguente corrispondenza:

1) Lettera Raccomandata A.R. del 07.02.2006 dell’Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo, per conto del Prof. Giorgio Nicolini, e con richiesta di audizione del medesimo, alla Conferenza Episcopale Marchigiana, in persona del suo Presidente Sua Ecc.za Mons. Gianni Conti, Vescovo di Macerata.

2) Lettera Raccomandata A.R. del 14.02.2006 dell’Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo, per conto del Prof. Giorgio Nicolini, al Sommo Pontefice Benedetto XVI.

3) Lettera Raccomandata A.R. del 20.02.2006 dell’Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo, per conto del Prof. Giorgio Nicolini e con richiesta di Udienza del medesimo, a Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto.

4) Lettera Raccomanda A.R. del 22.02.2006 dell’Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo, per conto del Prof. Giorgio Nicolini, a Sua Ecc.za Mons. Angelo Comastri, Vicario di Sua Santità.

5) Lettera Raccomandata A.R. del 25.02.2006 dell’Avv. Francesco Dal Pozzo, per conto del Prof. Giorgio Nicolini, al Sommo Pontefice Benedetto XVI.

6) Lettera del 02.03.2006 di risposta all’Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo di Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Arcivescovo di Loreto, con diniego alla succitata richiesta di Udienza da parte del Prof. Giorgio Nicolini.

7) Lettera Raccomandata A.R. del 08.03.2006 dell’Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo, per conto del Prof. Giorgio Nicolini, a Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Arcivescovo di Loreto, di risposta alla succitata Lettera di diniego di Udienza.

8) Lettera Raccomandata A.R. del 22.03.2006 del Prof. Giorgio Nicolini a Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Arcivescovo di Loreto, in risposta al suo diniego alla Udienza richiesta.

 

            Il Prof. Giorgio Nicolini per mio tramite fa presente, in ordine alla propria richiesta di venire ascoltato, che mentre ha già ricevuto da Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Arcivescovo di Loreto, inequivoco diniego, dalla Conferenza Episcopale Marchigiana, e per essa dal suo Presidente, a tutt’oggi non ha ancor avuto riscontro alcuno.

            Per un eventuale contatto diretto con il Prof. Giorgio Nicolini comunico qui di seguito, per maggiore comodità, i suoi recapiti: Via Maggini, 230 – 60127 Ancona – Tel. 071.2801766 - Cell. 338.2892353 – Facsimile 178.4413104 – Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it –    Sito Internet: www.lavocecattolica.it

            Un deferente saluto.

 

Prof. Avv. Francesco Dal Pozzo D’Annone

 

La corrispondenza con il Vescovo di Loreto è leggibile all'indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/corrispondenze.vescovo.loreto.htm

 

Il 28 marzo 2006 l’Agenzia Internazionale ZENIT ha pubblicato una intervista al Prof. Giorgio Nicolini

con gli ultimi aggiornamenti sugli studi riguardo alla “verità” delle  “miracolose traslazioni” della Santa Casa di Nazareth

Leggibile all’indirizzo Internet

www.lavocecattolica.it/intervista.zenit.htm

 

LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE” nel tempo dell’“apostasia silenziosa”

Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

                               

PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

 

            Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.

            Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.

            Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.

            Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.

            Amen.

 

Omelia di Benedetto XVI del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro

La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!". Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”.

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

 

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Messaggio da Mediugorie del 25 marzo 2006, di Maria “Regina della Pace”

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

“Coraggio figlioli! Ho deciso di guidarvi sulla via della santità. Rinunciate al peccato e incamminatevi sulla via della salvezza, la via che ha scelto mio Figlio. Attraverso le vostre tribolazioni e sofferenze Dio troverà per voi la via della gioia. Perciò, figlioli, pregate. Noi vi siamo vicini col nostro amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Come conservare la purezza?

Circondando il nostro corpo con la siepe del sacrificio.

La purezza è una “virtù-riassunto”, vale a dire un insieme di virtù...

La purezza diventa bellezza, quindi anche forza e libertà.

È libero colui che è capace di resistere, di lottare.

 

PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA

LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI

www.lavocecattolica.it/movimento.vita.htm

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

IL TESTO DELLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E NELLE CASE

E' LEGGIBILE COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET

www.lavocecattolica.it/preghiera.benedetto.XVI.htm

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI

AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET

Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)

 

Questi testi e quelli precedenti sono pubblicati in modo permanente e prelevabili agli indirizzi Internet

www.lavocecattolica.it

www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm

www.lavocecattolica.it/lettera13aprile2006.htm

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

ATTENDERE IL CARICAMENTO DELLE IMMAGINI

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venerdì, 14 aprile 2006 02.16

 

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Dal libro del Profeta Ezechiele

(34,1-15)

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - udite quindi, pastori, la parola del Signore: Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio.