*

“Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1^Gv.4,16)

18-25 gennaio: SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI

UN SOLO SIGNORE, UNA SOLA FEDE, UN SOLO BATTESIMO

(Ef.4,4)

PERCHE’ NON POSSIAMO NON DIRCI “LAURETANI”…

POTREMMO ANCOR OGGI ESSERE “CRISTIANI”

SE NON CI FOSSE STATA LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO?...

Non siamo “ingrati” alla Vergine Lauretana,

dimenticando il ruolo “unitivo della cristianità” che ebbe durante il tempo dell’esilio avignonese (1305-1377) e dello scisma d’Occidente

e per la vittoria di Lepanto del 1572, che salvò l’Europa “cristiana” e l’intera cristianità

AUXILIUM CHRISTIANORUM, ORA PRO NOBIS

Come nacquero le Litanie Lauretane?... le “uniche” “approvate” dalla Chiesa?...

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

LETTERA INFORMATIVA n°46

LA VOCE

www.lavocecattolica.it

Giornale Informatico Gratuito di Ispirazione Cattolica

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va:
così è di chiunque è nato dallo Spirito

(Gv. 3,8)

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                                 (Paolo VI, 25 dicembre 1975)

 

Ancona

Giovedì, 26 gennaio 2006

Domenica, 26 gennaio 2012

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dal Concepimento "reale" di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

Nato ebreo a Betlemme, nell’anno 6 prima dell’anno 0, al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.

Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.

RISORTO IL 9 APRILE DELL’ANNO 30 - GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO.

Il popolo ebraico lo ha atteso da secoli, ogni uomo, più o meno consapevolmente, lo cerca da sempre

Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE”", i cui testi sono pubblicati all’indirizzo Internet diretto www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm è un umile mezzo di informazione - simile a un Giornale Informatico - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. San Giuseppe Moscati scriveva: Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio” [Biglietto scritto da San Giuseppe Moscati, il 17 ottobre 1922]. Poiché sta scritto nella Parola di Dio: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28). Così anche Gesù insegnava:  “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32).

 

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

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TOTUS TUUS EGO SUM

 

DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

LETTURA BIBLICA DEL GIORNO

DAL SECONDO LIBRO DI SAMUELE (7,18-19.24-29)

Dopo che Natan ebbe parlato a Davide, il re andò a presentarsi al Signore e disse: «Chi sono io, Signore Dio, e che cos'è mai la mia casa, perché tu mi abbia fatto arrivare fino a questo punto? E questo è parso ancora poca cosa ai tuoi occhi, mio Signore: tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire: e questa è come legge dell'uomo, Signore Dio! Tu hai stabilito il tuo popolo Israele per essere tuo popolo per sempre; tu, Signore, sei divenuto il suo Dio. Ora, Signore, la parola che hai pronunciata riguardo al tuo servo e alla sua casa, confermala per sempre e fà come hai detto. Allora il tuo nome sarà magnificato per sempre così: Il Signore degli eserciti è il Dio d'Israele! La casa del tuo servo Davide sia dunque stabile davanti a te! Poiché tu, Signore degli eserciti, Dio d'Israele, hai fatto una rivelazione al tuo servo e gli hai detto: Io ti edificherò una casa! perciò il tuo servo ha trovato l'ardire di rivolgerti questa preghiera. Ora, Signore, tu sei Dio, le tue parole sono verità e hai promesso questo bene al tuo servo. Dègnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sussista sempre dinanzi a te! Poiché tu, Signore, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!».

 

Il Signore ha scelto Sion, l'ha voluta per sua dimora:
«Questo è il mio riposo per sempre; qui abiterò, perché l'ho desiderato».

(Sal.131)

 

E IL VERBO SI FECE CARNE

NEL GREMBO DI MARIA

NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

TUTTI LA’ SONO NATI

“Il di Maria fu, in qualche modo, anche un detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)” (Giovanni Paolo II,  per il VII Centenario della Miracolosa Traslazione).

 

Spunti dal passato per riflessioni sul presente…

PERCHE’ AVVENNERO LE TRASLAZIONI MIRACOLOSE?... 

Fu la Santa Casa di Nazareth e l’inaudito miracolo delle “molteplici traslazioni miracolose” a tenere “aggregata” e “unita”, prima dello scisma d’Occidente e dopo di essa, l’intera cristianità. Essa fu “traslata” dagli angeli del Cielo proprio nel momento storico in cui stava per essere trasferita la sede del Papato ad Avignone, lasciando così l’Italia e la cattolicità “smarrita”… E allora Dio volle fare della Santa Casa “il centro” di “gravitazione” e di “unione” della “cattolicità” “smarrita”, proprio mediante il clamoroso evento delle “traslazioni miracolose”, la cui “notizia straordinaria” fece confluire folle enormi da tutta l’Europa e il Medio Oriente sino a Loreto, per “vedere” quel “prodigio” e pregarvi la “Madre comune”…

Bonifacio VIII (1294-1303), avvenuta la “traslazione miracolosa” da Tersatto nell’anconitano, spedì a Loreto Mons. Federico di Nicolò di Giovanni, vescovo e cittadino recanatese, perché assumesse la più premurosa cura del celeste Santuario; consigliò poi i Recanatesi ad inviare nella Schiavonia, e quindi nella Palestina, sedici uomini scelti tra i più insegni delle Marche, per verificare “la verità” dell’assenza a Tersatto e Nazareth della Santa Casa pervenuta “miracolosamente” nell’anconitano (come poi venne constatato); per renderne poi più celebre il culto in tutta l’Europa, Bonifacio VIII istituì nel 1299 il primo Giubileo del 1300, programmando di farlo celebrare ogni cento anni. E così tutta “la cattolicità” conobbe quell’evento straordinario, confluendo a moltitudini verso Loreto a vedere quel prodigio divino.

Poi i Papi si trasferirono ad Avignone, da cui solo per l’opera e le ammonizioni di Santa Brigida e di Santa Caterina da Siena ritornarono a Roma nel 1377.

Il Santuario di Loreto divenne in quel periodo di “smarrimento” il più importante Santuario di tutto il mondo cattolico, ove si venerava “la Madre comune”, tanto che il Papa Urbano V, in un momentaneo ritorno in Italia da Avignone, volle fare tappa nel 1366 e pregare in quel Santuario, già ovunque famoso (e fu il primo Papa a visitarlo!). Tutti i pellegrini diretti a Roma e alla Terra Santa, facevano immancabilmente tappa a Loreto. Nel periodo della contestazione protestante l’Eucaristia e la Santa Casa di Loreto divennero i due segni di distinzione tra i cattolici e i protestanti.

Fu poi la Santa Casa di Loreto che ha fatto di nuovo “unire” tutta la cristianità, anche dopo la Riforma Protestante, per fronteggiare “il pericolo comune” dell’espansione musulmana. San Pio V, infatti, la fece invocare da tutta la cristianità, con il Santo Rosario, ed attestò che “l’impossibile” vittoria di Lepanto dei cristiani “uniti” la si ebbe grazie all’intervento straordinario della Vergine Lauretana, facendo aggiungere nelle Litanie Lauretane, l’invocazione “Auxilium Christianorum”, e istituendo la celebrazione della Beata Vergine del Rosario (di Loreto!), del  7 ottobre…

            Ecco perché, parafrasando il famoso detto di Giovanni Gentile “Perché non possiamo non dirci cristiani”, anche i cristiani dovrebbero dire: PERCHE’ NON POSSIAMO NON DIRCI “LAURETANI”!…

Prof. GIORGIO NICOLINI

 (Giovanni Paolo II, Lett. Ap. “Rosarium Virginis Mariae”, 16 ottobre 2002, n.39)

A questa preghiera (del Rosario) la Chiesa ha riconosciuto sempre una particolare efficacia, affidando ad essa, alla sua recita corale, alla sua pratica costante, le cause più difficili. In momenti in cui la cristianità stessa era minacciata, fu alla forza di questa preghiera che si attribuì lo scampato pericolo e la Vergine del Rosario (di Loreto!...) fu salutata come propiziatrice della salvezza.

 

 

 

IL PENSIERO DEGLI ULTIMI DUE PONTEFICI

 

In occasione del Pellegrinaggio dei Giovani d'Europa, Giovanni Paolo II, nel messaggio del 9 settembre 1995, ha detto loro: “Da Loreto questa sera abbiamo compiuto un singolare pellegrinaggio dall'Atlantico agli Urali, in ogni angolo del Continente, dovunque si trovano giovani in cerca di una “casa comune”. A tutti dico: ecco la vostra Casa, la Casa di Cristo e di Maria, la Casa di Dio e dell'uomo !”.

Nell'omelia pronunciata a Loreto il 10 settembre 1995, davanti a quattrocentomila giovani a Loreto, Giovanni Paolo II disse ancora: «Gesù prese dimora in lei [Maria] come in un tempio spirituale preparato dal Padre per opera dello Spirito Santo. È grazie a Maria che la casa di Nazaret è diventata un simbolo così straordi­nario, essendo lo spazio (…!...) in cui, dopo il ritorno dall'Egitto, si è sviluppata l'umana vicenda del Verbo Incarnato; il luogo in cui Cristo “cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini” (Lc 2, 52)».

E così lo ha ribadito, in perfetta “sintonia”,  l’attuale Pontefice Benedetto XVI nella Preghiera per il Santuario di Loreto (del 9 dicembre 2005): “Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casa. Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo. Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv.1,14). Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo. Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme con Gesù fino all’ora del Suo battesimo nel Giordano”. (…).

 

(Leone XIII, 23 gennaio 1894, Lettera Enciclica “Felix Lauretana Cives”)

Comprendano tutti (“tutti”!... il Papa parla a tutti i “cristiani” della Terra!...), e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto (miracolosamente) la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanità perduta con il Padre e rinnova tutte le cose. E la materna sollecitudine della Chiesa ci invita a venerare tre volte al giorno questo mistero di infinita bontà e di gioia.

 

L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE

NON POTEVA “MUOVERE” MIRACOLOSAMENTE UNA PICCOLA CASETTA?...

OVE PROPRIO EGLI SI E’ INCARNATO ED HA VISSUTO CON UN VOLTO UMANO ED UN CUORE UMANO?...

CITTA' DEL VATICANO, 23 Gennaio 2006 (Agenzia VIS).

                Il Santo Padre Benedetto XVI, intervenendo al Congresso organizzato dal Pontificio Consiglio “Cor Unum”, in corso dal 23 al 24 gennaio nell'Aula Nuova del Sinodo, il cui titolo tratto dalla Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi, è: “... ma di tutte più grande è la carità!”.

            Nel suo discorso il Santo Padre si è soffermato sulla prima Enciclica “Deus caritas est” (Dio è amore):             “L'escursione cosmica, in cui Dante nella sua “Divina Commedia” vuole coinvolgere il lettore, finisce davanti alla Luce perenne che è Dio stesso, davanti a quella Luce che al contempo è “l'amor che move il sole e l'altre stelle”.

            Il Dio che da Dante appare nel cerchio centrale della Luce “ha un volto umano e (...) un cuore umano” - ha spiegato il Santo Padre – “In questa visione di Dante si mostra, da una parte, la continuità tra la fede cristiana in Dio e la ricerca sviluppata dalla ragione (...); al contempo, però, appare anche la novità che supera ogni ricerca umana, (...) la novità di un amore che ha spinto Dio ad assumere un volto umano, anzi ad assumere carne e sangue. (...) L'eros di Dio non è soltanto una forza cosmica primordiale; è amore che ha creato l'uomo e si china verso di lui”.

            “La parola “amore” - ha detto ancora il Papa – “oggi è così sciupata, così consumata e abusata che quasi si teme di lasciarla affiorare sulle proprie labbra. Eppure è una parola primordiale, espressione della realtà primordiale; noi non possiamo semplicemente abbandonarla, ma dobbiamo riprenderla (...), perché possa illuminare la nostra vita. È stata questa consapevolezza che mi ha indotto a scegliere l'amore come tema della mia prima Enciclica. Volevo tentare di esprimere per il nostro tempo e per la nostra esistenza qualcosa di quello che Dante nella sua visione ha ricapitolato”.

            “Si tratta proprio di questo: che la fede diventi una visione-comprensione che ci trasforma. Era mio desiderio di dare risalto alla centralità della fede in Dio - in quel Dio che ha assunto un volto umano e un cuore umano. (...) In un'epoca nella quale l'ostilità e l'avidità sono diventate superpotenze, un'epoca nella quale assistiamo all'abuso della religione fino all'apoteosi dell'odio. La sola razionalità neutra non è in grado di proteggerci. Abbiamo bisogno del Dio vivente, che ci ha amati fino alla morte. Così, in questa Enciclica, i temi “Dio”, “Cristo” e “Amore” sono fusi insieme come guida centrale della fede cristiana”.

 

L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE

NON POTEVA “MUOVERE” MIRACOLOSAMENTE UNA PICCOLA CASETTA?...

 

ANCHE DANTE  “AVREBBE” PARLATO NELLA “DIVINA COMMEDIA” DELLA SANTA CASA, LA’ OVE DICE:

  “In quel loco fu' io Pietro Damiano,
      e Pietro Peccator fu' ne la casa
di Nostra Donna in sul lito adriano”

(Paradiso, XXI-123)

 

Beato PIO IX

A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia.

(Bolla “Inter Omnia”, 1852)

 

PERCHE’ LA CASA DI MARIA

E’ “TANTO CARA AL CUORE DI DIO”?

(cfr. Beato Pio IX, Bolla “Inter Omnia”)

DA AVERLA EGLI VOLUTO PRESERVARLA CON “LE TRASLAZIONI MIRACOLOSE”?...

MENTRE HA PERMESSO LA PROFANAZIONE E DISTRUZIONE DI ALTRI LUOGHI SANTI

E AL CUORE DEI CRISTIANI LA SANTA CASA DI NAZARETH

E’ A LORO TANTO CARA COME LO E’ AL CUORE DI DIO?...

 

MARIA NEGLI ULTIMI TEMPI DELLA CHIESA

dall’insegnamento di San Luigi Maria Grignion da Montfort

(TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE)

 

Per mezzo di Maria ebbe inizio la salvezza del mondo, ancora per mezzo di Maria deve avere il suo compimento. Nella prima venuta di Gesù Cristo, Maria quasi scomparve, perché gli uomini, ancora poco istruiti e illuminati sulla persona di suo Figlio, non si allontanassero dalla verità, attaccandosi troppo sensibilmente e grossolanamente a lei. Così sarebbe certamente accaduto - se ella fosse stata conosciuta - a causa dell'incanto meraviglioso che Dio le aveva conferito anche nell'aspetto esteriore. Ciò è così vero che san Dionigi l'areopagita osserva che quando la vide, l'avrebbe presa per una dea a motivo delle segrete attrattive e dell'incomparabile bellezza che aveva, se la fede, nella quale era ben fermo, non gli avesse insegnato il contrario.

Ma nella seconda venuta di Gesù Cristo, Maria deve essere conosciuta e rivelata dallo Spirito Santo, per far conoscere, amare e servire Gesù Cristo per mezzo di lei. Non esistono più, infatti, i motivi che determinarono lo Spirito Santo a nascondere la sua sposa mentre elle viveva quaggiù e a manifestarla ben poco dopo la predicazione del Vangelo. In questi ultimi tempi, Dio vuole dunque rivelare e manifestare Maria, capolavoro delle sue mani.

1) Perché ella quaggiù volle rimanere nascosta e si pose al di sotto della polvere con umiltà profonda, avendo ottenuto da Dio e dai suoi Apostoli ed Evangelisti di passare inosservata.

2) Perché ella è il capolavoro delle sue mani, sia quaggiù nell'ordine della grazia che in cielo nell'ordine della gloria, e Dio vuole riceverne gloria e lode in terra dai viventi.

3) Perché è l'aurora che precede e annuncia il sole di giustizia Gesù Cristo, e quindi dev'essere conosciuta e svelata, se si vuole che lo sia Gesù Cristo.

4) Perché, essendo la strada per la quale Gesù Cristo è venuto a noi la prima volta, è pure la strada che egli seguirà nella sua seconda venuta, anche se in modo diverso.

5) Perché è il mezzo sicuro e la strada diritta e immacolata per andare a Gesù Cristo e trovarlo perfettamente. Per mezzo di lei, dunque, devono trovarlo le anime sante che devono risplendere in santità. Chi trova Maria, trova la vita, cioè Gesù Cristo, via, verità e vita. Ora non si può trovare Maria senza cercarla, né cercarla senza conoscerla; poiché non si cerca, né si desidera un oggetto sconosciuto. Bisogna dunque che Maria sia conosciuta più che mai, per la maggior conoscenza e gloria della Santissima Trinità.

6) Maria deve risplendere più che mai in questi ultimi tempi in misericordia, in forza e in grazia. In misericordia per ricondurre ed accogliere amorevolmente i poveri peccatori e i traviati che si convertiranno e ritorneranno alla Chiesa Cattolica. In forza, contro i nemici di Dio, gl'idolatri, gli scismatici, i maomettani, gli ebrei e gli empi induriti (quelli “induriti”, non quelli che sono alla ricerca e sono ancora aperti alla verità!... n.d.r.), che si ribelleranno in modo terribile per sedurre e far cadere, con promesse e minacce, tutti quelli che saranno loro contrari. E infine deve risplendere in grazia, per animare e sostenere i prodi soldati e fedeli servi di Gesù Cristo che combatteranno per i suoi interessi.

7) Da ultimo, dev’essere «terribile come schiere a vessilli spiegati» di fronte al diavolo e ai suoi seguaci, soprattutto in questi ultimi tempi, perché il diavolo, ben «sapendo che gli resta poco tempo», e più poco che mai, per trarre a rovina le anime, raddoppia ogni giorno i suoi sforzi e i suoi attacchi. Susciterà infatti, quanto prima, crudeli persecuzioni e tenderà terribili insidie ai servi fedeli e ai veri figli di Maria, che egli vince più difficilmente degli altri.

 

 

 

UNA DOMANDA FREQUENTE:

PERCHE’ A TERSATTO?... PERCHE’ AD ANCONA?... PERCHE’ A LORETO?...

PERCHE’ MEDIUGORIE?.... 

 

LEONE XIII

(Lettera “Felix Lauretana Cives”, 23 gennaio 1894)

“…Dio volle a tal punto esaltare l’invocato nome di Maria da dare compimento, in questo luogo (Loreto),

a quella famosa profezia: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata»”…

 

 

LA DIVINA E PROVVIDENZIALE “PREPARAZIONE” NEI SECOLI

DEL PROFETIZZATO “TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA”

Nazareth-Tersatto-Ancona-LORETO: la Casa Nazaretana del “Concepimento Immacolato di Maria” viene dagli “angeli” miracolosamente trasportata “in vari luoghi” “prescelti” e infine collocata stabilmente a Loreto.

LOURDES: Maria rivela a Santa Bernadetta e conferma il suo “privilegio”: “Io sono l’Immacolata Concezione”, che avvenne nella Santa Casa di Nazareth.

FATIMA: Maria rivela ai tre pastorelli che Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al suo Cuore “Immacolato” per pervenire al compimento del suo predetto “trionfo” futuro.

Tersatto/LORETO-Ancona-MEDIUGORIE: Maria sta portando a compimento il futuro “trionfo” del suo Cuore Immacolato, “concepito” “Immacolato” nella Santa Casa di Nazareth (che ha “sostato” a Tersatto, Ancona e Loreto, luoghi da cui oggi “si deve” “necessariamente” passare o partire per andare a Mediugorie o tornarvi).

 

Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate…

… E disse loro: «Non capite ancora?».

 (Mc.8,18.21)

 

 

DAI MESSAGGI DELLA “REGINA DELLA PACE” DA MEDIUGORIE

In un messaggio da Mediugorie la Vergine “avrebbe” detto:

 “qui” (a Mediugorie) avete la mia “voce”, là (a Loreto) avete la mia Casa…

Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra (2 maggio 1982) - Affrettate la vostra conversione. Non aspettate il segno annunciato. Per i non credenti sarà troppo tardi per convertirsi (…). Il segno verrà, non dovete preoccuparvene… Pregherò mio figlio di non punire il mondo ma, vi supplico, convertitevi! Non potete immaginare ciò che accadrà né ciò che il Padre Eterno invierà sulla terra. Per questo convertitevi! Rinunciate a tutto, fate penitenza (24 giugno 1983) - Figlioli, chi prega non ha paura del futuro e chi digiuna non ha paura del male (25 gennaio 2001).

Leggi tutti i messaggi collegandoti all’indirizzo Internet: web.quipo.it/reginapacis/pag02.htm

 

BENEDETTO XVI

(Omelia dell’8 gennaio 2006)

Nessuno di noi sa che cosa succederà nel nostro pianeta, nella nostra Europa, nei prossimi cinquanta, sessanta, settanta anni. Ma, su un punto siamo sicuri: la famiglia di Dio sarà sempre presente e chi appartiene a questa famiglia non sarà mai solo, avrà sempre l'amicizia sicura di Colui che è la vita.

 

Lettera di Giovanni Paolo II a Mons. Pasquale Macchi, arcivescovo di Loreto, 15 agosto 1993

Il glorioso Santuario della Santa Casa, che ha avuto una parte così attiva nella vita di tutto il popolo cristiano per quasi tutto il corso del secondo millennio (…), possa averne una altrettanto significativa nel corso del terzo millennio che è alle porte, continuando ad essere, come per il passato, uno dei pulpiti mariani più alti della cristianità. Possa questo Santuario di Loreto essere sempre come una finestra aperta sul mondo, a richiamo di voci arcane, annunzianti la santificazione delle anime, delle famiglie, dei popoli. La Vergine Lauretana dall’alto del suo colle benedica e soccorra tutti i popoli, in particolare quelli che, sull’altra sponda dell’Adriatico, dove è così viva la tradizione lauretana…”.

 

In un messaggio da Mediugorie la Vergine “avrebbe” detto:

 “qui” (a Mediugorie) avete la mia “voce”, là (a Loreto) avete la mia Casa…

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.2801766 o Cell. 338.2892353). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.         Prof. Giorgio Nicolini   -   giorgio.nicolini@poste.it

 

RIGUARDO ALLA “QUESTIONE LAURETANA”

“Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea…” (Mt,18,15-17).

 “… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni,

non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”

(del Beato Giovanni Spagnoli, detto il Mantovano, sulla “miracolosa traslazione”)

     

 

 

----- Original Message -----

From: … (omissis) …

To: Giorgio Nicolini

Sent: Monday, January 23, 2006 7:03 PM

Subject: Segnalazione…

 

        L'ultima comunicazione de LA VOCE mi è pervenuta in data 20/01/2006 alle ore 0,49. Ho molto apprezzato quanto ha comunicato a Radio Maria e sono certo che Padre Livio userà tutta la prudenza che il caso richiede, dando fiato alle trombe della verità.

        Raccomando anche a Lei di essere prudente, sapendo attendere, senza mettere in difficoltà chi deve pronunciarsi, tenendo conto delle posizioni ufficiali assunte da chi dovrebbe essere depositario della buona tradizione della Chiesa. Sto parlando di fratelli che di certo ritengono di fare un buon servizio alla Chiesa.

        Ringrazio Dio per la sua buona volontà impiegata per questa buona causa, importante. In fondo è solo lo Spirito Santo che ci può far sentire lo stesso linguaggio; ma se non lo vuole... Preghiamo!

        La saluto cordialmente augurando pace.       

Carlo Rinaldelli

 

LA RISPOSTA

 

Ancona, 25 gennaio 2006

 

Caro Carlo,

            per telefono Le ho già spiegato “l’equivoco” paradossale della “questione lauretana”.

            NON C’E’ DA ATTENDERE NESSUN PRONUNCIAMENTO DELLA CHIESA sulla “miracolosa traslazione” della Santa Casa di Nazareth!... perché LA CHIESA SI E’ GIA’ PRONUNCIATA decine, centinaia, migliaia di volte!!!... Sia da parte dei Vescovi locali dell’epoca (di Fiume, di Ancona, di Macerata, di Recanati, di Napoli…), come da parte di TUTTI I PAPI (da settecento anni), con “atti solenni”, con Bolle Papali, con Encicliche, con concessioni di Indulgenze e privilegi, con la costruzione di chiese e basiliche consacrate (LORETO non è stata voluta e consacrata dai PAPI?...), con regolari processi canonici delle competenti Congregazioni Vaticane, e infine con l’istituzione – da secoli e secoli - della “memoria liturgica” della “MIRACOLOSA TRASLAZIONE” del 10 dicembre di ogni anno!...

Occorrono ancora altri “pronunciamenti”?... Non avevo già spiegato tutto ciò nella Lettera a Mons. Comastri, del 1° novembre 2004?...

Ecc.za Rev.ma, la “traslazione miracolosa” della Santa Casa di Nazareth è “storia”, non è una “leggenda”!… E’ una “approvazione ufficiale della Chiesa” di “un evento miracoloso”, quale “mai” in tutta la storia della Chiesa è stato fatto!… Di Guadalupe, di Lourdes, di Fatima, di Kibeho e di tanti altri prodigi divini avvenuti lungo il corso della storia umana esiste quasi sempre solo una “singola approvazione”, e per lo più solo e semplicemente delle “autorità ecclesiastiche locali”: eppure nessuno dubita (ovviamente tra i cristiani cattolici) riguardo alla “verità storica” che tali approvazioni certificano! Riguardo invece al “riconoscimento” della “VERITA’ STORICA” dell’evento della “TRASLAZIONE MIRACOLOSA” della Santa Casa di Nazareth a Loreto, esso è “l’unico caso” nella Storia della Chiesa di una “approvazione ecclesiastica” da parte dei Sommi Pontefici “dichiarata” e “ripetuta” “continuamente”, “solennemente”, “inequivocabilmente”, per secoli e secoli, in tanti documenti e dichiarazioni ufficiali di ogni genere, dalle origini del Santuario fino ad oggi.

            Bisogna perciò chiarire una volta per tutte che NON C’E’ DA ATTENDERE NESSUN PRONUNCIAMENTO DELLA CHIESA sulla “miracolosa traslazione”, essendo – tale pronunciamento - già avvenuto in un numero incalcolabile di volte, per secoli e secoli, in tutti i modi possibili!...

            Che assurdità è chiedere di aspettare da ogni nuovo Papa “un pronunciamento” o dedurre che se un nuovo Papa non ne ha parlato intendeva “negare” i pronunciamenti dei predecessori?... Se un nuovo Papa non ne ha parlato è perché NON CE N’ERA BISOGNO, intendendo tacitamente “confermato” tutto ciò che avevano già detto tutti i predecessori!...

            Forse che di Lourdes o di Fatima dobbiamo attendere da un nuovo Papa che egli si pronunci se “è vero” che la Vergine Immacolata vi è apparsa?... Oppure che un nuovo Papa, se non ne parla vorrebbe dire che egli metta in dubbio o neghi “la verità” delle apparizioni di Maria a Lourdes e a Fatima?... Non è tutto ciò assurdo?...

            La mia richiesta di intervento al Card. Arinze, Prefetto della “Congregazione per il Culto Divino”, che mi ha risposto in data 15 dicembre 2005, non riguarda la richiesta di un pronunciamento, ma LA RICHIESTA DI UN INTERVENTO (!!!) nella Basilica Lauretana per farvi cessare le dissacrazioni e le disobbedienze al Magistero Ordinario della Chiesa, che da lì si compie!... Infatti, ormai non solo non si celebra più il 10 dicembre neppure la Liturgia della “Miracolosa traslazione”, come ha disposto la Chiesa, ma dal pulpito la si rinnega apertamente parlando solo e soltanto di “un trasporto umano”!...

            Non è quindi “imprudente” parlare, ma è “imprudente” tacere!...

            Anzi, non parlarne diventa “connivenza” con una disobbedienza ai pronunciamenti della Chiesa!...

            Spero di avere chiarito meglio il mio pensiero e di avere chiarito meglio anche l’assurdità della interminabile “questione lauretana”: l’assurdità, cioè, di coloro che aspettano sempre nuovi “pronunciamenti” da parte di ogni nuovo Papa!...

            La mia “denuncia”, invece, riguarda il fatto che bisogna intervenire a reprimere gli “abusi”, le “disobbedienze” e le “falsità” che avvengono nella Basilica Lauretana: cosa che la “Congregazione per il Culto Divino” si sta approntando a fare.

            E in questo, sì, bisogna “attendere”… ma continuando a “denunciare”, per meglio chiarire e convincere...

            Con cordialità ed amicizia.

Prof. GIORGIO NICOLINI

Tel. 071.2801766 – Cell. 338.2892353 – Facsimile 178.4413104

Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it

Sito Internet sulla Santa Casa:  www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

 

 

CONGREGATIO DE CULTU DIVINO

ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM

Prot. n.1802/05/L

Roma, 15 dicembre 2005

Egregio Signore

GIORGIO NICOLINI

Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA

 

            Questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti si pregia rispondere alla lettera del 4 dicembre u.s. con la quale la Signoria Vostra trasmetteva una documentazione relativa alla questione della celebrazione liturgica della “Miracolosa traslazione” della Santa Casa di Nazareth a Loreto.

            Il Dicastero assicura la Signoria Vostra che alla documentazione inviata sarà data la dovuta considerazione.

            Ringraziando per la cortese attenzione, colgo ben volentieri la circostanza per significarLe la mia stima e per confermarmi con sensi di distinto ossequio.

            Della Signoria Vostra devotissimo nel Signore.

            Mons. Mario Marini, Sotto-Segretario.

 

 

 

LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE” nel tempo dell’“apostasia silenziosa”

Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

                               

PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

 

            Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.

            Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede.

            Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.

            Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene.

            Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa.

            Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.

            Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.

            Amen.

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

 

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Messaggio da Mediugorie del 25 gennaio 2005, di Maria “Regina della Pace”

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

"Cari figli, anche oggi vi invito ad essere portatori del Vangelo nelle vostre famiglie. Non dimenticate, figlioli, di leggere la Sacra Scrittura. Mettetela in un luogo visibile e testimoniate con la vostra vita che credete e vivete la Parola di Dio. Io vi sono vicino con il mio amore e intercedo davanti a mio Figlio per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

 

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IL TESTO DELLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E NELLE CASE

E' LEGGIBILE COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET

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NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

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A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

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Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)

 

 

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Dalla Seconda Lettera di San Paolo apostolo a Timoteo

(2^Tim.1,1-14)

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per annunziare la promessa della vita in Cristo Gesù, al diletto figlio Timòteo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. Ringrazio Dio, che io servo con coscienza pura come i miei antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere, notte e giorno; mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce e ora, ne sono certo, anche in te. Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata solo ora con l'apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù, che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalità per mezzo del vangelo, del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e maestro.

E' questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e sono convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno. Prendi come modello le sane parole che hai udito da me, con la fede e la carità che sono in Cristo Gesù. Custodisci il buon deposito con l'aiuto dello Spirito santo che abita in noi.

 

 

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